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mercoledì 30 novembre 2011

Il salame di cioccolato

Il salame di cioccolato mi ricorda il Natale o il periodo che lo precede. Lo faccio da quando ero piccola, spesso con mamma o con qualche amica che come me amava stare in mezzo ai fornelli e con le fruste in mano. Ora lo faccio con il mio "aiuto fuoco" preferito: Tommitommi. Piace sempre ed è davvero veloce da fare. L'unica pecca è che deve essere fatto con qualche ora di anticipo. Io a dirla tutta preferisco prepararlo la sera prima, così il giorno dopo so che sarà perfetto e sarà apprezzato da qualsiasi ospite. Non giriamoci intorno, non conta l'età o l'altezza delle gambe sotto al tavolo dei nostri ospiti...finisce sempre!


Ingredienti per circa 8/10 persone

150 gr di burro a temperatura ambiente
250 gr di zucchero
100 gr di cacao in polvere
350 gr di biscotti secchi sbriciolati (tipo oro saiwa)
3 uova intere
scorza di limone

Lavorate molto bene lo zucchero, il burro e il cacao. Aggiungete le uova molto ben sbattute ed infine i biscotti secchi tritati. C'è chi aggiunge delle mandorle tritate o dei pistacchi o chi lo lascia così, nature. A piacere. A me onestamente piace aggiungere solo la scorza di limone, cosa che non tutti fanno. Ma quel retrogusto di limone lo trovo davvero sfizioso. La maggior parte della gente aggiunge invece il rum.
Una volta che tutti gli ingredienti sono impastati, comporre il dolce a forma di salame, avvolgerlo in un foglio di carta oleata ( o pellicola o carta argentata) e mettete in frigorifero per almeno 3 ore o finchè non sarà diventato bello sodo.
Al momento di servire toglietelo dal frigorifero e tagliatelo a fette. Il successo è assicurato: sia che si tratti di bimbi che di adulti. Una fetta tira l'altra, esattamente come un buon salame felino.


Giò

martedì 29 novembre 2011

Risotto ai peperoni arrostiti con speck d'oca

Forse il mio risotto preferito, meraviglioso, nelle fredde giornate che ci aspettano è una gran consolazione un delizioso e caldo risotto con un calice di ottimo vino rosso! Non ho ancora provato a fare gli arancini con quel che ne avanza perchè non è mai rimasto nulla, questa volta invece di due immaginarie persone in più dovrò calcolarne 4 per riuscire farli! Se ce la faccio vi dico poi come li ho fatti e il risultato così Niccolò è contento...


Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 1 ora

Ingredienti:
4 pugni di carnaroli
1 cipolla
1 sedano
1 carota
burro
parmigiano
brodo
1 bicchiere di vino bianco
pepe
2 peperoni rossi
1 peperone giallo

Infornate i peperoni a 180°C e arrostiteli per bene finchè la pellicina non formerà delle bolle. Tirateli fuori dal forno e fateli raffreddare. Puliteli rimuovendo la pellicina, i semi e i filetti bianchi, tagliate metà delle falde a quadratini e il resto frullatelo a crema con un filo d'olio, sale e pepe. Tenete da parte la crema e i peperoni. Procediamo col risotto...Fate sciogliere del burro in un tegame, unite  il soffritto che avete preparato con cipolla, carota e sedano tritati fini e fateli appassire senza colorire. Buttate il riso e tostatelo per 4-5 minuti mescolando finchè i chicchi non sono appena opachi. Unite il vino bianco, ed una volta sfumato, il brodo poco alla volta, continuando a mescolare. Appena prima che venga ultimata la cottura aggiungete la crema di peperoni e quando si sarà omogeneizzata col riso i peperoni tagliati; qualche cucchiaio di burro e due grandi manciate di parmigiano e iniziate a mescolare energicamente con un cucchiaio di legno per mantecare il riso. Se necessario fate riposare qualche istante.

Tagliate lo speck d'oca (o anche d'anatra in alternativa) a julienne e una volta impiattato il risotto cospargetene la superficie, un'abbondante pepata e siete pronti per un'esperienza gustativa extrasensoriale!!!!

Anna

lunedì 28 novembre 2011

Pollo al curry (veloce)

Il pollo è uno di quegli alimenti che a prima vista può sembrare banale, e forse anche un po' triste. Secondo me invece è il classico alimento che con poco può "svoltare". Puoi cucinare il pollo in mille modi diversi. Anche i petti di pollo, che a freddo fanno pensare solo alla triste fettina ai ferri del lunedì, giorno in cui si decide con la solita regolarità di iniziare la dieta (che spesso non arriva al mercoledì, inutile dirlo). Beh, io lo compro spesso, forse anche attratta dalla confezione famiglia (e quindi risparmio), ma ogni volta cerco di farlo in maniera diversa. E allora via alle mille spezie che riesco a comprare (doppioni inclusi) in ogni viaggio all'estero, alle classiche scaloppine al limone o al marsala (lo so che sarebbe più adatto il vitello, ma se fate fettine sottili, credetemi, è un ottimo sostituto e anche il vostro portafoglio alla fine ringrazierà). Ma qui parliamo di curry. I curry mi sono sempre piaciuti. Di ogni tipo: dal verde thai a quello rosso, dal mild allo strong. Quando Tommi era bebè avevo una tata dello Sri Lanka che mi ha insegnato piccoli trucchi e soprattutto mi ha lasciato dell'ottimo curry e le foglie di curry, che non sempre si trovano con facilità, quanto meno non ai soliti supermercati italiani. Tommi è stato praticamente svezzato a suon di pollo al curry e fried rice. E sorridevo quando vedevo che i bimbi delle mie amiche diventavano improvvisamente inappetenti di fronte alle pappette insipide a base di tapioca e carota lessa: volevano a tutti costi assaggiare anche loro il riso con le verdure e pollo di Tommi. Le mamme inorridivano e a prima vista pensavano fossi completamente pazza, ma cambiavano ben presto idea quando vedevano che in un batter d'occhio il problema pappa era stato superato. Tommi è cresciuto, sano e forte e ama ancora il profumo del curry. Così ogni tanto è proprio lui a chiedermelo. E io lo accontento molto volentieri. Quando invece sono sola, il mio curry si trasforma e diventa spicy, very spicy!! E se non ho la sovracosce, che preferisco, sono perfetti anche i petti di pollo, magari tagliati a tocchetti ed accompagnati da del buon fried rice o semplicemente da un po' di riso basmati al vapore. Però non sempre, tornati affamati dall'ufficio, si ha molto tempo a disposizione (il rischio è di essere colti da un raptus di fame compulsiva e svuotare il frigorifero in un nano secondo) e così con il tempo ho affinato questo pollo al curry, super veloce. Ma altrettanto super saporito e tutto sommato buono!





Ingredienti per 4 persone
400gr circa di pollo (cosce e sovracosce, ma anche petti di pollo per ridurre i tempi di cottura e quindi di preparazione)
1 o 2 cipolle
2 carote
abbondante curry in polvere
un paio di foglie di curry
un po' di latte di cocco (o latte)

Versate un po' di olio in una padella e fate rosolare leggermente la cipolla. Deve essere morbida, non particolarmente croccante, quindi tenete la fiamma bassa. Nel frattempo tagliate a pezzetti il pollo o togliete la pelle ed il grasso in eccesso dalle sovracosce. Infarinatele leggermente e fatele rosolare a fiamma alta nell'olio in cui avrete precedentemente aggiunto 1 o 2 cucchiaini di curry in polvere. Aggiungete anche delle carote precedentemente sbollentate, così da ottimizzare i tempi di cottura. Una volta che il pollo sarà ben rosolato da tutti i lati, aggiungete abbondante curry e il latte di cocco. Il latte di cocco lo trovate negli ipermercati o nei supermercati specializzati in prodotti internazionali. Infine aggiungete le foglie di curry e lasciate cuocere finché il pollo non sarà ben cotto (mi raccomando, non esiste mangiare pollo "al sangue") e finché la salsa non avrà raggiunto la consistenza desiderata. Accompagnate con del buon fried rice (il tipico riso con le verdure indiano) o del semplice basmati al vapore. Shami, la tata di Tommi, lo sciacquava sempre e lo cuoceva in acqua fredda (circa un dito sopra al riso).


Giò


ps se proprio non trovate il latte di cocco o se vi siete dimenticati di comprarlo usate pure il latte normale. C'è anche chi aggira l'ostacolo e usa la panna, ma io non amo la panna.

domenica 27 novembre 2011

Frittatine di cozze alias quel che resta dell'impepata

Quanta soddisfazione mi da il riciclo...dell'impepata mi erano avanzate un po' di cozze, ma in quella stupida quantità per cui non avrei potuto farci una pasta o altro, quindi ho portato a casa dei miei delle frittatine di aperitivo...


Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 15 minuti

Ingredienti:
250 gr di cozze sgusciate
1 cipolla rossa di Tropea
2 uova
prezzemolo
sale & pepe

Come vi ho detto io ho usato le cozze reduci da un'impepata, quindi sgusciatele.
affettate finemente la cipolla e saltatela in padella con un filo d'olio.
A parte sbattete le uova, tritate il prezzemolo e amalgamate il composto con le cozze tagliate grossolanamente e la cipolla.
In un pentolino scaldate un filo d'olio e versate una cucchiaiata del composto in un coppapasta e cuocete la frittatina da entrambi i lati, rivoltandola quando la parte superiore sarà leggermente soda. Potete anche farne una frittata unica e tagliarla poi a quadrati o spicchi.
Io non ho fatto tempo ad assaggiarla, ma mi han detto che erano deliziose!!!

Anna

sabato 26 novembre 2011

Il patè ultrarapido di Francidettobaldo

Una sera sono rimasta stupefatta da come francidettobaldo abbia preparato una sorta di patè in soli 15 minuti. Nella mia testa il patè non era una cosa così immediata da preparare e sopratutto richiedeva un panetto e più di burro. E invece mi sono dovuta ricredere. Ovvero, forse la versione originale e che troveremmo negli illustri libri di cucina lo prevederebbe. E forse i grandi cuochi della scuola di Ducasse hanno in questo momento i capelli in aria per quello che stanno leggendo, ma provate a fare come francidettobaldo insegna e vedrete se avrete lo stesso successo. Ve ne accorgerete subito: dopo pochi minuti la ciotola sarà completamente vuota. Qualche amico più intimo starà pensando a come prendere con il dito gli ultimi rimasugli. Ecco questo vi farà capire che tutto sommato potete riproporlo alla prossima cena e poi...i cuochi della scuola Ducasse non staranno davvero leggendo questo post, quindi...io me ne frego dei loro capelli e quindi la posto! Poi domani avremo una bella e allegra banda di amici a colazione a casa e cade a pennello tra gli altri stuzzichini che stiamo preparando!
Mi raccomando ricordatevi di tostare tanto pane, meglio se pan brioche!

Ingredienti

fegatini di pollo
durelli di pollo
alloro
cipolla
bacche di ginepro
un goccio di brandy
un pezzetto di burro

Rosolate la cipolla, affettata anche grossolonamente, con un po' di olio. Aggiungete i fegatelli e i durelli puliti e fare insaporire con un paio di bacche di ginepro ed una foglia di alloro. Aggiustate di sale e pepe. Lasciate cuocere a fuoco moderato per circa 10 minuti. Quindi frullate con un mini pimer o qualsiasi altra cosa simile abbiate a casa avendo cura di eliminare la foglia di alloro (altrimenti diventa amara). Quando sarà diventato omogeneo, rimettete il tutto nel pentolino antiaderente, aggiungete di nuovo la foglia di alloro e terminate la cottura. A questo punto aggiungete un pezzetto di burro e un goccio di brandy. Due minuti ed il gioco è fatto. Non vi resta che trasferire il vostro patè in una terrina e mettetelo in frigorifero dopo averlo fatto raffreddare a temperatura ambiente.
Non vedo l'ora che sia domani!!

Giò

venerdì 25 novembre 2011

Pasteis de nata ( o pasteis de Belem )

Alice e Fede sono tornate dalle vacanze in Portogallo con le idee ben precise: non soddisfatte delle migliaia di pasteis de nata mangiati a Lisbona, volevano che io imparassi ed eseguissi la ricetta originale per avere la certezza di poterli gustare anche a casa. Abbiamo quindi fatto un po' di prove, e questa versione devo dire è quella che ha dato il risultato più soddisfacente.
Credo che il reale sapore di cibi assaggiati in vacanza non sia assolutamente riproducibile. Ogni morso si porta dietro un bagaglio di profumi, sensazioni, ricordi e istantanee di relax che non potranno mai riaffiorare, neppure davanti all'esecuzione perfetta di una ricetta. Quando siamo altrove rispetto a casa siamo in una condizione psicofisica che filtra tutte le nostre percezioni con il velo della serenità, cosa che io sui miei fornelli e con i miei mestoli non posso ricreare, ma spero di arrivarci vicina...
Così, per un istante, se chiudete gli occhi, respirando il profumo di cannella e rompendo coi denti la sfoglia croccante vi sembrerà di essere a Belem nella Antiga Confeitaria, che dal 1837 produce pasteis nel viavai di centinaia di persone che ne comprano a dozzine da asporto o si siedono a gustarli davanti ad una tazza di caffè.





Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 30 minuti

Ingredienti:
pasta sfoglia
250 ml panna
4 uova
1 cucchiaio di farina
100 gr di zucchero
la scorza di 1 limone
cannella in polvere
zucchero a velo




Stendete la pasta sfoglia molto sottile e foderate piccoli stampini individuali precedentemente imburrati. Bucherellate con una forchetta tutta la superficie dei pirottini.
Preparate la crema mettendo i tuorli, lo zucchero e la farina in una casseruola, aggiungete la panna e la scorza del limone e mescolate bene.
Mettete sul fuoco e portate ad ebollizione, quindi levate dal fuoco e lasciate raffreddare la crema mescolando di tanto in tanto.
Riempite le "coppette" di pasta sfoglia con la crema e cuocete in forno già caldo a 225°C per circa 12/14 minuti.
Le pasteis devono risultare molto dorate con la superficie un pò caramellata.
Servitele tiepide spolverizzate di cannella e zucchero a velo.



Anna

giovedì 24 novembre 2011

Banana bread

Non chiedetemi perché ma in questo periodo, soprattutto la sera, mi viene voglia di preparare dolci. Spesso poi li regalo ai miei amici. Sennò oltre a Urano e Saturno avrei anche la bilancia contro! Comunque...Mi è sempre piaciuto il banana bread. Su internet ci sono addirittura siti dedicati il che mi fa sorridere e mi fa sentire un po' meno matta, quanto meno in buona compagnia!. Il migliore banana bread penso di averlo mangiato a bordo del Cyrano. Era un classico della prima colazione. Credo di aver chiesto a Holly la sua ricetta circa tre mila volte, anche tramite amici e parenti. Lei me l'ha sempre data e io l'ho sempre puntualmente persa. Ora quasi mi vergogno a richiedergliela, così sto sperimentando le diverse versioni che trovo in ogni dove: su riviste americane, anglosassoni e ovviamente anche sul web. Questa si avvicina molto al sapore che ho impresso in testa, ma prima o poi prenderò coraggio e la richiederò a Holly. Magari via mail, così sono certa che, volente o nolente, rimarrà archiviata!!





Ingredienti per uno stampo rettangolare da plum cake 9X5x3

3 banane molto mature
230 gr farina
2 uova grandi
150gr zucchero semolato
100gr burro fuso
1 bustina di lievito vanigliato
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di cannella
1 pizzico di sale
100gr di noci (facoltativo)

Per fare il banana bread bisogna seguire lo stesso procedimento del plum cake. Prima si mescolano tra di loro gli ingredienti "bagnati", poi quelli "asciutti" e si uniscono solo in un secondo momento. Quindi, in una ciotola piuttosto capiente unire la farina, lo zucchero, il lievito, il bicarbonato, il pizzico di sale e la cannella. Nel frattempo schiacciate con una forchetta le 3 banane molto mature, unite le uova precedentemente sbattute ed il burro fuso che nel frattempo si sarà raffreddato. Mentre fate questa operazione fate scaldare un pentolino e rosolate leggermente le noci se avete intenzione di utilizzarle. A questo punto unite il composto di uova e banane a quello di farina e zucchero e mescolate, ma non troppo. Ecco questa è forse il segreto. Altrimenti risulterà stopposo e "chewy". E non ci piace!
Infornate a forno caldo e lasciate cuocere per circa 1 ora, 1 ora e 10 minuti. Anche per il banana bread vale la regola dello stecchino: il dolce sarà pronto quando lo stecchino risulterà asciutto.
Il giorno dopo è ancora più buono. Di solito lo faccio la sera così so che il giorno dopo inizierà con un sorriso. Se il buongiorno si vede dal mattino.... perché non provare?

Giò

mercoledì 23 novembre 2011

Liquore di liquirizia

Un liquore stupendo, e non amo particolarmente la liquirizia! Ma è uno dei pochi digestivi che bevo con piacere quindi ho cercato a lungo la ricetta perfetta per evitare di stare a guardare gli altri che bevono...
Questa versione è quella che mi ha fatto innamorare di questo liquore!!!!



Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 30 minuti + il riposo

Ingredienti per 2,5 litri di liquore:
2 etti di liquirizia purissima (senza zucchero o aromi si trova in erboristeria o nei supermercati)
1200 gr di acqua minerale naturale (non di rubinetto, troppo cloro!!)
1 Kg di zucchero
1 lt di alcool per liquori (95°).

Dividere l'acqua in due pentolini separati.
Nel primo pentolino versare tutto lo zucchero, porre sul fuoco e lasciar sobbollire finchè tutto si sia sciolto, mescolando bene.
Nel secondo pentolino versare la liquirizia e porre sul fuoco mescolando, ma attenzione: il liquido deve sempre rimanere tiepido, non deve mai bollire! Ci vorrà un po' di pazienza ma alla fine tutto si scioglierà.
Più la liquirizia è pura e meno fondo rimarrà mentre si scioglie.
Lasciar raffreddare tutto, poi unire in un capiente contenitore (meglio se di vetro e che si chiuda bene) lo sciroppo di zucchero, la liquirizia sciolta e l'alcool.
Porre al buio per tre giorni mescolando di tanto in tanto, quindi imbottiglie in vetro e porre in freezer.
Se la liquirizia è di buona qualità non c'è bisogno di filtrare nulla, altrimenti...usare un colino.

Anna

lunedì 21 novembre 2011

Spiedini di pollo marinati all'orientale con sformato di melanzane

Ecco un altro piatto su commissione! Viene Lotta a cena, e sapevo che le marinate di mio fratello Guido l'avevano ingolosita!!!! Così questa volta le faccio provare la marinata orientale, quella caraibica me la tengo per delle costine di maiale...



Ingredienti per la marinata:
2 cucchiai di soy sauce
aglio e zenzero schiacciati a pasta
1 cucchiaio di fish sauce
1 peperoncino fresco
3 cucchiai di olio di sesamo
2 cucchiai di zucchero
2 lime

2 petti di pollo
2 melanzane
150 gr pinoli
150 gr uvetta
salsa di pomodoro
timo e maggiorana
1 cipolla bianca
olive nere

N.B. Ho la fortuna di abitare a Milano dove ci sono migliaia di minimaket etnici, per cui la fish sauce si trova ovunque, così anche per la pasta di aglio e zenzero che si trova già pronta in vasetto ed è di grande comodità, altrimenti tritateli e poi col la parte piana del coltello schiacciateli per farne una pasta. Sono comunque ingredienti che un supermarket grande e ben fornito dovrebbe avere.

Prima di tutto portatevi avanti con la marinata e mescolate tutti gli ingredienti. ora tagliate il pollo a cubetti e imergetelo nella marinata. Direi che un paio d'ore sono sufficienti ma se dobbiamo fare i conti con una cena improvvisata lasciateli semplicemente più che potete.

Ora affettiamo a velo la cipolla e tagliamo a cubetti la melanzana.
Rosolate la cipolla con un filo d'olio e quando è bella lucida aggiungete le melanzane, fatele cuocere finchè la consistenza non sarà morbida ma non molle. Ora aggiungete le olive denocciolate, l'uvetta lasciata a bagno e poi strizzata, i pinoli e 3 cucchiaiate di salsa di pomodoro. Condite con sale, pepe, timo e maggiorana tritati e lasciate sul fuoco basso qualche minuto.
Riempite dei pirottini già oliati con le melanzane e pressateli bene in modo da compattarli. Teneteli da parte, li scalderete in forno a 180°C quando metterete sul fuoco gli spiedini.

Torniamo al nostro pollo...
Togliete i cubetti di pollo dalla marinata e asciugateli bene, è importante non usare mai la marinata in cottura, il rilascio di liquidi delle carni la rende battericamente "cattiva" e non aggiungerà alcun gusto alla vostra carne già insaporita.
Ora infilzate i cubetti di pollo sui vostri spiedini e dopo aver creato il vostro piccolo esercito di spiedi orientali procedete alla cottura. Potete cuocerli come più preferite, sulla griglia se state facendo un barbecue, in forno se avete problemi di spazio o in padella se gli spiedini non sono troppo lunghi, io alla Lotta li farò in padella! Cuociono rapidamente, quindi quando saranno dorati da ogni lato sono pronti!
Serviteli caldi su un bel piatto da portata contornandoli con tanti bei sformatini di melanzane, oppure impiattate come più vi piace!

Anna

domenica 20 novembre 2011

Il Danubio

Cosa c'entra in un blog che parla di cucina un fiume? Contrariamente a quanto potrete pensare, il danubio in questione non è il "re dei fiumi e il fiume dei re", ma è una tipica brioche rustica campana. Potremmo allora dire che è la regina delle brioche rustiche! Di solito si fa nel periodo di Pasqua, ma direi che ogni momento è buono per portare in tavola questo piatto, tanto buono quanto sfizioso. Si presenta infatti con tante palle tutte unite che ogni commensale potrà mangiare staccandone una. Una pasta lievemente dolciastra contrapposta al gusto salato del ripieno. Il contrasto dolce e salato lo ritroviamo in molte ricette del sud ed è, a mio gusto, intrigante. Per il ripieno potete scegliere gli abbinamenti che più vi piacciono, o semplicemente assecondare le disponibilità del vostro frigorifero. Diciamo che una versione più "fine" prevede l'utilizzo di prosciutto cotto e formaggio, quella più rustica, e che forse preferisco, prevede il salame e la provola affumicata, due ingredienti molto saporiti e direi anche molto utilizzati nella cucina partenopea. Se utilizzate la provola abbiate cura di eliminare bene tutto il latte e che sia asciutta così da non bagnare troppo l'impasto.
Non pensate, vedendo la foto, che sia un piatto complicato da preparare. Tutt'altro. E' molto semplice, soprattutto se avete una buona impastatrice che consente di evitare di fare il cosiddetto "lievitino" e soprattutto che vi preparerà l'impasto perfetto in pochissimi minuti. Dovrete comunque procedere con la doppia lievitazione: dell'impasto in sé in prima battuta e delle palline ripiene prima di infornare. Solo così otterrete l'aspetto tipico del danubio.
I vostri amici saranno stupidi dalla bontà e dalla bellezza di questo piatto che potete servire come antipasto, come primo piatto, come piatto unico o nel bel mezzo di un buffet pieno di ogni leccornia.



Ingredienti

500gr di farina 00
2 uova intere
1 tuorlo
150gr burro
2 cucchiai di zucchero
25 gr di lievito di birra
un po' di latte per sciogliere il lievito
1 cucchiaino di sale

Se siete fortunati e avete un'impastatrice potete semplicemente mettere tutti gli ingredienti nel boccale e impastare seguendo le indicazioni del vostro robot da cucina. L'unico accorgimento è quello di sciogliere preventivamente il lievito in mezza tazzina di caffè di latte tiepido. Altrimenti procedete dapprima facendo il "lievitino" in questo modo. Sciogliete il lievito nel latte tiepido e aggiungete 200gr di farina. Fate un panetto e lasciate lievitare finché non avrà raddoppiato il volume. Dopodiché procedete con l'impastare anche il resto degli ingredienti. Vi suggerisco di aggiungere anche una grattata di scorza di limone: darà quel retrogusto che trovo delizioso e che gli darà una marcia in più. Lasciare riposare per circa un'ora in una ciotola coperta in un ambiente tiepido. Riprendete la pasta e fare delle palline. Il mio suggerimento è di farle più piccole che grandi, perché cresceranno ancora e così saranno ricche di ripieno. Mettere al centro gli ingredienti scelti per il ripieno,quindi: prosciutto e emmental, salame e provola, prosciutto e fontina...Disponete ora le palline in un ruoto precedentemente imburrato e lasciate riposare per una mezz'oretta. Fate attenzione a distanziarle bene l'una dall'altra. La lievitazione che ne seguirà farà si che le palline si uniranno da sole. Spennellate le palline con l'uovo così avranno a fine cottura un bell'aspetto lucido. Infornare a forno caldo - circa 180-per una quarantina di minuti.
Sono certa che i vostri amici vi faranno i complimenti e che vi chiederanno di invitarli quando lo rifarete. Buon segno, no?
Giò

ps un grazie a Cinzia che chiamo ogni volta per ... "rinfrescarmi le dosi e la giusta sequenza dei passi"!!



sabato 19 novembre 2011

Frollini al pecorino e parmigiano

Questa ricetta è veramente semplice, e devo dire che ad ogni aperitivo è apprezzatissima!!!! Stefano e Lorenzo questa è per voi!!!



Difficoltà: bassissima
Tempo di preparazione: 20 minuti

Ingredienti:
100 gr pecorino grattugiato
100 gr parmigiano grattugiato
150 gr di burro morbido
130 gr farina
sale e pepe
pistacchi, mandorle o semi di papavero di guarnizione

Impastate tutti gli ingredienti e rendete il composto omogeneo, fatene una palla e mettetelo a riposare 30 minuti in frigorifero.
Stendete la pasta ad un'altezza di 5mm e con formine, coppapasta o come preferite ricavatene dei dischetti. Disponeteli in una placca su carta da forno e cospargeteli con la guarnizione che preferite.
Infornate a forno caldo a 180° C per 12 minuti finchè non saranno leggermente dorati.
Fateli riposare e serviteli come aperitivo!

Anna



venerdì 18 novembre 2011

Wine tip consiglia i vini!

Grandi novità anche oggi!
Stiamo lavorando sodo a questo blog, e sapevamo che mancava qualcosa di fondamentale ai nostri post: gli abbinamenti di vini consigliati per ogni ricetta.
Per ovviare a questa mancanza si è unito al potere della verza Alberto Cristofori dell'enoteca Wine Tip di Milano, grande esperto che più di una volta mi ha salvata e per anni fondamentale collaboratore del Livet, ci guiderà nella scelta migliore delle etichette per gustare le ricette al meglio delle loro possibilità, scoprire nuovi uvaggi, e magari stupirci con nuovi prodotti.


Wine Tip S.r.l.
Via A. Morbelli 7
20149 Milano
Tel. 02 43912208
www.winetip.com

Grazie Alberto! Benvenuto tra i pazzi! 

Linguine a' vongole

E' sconvolgente quanto un piatto facile e veloce come gli spaghetti con le vongole possa essere così buona. Però non a tutti viene tanto bene da pensare di volerla rimangiare anche il giorno dopo, e poi ancora, ancora e ancora. Le vongole devono essere tante, devono sentirsi. Non devono essere un di cui e poi..cre-mo-si-tà! Il segreto di una buona riuscita di questo primo piatto per me è la cremosità. Per farla cremosa io uso il metodo di cottura della "pasta risottata", quindi a metà cottura la scolo e continuo la cottura nel tegame con le vongole aggiungendo acqua di cottura finché non raggiungo il punto di cottura desiderato. La pasta a' vongole è uno dei piatti più famosi e apprezzati della cucina napoletana e quindi da napoletana doc per me deve essere rigorosamente al dente, e non ci sono scusanti.Infine un altro piccolo segreto nato da mille pensieri e prove..se vi sembra che le vongole - veraci per favore, non osate mettere mai, dico MAI, nel vostro carrello vasetti di vongole sgusciate e precotte - non siano molto saporite aggiungete un'acciuga. C'è chi aggiunge dei pomodorini. Io amo e seguo le tradizioni e quindi per me è rigorosamente "bianca". Forse posso cedere al pangrattato, ma nulla di più.





Ingredienti per 3 persone

300gr di linguine o spaghetti (grossi, please. banditi tutti gli "ini") o alla chitarra
1kg abbondante di vongole veraci
aglio
olio extra vergine di oliva
peperoncino
vino bianco


Per prima cosa dovete "aprire" le vongole. Quindi mettete in un tegame aglio, olio e peperoncino. Quando l'aglio si sarà imbiondito aggiungete le vongole e coprite finché non saranno tutte aperte. Questo è il momento di aggiungere l'acciuga se lo ritenete necessario. Sfumate con vino bianco e lasciate evaporare. Le vongole direi che sono pressoché pronte. Nel frattempo avrete portato a metà cottura le linguine. Quindi scolatele con il forchettone e portate a cottura, sempre mescolando, aggiungendo a poco a poco l'acqua di cottura, come fareste per un risotto. La pasta così rilascerà l'amido che darà quell'effetto cremoso che stiamo inseguendo. A chi piace può mettere una bella manciata di prezzemolo tritato. Io ve l'ho già detto..ci sono davvero poche le cose che non mangio e il prezzemolo ahimè è uno di queste. Francidettobaldo non se ne fa una ragione. Ma è così!


Giò

ps durante la cottura a risotto della pasta approfittate per togliere le valve ( leggete i gusci!) che nel frattempo avranno perso il mollusco, così da evitare di doverlo fare mentre avrete in mente solo la prossima forchettata.

giovedì 17 novembre 2011

Cooking Tips!

Vorrei fare il risotto ai carciofi, ma come li pulisco? Mio marito adora il foie gras, ma come lo cucino? A Natale vorrei stupire tutti con un'oca ripiena...ma da dove inizio? Vorrei svegliarmi ogni giorno con un cupcake, si può fare?





Bene, tutte queste domande hanno una risposta: o spendo un sacco di soldi e compro tutto già pronto con ben poca soddisfazione o col potere della verza mi faccio spiegare come fare!
Abbiamo ricevuto tante richieste di corsi di cucina. Diciamolo subito: non siamo cuoche professioniste, quindi i nostri più che corsi sono "Cooking Tips", ovvero cercheremo di affiancarvi nella preparazione di quei piatti che tanto vorreste saper fare ma che non avete mai avuto il coraggio di provare!

I Cooking Tips saranno interamente concordati con voi relativamente a:
numero di persone (singolarmente o a piccoli gruppi)
giorni ed orari
menu a tema e ricette
costi (ovviamente subordinati alla scelta delle materie prime)

Saremo ben felici di assecondare le vostre richieste e divertirci insieme ai fornelli!

Scriveteci!
Anna anna@verzamonamour.com
Giò    gio@verzamonamour.com

Anna & Giò

Impepata di cozze e patatine

Stranamente le cozze non mi ricordano il mare, ma un meraviglioso gastropub a Norwich, il "Belgian Monk", dove a Natale con la premiata ditta Papini-Barisione andavamo a magiare secchiate di cozze fatte in ogni modo con le patatine più buone del mondo servite in coni di ferro battuto (che ogni volta eravamo tentate di metterci in borsa ma scoraggiate dall'idea di doverla poi buttare via desistevamo...).
L'altra sera ripensando a quei pranzi mi è venuta voglia di cozze, e un'amica a cena era l'occasione perfetta per soddisfare il mio stomaco!




Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 45 minuti
Ingredienti:
1 Kg di cozze pulite
1 sedano
1 carota
1 cipolla
patate
vino bianco
salsa di pomodoro
olio per friggere
prezzemolo
aglio
sale & pepe


Dunque partiamo dalle patatine...pelate le patate e tagliatele per il lungo a bastoncini di 1cm di larghezza, sciacquatele e asciugatele bene.
Quando l'olio sul fuoco è pronto buttate le patatine e fatele friggere per 8-9 minuti facendo attenzione che non si attacchino l'una all'altra. La bibbia, ovvero l'enciclopedia di cucina che uso abitualmente e chiamata così da tutta la mia famiglia, mi dice che il segreto per patatine croccanti fuori e belle morbide dentro è la doppia friggitura, quindi procediamo in questo modo. Scolate le patatine e adagiatele sulla carta assorbente, quando saranno tiepide e morbide al tatto friggetele una seconda volta per 3 minuti circa, finchè il colore non sarà dorato. Disponetele nuovamente sulla carta assorbente e salatele.



In un'ampia casseruola soffriggete l'aglio schiacciato, sedano, carota e cipolla tritati, buttate le cozze e sfumate con abbondante vino bianco. Se vi piace rossa per poter "fare scarpetta" aggiungete la salsa di pomodoro e fate cuocere finchè le cozze non saranno aperte. Salate e pepate.

Una volta pronte disponete nel piatto pirofila da portata delle fette di pane altamura o toscano, versate l'impepata e spolverate con il prezzemolo tritato e altro pepe.
Servite l'impepata calda, meglio se passate la pirofila nel forno perchè si fredda subito!
e attenzione agli schizzi, Annalisa ha praticamente cestinato un maglione!

Anna

mercoledì 16 novembre 2011

Risotto agli asparagi

Asparagi. Asparagi. Asparagi. Ci sono un paio di mesi all'anno, più precisamente Aprile e Maggio, in cui gli asparagi troneggiano sulle nostre tavole. Sarà che si vedono ovunque ed è la verdura di stagione per eccellenza. Non posso lamentarmi perchè a me piacciono gli asparagi! Mi piace mangiarli con le mani immergendoli in un intingolo di olio e aceto di vino rosso, mi piacciono con la pasta, li trovo superlativi con le uova. Insomma direi che sono abbastanza versatili da regalare soddisfazioni in quei giorni in cui tra i quattro fuochi ci si sente abbastanza creativi. Beh, ieri non ero per niente creativa, ma avevo solo asparagi in frigorifero. Lo so, lo so, non è stagione...ma regalavano 20 punti fragola e Francidettobaldo è ghiotto di punti fragola...e visto che per me è IL mago dei risotti è stato perdonato e quindi..ai posti di comando: risotto con gli asparagi!



Ingredienti per 4 persone

350gr di riso carnaroli o arborio
2 mazzi di asparagi
brodo vegetale
cipolla
vino bianco
burro
parmigiano
sale e pepe a piacere
tanto amore

Pulite gli asparagi eliminando la parte finale del gambo che è legnosa e le punte che userete più avanti. Portate a bollore dell'acqua salata e fate bollire gli asparagi. Quando sono cotti, toglieteli ed aggiungete il resto delle verdure che avete a disposizione per fare un buon brodo vegetale. Stufate la cipolla con un po' di olio e burro in una casseruola. Noi usiamo una bellissima (e oserei dire preziosissima) casseruola di rame che ho regalato qualche Natale fa al mio "mago dei risotti". Quandola cipolla sarà bella morbida (ma che rimanga bianca, mi raccomando) versate il riso, lasciatelo tostare per qualche minuto e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Quindi versate a poco a poco il brodo vegetale preparato precedentemente. C'è chi versa il brodo tutto d'un colpo. Io preferisco la vecchia maniera del "poco alla volta", ossia non aggiungo altro brodo finché quello versato in precedenza non si è assorbito del tutto. Continuate così, sempre mescolando "con amore" fino a cottura ultimata. A pochi minuti dalla fine, regolate di sale e aggiungete le punte di asparago che avevate tenuto da parte (per un po' di croccantezza) ed il resto degli asparagi che avrete frullato con il minipimer (per un po' di cremosità!). Questo aiuterà anche a dare ancora più sapore al vostro risotto. A cottura ultimata spegnete il fuoco e mantecate energicamente con burro e una generosa manciata di parmigiano. Lasciate riposare per qualche istante e sedetevi a tavola.
E' prontooooooo!!!


Giò



ps. Come avrete notato a noi piace aggiungere anche una generosa macinata di pepe. Ma soprattutto, mi raccomando alla scelta del riso. Che sia arborio o carnaroli e soprattutto che sia di ottima qualità. Non abbiate il braccino di fronte alla scelta del riso: ne va della riuscita del risotto!

martedì 15 novembre 2011

Bignè di farina di castagne ripieni di mousse di cinta senese con crema di cannellini e cavolo nero fritto

Questa ricetta è una sfida.


Un paio di settimane fa ho visto sul sito de La Cucina Italiana un concorso e ho deciso di buttarmi, il contest prevede la creazione di un piatto con la farina di castagne, che avevo usato prima solo marginalmente in alcuni dolci o nelle paste fresche. Decido quindi di eliminare come opzioni i primi e i dolci e di tentare la missione impossibile...non è facile lavorare la farina di castagne, soprattutto se usata in purezza ha un sapore un po' dolciastro e non lievita bene come le altre perchè molto meno ricca di glutine. Dopo mille tentativi per fare la pasta choux con quella farina al 100% trovo un compromesso con la farina 00 e magicamente il piatto riesce!
Visto che la farina di castagne è tipica del centro Italia ho deciso di onorarla al meglio con degli abbinamenti di territorio, e così il cavolo nero incontrò la cinta senese, andarono subito d'accordo e fu amore a prima vista, ma quando conobbero i cannellini fu un'esplosione di passione!!!



Ingredienti per i bignè:
150 gr di acqua
60gr di burro
20 gr di margarina
75 gr di farina di castagne

25 gr di farina 00
3 uova



2 o 3 salsicce di cinta senese
1 cucchiaio di crescenza
250 gr di fagioli cannellini
1 cavolo nero
rosmarino e salvia
brodo vegetale
sale, pepe & olio d'oliva
olio per friggere
1 cucchiaio di farina
1 spicchio d'aglio


Mettete a bagno i cannellini per una notte.


Per i bignè:
In una pentola far sciogliere il burro e la margarina nell'acqua a fuoco moderato, quando bolle spegnere il fuoco aggiungere le farine setacciate tutte in un colpo mescolando bene. Rimettere sul fuoco qualche minuto finchè non sentite sfrigolare l'impasto.
Togliere dal fuoco e aggiungere le uova ad una ad una facendole assorbire bene nell'impasto sbattendo energicamente. A questo punto formate delle palline e adagiatele sulla placca del forno, se usate il sac a poche abbiate la cura di appiattire le puntine con la punta di un coltello bagnato.
Infornate a 200° per 25 minuti.



p.s. per avere un bignè più gonfio potete tostare in forno a 90° la farina di castagne per 2 ore circa e usarla poi come descritto sopra.






La crema di cannellini:
Versare l'olio in un tegame, aggiungervi lo spicchio d'aglio intero, il rosmarino e la salvia precedentemente tritati, e rosolare il tutto a fuoco moderato per un paio di minuti.
Unirvi i fagioli cannellini risciacquati sotto l'acqua fredda e ben sgocciolati e farli insaporire per ancora due minuti.
Coprire il tutto con il brodo vegetale caldo e proseguire la cottura per circa un quarto d'ora.
Ridurre e purea il contenuto del tegame con il mixer e aggiustare di sale e pepe, fate attenzione perchè la cinta senese è molto saporita.



La mousse di cinta si fa semplicemente passando al mixer la salsiccia cruda con un cucchiaio di cerscenza, questa non si sentirà nell'impasto, ma smorza il sapore molto deciso della cinta e aiuta ad avere un ripieno più soffice.
Per quanto riguarda il cavolo nero, dopo averlo lavato e asciugato molto bene procedete a tagliare le foglie per il lungo, scartando la costa interna a striscioline molto sottili. In una ciotola infarinatelo e poi friggetelo in olio finchè non diventa croccante. A questo punto fatelo asciugare su carta assorbente e tenetelo da parte per l'assemblaggio.


Fate una piccola incisione a croce sul fondo dei bignè e con siringa o sac a poche farciteli con la mousse di cinta facendo attenzione che non esplodano (già fatto, già visto, già pulito).
Ora per presentarli stendete la crema di cannellini a specchio, adagiatevi i bignè, disponete un ciuffo di cavolo nero sopra e finite con una pepata e un giro d'olio. Si possono gustare anche a temperatura ambiente, e la cinta senese cruda è una favola!







Anna

Cupcakes alla vaniglia con glassa di caramello al burro salato

E via col terzo cupcake di quel famoso pomeriggio di pasticceria furiosa!!!!



Ingredienti per 20 cupcakes:
190 gr di burro
435 gr di farina tipo 0
un cucchiaino di lievito
un cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di sale
400 gr di zucchero semolato
4 uova grandi
300 ml di latticello (si trova anche al super dove ci sono gli yogurt e il latte)
1 e 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia

Ingredienti per la glassa:
200 gr di burro semisalato morbido
300 gr di zucchero a velo
165 gr di zucchero integrale
60 ml di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

cannella per spolverare


Preriscaldate il forno a 170°C.
Setacciate la farina, il lievito, il bicarbonato e il sale, tenete da parte.
Sbattete il burro finchè non sarà morbido, aggiungete lo zucchero a velo poco alla volta continuando a sbattere per 3 minuti, il composto deve risultare leggero e spumoso. Aggiungete le uova, una alla volta sbattendo per 20 secondi tra l'una e l'altra incorporando bene tutto.
In un piccolo recipiente mescolate il latticello alla vaniglia. Aggiungete al composto gli ingredienti setacciati in tre riprese alternandoli con il latticello ma non mescolate più del necessario.
Riempite con l'impasto i pirottini imburrati fino a 3/4 e fate cuocere per 30-35 minuti finchè uno stecchino non ne uscirà pulito. Sfornate e fate raffreddare.

Per la glassa...
In un recipiente piuttosto grande sbattete il burro fino a farlo diventare cremoso. Incorporate poi gli zuccheri, a bassa velocità, e mescolate per 2 minuti.
Aggiungete il latte e l'estratto di vaniglia continuando a sbattere per circa 4 minuti fino ad ottenere un impasto liscio e cremoso.
Coprite i cupcake con la glassa e spolverate con della cannella.
Un tè, due amiche, quattro chiacchiere e una bomba di dolcezza...

Anna




lunedì 14 novembre 2011

English carrot cake

Nonostante sia un dolce tipicamente inglese, devo ammettere di aver mangiato la migliore carrot cake, esclusa la mia ovviamente!!!, prima a New York (parliamo ormai di almeno 15 anni fa) e più recentemente a St Moritz. Bella, alta, soffice e con quel tipico colore bruno che la contraddistingue. Ho provato a fare mille ricette prese qua e là, ma mai nessuna mi convinceva tanto. Dopo svariate prove e esperimenti ho finalmente aggiustato il tiro e ho trovato la combinazione perfetta. L'altro giorno dovevo preparare un dolce da portare a casa di amici che ci avevano invitato per colazione...penso e ripenso e alla fine mi decido a fare proprio la carrot cake, pensando che in fondo non si mangia quasi mai e...mi è venuta voglia. Detto fatto. A voi.




Ingredienti

6 uova
300gr farina 00
350gr zucchero di canna
350ml olio di girasole
500gr carote
1 punta di bicarbonato
2 cucchiaini di cannella in polvere
1 grattata di noce moscata
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci

Mescolate molto bene con le fruste lo zucchero di canna con l'olio ed aggiungere uno alla volta le uova finchè non avrete un composto chiaro e spumoso. Usate una bastardella piuttosto capiente, altrimenti farete come me e vi ritrovate schizzi di olio ovunque...
Passate al setaccio la farina, il bicarbonato, le spezie in polvere ed il lievito ed incorporate il tutto al composto. Infine unite le carote grattugiate finemente. Imburrate ed infarinate uno stampo a cerniera, versatevi il composto e lasciate cuocere in forno caldo per circa un'ora. Quando la torta si sarà raffreddata potete procedere con la decorazione che preferite. In Inghilterra la ricoprono e/o farciscono con una glassa a base di 500gr formaggio fresco cremoso unito a 100gr burrro, 500gr zucchero e vaniglia. Una versione di glassa più semplice prevede invece l'utilizzo di 2 bianchi d'uovo montavi a neve fermissima in cui si aggiungono circa 180gr di zucchero a velo. A Francidettobaldo non piacciono queste finiture più o meno artistiche...quindi mi obbliga a cospargere la mia carrot cake con del semplice zucchero a velo. Ma il risultato non cambia. E' davvero super buona e poi è bellissima da vedere. Raramente mi vengono dei dolci così alti e soffici. W la carrot cake!


Giò

domenica 13 novembre 2011

Moussaka

Come in tutti i viaggi che facciamo io e Niccolò non me ne posso andare dal luogo senza un libro di ricette, così affrontiamo la depressione da rientro consolandoci con qualche ricordo gastronomico...
Tornati dalla Grecia dopo tre settimane di profumi pazzeschi e serate meravigliose decido di fare la moussaka, quanto di più tipico e vario si trovi in quel paese...
Somiglia alla nostra parmigiana, ma è più complessa e ricca, e la loro besciamella è molto più tosta della nostra. In ogni regione fanno qualche variazione, questa è quella cicladica.
E' venuta bene! Per un attimo siamo tornati a quei tavoli sul mare...




Difficoltà: media
Tempo: 45 minuti più cottura

Ingredienti per 6 persone:
1/2 chilo di macinato di manzo (o manzo e vitello)
750 gr di patate a fettine
750 gr di melanzane a fette
3 uova
500 gr di latte fresco
200 gr di formaggio grattugiato
1 cipolla
1 stecca di cannella
500 gr di pelati
1/2 bicchiere di olio
100 gr di burro
4 cucchiai di semolino
sale e pepe
olio per friggere

Friggete melanzane e patate. Rosolate le cipolle in un tegame con l'olio, aggiungete i pomodori schiacciati (privati di semi) e la cannella. Condite con sale e pepe, mescolate bene e fate andare a fuoco medio per 5 minuti.
In un altro tegame sciogliete il burro, aggiungete il semolino e colorite, sbattete le uova con il latte e versatelo nel tegame mescolando, continuate a mescolare finchè denso, a quel punto spegnete il fuoco e aggiungete metà del formaggio.

In una teglia oliata adagiate uno strato di patate e spolverate con il formaggio. Coprite con uno strato di melanzane e spolverate di formaggio. Versate un altro strato con il macinato di carne e spolverate di formaggio. Uno strato di patate, uno di formaggio e uno di melanzane di nuovo. Corpite con la crema di semolino e spolverate molto abbondantemente di formaggio, due noci di butto e una pepata.
Infornate a 180°C per 45 minuti. Ladsciare riposare un po' prima di servirla, e ricordate che il giorno dopo è ancora più buona!

Anna





venerdì 11 novembre 2011

Chocolate Cookies

Domenica pomeriggio, diluvio universale, condizioni metereologiche proibitive per andare a Cernusco a vedere una partita di rugby per cui parte il piano B: amiche, cioccolata col rum, cookies e "Via col vento". Posso confessare di aver addirittura ripreso in mano i ferri con quella coperta iniziata dopo una vacanza in Irlanda nel 2008...
E devo avvertirvi che con questa ricetta i cookies vengono enormi, come dei dischi volanti! Ma buonissimi...
Con questi cookies partecipiamo al "THE GREAT FOOD BLOGGER COOKIE SWAP", uno scambio di cookies tra blogger di tutto il mondo!!!! La proposta arriva dagli Stati Uniti e il 21 novembre mi diranno 3 blogger a cui dovrò spedirne una confezione, e le altre faranno lo stesso per poi divertirci a confrontare le ricette!





Difficoltà: bassa
Tempo: 15 minuti

Ingredienti per 10 cookies:
200 gr cioccolato fondente al 70%
1 uovo
100 gr burro salato
100 gr farina
80 gr zucchero
50 gr mandorle in polvere
1 bustina di lievito
1/3 cucchiaino di sale


Preriscaldate il forno a 200°C.
Fate sciogliere dolcemente il burro in un pentolino a fondo spesso e poi togliete dal fuoco.
Nel frattempo riducete il cioccolato a scaglie, meglio se con il coltello in modo da mantenere dei pezzi un po' più grossi.
Mescolate il burro fuso con lo zucchero finchè non sarà cremoso.
In una ciotola mescolate farina e lievito, unite l'uovo e le mandorle in polvere. Versate il composto di burro e mescolate bene, aggiungete il cioccolato e mescolate finchè il composto non sarà omogeneo.




Ora stendete sulla placca della carta da forno e con un cucchiaio da gelato fate delle palle che adagerete sulla placca ben distanziate. In una placca da forno standard non più di 10 altrimenti si uniscono tutti!!!!)
Infornate per 10 minuti e fateli raffreddare prima di mangiarli!

Anna

mercoledì 9 novembre 2011

Fusi di tacchino ripieni di verza e pancetta

I fusi di tacchino a me piacciono moltissimo, tra l'altro costano molto poco, si prestano a tante prepararzioni e sono molto saporiti, ma hanno un inconveniente: i tendini. Io non credo di avere tutti i tendini che ha un tacchino, e poi sono duri e nella carne danno fastidio quanto degli ossicini, quindi è meglio disossarli. Si lo so, ci vuole un po' più tempo, ma non è poi così complicato e dopo si possono farcire!




Difficoltà: Media
Tempo: 1 ora

Ingredienti per 2 fusi ripieni:
2 fusi di tacchino
1/4 di verza
200 gr di pancetta affumicata a dadini
parmigiano
1 uovo
2 carote
3 steli di sedano
1 cipolla bionda
vino bianco
olio, sale e pepe

Bruciacchiate i fusi per eliminare eventuali pelurie, lavateli e asciugateli. Con un coltello ben affilato disossateli: partendo dall'alto raschiate man mano l'osso rivoltando la carne. Quando arrivate in fondo (senza staccare completamente la carne dall'osso) tagliate di netto la parte d'osso messo a nudo. Cercate ora quei tendini infami che tengono la polpa unita alla punta dell'osso ed estraeteli, aiutandovi con un coltellino appuntito.

Tritate la verza e saltatela in padella con sale e pepe. Mettete da parte in una ciotola. Ora saltate in padella la pancetta, e dopo averla scolata mettetela su carta assorbente. Mescolate insieme verza, pancetta e due cucchiai di parmigiano,, condite con sale e pepe aggiungete un uovo sbattuto e imbottite i fusi con il composto. Chiudete le estremità dei fusi con ago e spago da cucina o con degli stecchini.

Tagliate grossolanamente carote e sedano, affettate le cipolle e fate appassire in padella con un filo d'olio, unite i fusi e lasciateli rosolare.
Salate, pepate e bagnate con il vino. fate sfumare e spegnete il fuoco.
Passate in una teglia in forno con vino bianco sul fondo e sfumate di tanto in tanto. lasciate a 180°C per circa 60 minuti.



Appena i fusi saranno cotti, sfornateli e scolateli; trasferiteli su un piatto da portata e teneteli al caldo. Passate il fondo di cottura col minipimer o al passaverdura raccogliendo il sugo in una salsiera.
Togliete il filo di cucitura o gli stecchini e procedete a tagliare le fette di fuso e versate sopra parte delle salsa, il resto portatelo in tavola caldo.

Anna

domenica 6 novembre 2011

La finta genovese

Tra i più grandi fan di questo piatto ci sono indubbiamente Paolo e Ale! E così non ho potuto esimermi dal farla anche lo scorso week end. Metti 5 adulti e 4 bambini una sera a Collelungo, nel cuore dell'Italia, in Umbria, et voilà...la cena è servita!
E' una ricetta semplicissima, molto povera, ma di grande effetto e soprattutto fa parte di quei "sapori di casa" che sono per definizione imbattibili e super.




Ingredienti per circa 6 persone

2kg di cipolle bianche o dorate
olio extra vergine di oliva
un pezzetto di burro
sale e pepe

Pelare le cipolle e tagliarle a fette. Non è necessario che siano sottili, nè tutte uguali. La lunga cottura le dissolverà in ogni caso. Aggiungete un pezzetto di burro, olio, sale e pepe. Coprite e lasciare cuocere per almeno un paio di ore a fuoco dolcissimo. Girare di tanto in tanto ed aggiungete un po' di acqua se necessario. La salsa è pronta quando assume un colorito marroncino.
Cuocete la pasta nella solita acqua bollente e salata, conditela con il sugo eaggiungete un'abbondante manciata di parmigiano ed una generosa macinata di pepe.

La finta genovese è la derivazione della cosiddetta "genovese", piatto tipico della cucina partenopea (e non ligure come si potrebbe intuire) a base di cipolle e carne. La vedremo, la vedremo molto prima di quanto possiate immaginare. Franci ne va matto. E non è l'unico!

Giò

ps. Le cipolle grazie alla lunga cottura diventano una sorta di cremina dolce dolce e assolutamente digeribile...per cui via libera anche ai più piccoli. E amore fu.


venerdì 4 novembre 2011

Pasta con i broccoli

Come ogni giornata di preludio invernale Tommaso è arrivato puntuale con la sua vocina nasale dicendo "momma, mi fai i broccoli". Forse sono una delle poche mamme che può ritenersi fortunata perché a suo figlio piace da matti la verdura. Di ogni genere, minestrone compreso. Nessun segreto. Forse sono stata solo fortunata. Chissà. Quando era piccolo invece delle patatine fritte mi chiedeva i broccoli bolliti. Susi non se ne è mai capacitata e ancora oggi quando mi prende in giro mi chiede " stasera Tommi ti ha chiesto pasta e broccoli"??
Inutile dire che sin dal primo svezzamento i broccoli li ho mescolati a qualsiasi tipo di nuova pappa.
La semplicissima e banalissima pasta con i broccoli è quindi un must dell'inverno in quel di procaccini. Aspetto solo che varchi la soglia del peperoncino e poi possiamo finirla a regola d'arte.



Ingredienti:

Cimette di broccoli
aglio
olio e.v.o.
peperoncino

Sbollentare le cimette in acqua bollente salata e scolarle ancora al dente.
Cuocete la pasta fino a metà cottura nell'acqua usata per sbollentare i broccoli.
Nel frattempo fate dorare leggermente l'aglio in poco olio ( se piace vi consiglio di aggiungere anche del peperoncino) e rosolatevi i broccoli. Aggiungete la pasta che avrete scolato a metà cottura e continuate a cuocerla aggiungendo a poco a poco l'acqua di cottura. A mo' di risotto. Questo secondo me è il segreto per fare una pasta con le verdure davvero top. Che sia con i broccoli, con la zucca, con i piselli o con il cavolfiore.
E' ammesso il parmigiano per chi ne vuole.
Giò

ps. C'è chi mette le acciughe e chi no. Io non sempre lo faccio, anzi, e onestamente non sempre ne sento la mancanza. In fondo credo di non amare il sapore delle acciughe. Last but not least, vi consiglio di usare pasta corta e possibilmente "bucata": non c'è niente di più buono che il sugo che si infila "in ogni dove"...

giovedì 3 novembre 2011

Soufflè alla zucca e cavolo nero con fonduta di bitto

Come finire in bellezza una giornata di vacanza infrasettimanale...relax, filmone e cenetta a due a casa!!!
Ho voluto provare una ricetta nuova osando aggiungere il cavolo nero che a me piace moltissimo, soprattutto quando il mio babbo fa la ribollita...ma il soufflè mi han sempre detto essere una brutta bestia in cucina...sbalzi di temperature, colpi d'aria, aperture del forno...no, no, no...nulla di tutto questo se volete un soufflè bello gonfio e spumoso!!!
Io ci ho provato...e dopo averlo curato come fosse un neonato ecco il risultato! Ci mancava solo gli cantassi la ninna nanna...

Grazie Marco! 

Ingredienti per 4 soufflè medi:
330 gr di latte
300 gr di zucca lessata
40 gr farina
40 gr burro
6 uova
250 gr di cavolo nero pulito
parmigiano grattugiato
sale, pepe & noce moscata
burro e pangrattato per le cocotte

Per la fonduta:
100 gr di bitto
2 bicchieri di latte
una noce di burro
un cucchiaio di farina
1 tuorlo



Imburrate e spolverate di pangrattato le cocotte.
Accendete il forno a 180°.
Lavate e tagliate grossolanamente il cavolo nero. Sbollentatelo, strizzatelo e poi passatelo in padella con un filo d'olio, sale e pepe finchè non sarà abbastanza tenero. Tenetelo da parte.
Sciogliete il burro in un pentolino, quando è fuso aggiungete la farina, poi il latte, mescolando. Quando il composto comincia ad addensarsi aggiungete sale, pepe, noce moscata e due cucchiai di parmigiano.
Fuori dal fuoco unite i 6 tuorli (conservando in frigorifero gli albumi) e amalgamateli bene.
terminate incorporando la polpa di zucca , passata con lo schiacciapatate.

Montate a neve gli albumi in una ciotola con un pizzico di sale, incorporateli al composto mescolando delicatamente con una spatola dal basso verso l'alto.

Riempite gli stampini a metà con questo composto soffice, aggiungete parte di cavolo nero e versate altrettanto composto sopra. Ora disponete delicatamente qualche foglia di cavolo nero in cima al soufflè facendo attenzione che non siano troppe e infornateli per 12 minuti circa.
Il tempo di cottura ovviamente dipenderà dalla grandezza delle cocotte, io ieri ho usato questa ricetta per 2 soufflè abbastanza grandi e li ho dovuti tenere in forno per circa 25 minuti.
Per la fonduta intanto sciogliete il bitto a bagnomaria con il latte, una noce di burro e un cucchiaino di farina. Unite il tuorlo e sbattete energicamente con una frusta e servite la fonduta calda con il soufflè.

Servite appena sfornati, ci sono più chance che i vostri commensali lo vedano ancora gonfio!!!! E portate a tavola la fonduta così ognuno potrà decidere quanti litri versarne dentro!
Anna


mercoledì 2 novembre 2011

Petto d'anatra con i frutti di bosco

L'altro giorno ero in coda in posta con una sfilza di bollettini da pagare. Per fortuna avevo il nuovo numero di "Sale&Pepe" da sfogliare per ingannare il tempo di attesa. In copertina troneggia un piatto di anatra. Anatra. Non penso di aver mai cucinato l'anatra e soprattutto la ricollego al Maple Garden di New York, dove si mangia un'ottima Peking Duck fatta a regola d'arte con tanto di pancake, julienne di cetriolo e cipollotto, salsa di prugne. Ma qui siamo in un altro pianeta e ce la propongono con i frutti di bosco. Accetto la sfida. Dopo l'ufficio, rivista alla mano compro ingrediente per ingrediente. A Franci piacerà l'anatra? Ma si dai, a lui piace tutto!


Ingredienti per 4 persone

800gr di petto d'anatra
1 confezione di mirtilli
1 confezione di ribes rosso
1 spicchio di aglio
4 foglie di salvia
1/2 bicchiere di vino novello
1/2 cucchiaino di amido di mais
olio extra vergine di oliva
sale e pepe


Scaldate poco olio in una padella e rosolatevi il petto d'anatra con uno spicchio di aglio : prima sul lato delle pelle e poi dall'altro, per circa 10 minuti scarsi (dipende anche dalla grandezza del petto di anatra). Eliminare l'aglio e la maggior parte del grasso di cottura. Unite le foglie di salvia e il vino novello. Quando il vino sarà evaporato aggiungete i frutti di bosco. Regolate di sale e pepe.

Stemperate mezzo cucchiaino di amido di mais (io ho usato la farina di riso perché lo avevo in casa e perché non crea grumi). Fate legare il tutto a fiamma dolce e servite.

E' sfizioso il contrasto tra l'aspro dei frutti di bosco e il gusto caratteristico del petto di anatra. Ma devo affinarla. Riproverò.


Giò