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venerdì 27 febbraio 2015

Tortelli di Carnevale alla crema

Si, sono in ritardo.
Ma a mia discolpa vi dico che sono riuscita a farli solo domenica scorsa per la prima festa di Carnevale di Iolanda, e poi, qui a Milano il carnevale arriva dopo! E a casa mia continua... stelle filanti e trombette sembrano non voler abbandonare casa, e così anche i tortelli, che dopo il grande successo di domenica tra fatine, elfi e cappuccetti rossi, ancora vengono ripetuti a grande richiesta!
Questa è la versione con la crema profumata al limone, ma ovviamente siete liberi di farcirli come volete, sono certa che saranno ottimi anche con crema al cioccolato, zabaione, nutella, crema al mascarpone...
E non venitemi a dire che farciti sono grassi o pesanti, state comunque mangiando fritto, quindi non rompete e fate le cose fatte per bene già che ci siete!


Ingredienti:
100 g di burro
1 bustina di vanillina
1/2 bustina di lievito
100 g di zucchero
un pizzico di sale
250 ml di latte intero
8 uova
300 g di farina 00
olio di semi di arachide per friggere
zucchero semolato per corpargerli

Per la crema:
1 uovo
500 g di latte
120 g di zucchero
60 g di farina
1 bustina di vanillina
la scorza grattugiata di 1 limone




Preparate la crema, che dovrà raffreddare mentre fate i tortelli.
Montate con una frusta l'uovo con lo zucchero.
Unite la farina e amalgamate bene in modo che non si formino grumi.
Portate il latte ad ebollizione, spegnete il fuoco e versatene 1/3 a filo nel composto di uova.
Stemperate bene e poi aggiungete il resto del latte.
Unite scorza di limone e vanillina.
Rimettete sul fuoco e cuocete a fiamma dolce mescolando continuamente per evitare che si attacchi o che formi grumi.
Quando sarà ben densa toglietela dal fuoco, versatela in una ciotola e fatela raffreddare mescolando di tanto in tanto finché non sarà a temperatura ambiente.




Iniziate coi tortelli.
In una pentola mettete sul fuoco il latte con il burro e lo zucchero.
Quando si saranno sciolti e amalgamati aggiungete vanillina e un pizzico di sale.
Portate ad ebollizione, poi togliete dal fuoco e unite la farina precedentemente setacciata col lievito.
Rimettete sul fuoco per un paio di minuti, la palla di pasta dovrà risultare liscia ed omogenea.
Toglietela dal fuoco e mettetela nella planetaria o in una ciotola.
Unite le uova una alla volta mescolando bene. Prima di aggiungere il successivo abbiate la cura di far amalgamare bene quello precedente.
Scaldate bene l'olio, e quando sarà pronto immergete una cucchiaiata di impasto. fateli dorare bene da entrambi i lati e poi scolateli su carta fritto o carta assorbente perché perdano l'eccesso di olio.

Quando saranno freddi farciteli di crema con un sac a poche o una siringa da pasticcere, e poi fateli rotolare nello zucchero semolato.



Il gioco è fatto! E facciamo durare Carnevale fino a maggio!!!!!!!!!
Anna

lunedì 23 febbraio 2015

Il monte bianco (del papà della Ceci)

Era il compleanno di papà e avevo voglia di fare un dolce diverso dai soliti (almeno dai soliti che girano per casa). Mi viene in mente che il papà della Ceci fa un monte bianco (in versione semplice) super buono e godurioso. L'autunno e le castagnate con i bimbi sono passate, ma in queste fredde giornate un dolce così "ricco" e morbido è davvero un toccasana. Non ci penso due volte, le scrivo subito et voilà: ricetta, foto e candeline pronte!




Ingredienti per 8 persone

1 kg di castagne sbucciate (se siete fuori stagione vanno bene anche le castagne surgelate)
1 etto di  zucchero
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di rum ( facoltativo )
 1 litro di latte.


Fate bollire rimestando per 50 min / 1 ora finche' le castagne sono sfaldate. Passatele nel passaverdura. Quando il composto si e' raffreddato riponetelo in frigorifero. Prima di servire il dolce, passate le castagne nello schiacciapatate e date la classica forma a cono. Ricoprite di panna, montata con lo zucchero a velo e decorate con marrons glacee e qualche violetta.


venerdì 20 febbraio 2015

Crema di peperoni arrostiti, cime di rapa, gamberi all'aglio e zenzero, erba cipollina e germogli di porro

Voglia di colori. E quando i peperoni Corno di toro sono di stagione, come non usarli? Il loro colore è un vermiglio meraviglioso, hanno un profumo morbido e la loro dolcezza è irresistibile!
Cosa ne faccio?
Una vellutata. L'abbinamento? Facile. Ormai ben conoscete la mia viscerale passione per le cime di rapa, che con la loro nota amarognola sono perfetti. E perchè non aggiungere delle splendide code di gambero saltate con aglio e zenzero?
Questo piatto è una bomba di colori, sapori, e profumi. E per dare un tocco in più, ecco che arrivano erba cipollina e germogli di porro...
La mia amica Alessandra ha apprezzato parecchio, e io non vedo l'ora di rifarla!


Ingredienti per 2 persone:
1 kg di peperoni rossi Corno di toro
200 ml di brodo vegetale
400 g di cime di rapa pulite
10 code di gambero 
erba cipollina
germogli di porro
2 spicchi d'aglio
1 pezzo di 2 cm di zenzero
olio evo
sale & pepe



Per prima mettete i peperoni interi su una placca foderata di carta forno, un pizzico di sale e un filo d'olio.
Infornate a forno caldo a 70°C finché non li vedrete appassiti e con la pellicina che si solleva.
Toglieteli dal forno e fateli raffreddare.
Intanto sbollentate per pochi minuti le cime, buttatele in acqua e ghiaccio per preservare il colore e poi scolatele.
In una padella calda con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio schiacciato in camicia fatele saltare a fiamma vivace, salate e pepate.



Pulite i peperoni eliminando picciuolo, semi e la pellicina, che dovrebbe staccarsi molto facilmente.
In una bowl mettete le falde e frullatele con il brodo con un frullatore ad immersione. Aggiustate di sale.
Pulite i gamberi dal carapace e rimuovete l'intestino (il filetto nero), più i gamberi sono freschi più questo verrà via facilmente.
Tritate e poi schiacciate insieme aglio e zenzero fino a ridurli una pasta, usate la lama del coltello dalla parte piatta e schiacciateli.
In una padella calda fate soffriggere in due cucchiai di olio la pasta di aglio e zenzero e poi saltate a fiamma vivace le code di gambero. Condite di sale e pepe.



Tritate l'erba cipollina.
Scaldate la crema di peperoni e versatene un paio di mestoli in ogni fondina.
Adagiate al centro le cime, sovrapponete i gamberi, poi i germogli e spolverate con l'erba cipollina.
Finite con un giro di olio extravergine e una grattata di pepe fresco.
Goduria pura.

Anna











lunedì 16 febbraio 2015

Il pranzo della domenica. La crostata di tagliolini

A canevale nel sud d'Italia di solito si mangiano le lasagne. Lasagne che io definerei "speciali", se non altro perchè è molto diversa dalla classica lasagna con il ragù bolognese. Troviamo infatti la ricotta, il fior di latte, la carne  macinata, le uova e le cervellatine. Oltre alla pasta che non è all'uovo, ma di semola! Quest'anno però ho voluto "sgarrare" ed ho preparato la crostata di tagliolini. Mamma come mi piace!Non è di certo un piatto da fare in 5 minuti; sono "lunghi" da preparare i singoli componenti. Però davvero ne vale la pena! Un segreto? Per me abbondare con il sugo di arrosto, che non è mai abbastanza e vi aiuterà a rendere non secca e non asciutta la vostra pasta al forno!



Ingredienti:

Tagliolini, meglio se non all'uovo
sugo di arrosto
polpettine di carne- piccole piccole mi raccomando!
pisellini primavera
provola
parmigiano
pepe
pan grattato

Come prima cosa fate le polpettine, che devono essere piccole piccole e poi fritte. L'impasto è il solito: carne macinata, uovo, pane strizzato, basilico, parmigiano e pan grattato.
Nel frattempo preparate il sugo dell'arrosto: prendete un pezzo di magatello, mettetelo in una pentola con almeno un paio di spicchi di aglio, olio, burro, sale e pepe. Fate rosolare bene e da ogni lato il pezzo di carne, abbassate il fuoco, coprite e lasciate cuocere per almeno un'oretta. Se necessario aggiungete un po' di acqua. Quando la carne sarà cotta, toglietela dalla pentola, allungate il sugo con un po' di acqua e rimettere sul fuoco per qualche minuto. Cuocete la pasta al dente, scolatela tenendo da parte un po' di acqua di cottura. Conditela con parte del sugo di carne, un po' di burro, parmigiano e i piselli primavera. Amalgamate bene. Prendete ora una pirofila, imburratela, mettete un po' di sugo di carne sul fondo e metà della pasta condita. Aggiungete quindi le polpettine, parmigiano, piselli, un po' di provola affumicata e abbondante sugo di arrosto. Ricoprite con la restante pasta. Irrorate con il sugo di arrosto rimasto, cospargete con un po' di pan grattato e parmigiano e fiocchetti di burro.



Infornate per circa 30 minuti a 180°. La crostata è pronta quando la superficie è dorata.

Vino consigliato da Alessia Di Nisio, sommelier AIS, alias @AlexisDix su Twitter: Costa d’Amalfi rosato 2010DOC di Furore Marisa Cuomo prezzo medio in enoteca 14 Euro


Giò 


giovedì 12 febbraio 2015

Spaghetti alle vongole

Voglia incredibile di spaghetto alle vongole, rigorosamente alla chitarra.
Quelli che continuano a farti godere fino al giorno dopo, quelli belli bavosetti, quelli che profumano di limoni di Costiera, quelli con cui sai che conquisterai tutti.
Ecco.
Fatti, per me e solo per me.
Perchè quando sei da solo a casa è il momento perfetto per viziarti, per aprire una bella bottiglia di fiano ghiacciato che inizi a bere mentre ti metti ai fornelli, per alzare la musica e cantare, tanto nessuno ti ascolta e puoi pure improvvisare acuti stonati su Aretha, che ti perdonerà perchè anche a lei piacerebbero tanto gli spaghetti che stai preparando!
Quindi questa ricetta è per tutti i single, o per tutti quelli che hanno la fortuna di trovarsi in solitudine a festeggiare un "quanto mi voglio bene".
E' terapeutico, fidatevi!
Chiaramente se li preparate per i vostri amici ve ne saranno grati a lungo...
Presto, scegliete una sera e godeteveli, da soli o in compagnia!





Ingredienti per 4 persone
400 g di spaghetti alla chitarra
1,5 kg abbondanti di vongole veraci
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di soffritto di carota, cipolla e sedano
qualche foglia di prezzemolo
la scorza grattugiata di 2 limoni non trattati
1 bicchiere scarso di vino bianco

Iniziate a cappare le vongole.
Picchiettatele una ad una sul tagliere dal lato della fessura. Se esce sabbia scartatele, nessuno vuole rovinarsi una cena per la sabbia sotto i denti! Scartate anche quelle con il guscio rotto o crepato.
Mettetele in uno scolapasta dentro una bowl e sciacquatele.
Quando sul fondo della bowl non avrete alcun deposito, scolatele.
Mettete sul fuoco la pentola per la pasta.
In un'ampia pentola fate soffriggere l'aglio schiacciato con la camicia e il soffritto.
Versate le vongole e coprite.
Dopo un paio di minuti sfumate con il vino bianco.
Appena le vongole si saranno schiuse spegnete il fuoco.



Buttate gli spaghetti.
Togliete le vongole e sgusciatele tutte.
Filtrate tutto il liquido di cottura e tenete da parte.
Prendete metà delle vongole e con un frullatore ad immersione ricavatene una crema aggiungendo a filo il liquido di cottura filtrato.
Scolate gli spaghetti almeno un paio di minuti prima del termine di cottura.
In una padella scaldate la crema di vongole, buttateci gli spaghetti e il resto delle vongole.
Saltate tutto in modo che gli spghetti prendano bene il sugo.
Tritate finemente il prezzemolo.
Impiattate la vostra meraviglia spoverando con prezzemolo e scorza di limone.
E bevetevi un bicchiere alla mia salute, mi ringrazierete!

Anna

lunedì 9 febbraio 2015

Crostata alle prugne gialle del mio orto

Il mio mettere in ordine della domenica mi ha spinto in dispensa dove ho trovato cose che non sapevo nemmeno di avere. Alcune ancora buone, altre scadute. Tra queste barattoli e barattoli di marmellate: prugne, arance amare, fragole...tutte rigorosamente fatte in casa con la frutta dell'orto di mammà. In queste fredde e buie giornate invernali, tra una poppata e l'altra, tra un sonno mancato ed un altro, tiro fuori i kg di pasta frolla fatta e surgelata e preparo la colazione del mattino per la settimana. Così le occhiaie sembreranno un po' meno "severe" e Tommitommi andrà a scuola carico di energia!

Ingredienti per uno stampo del diametro di 27cm

per la pasta frolla
300g di farina 00
120gr di zucchero
150g di burro
2 tuorli
1 uovo intero
1 pizzico di sale
scorza di limone
1 cucchiaino di lievito-facoltativo

marmellata di prugne gialle

Fate la pasta frolla: Mischiate dapprima farina e burro finchè non avrete un composto di briciole. Fate una fontana ed agigungete al centro lo zucchero, i tuorli, un pizzico di sale e la buccia di un lmone grattato. Qualcuno agigunge anche un cucchiaino  di lievito che rende la frolla più morbida: a me piace croccante e quindi non lo aggiungo (quasi) mai! Fate riposare infrigorifero circa 30 minuti prima di stenderla e 10 minuti stesa nella tortiera prima di infornarla. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, aggiungere la marmellata e cuocere a fonro caldo per circa 50 minuti.
Lasciate riposare si una gratella per dolci prima di sfornarla e cospargerla con zucchero a velo.

Vino consigliato da Alessia Di @alexisdix, Sommelier AIS
Caluso Passito 2003 DOC di Tenuta Roletto prezzo medio in enoteca Euro 23 (0,375 ml)

giovedì 5 febbraio 2015

Street Food: Ceviche de corvina dal Perù (tartare di orata marinata)

Questa è una delle pietanze di street food non fritta e non pesante, ma ugualmente sfiziosa e gustosissima.
La corvina è un prelibato pesce del Pacifico, che spesso viene sostituita dalla sogliola o dallo squalo in altre zone dell'America Latina, e da noi con l'orata.
Come nella maggior parte dei paesi caldi, carni e pesci vengono marinati a lungo per abbattere la carica batterica e ottenere una "cottura" parziale.
In principio i tempi di marinatura erano di diverse ore, adesso che i sistemi di conservazione sono migliorati invece si sono ridotti a pochi minuti, facendo guadagnare all'orata gusto e consistenza.
Tengo molto a questa ricetta, in primis perchè trovo che sia una vera e propria esplosione di colori, sapori e profumi perfettamente equilibrati tra loro; in secondo luogo perché è la ricetta che presenterò al Milano Food&Wine Festival sabato 7 febbraio per Arte del Convivio, con cui tengo un ciclo di corsi di Street Food.
All'interno della manifestazione, sorellina di Identità Golose, proporremo un aperitivo con show cooking e degustazione (ore 18.00) di questo fantastico piatto accompagnato da una birra selezionata per l'accompagnamento.
Venite a trovarmi! Sarà sufficiente prenotare uno dei 20 posti disponibili attorno alla mia postazione per conoscermi meglio, vedermi lavorare, e soprattutto per godervi un aperitivo speciale!
Intanto vi faccio venire l'acquolina in bocca...!






Ingredienti per 4 persone
3 cipollotti di Tropea tagliati a velo
600 g di filetti di orata senza pelle tagliati a cubetti
1 pizzico di peperoncino secco sbriciolato
1 spicchio d'aglio pelato e tritato
il succo di 5 lime
500 g di patate dolci
300 g di mais
1/2 avocado tagliato a cubetti
5 cucchiai di olio evo
3 cucchiaini di aceto di riso
1 pizzico di zucchero
1 peperoncino rosso lungo fresco privato dei semi e tritato
la scorza grattugiata di 1 lime
3 cucchiai di foglie di coriandolo tritate
sale e pepe nero

Disponete in una ciotola a fondo piano metà dei cipollotti, copriteli con l'orata, spolverate con aglio e peperoncino secco e poi irrorate con il succo di lime.
Coprite la ciotola con pellicola e mettete in frigorifero per 30 minuti.
Durante la marinatura raccogliete il succo dal fondo della ciotola e ridistribuitelo sul pesce un paio di volte.
Fate bollire le patate, sbucciatele e tagliatele a cubetti. Attenzione a non cuocerle troppo altrimenti diventano molli!
Unite mais, patate dolci e avocado e condite con olio, sale e pepe. Mescolate delicatamente.




Emulsionate olio, aceto, zucchero, sale e pepe, poi unite il peperoncino e la scorza di lime.
Scolate bene il pesce e buttate via il succo e i cipollotti.
Condite il pesce con l'emulsione, il coriandolo e i restanti cipollotti.
Impiattate distribuendo in un coppapasta uno strato di patate, mais e avocado.
Sovrapponete poi l'orata.



Guarnite con germogli a piacere e servite con una birra ghiacciata!
Deliziosa!!!!

lunedì 2 febbraio 2015

E che cavolo! Pesto di cavolo nero

Il cavolo nero mi piace tantissimo. Si trova solo in pieno inverno quando il terreno gela e ogni volta che lo vedo al mercato non me lo faccio sfuggire. Se poi sono fortunata  e mi arriva direttamente dalla Toscana, patria della ribollita, mi sbizzarrisco e inizia una settimana di full immersion. TRa l'altro fa benissimo perchè ricco di vitamine e sali minerali!
Nel tempo ho "imparato" ad usarlo e cucinarlo in diversi modi. Ieri sera ne ho fatto un pesto con cui ho condito la pasta. Ne è avanzato un pochino, ma mi è già venuto in mente come altro poterlo usare...



Ingredienti:

200g circa di foglie di cavolo nero pulite
circa 80/100g di pecorino (o metà pecorino e metà parmgiano se preferite un sapore meno intenso)
1 spicchio d'aglio
una manciata di mandorle pelate (ma anche metà mandorle e metà pinoli)
abbondante olio extra verginedioliva, possibilmente toscano
sale e pepe



Giò