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lunedì 30 aprile 2012

Pasticcio di pasta

Aria di festa in queste giornate di ponti che ci hanno portato nelle amate Marche. Il tempo, contrariamente al nord italia regge e così ieri abbiamo organizzato un aperitivo rinforzato all'aperto. Morale: come al solito avevamo una quindicina di bocche da sfamare, bambini compresi. Preferendo bere i nostri bloody mary, i nostri sprits e martini bianco con ghiaccio e non volendo stare tutto il tempo a spignattare tra i fornelli abbiamo optato per una serie di piatti che necessitano unicamente un passaggio in forno o poco più. Quindi oltre ai vari taglieri di salumi con tanto di tigelline e mini piadine (si, non ci facciamo mancare proprio niente!!), una grande cesta piena di fave accompagnate da dell'ottimo pecorino e un paio di sfilatini abbiamo ripiegato su un' immensa teglia di pasta al forno. Il binomio ragù/bambini è sempre una certezza e poi abbiamo la fortuna di avere un bellissimo forno a legna che ci regala sempre gioie immense. Così la mattina presto abbiamo messo sul fuoco una bella pentola di ragù e il resto l'ha fatto il forno a legna. Il risultato è stato pazzesco: spazzolata via nel giro di pochi minuti. Anche i grandi avevano i baffi di sugo!! Una bellissima giornata di sole in campagna, in mezzo al verde, il sole che pian piano tramonta regalandoci dei colori indescrivibili e le urla gioiose dei bambini che esprimonola loro felicità. Emozionante..



Ingredienti per una teglia da 8 persone

600gr circa di pasta corta
ragù preparato con circa 500gr di carne macinata di bovino e suino, un paio di salsicce, carote, cipolle, 1 bicchiere di vino rosso, alloro e basilico
Provola affumicata
bechamel preparata con 500 ml di latte, 50gr di farina, 50gr di burro, un pizzico di sale e noce moscata
parmigiano
sale e pepe

Preparate il ragù: fate un soffritto con carote e cipolle, poi aggiungete prima gli odori, poi la carne e fatela rosolare sgranandola bene con la forchetta. A questo punto sfumate con il bicchiere di vino e solo dopo averlo fatto evaporare aggiungete i pelati, un po' di concentrato di pomodoro, il basilico e aggiustate di sale e pepe. Mettete il coperchio, abbassate la fiamma e lasciate cuocere a fiamma dolcissima per quanto più tempo possibile: almeno un'ora, direi. A parte preparate la bechamel (se non vi ricordate come andate a vedere la ricetta "pasta al gratin") e cuocete la pasta per metà della cottura prevista. Scolatela, conditela con parte del sugo di carne e un pochino di bachamel. Imburrate una pirofila e versatevi metà della pasta condita. Quindi aggiungete un po' di provola tagliata a cubetti, abbondante parmigiano e un mestolo di ragù. Versate ora il resto della pasta nella pirofila e finite con il sugo e la bechamel. Prima di infornare spolverizzate la superficie con un po' di parmigiano grattugiato e pan grattato. Cuocetela in forno già caldo finché la superficie non sarà bella dorata e croccante. Non c'è niente da fare: il pasticcio di pasta salva sempre!



Giò

venerdì 27 aprile 2012

Polpette di agnello e menta con tzatziki

Cena con la Marti, fidanzato in partenza e nessun timore per uno tzatziki che lascia il segno... Quindi aglio novello, almeno facciamo finta che non abbia contrindicazioni, una vasca da bagno di tzatziki e mille polpette di agnello e menta per una serata di chiacchiere infite! Nick mi spiace, tu non eri in partenza...






Ingredienti per le polpette:
500 gr di macinato di agnello
2 cucchiai di menta fresca tritata
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
1 cucchiaino di coriandolo macinato
1/4 di cucchiaino di pepe nero macinato fresco
1 piccola cipolla rossa tritata fine
2 cucchiaini di paprika
1 cucchiaino di cannella
1 uovo
farina
olio per friggere

Ingredienti per lo tzatziki:
1 cetriolo
3 spicchi d'aglio
2 tazze di yogurt greco ( fage va benissimo)
olio d'oliva
prezzemolo
sale e pepe

Pelate e togliete i semi del cetriolo, affettatelo e mettetelo a scolare l'acqua in un colino per 15 minuti circa.
Pelate gli spicchi d'aglio e rimuovete l'anima dal loro interno.
Schiacciate il cetriolo o frullatelo con l'aglio, tritate molto finemente il prezzemolo.
In una ciotola mescolate cetriolo, prezzemolo, yogurt un pizzico di sale e pepe e un cucchiaio di olio d'oliva.
Servitelo frescoin accompagnamento alle polpette o altrimente con pita o piadine da intingere!



Stufate la cipolla rossa in padella, e unitela a tutti gli ingredienti delle polpette.
Mischiate bene il tutto perchè l'impasto sia omogeneo e formate con le mani delle palle delle dimensioni di una pallina da ping pong e passatele nella farina.
lasciatele riposare in frigorifero per mezzora, così manterranno meglio la forma quando le friggerete.
Scaldate l'olio nella pentola, tuffateci le polpette e fatele cuocere girandole spesso.
Scolatele su carta da cucina o carta fritto, un pizzico di sale e sono pronte per essere gustate con lo tzatziki!!!! 

In alternativa potete anche farle cuocere in forno, vi consiglio se scegliete questa opzione di non infarinarle e di schiacciarle tipo dischetti da hockey, tanto la base si schiaccerebbe comunque in cottura... andranno infornate a 200°C per 15-20 minuti circa. Sono comunque buonissime ma un filo più leggere... Ricordatevi sempre che le potete surgelare, visto che le fate...abbondate!!!!!!

Anna



mercoledì 25 aprile 2012

Uova e asparagi: un grande classico!

L'abbinamento uova e asparagi è un grande classico..ma non giriamoci intorno: è buonissimo! Poi siamo in piena stagione asparagi e se non li usiamo ora, quando li usiamo?
Ci sono diversi modi di fare le uova. Generalmente con gli asparagi faccio le uova all'occhio di bue, ma questa volta Tommitommi ed io abbiamo voluto giocare un po' di più e le abbiamo fatte in camicia. Ci piaceva l'idea di mettere l'aceto nell'acqua, di creare il cosiddetto "vortice" con un cucchiaio di legno e di far scivolare pian pianino l'uovo nell'acqua bollente. Ci sembrava un divertente lavoro di squadra su cui abbiamo ovviamente costruito una favola pazzesca.



Ingredienti

1 o 2 mazzi di asparagi
2 uova a testa (all'occhio di bue o in camicia)
sale e pepe



Pulite gli asparagi eliminando la parte finale e se necessario passando il pelapatate per eliminare la parte esterna più dura e lessateli in acqua bollente.
A parte preparate le uova. Dicevamo che il modo migliore per mangiarle con gli asparagi sono all'occhio di bue o in camicia. L'importante è che siano freschissime, perché il tuorlo rimarrà crudo per esprimere al massimo la sua ricchezza e bontà. Per farle all'occhio di bue è sufficiente soffriggere una noce di burro in un tegamino, rompervi le uova e smuovere l'albume finché non si sarà rappreso. Se volete cuocere i tuorli anche sopra mettete il coperchio per circa 30 secondi. Per le uova in camicia invece, prendete un pentolino, riempitelo di acqua fredda e aggiungete un cucchiaino di aceto bianco che aiuta a far rapprendere l'albume e a mantenerlo bianco. Rompete quindi un uovo freschissimo su un piattino. Quando l'acqua avrà raggiunto l'ebollizione decentrate la pentola e con un cucchiaio di legno create un vortice nell'acqua; abbassate la fiamma e fate scivolare delicatamente l'uovo vicino al bordo, in corrispondenza della fiamma. Alzate la fiamma e aspettate che riprenda il bollore. Aiutatevi con un cucchiaio a tenere raccolto l'albume e dopo circa 2/3 minuti l'uovo è pronto (il tuorlo sarà quasi liquido). Se volete il tuorlo "barzotto" prolungate la cottura fino a 6/7 minuti. Non vi resta che sedervi a tavola, rompere l'uovo e godervi l'esplosione di sapore che si scatena l'accostamento con gli asparagi!




Giò

lunedì 23 aprile 2012

Doughnut muffin alla marmellata

Questi meravigliosi muffin sono in realtà un incrocio tra i muffin tradizionali come forma e le ciambelle come impasto, sono estremamente gustosi e possono essere farciti con marmellata, crema, nutella o quello che preferite, questa volta io ho optato per la marmellata di arance amare della mia mamma che è una bomba!




Ingredienti per 12 muffin:
140 gr di zucchero semolato
200 gr di faina 00
1 cucchiaino di bicarbonato
100 ml di yogurt bianco
2 grandi uova sbattute
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o una bustina di vanillina)
140 gr di burro fuso
12 cucchiaini di marmellata a vostra scelta
burro per gli stampi


Scaldate il forno a 180°C e imburrate gli stampi o i pirottini.
Unite lo zucchero, la farina e il bicarbonato in una bowl e mescolate.  In un ciotolino sbattete yogurt, uova e vaniglia.
Ora incorporate il buro fuso, e gli altri ingredienti nella bowl con farina e zucchero e mescolate velocemente con un cucchiaio di metallo o con la planetaria.
Versate negli stampi 2/3 dell'impasto, adagiate un cucchiaino di marmellata al centroe coprite con il restante impasto.
Infornate per 16-18 minuti finchè non sono dorati.
sfornateli e lasciateli riposare 5 minuti prima di toglierli dagli stampi e cospargerli di zucchero semolato.
L'ideale è mangiarli ancora tiepidi, ma potete anche surgelarli prima di cospargerli di zucchero e tirarli fuori dal freezer la sera per riscaldarli appena la mattina a colazione, profumo di ciambelle sfornate e golosi muffin ripieni, che gemellaggio pazzesco!!!!

Anna

venerdì 20 aprile 2012

Il peposo

Qualche giorno fa ero nella mia macelleria preferita in Paolo Sarpi e guardandomi intorno mentre aspettavo il mio turno come sempre non ho potuto che mettermi a leggere tutte le ricette appese sulla parete posteriore. Trovo che sia un'idea (anche di marketing) geniale..peccato non avere carta e penna! Ma ormai adotto sempre lo stesso metodo: mi concentro e ne seleziono una che inizio a leggere e rileggere finchè non mi sembra di averla imparata a memoria. Almeno per il tempo di arrivare a casa!
Scelta! Il peposo. La prima cosa che mi ha colpito è stato il nome. Non lo trovate anche voi divertente e intrigante? Sarà che amo i cibi speziati, e questo piatto mi ha riportato subito al profumo del pepe marchigiano che adoro, o che è davvero corta e quindi semplice da memorizzare! E poi fuori c'è un clima che è tutt'altro che primaverile, anzi direi che quest'aria fredda e questa pioggia battente è perfetta per uno stufato. Il peposo è infatti uno stufato toscano decisamente saporito e profumato...Proprio una bella scoperta!
Si narra che questo piatto popolare fu inventato dagli addetti alla cottura dei mattoni nelle fornaci (i fornacini): in un angolo della fornace, mettevano un tegame di coccio con tutti gli ingredienti affogati nel vino; dopo 5 ore il piatto era pronto. E così ho fatto anche io grazie alla collaborazione del mio aiutante preferito, Tommitommi.



Ingredienti per 4 persone

1kg di carne (io ho usato il cappello del prete, ma va bene anche il muscolo. L'importante è utilizzare una carne per le lunghe cotture)
1lt di chianti
20 grani di pepe nero
1 chiodo di garofano
un paio di bacche di ginepro
un paio di spicchi di aglio interi e in camicia
un paio di cipolle
qualche foglia di alloro
pane toscano a fette


In una capiente pentola, preferibilmente di coccio, mettete la carne tagliata a cubetti (non troppo piccoli, altrimenti con la lunga cottura si sfaldano troppo), l'alloro, il vino, le cipolle affettate e l'aglio in camicia.
A parte pestate grossolanamente il pepe, il chiodo di garofano, le bacche di ginepro e del sale grosso. Unitele alla carne e fate cuocere a fiamma dolcissima per almeno 3 ore. La carne deve risultare morbidissima.
Se preferite un sapore meno speziato mettete le spezie intere senza pestarle!
Ricordatevi di accompagnarlo con delle fette di pane toscano tostato, ma visto il tempo potete anche fare una polentina morbida. Da leccarsi i baffi!


ps un suggerimento: è un piatto perfetto per la domenica quando dopo pranzo la tua unica destinazione è il divano :)




Giò

mercoledì 18 aprile 2012

Coppa di maiale arrosto con cipolline e patate al forno

Presto! A breve arriverà il caldo, so che ora può sembrare assurdo come allarmismo, ma arriverà e neanche ce ne accorgeremo... e subito sarà dramma e felicità insieme; dramma per temperature troppo elevate per arrosti, brasati, risotti e ricette ipercaloriche da letargo invernale, felicità per una naturale esplosione di frutta e verdura da assaporare con leggeri condimenti estivi...

Quindi sbrighiamoci a godere degli ultimi freddi con sostanziose ricette! 
Ci macherete arrosti cari...

Ingredienti

1,8 kg di coppa di maiale da arrosto
120 g di pancetta magra in un solo pezzo
4 rami di mirto fresco
4 rami di rosmarino
12 cipolline borettane
6 foglie di salvia
2 spicchi di aglio
80 g di foie gras (se avanza, altrimenti come a Faenza...si fa senza!)
un bicchierino di sherry secco
un mestolo di brodo di carne
vino bianco secco
olio, sale e pepe



Legate la coppa con spago da cucina, infilando sotto lo spago i rametti di mirto. 
Tagliate a dadi la pancetta e lasciatela rosolare con 4 cucchiai di olio in una casseruola ovale dal fondo spesso. Aggiungete la carne e fatele prendere colore su tutti i lati, girandola con 2 palette. Unite la salvia pulita, il rosmarino lavato e l'aglio in camicia.  
Quando l'arrosto è colorito, salatelo, pepatelo e proseguite la cottura aggiungendo poco alla volta il vino e mantenendo il fuoco basso. Per ottenere un arrosto morbido e succoso, calcolate un'ora  di cottura da quando cominciate ad aggiungere il vino. 
Nel frattempo sbucciate le cipolline borettane, affettatele e, dopo circa 45 minuti, unitele all'arrosto. Quando la carne e cotta, toglietela dalla casseruola e mettetela su un tagliere o un piatto, metteteci sopra un coperchio o dell'alluminio in modo da tenerla in caldo; diluite il fondo di cottura con un bicchiere di brodo gia caldo e un bicchierino di sherry secco e fatelo restringere a fuoco vivo, mescolando con un cucchiaio di legno; regolate di sale e insaporite con una generosa macinata di pepe, aggiungete il foie gras tagliato a dadini, 1/3 delle cipolline e frullate il tutto con un minipimer. 
Affettate l'arrosto, disponetelo su un piatto da portata, copritelo con le cipolline e versate in una salsiera il sugo di cottura.
Anna 

lunedì 16 aprile 2012

Calamarata con baccalà, pomodorini, capperi e olive


L'altra sera mangiando il baccalà in umido, che ha perlopiù gli stessi ingredienti, ho pensato che sarebbe stato un sugo perfetto anche per la pasta. E tra i vari formati, sarà il mio sangue napoletano o il sugo che si infila dentro che è "'na bellezza", la calamarata è decisamente la scelta migliore. Facile facile, ma spoprattutto buona, buona, buona!



Ingredienti per 4 persone

500gr di calamarata Garofalo
filetti di pesce (io adoro il baccalà..)
un paio di scalogni o cipolla o porro

olive nere
 
capperi sotto sale
basilico e origano
sale e pepe
pasta di acciughe
pomodorini
vino bianco per sfumare

 Fate stufare a fuoco dolce lo scalogno affettato in un goccio di olio evo - se lo ritenete necessario e se vi piace, aggiungete un pochino di pasta di acciughe che aiuterà a dare un po' di sapore -  e i pomodorini tagliati a metà. Quando si saranno ammorbiditi aggiungete il pesce, le olive denocciolate e i capperi. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco, aggiungete abbondante basilico, un po' di origano e aggiustate di sale e pepe (attenzione a non esagerare: il baccalà è sipido di suo e le olive e i capperi contribuiscono alla sapidità del piatto!). Se non avete piccoli nani a tavola con voi e se vi piace il piccante aggiungete un po' di peperoncino. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela come sempre un paio di minuti prima del dovuto e finite la cottura nella padella con il sugo aggiungendo se necessario un po' di acqua di cottura della pasta che avete tenuto da parte. Da leccarsi i baffi!


Giò

venerdì 13 aprile 2012

Frolline alla crema pasticcera e frutta

Dopo aver fatto le lemon curd tarts che faccio con la frolla avanzata? E via...la passione di Niccolò: i pasticcini alla crema e frutta!



















Ingredienti per la crema pasticcera:
500 ml latte
150 gr zucchero
60 gr farina
4 tuorli
2 stecche di vaniglia
la scorza di 1 limone
Ingredienti per la pate sucrèe:
150 gr di burro morbido
95 gr di zucchero a velo setacciato
1 bacca di vaniglia
30 gr di farina di mandorle
1 pizzico di sale
1 uovo medio
250 gr di farina 00 setacciata
more, kiwi, ribes, fragole, lamponi, mirtilli o qualunque frutto vi vada a genio!

La pate sucrée:
Sbattete il burro  ed aggiungete lo zucchero a velo setacciato, la farina di mandorle, i semini di vaniglia e il sale; quando risulterà ben amalgamato unite l'uovo e mescolate  fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungete la farina setacciata in un sol colpo e impastate il più velocemente possibile per non scaldare il burro e non renderla troppo "molle"; Quando l'impasto sarà liscio compattatelo formando una palla, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per almeno 3 ore (meglio una notte). 
Stendete l’impasto ad uno spessore di 3-5 mm sistemandolo tra due fogli di carta forno per non aggiungere altra farina, indurirebbe la pasta. Con un coppapasta o con le forme che preferite ricavate dei cerchi della dimensione adatta a foderare i vostri stampi e sistemateli all’interno facendoli aderire al fondo e ai bordi, eliminate l’eventuale eccedenza d’impasto e lasciateli riposare in frigorifero per almeno un’ora in modo le la pasta si assesti. 
Bucherellate il fondo della pasta con una forchetta adagiarvi un foglio di carta forno e riempire con fagioli, lenticchie o riso per evitare che si gonfi ed infornare subito in forno preriscaldato a 170°C per una ventina di minuti finchè non saranno dorate; una volta sfornata,svuotatele dalla carta coi legumi e lasciatele raffreddare prima di toglierle dagli stampi.

La crema pasticcera:
Fate bollire il latte con le stecche di vaniglia, la scorza di limone e 75 gr di zucchero.
A parte lavorate i tuorli con con gli altri 75 gr di zucchero e la farina.
Versate il composto di latte filtrando vaniglia e scorza di limone a filo nelle uova facendo attenzione che non si formino grumi. Riportate sul fuoco e mescolando fate cuocere fino a consistenza desiderata.
Fate raffreddare mescolando frequentemente per evitare che si formi la pellicola e una volta fredda procedete a riempire gli stampini.

Lavate e affettate la frutta e posizionatela sulle tartellette, se volete potete spolverare con zucchero a velo o spennellare con marmellata di albicocche diluita.
Servitele subito, appena fatte hanno una fragranza stupenda!!!!
Anna

mercoledì 11 aprile 2012

Torta bicolore della Nonna Marisa

Tra i primi ricordi nitidi delle prime volte con le fruste in mano c'è sicuramente questo dolce. Questo è il dolce della nonna Marisa. C'era sempre insieme all'uovo sbattuto, fatto rigorosamente a mano a richiesta, a prima colazione dalla nonna. La ricetta è sempre stata sul famoso libro blu con le ricette di casa di mamma.
E' buono e perfetto per la prima colazione, per la merenda, per lo spuntino, la sera davanti al divano. Per grandi e per piccini. Insomma, è buono e basta!


Ingredienti

200gr di farina
100gr di burro morbido
3 uova
1 bicchiere di latte
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaio di cacao amaro

Montate a crema il burro e lo zucchero. Aggiungere uno alla volta i tuorli, la farina e il latte. Montate gli albumi a neve e aggiungere delicatamente al composto. Come ultima cosa aggiungete il lievito.
Imburrate e infarinate uno stampo per torte. Dividete a metà il composto: in una metà aggiungete il cacao amaro, dopodiché alternate nello stampo uno strato di cacao e uno di crema.
Cuocere a forno moderato per circa 1h. Infine cospargete di zucchero a velo.


Giò

Easter time: agnello al forno e carciofi alla romana!

Superjanix è la mia amica romana. Siamo state compagne di stanza ai tempi di Class ed stato grande amore da subito. Ho un sacco di bei ricordi di lei e di cose fatte con lei: dalle fugaci corse al mercato in pausa pranzo (con relativi acquisti incredibili, tra cui il mio famoso stendino e la sua asse da stiro...), i caffè da Gattullo, la scoperta di Mattia nella sua pancia e via dicendo. Ricordo anche che quando Superjanix si operò l'ultima cosa che disse prima di cadere nel dolce sonno dell'anestetico fu "ho voglia di abbacchio con le patate e carciofi". Scoppiammo tutti a ridere, compresi gli infermieri che cercavano di controllarsi e far entrare il letto nell'ascensore. Questo pranzo tutto romano e in pieno periodo pasquale, non poteva non riportarmi alla mente la mia amica Superjanix. Lo dedico a lei. Mi manchi!



Ingredienti:
agnello, porzionato o meglio ancora intero (il famoso gigot provencale) a seconda della disponibilità,
odori vari
aglio
vino bianco
Carciofi alla romana - per 2 persone:
2 carciofi "romaneschi" o mammole
aglio
mentuccia
prezzemolo
pan grattato
sale e pepe
acqua
olio evo

Steccate l'agnello con l'aglio e massaggiatelo bene con un trito di odori. Più ne usate, più il vostro agnello verrà profumato, quindi esagerate pure!! Mettetelo in una teglia e infornate non appena il forno sarà caldo. Sfumate con il vino bianco a metà cottura. Se usate l'agnello già porzionato, calcolate circa 40 minuti di cottura. Se invece siete fortunati e trovate un bello gigot d'agneau (ma anche la spalla, pezzo decisamente meno nobile, più economico ma altrettanto saportito!), vi consiglio di cuocerlo come insegna Jamie Oliver: ci vorrà un po' di tempo (ma non dovrete fare molto, solo avere tanta pazienza!), ma ilrisultato sarà eccezionale! Dopo una prima rosolatura a fuoco alto e dopo aver sfumato con del vino bianco copritelo con carta da forno e lasciatelo cuocere per circa 3 ore (o 4, a seconda delle dimensioni) a 100 gradi. Questa cottura prolungata e lenta farà si che il vostro agnello sarà così morbido da non aver quasi bisogno del coltello per tagliarlo. Nel frattempo preparate il trito per i carciofi alla romana: aglio, prezzemolo, mentuccia e un po' di pan grattato. Pulite i carciofi avendo cura di eliminare le foglie esterne più dure. Tagliate il gambo ( ma non buttatelo!) e la parte superiore in modo che stiano in piedi a testa in giù. Allargate le foglie e con uno scovolino (o un cucchiaino) eliminate le fogliette del cuore (e l'eventuale barba) così da creare lo spazio che ospiterà il trito che avete preparato. Durante la preparazione strofinate i carciofi con un limone affinché non anneriscano: questo conferirà anche quel sapore leggermente acidulo caratteristico di questo piatto. Prendete una pentola dai bordi alti e posizionateli capovolti, cioè con il fondo verso l'alto, badando che il ripieno non cada. Aggiungete un paio di bicchieri di acqua, uno di olio, i gambi puliti e tagliati e pezzi, salate, pepate e fate cuocere per circa 20 minuti con il coperchio. Per vedere se sono cotti infilzateli con uno stecchino: devono risultare morbidi. Toglieteli dalla pentola e se necessario fate restringere il sughetto che si è formato. Potete mangiarli caldi o tiepidi..sono comunque una delizia!





Giò

lunedì 9 aprile 2012

Cestini con mousse di gorgonzola e noci

Altro grande classico per i miei aperitivi, unico dramma: non si riesce a smettere di mangiarli!!!!!


Ingredienti per 30 cestini
pasta fillo tagliata a quadrati di 6 cm circa
150 gr di gorgonzola dolce
una cucchiaiata abbondante di mascarpone fresco
3 cucchiai di spumante o vino bianco secco
olio evo
gherigli di noci

Prendete i quadrati di fillo e sovrapponetene due sfasandone gli angoli, disponeteli in stampi per cui possano avere il fondo piano e chiudersi leggermente in modo da formare dei cestini. Metteteli in forno caldo a 200°C finchè non saranno dorati, ci vogliono pochissimi minuti fate attenzione!
Sfornateli e lasciateli raffreddare.
Nel frattempo mettete nel mixer il gorgonzola, il mascarpone, spumante e olio evo a filo finchè la crema non avrà una consistenza spumosa ma non troppo liquida.
Togliete i cestini dagli stampi, riempite con il composto una siringa da pasticcere, un sac a poche o anche un sacchettino di plastica pulito al quale taglierete un angolo (è il sistema migliore quando non si hanno gli attrezzi!!!) e farcite i cestini con la mousse di gorgonzola, adagiate sopra metà o 1/4 di gheriglio, o se preferite fatene una granella (di solito lo faccio quando non ne ho abbastanza interi perchè si sopno polverizzati nel sacchetto della spesa...).
Serviteli all'aperitivo e avranno sicurameente un gran successo!!!!
Anna

venerdì 6 aprile 2012

Crostatina alla nutella

Siamo stati tutti bambini e sfido chiunque a non ricordarsi le mitiche crostatine con la nutella. Avevo avanzato un po' di pasta frolla che avevo preparato per fare la crostata di mirtilli e lamponi e così cuore di mamma ha pensato al suo Tommitommi che come tutti i bimbi va pazzo per la nutella. Quando gliela porterò all'uscita dell'asilo sono certa che mi farà un super sorriso. E io sarò felice!



Ingredienti per la pasta frolla:

300gr di farina
150gr di burro morbido
150gr di zucchero semolato
1 uovo intero
1 tuorlo
scorza di limone
1 pizzico di sale
nutella

Preparate la pasta frolla unendo tutti gli ingredienti: non lavoratela troppo, altrimenti "impazzisce". Quando l'impasto sarà omogeneo fatene una palla e lasciatela riposare in frigorifero per circa 30 minuti. Accendete il forno a 180°. Stendete la pasta frolla in uno stampo per crostate precedentemente imburrato e infarinato. Farcite la base con tanta nutella e rivestitela con le classiche striscioline così da formare una griglia che lascerà intravedere il ripieno di nutella. Infornate a forno caldo e lasciate cuocere la vostra crostatina per circa 20 minuti (o più se l'avete fatta grande), finché non sarà bella dorata. Mi raccomando non utilizzate il forno ventilato!

Giò

mercoledì 4 aprile 2012

Mozzarelle in carrozza


Questa è una ricetta dell'infanzia...
Ci sono sempre stati dei piatti che nella mia famiglia venivano fatti solamente in alcuni luoghi, soprattutto in vacanza, non so bene per quale motivo, e le mozzarelle in carrozza mi ricordano le vacanze in Sardegna!
Ricordo il tavolo di granito della terrazza con vassoi di mozzarelle in carrozza, insalatiere di panzanella, pirofile con cotolette in carpione e caraffe di succo di melone, quando il sole era appena sparito nel mare al tramonto e tutti noi fratelli tornati dalle nostre giornate di mare spazzolavamo tutto con la voracità di chi ha nuotato e fatto tuffi pe ore e ore! Erano le cene che ci davano l'energia per scattare fuori con gli amichetti mentre arrivavano gli amici dei genitori, "i grandi", per un digestivo, quattro chiacchiere a guardare le stelle o le classiche partite a scala quarante dove mia madre era fortissima!




Ingredienti:
16 fette di pane bianco senza crosta (quello per tramezzini è perfetto)
400 gr di mozzarella di bufala
200 ml di latte
farina
3 uova
olio d'oliva
sale  pepe
4 acciughe (facoltative, di solito ne faccio metà con e metà senza dato che non piacciono a tutti!)

Per prima cosa tagliare a fettine la bufala e metterla su una gratella in frigorifero meglio se per una giornata intera, così perderà il latte in eccesso e non renderà mollicce le carrozze!
Disponete su metà delle fette di pane la bufala, lasciando un pochino di spazio ai bordi, e su metà di queste un filetto d'acciuga asciugato. Ricoprite con le restanti 8 fette di pane e schiacciatele un pochino.
Passate i bordi dei sandwich di mozzarella nel latte e poi nella farina in modo da sigillare bene i contorni e disponeteli in una teglia.
Sbattete le uova con un pizzico di sale e pepe.
Versate le uova sbattute sulle mozzarelle in carrozza e rigiratele una volta pregne, dovranno assorbire bene tutto l'uovo!




Scaldate in padella abbondante olio d'oliva per friggerle, e una volta caldo adagiate le mozzarelle facendole friggere qualche minuto per lato finchè non saranno belle dorate.
Toglietele dalla padella con una schiumarola e adagiatele su carta da cucina o carta per fritti, spolverate con sale fino e servitele ancora calde! la crosta di pane impregnata di uovo sarà bella croccante, e aprendole uscirà colata di bufala fusa... paradisiache!!!!!! 

Anna




lunedì 2 aprile 2012

Capesante con i carciofi

Non ho idea del perché mi sia trovata a comprare le capesante. Forse volevo provare la crema di ceci al garam masala di Anna...è l'unica cosa che mi viene in mente! Fatto sta che le avevo in frigorifero e dovevo muovermi a cuocerle, pena il cestino. Non ho trovato ceci in dispensa, ma i carciofi freschi di mercato in frigorifero si e così ho pensato che una spadellata di capesante e carciofi sarebbe venuta bene. E così è stato! Mentre li mangiavo ho pensato che questo piatto può facilmente diventare anche un finger food, semplicemente sovrapponendo uno spicchio di carciofo ad una capasanta. Ma questa è un'altra storia.

Ingredienti per due persone

una decina di capesante
4 carciofi
olio, sale e pepe

Se avete comprato le capesante fresche, aprite con l'aiuto di un coletello la conchiglia, passatele sotto l'acqua corrente per eliminare ogni residuo di sabbia e staccatele dalla conchiglia. Potete tranquillamente utilizzare le capesante surgelate, sono un ottimo rimedio e il gusto non è compromesso. Rosolatele per un paio di minuti per lato in una padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio. Spegnete e tenetele da parte. Nel frattempo pulite i carciofi eliminando le foglie esterne più dure e la barbetta interna. Mi raccomando, eliminate almeno un "giro" di foglie in più rispetto a quanto credete sia sufficiente. Rosolate i carciofi tagliati a spicchi nella stessa padella dove avete cotto le capesante. A cottura quasi ultimata, unite le capesante e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Una volta che il vino sarà evaporato, lasciate insaporire le capesante e i carciofi e aggiustate di sale e pepe. Voilà, il gioco è fatto! Buonissime (e un po' diverse dalle solite capesante gratinate)!
ps se volete potete aggiungere la solita spruzzatina di prezzemolo...io, lo sapete, odio il prezzemolo!!!




Giò