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giovedì 23 luglio 2015

Crostata di ricotta al frutto della passione con papaya, mango e alchechengi


Dire che questa crostata con questo caldo è spaziale, è dire poco.
Profuma di esotico, di vacanza, evoca spiagge orientali e cene tra amici.
La crema è profumata al frutto della passione, che le dona una leggera acidità assoluatmente perfetta con sapore ricco della ricotta!
Non fatevi spaventare dalle preparazioni, potete anche portarvi avanti con crema e pate sucreé il giorno precedente e finire la crostata il giorno della festa!
Questo dolce è perfetto con una vendemmia tardiva, ma anche con un Martini Cocktail al frutto della passione e altri drink!
Provatela!!!!!!!






Ingredienti

per la pate sucrèe:
150 gr di burro morbido
95 gr di zucchero a velo setacciato
1 bacca di vaniglia
30 gr di farina di mandorle
1 pizzico di sale
1 uovo medio
250 gr di farina 00 setacciata

Per la crema:
1 uovo
500 g di latte
120 g di zucchero
60 g di farina
1 bustina di vanillina
la scorza grattugiata di 1 limone
300 g di ricotta di pecora sgocciolata
2 frutti della passione

1 mango
1 papaya
10 alchechengi
confettura di albicocche 
1 cucchiaio di acqua

Partiamo con la preparazione della pate sucrèe, mentre riposa ci occuperemo del curd...
Sbattete il burro  ed aggiungete lo zucchero a velo setacciato, la farina di mandorle, i semini di vaniglia e il sale; quando risulterà ben amalgamato unite l'uovo e mescolate  fino ad ottenere una crema omogenea. 
Aggiungete la farina setacciata in un sol colpo e impastate il più velocemente possibile per non scaldare il burro e non renderla troppo "molle".
Quando l'impasto sarà liscio compattatelo formando una palla, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per almeno 3 ore (meglio una notte); se non avete questo tempo allora stendete la pasta a forma di disco tra due strati di carta forno alta 1 cm, così raffredderà più rapidamente.

Stendete l’impasto ad uno spessore di 5 mm.
Dopo aver imburrato e infarinato lo stampo foderattelo con la pate sucreé e rifinite bene i bordi.
Llasciatelo riposare in frigorifero per almeno un’ora in modo le la pasta si assesti.
Bucherellate il fondo della pasta con una forchetta adagiarvi un foglio di carta forno e riempire con fagioli, lenticchie o riso per evitare che si gonfi.
Infornare subito in forno preriscaldato a 170°C per una ventina di minuti finchè non sarà dorata.; Una volta sfornata, togliete la carta coi legumi e lasciatela raffreddare.







La crema:
Montate con una frusta l'uovo con lo zucchero.
Unite la farina e amalgamate bene in modo che non si formino grumi.
Portate il latte ad ebollizione, spegnete il fuoco e versatene 1/3 a filo nel composto di uova.
Stemperate bene e poi aggiungete il resto del latte.
Unite scorza di limone e vanillina.
Rimettete sul fuoco e cuocete a fiamma dolce mescolando continuamente per evitare che si attacchi o che formi grumi.
Quando sarà ben densa toglietela dal fuoco, versatela in una ciotola e fatela raffreddare mescolando di tanto in tanto finché non sarà a temperatura ambiente.
Setacciate la ricotta.
Unitela alla crema amalgamando bene con una spatola.

Aprite i frutti della passione e setacciatene la polpa per eliminare i semi. 
Unite alla crema.
Fatela riposare coperta in frigorifero.
Tagliate a vostro piacere la frutta.
Io ho tagliato a fettine la papaya e a carpaccio, usando una mandolina, il mango.
Passate al colino la confettura e diluitela con ' acqua, dovrà avere la consistenza di una gelatina.
Riempite con un sac a poche il guscio con la crema, se possibile fatela raffreddare nuovamente.
Disponete nel modo più preciso che potete la frutta sulla torta.
Spennellatela con la gelatina di albicocche e mettetela in frigostifero.
Appena prima di servirla toglietela delicatamente dallo stampo, operazione più semplice se avete una tortiera col fondo rimovibile.

Vedrete che profumi e che successo!!!



venerdì 17 luglio 2015

Finger food: Polpette di tartare e peperone arrostito

Aperitivo da leccarsi i baffi!
Le vacanze sono lontane, ma la mia testa è già in modalità relax, così combatto il miraggio della partenza a suon di aperitivi con amici, finger food da urlo, esperimenti e birrette!
La ricetta di oggi è molto semplice, ho voluto alleggerire la ricetta della mia tartare per lasciare spazio ad un dolcissimo peperone arrostito.
Un piccolo esercito di polpettine colorate conquisterà i vostri ospiti, ma attenzione: sono peggio delle ciliegie!





Ingredienti
250 g di trita di manzo magra
1 cipollotto di tropea
1 peperone rosso Corno di toro o varietà lunga
3/4 cucchiaino di English Mustard Colman's
1 cucchiaio di Worchester sauce
1 cucchiaino di capperi dissalati
origano
sale, pepe, olio evo


Iniziate dal peperone.
Sistematelo su una placca con carta forno, spolverate di sale, pepe e versate un filo d'olio.
Infornate a .forno caldo a 200°. Quando vedete che la pellicina fa le bolle e si stacca dalla polpa giratelo. Lasciatelo in forno finchè non sarà ben arrostito.
Togliete dal forno, asciugatelo con carta da cucina e togliete la pellicina. Pulitelo dai semi e tagliate le falde in striscioline di circa 1x10 cm. Oliate e tenete da parte.


                    


In una bowl emulsionate olio, senape, Worchester sauce, sale e pepe.
Tritate finemente cipollotto e capperi.
Lavorate la carne con il trito di capperi e cipollotto.
Unite il condimento e amalgamate bene, e aggiustate di sale.
Sarebbe meglio lasciar riposare in frigorifero per una mezzora.
Formate delle polpettine della dimensione di un boccone.
Avvolgete ogni polpettina in una strisciolina di peperone.
Spolverate di origano e serviteli ai vostri amici con schiacciata o grissini per dare croccantezza.
Ovviamente se li accompagnate con delle belle bollicine ghiacciate è meglio!

Anna

lunedì 15 giugno 2015

Pesce al sale, vista mare

Non ho ncora capito il mio rapporto con il pesce. Diciamo che alterno periodi in cui sostengo di non mangiare pesce (fatta eccezione per molluschi, crostacei e pochi altri) ad altri in cui alla fin fine mi ritrovo sempre con il pesce in tavola!
Strano caso avendo un piccolo Sanpei in casa che d'estate pesca a non finire e mi chede di cucinare il suo bottino ogni volta che trionfante varca la soglia della porta con un sorriso a 26 denti.



Ingredienti per 4 persone
 Pesce (branzino, orata..) da circa 1kg
sale grosso e sale fino qb
albumi qb o acqua
rosmarino, ma anche maggiorana, timo..
pepe
limone
sorza di limone


Accendete il forno a 180°. Prendete il pesce, evisceratelo, se non lo avete già fatto fare al vostro pescivendolo (mi raccomando non fatevelo squamare), sciacquatelo bene sotto l'acqua corrente ed asciugatelo. Mettete nella pancia del pesce un paio di fettine si limone, uno spicchio di aglio, sale e pepe e odori vari, compreso il rosmarino.
Montate gli albumi e aggiungetevi abbondante rosmarino, una grattata di scorza di limone e una macinata di pepe. Aggiungete i bianchi montati a neve al sale (io ne uso in parte grosso e in parte fino) e usate il composto per ricoprire bene il pesce. Il pesce deve essere completamente ricoperto di sale.
Cuocete a forno caldo per circa 40 minuti (chiedete anche al pescivendolo che vi darà giuste indicazioni) o finchè "sentirete odore di pesce" in cucina! So che vi sembrerà strano e poco professionale, ma come dice mia mamma è un provato se non infallibile metro di cottura del pesce!

ps: con l'utilizzo dell'albume si creerà una vera e propria crosta. Potete sostituire gli albumi con l'acqua e creare un impasto "appiccicoso" o addirittura "infarinare" con sale fino il pesce, risparmiando così kg di sale. Il risultato sarà comunque ottimo!

Giò





venerdì 22 maggio 2015

Passione Finger Food: Cake Pops di capra aromatizzati!

Ormai è arrivato il caldo, o almeno si spera...!
Tempo di aperitivi all'aperto, grigliate, e serate con gli amici.
Questa ricetta è di una semplicità unica, ma a seconda degli aromi o condimenti che vorrete usare si rivelerà un asso nella manica che non abbandonerete mai!
Io e Giò abbiamo fatto i Cake Pops di capra al nostro primo grande evento. Era una serata organizzata nello show room di Sportmax in via della Spiga per la manifestazione "Chi verde inizia è a metà dell'opera".
Eravamo tesissime, dovevamo preparare finger food per un centinaio di avventori e la pressione per la postata dell'evento era enorme!
Il risultato è stato strabiliante.
Centinaia di cake pops di mille colori allineati, neanche le truppe del Risiko per conquistare 24 territori erano disposte tanto bene!
Il riscontro ci ha lasciate a bocca aperta.
Possibile che sapori e profumi tanto semplici possano conquistare in questo modo?
La risposta è ovviamente si. E lo è quando le materie prime sono eccellenti e la cura del dettaglio ricercata spasmodicamente.
Una serata speciale. Una soddisfazione immensa. Due sorrisi stampati per giorni.



Ingredienti:
Formaggio di capra semi stagionato
(non caprini freschi, sono troppo morbidi e delicati e rischiano di soccombere sotto gli aromi)

Aromi, spezie e granelle consigliate:
Scorza di limone e lime grattugiate
Erba cipollina tritata
Semi di papavero
Semi di sesamo
Paprika dolce
Nocciole tritate
Pistacchi tritati
Cereali misti (lino, girasole, canapa...)
Pachini secchi tritati
Olive taggiasche tritate

A piacimento il condimento
miele
sale e pepe










Preparate il formaggio di capra tagliando la crosta.
Tagliatelo a cubetti e poi con un cucchiaio mantecatelo.
Se La capra è moltop stagionata e quindi l'impasto si sbriciola potete ottenere compattezza aggiungendo qualche cucchiaio di miele.
Quando avrete un impasto morbido e liscio mettetelo a riposare in frigorifero per 30 minuti.

Intanto preparate delle ciotoline con i condimenti che avete scelto.
Tirate fuori l'impasto di capra e con le mani formate delle palline. Dovranno essere piccole come dei piccoli cioccolatini, un mini boccone. Il formaggio di capra rischia di allappare la bocca se la quantità è eccessiva e non è accompagnato da pane.






Ora passate le palline nei vostri condimenti, infilzatele con degli stecchini e poi fatele riposare nuovamente in frigorifero perchè si assestino e compattino.
Poco prima di servirle tiratele fuori e sistematele a testa in giù in pirottini da cioccolatino.
Se non li avete o non li trovate potrete comporre dei bouquet colorati usando dei bicchieri come vasi.

Serviteli con delle bollicine ghiacciate e avrete un successo inaspettato!

Anna

giovedì 26 marzo 2015

Crema di scarola, cozze, pecorino, pachini secchi e porri croccanti


Volevo provare questa ricetta che mi ballava in mente da una settimana, ma causa pessime cozze prontamente restituite al commerciante ho dovuto rimandare.
Oggi finalmente ce l'ho fatta!
Scarola, cozze e pecorino ero certa sarebbero stati un abbinamento bomba, ma volevo una nota di colore e un elemento croccante.
Presto fatto! I pachini si sposano a meraviglia, la loro nota dolce bilancia la sapidità del pecorino stagionato, e i porri fritti oltre ad essere molto belli per la presentazione risultano perfetti anche in bocca!
Vi sembrerà forse complicata, ma sono tutte preparazioni velocissime!
Non ve ne pentirete!




Ingredienti per 3 persone:
600 g di scarola
1 cipolla bionda piccola
brodo vegetale
1 kg di cozze pulite
2 spicchi d'aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
sale, pepe e aromi a scelta
100 g pecorino sardo stagionato
3 pachini secchi
1 porro
farina
olio evo
olio di arachidi per friggere

Partiamo con la preparazione della crema.
Sbollentate velocemente la scarola, scolatela e immergetela in acqua e ghiaccio perchè non perda colore.
Strizzatela e ripassatela in pentola con la cipolla tagliata a velo.
Quando la cipolla sarà dorata coprite con il brodo e lasciate prendere ebollizione.
Spegnete il fuoco e frullate il tutto con un frullatore ad immersione.
Condite di sale e aromi a piacere, io uso il mio sale aromatizzato agli aromi orientali che contiene peperoncino, aglio, menta, origano, lemongrass e foglie di lime. E' molto profumato e sono aromi che risaltano la scarola.




In una pentola fate soffroiggere in poco olio gli spicchi d'aglio schaicciati in camicia.
Unite le cozze e coprite con il coperchio.
Quando si stanno aprendo versate il vino bianco, fate sfumare e coprite nuovamente fino a cottura ultimata.
Sgusciatele tutte, filtrete il liquido di cottura e versatelo sulle cozze.

Tagliate la parte bianca del porro e affettatela a striscioline sottilissime. Infarinatele e poi aiutandovi con le mani formate dei nidi.
Friggeteli in abbondante olio di arachidi finché non saranno dorati.
Scolateli e lasciateli su carta assorbente a perdere l'olio in eccesso.




Tagliate i pachini a striscioline sottili.
Tagliate con una mandolina il pecorino ricavandone delle tegole sottili.

Ora potete impiattare.
Versate in ogni fondina la crema di scarola, Distribuite le tegole e sopra ad ognuna posizionate una cozza.
Adagiate sulle cozze le striscioline di pachini e guarnite con i porri croccanti.
Condite con qualche goccia di olio evo e una grattata di pepe fresco.
Che armonia!!!

Anna

venerdì 6 marzo 2015

Quinoa tricolore alle verdure agrodolci e gamberi saltati

Ho scoperto la quinoa da poco, e devo fare ancora moltissimi esperimenti, ma mi piace molto ed è una validissima alternatica meno calorica di cous cous, fregola o altri semi e cereali che possono avere le stesse applicazioni!
Ho provato un'ottima quinoa tricolore con verdure e salsa al tofu e basilico preparata da Luisa Di Bella, collega docente ad Arte del Convivio. Lei è bravissima, e tiene corsi di cucina vegana. La sua versione era meno condita e ovviamente non prevedeva i gamberi...
Volendo farla provare ad amici per pranzo ho deciso per una versione più sostanziosa, certa di renderli felici!
Per chi non la conoscesse, la quinoa è un cereale altamente proteico, in realtà si tratterebbe di una pianta erbacea tipo spinaci, di cui però mangiamo i semi. Ne esistono tre varietà: bianca, rossa e nera. Si trova facilmente nei supermercati, anche nella miscela tricolore!





Ingredienti per 4:
200 g di quinoa tricolore
2 porri tagliati a velo
1 peperone rosso tagliato a julienne
2 carote tagliate a julienne
3 cipollotti di Tropea tagliati a velo
erba cipollina
3 cucchiai di sweet chilli sauce
3 cucchiai di salsa di soia
olio evo
12 code di gamberone private di carapace e intestino
1 spicchio d'aglio
1 cm di radice di zenzero
germogli di barbabietola
150 g di tofu naturale
un mazzetto di basilico
sale&pepe

Iniziate a sciacquare la quinoa in una ciotola posta sotto acqua corrente, quando l'acqua non sarà più biancastra ma limpida scolatela.
In una casseruola versate la quinoa e il doppio del suo volume in acqua. Fate cuocere per una decina di minuti dall'ebollizione, spegnete il fuoco, coprite con il coperchio e fate riposare per 5 minuti.
Ora dovete solo versare un filo d'olio e granarla con una forchetta.



In una padella molto calda con due cucchiai di olio fate saltare le verdure, che dovranno rimanere croccanti.
Iniziate dai porri, poi carote, poi peperone e cipollotti.
Condite con la salsa di soia e la sweet chilli sauce.
Lasciate intiepidire e poi condite la quinoa con le verdure.
Aggiungete l'erba cipollina tritata, olio evo e regolate di sale.

Sbollentate il tofu a pezzi in acqua bollente per qualche minuto.
Scolatelo, e poi frullatelo con un frullatore ad immerisone con il basilico, sale, pepe e olio a filo fino ad ottenere una crema non troppo liquida ma morbida e senza grumi.

Tritate finemente l'aglio e lo zenzero dopo averli puliti. Poi, con la parte piatta del coltello, schiacciateli e ricavatene una pasta.
In una padella molto calda fate soffriggere due cucchiai di olio e la pasta di aglio e zenzero.
Scottate rapidamente i gamberi, che dovranno essere croccanti fuori e teneri dentro.

Sui piatti versate la crema di tofu aiutandovi con un sac a poche, un biberon o una siringa.
Impiattate formando un bello strato di quinoa nel coppapasta, sovrapponete i gamberi e i germogli.


Finite con una grattata di pepe fresco e un giro d'olio.

Leggero, gustoso e perfetto come piatto unico o come antipasto!

Anna

giovedì 26 giugno 2014

Millefoglie di baccalà, patate e spinaci con crema di peperoni arrostiti

Avevo una voglia incredibile di baccalà, di quelli belli ciccioni che si sfaldano in perfette sezioni tenere ma dal mordente irresistibile.
Detto, fatto.
Lisa a cena e in testa una millefoglie.
Spinaci freschi dell'orto di quelli da spadellare appena, tranci di baccalà alti 5 centimetri e peperoni dolcissimi.
Ma andiamo con ordine, come li assemblo?
Quando il pesce è buono basta anche un semplice vapore, e quando le erbe sul balcone sono rigogliose è impossibile non usarle!
Di solito sono critica, ma questo è veramente un bel piatto. Un piatto dove boccone dopo boccone scopri i sapori puliti e distinti, fino a creare il boccone perfetto dove tutti gli ingredienti esplodono nel palato.





Ingredienti per 2 persone
2 tranci di baccalà bello carnoso
1 patata
4 manciate di spinaci
2 peperoni rossi
erbe a piacere
aglio
sale, pepe e olio evo

Iniziate pulendo i peperoni. Privateli dei semi, tagliateli in falde e fateli arrostire su una placca in forno caldo a 200°C con appena un filo d'olio, un pizzico di sale e qualche fogliolina di origano fresco. Quando saranno teneri e leggermente abbrustoliti allora toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare.
Togliete la pellicina, oppure se sono di quelli lunghi e stretti di stagione ora lasciatela perché è sottilissima e non crea disturbo.




Fatene una crema soda con un frullatore ad immersione aggiungendo solo un po' di olio a crudo.
Tenete da parte.

Fate lessare la patata ma mantenetela soda. Sbucciatela e tagliatela a spicchi. Rosolate in padella con olio, uno spicchio d'aglio e qualche erbetta in modo che diventi croccante in superficie.

Sistemate i tranci di baccalà nella vaporiera e con le erbe che desiderate copriteli come fosse una copertina. Io ho usato origano fresco e maggiorana.
Fate cuocere a vapore finché, premendo con una forchetta, la carne non si sfoglia. Togliete dalla vaporiera e sfogliatelo a mano mantenendo le falde compatte.

Nel frattempo lavate ed asciugate gli spinaci.
Fateli saltare brevemente in padella calda con un filo d'olio, condite con sale e pepe. Le foglie non devono appassire, devono rimanere di un bel verde acceso e croccanti.

Ora avete preparato tutto e non vi resta che assemblare la millefoglie.

Con l'aiuto di un coppapasta sistemate alla base gli spicchi di patata, poi gli spinaci, e poi adagiate le falde di baccalà.
Con un sac a poche o un biberon guarnite il piatto con la crema di peperoni.
Condite con un giro d'olio, una grattata di pepe e qualche fogliolina di origano.



Gustate.
Anna

giovedì 19 giugno 2014

Terrina d'anatra e pistacchi

Passione terrine!
Ora che inizia il caldo devo dire che le terrine mi danno grande soddisfazione, siano di carni o verdure restano sempre una soluzione pronta e fresca da portare in tavola per un aperitivo o come antipasto.
I miei fratelli mi hanno regalato uno stupendo stampo da terrina con pressa di Le Creuset, l'ho sempre voluto e ora mi sbizzarrisco!!!
Chi non avesse la fortuna di possedere questo gioiello può sempre usare uno stampo da plum cake o una piccola pirofila.
La prima terrina provata è questa all'anatra e pistacchi, stupenda con del pane casereccio!




Ingredienti
700 g di anatra disossata (vanno bene anche solo petti e cosce)
100 g di vitello magro
100 g di maiale magro
450 g di lardo
3 uova
180 g di coniglio disossato
40 g di pancetta
80 g di fegati d'anatra o pollo
5 g di scalogno tritato
80 g di pistacchi sgusciati
200 g di lardo a fette sottili

Iniziate a preparare la prima farcia tagliando a pezzettini anatra, vitello e maiale.
Passate al cutter o nel mixer le carni separatamente.
Riunitele in un recipiente e aggiungete 2 uova.
Mescolate bene e fate riposare in frigorifero.
Intanto preparate la seconda farcia.
Tagliate a pezzetti di 2cm il coniglio.
In una padella con poco burro fate rosolare la pancetta a cubetti, toglietela con la schiumarola e nello stesso grasso fate rosolare il coniglio. Togliete il coniglio con la schiumarola e unitelo alla pancetta.
Ora nella stessa padella fate rosolare i fegatini e lo scalogno tritato avendo cura di lasciare rosa l'interno dei fegatini.
Unite i fegatini a coniglio e pancetta, fate raffreddare e poi mettete in frigorifero per 20 minuti.
Ora passate al cutter anche la seconda farcia, aggiungete un tuorlo e mescolate bene.



Amalgamate le due farce e ripassatele al passaverdure.
In una piccola casseruola immergete i pistacchi sgusciati in acqua fredda, mettete sul fuoco e fate bollire.
Scolateli, sbucciateli e uniteli al composto di carni.
Salate, pepate e conservate al fresco mentre preparate lo stampo.

Foderate lo stampo con le fette di lardo lascianole sporgere di qualche centimetro in modo da richiudere "a pacchetto" la terrina.
Riempite la terrina con l'impasto, livellate bene e chiudete con le fette di lardo.
Chiudete la terrina con la pressa e col coperchio, o, in alternativa, impacchettate lo stampo da plum cake con la stagnola.

Mettete la terrina a bagnomaria in una pentola sul fuoco, portate ad ebollizione e poi spostate in forno caldo a 180°C per 1 ora e 1/2.
La cottura è ultimata quando il grasso liquefatto è trasparente e limpido.
Lasciate raffreddare la terrina a temperatura ambiente e poi conservate in frigorifero per 24 ore prima di servirla.




Pane casereccio caldo e bollicine saranno i suoi migliori amici e la vostra soddisfazione!!!!

Anna


sabato 14 giugno 2014

Roast Beef all'inglese facile e veloce

Caldooooooooo!
Non so voi, ma a Milano in questi giorni si muore di caldo, e devo ammettere che la voglia di accendere fuochi e forno è praticamente insesistente.
Ma ecco una ricetta perfetta!
Amo il Roast Beef, in casa mia in realtà si è sempre consumato caldo e a fettone spesse, laccato di senape e preparato al forno.
Ma quando ho scoperto questa ricetta semplice e veloce ho dovuto per forza cambiar sponda!
Oltre alla semplicità di preparazione, in periodi caldi come questo è veramente una manna. Lo tenete in frigorifero ed è sempre pronto per essere tagliato.
Anche se siete pochi in casa vi consiglio di farlo con un pezzo da 2 Kg. In primo luogo la cottura rimane più uniforme, e poi vivrete di rendita per giorni senza dovervi preoccupare della cena o di dover patire temperature africane in cucina!
L'ideale è prepararlo il mattino per la sera, oppure anche la sera prima così se avete amici a cena non vi resta che tagliarlo e il gioco è fatto!



Tempo di preparazione: 20 min più marinatura e riposo
Ingredienti
1 roast beef da 2 Kg
4 bicchieri di salsa di soia
1 litro di vino rosso
1 bicchiere di olio evo
2 limoni
1 bicchiere di miele
pepe
alloro
aglio

Iniziate preparando la marinata. Emulsionate con una frusta salsa di soia, vino rosso, olio, il succo dei due limoni, miele, abbondante pepe nero e qualche foglia di alloro.
Tenete da parte 4 bicchieri di marinata.
Immergete il roast beef nella marinata e lasciatelo riposare coperto in frigorifero per 2 ore.
Abbiate cura di rigirarlo se la marinata non copre tutta la carne.
Trascorso il tempo di riposo, strofinate l'interno di una pentola con uno spicchio d'aglio e versate due cucchiai di olio.
Togliete la carne dalla marinata e asciugatela bene.
Ricordatevi che non si usano mai i liquidi di marinata per le cotture, durante il riposo le carni rilasciano siero e liquidi rendendo la marinata inutilizzabile dal punto di vista batterico.
Accendete il fuoco a fiamma viva e fate rosolare da ogni lato il roast beef.




Quando sarà ben sigillato e dorato su tutta la superficie aggiungete due dei bicchieri di marinata "pulita" che avete conservato, abbassate il fuocvo a fiamma media e cuocete per 8/9 minuti da ogni lato.
Se il sugo si restringe troppo aggiungete gli altri due bicchieri.
Una volta pronto, togliete il roast beef dalla pentola, asciugatelo e impacchettatelo nell'alluminio. Quando sarà a temperatura ambiente spostatelo in frigorifero perchè si assesti fino al momento della cena.
Alzate il fuoco sotto la pentola per far restringere il sughetto.
Filtratelo con un colino e tenetelo da parte per condire il roast beef.
Togliete l'alluminio, rimuovete lo spago e tagliate a fette fini il roast beff disponendolo su bel piatto da portata. Accompagnatelo con il suo sughetto, con una scelta di senapi o con dei pomodorini freschi conditi con aglio, basilico, olio sale e pepe.
Non abbiamo aggiunto sale al roast beef perchè la salsa di soia è molto saporita, aggiungete sale affumicato o in cristalli al momento di servirlo.

Favoloso, veloce, pronto prima, e soprattutto.... FRESCOOOOOOO!

venerdì 30 maggio 2014

Nido di spaghetti al pomodoro fresco e basilico con burrata

Burrata...
Mi aumenta la salivazione solo a pensarci.
Amo la burrata, come tutte le cose grasse e buone! E avevo voglia di una pasta al pomdoro, di quelle buone di cui ti viene voglia!
Perchè non unire voglia e passione in una ricettina gustosa e di grande effetto?
Ecco, così nasce questo nido croccante di spaghetti alla chitarra con datterini, cipolla di tropea, basilico e una fresca burrata. E devo dire che il contrasto caldo/freddo del nido con la burrata fresca è veramente delizioso!



Ingredienti per 2 persone
200 g di spaghetti alla chitarra
200 g di pomodori datterini
2 cipollotti di Tropea
1 spicchio d'aglio
1 peperoncino
una manciata di basilico
1 burrata piccola

Buttate la pasta in abbondante acqua salata come di consueto e lasciate la cottura indietro di un paio di minuti.
Accendete il forno a 250°C.
Mentre cuoce la pasta affettate a velo i cipollotti di Tropea e fateli appassire in padella con uno spicchio d'aglio schiacciato e un cucchiaio di olio evo.
Tagliate a metà i datterini e fateli saltare a fiamma alta con i cipollotti.
Condite con sale, pepe e peperoncino. Aggiungete uno o due ucchiai di acqua di cottura della pasta per creare un po' di sughetto.
Affettate fine il basilico e aggiungetelo al condimento.




Scolate la pasta e conditela in padella col sugo di pomodoro.
Prendete due ciotole o due piccole pirofile e ungetele di olio.
Aiutandovi con forchetta e cucchiaio formate dei nidi di pasta ben condita e adagiateli nei recipienti.
Al centro formate uno spazio vuoto e riempitelo con un tubo di carta forno o alluminio.
In questo modo durante la cottura in forno gli spaghetti prenderanno la forma di una cimbella e al centro, una volta sformati, resterà il vuoto.

Infornate per 10 minuti. Gli spaghetti dovranno essere croccanti sulla superficie esterna e al dente al centro.
Togliete dal forno e infilando un coltello staccate delicatamente il nido dalle pareti del recipiente.
Posate sopra il piatto e capovolgete il recipiente.
Togliete il tubetto al centro e inserite la burrata sfilacciata a mano.




Condite con un giro d'olio crudo e una grattata di pepe. Guarnite con basilico fresco e servite ben caldo.
Profumi e sapori di casa nostra, non tradiscono mai!!!!