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giovedì 31 ottobre 2013

Chocolate Magic Cake (Torta magica al cioccolato)

Perchè magica? Guardatela.
Questa torta non è frutto di assemblaggi, è un unico impasto che "magicamente" in cottura crea tre strati di consistenze diverse.
Lo strato più basso somiglia ad un budino, quello centrale è una crema, e lo strato superiore sembra un soffice pan di Spagna.
Questa ricetta è stata la più cercata sul web di tutta l'estate, sono andati tutti pazzi per la Magic Cake nella versione bianca alla vaniglia, io ho voluto cimentarmi nella versione cioccolatosa!
Non vi dico il brivido di scoprire se la magia era venuta o meno! Come i bambini col naso attaccato al forno per seguirne la cottura!
E' divertente pensare che ci sia qualcosa di magico, ma in realtà sappiamo bene che i tre strati sono il frutto di reazioni chimiche e lievitazioni in cottura...
La vera magia è farla con amore e divertimento!
Vi consiglio di provarla con un coulis di ribes, la sua acidità è perfetta con il ricco e pastoso gusto del cioccolato!
Allora, patti chiari e amicizia lunga: a me la torta è riuscita perfettamente ma mi sono attenuta alle dosi e al procedimento scrupolosamente come se stessi trattando tritolo. Quindi vi prego di fare altrettanto! L'approssimazione in pasticceria è la tomba dei vostri dolci, quando poi si tratta di magie figuratevi!

E ora... come direbbe Silvan: SIM SALABIM!




Ingredienti per uno stampo quadrato da 20 cm di lato (circa 9 quadrotti)

4 uova a temperatura ambiente
113 g di burro sciolto tiepido
600 ml di latte
115 g di farina
50 g di cacao zuccherato (più è qualitativamente valido più buona sarà la torta)
1/8 di cucchiaino di aceto di mele
210 g di zucchero a velo
30 ml di espresso tiepido
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
zucchero a velo e ribes per decorare


Accendete il forno a 160°C e imburrate o rivestite di carta forno una teglia quadrata da 20cm di lato (non garantisco la magia con altri formati..hihihih).

Sciogliete il burro e fatelo intiepidire.
Scaldate il latte e lasciatelo intiepidire.
In una ciotola mescolate per 20 secondi la farina e il cacao e tenete da parte.
Sbattete con le fruste (elettriche o a mano se ce la fate) i tuorli con lo zucchero finché non saranno chiari e spumosi. Aggiungete il burro fuso, la vaniglia e l'espresso e continuate a sbattere per un paio di minuti finché non saranno stati perfettamente incorporati.
Ora versate poco per colta la farina/cacao e amalgamate. Unite a filo il latte sbattendo a velocità media.

Montate i bianchi con l'aceto finché non saranno ben fermi. Uniteli al composto poco alla volta mescolando con una spatola dal basso verso l'alto per evitare che il composto si smonti e perda aria.




Versate nella teglia e infornate per 50-60 minuti. Il mio forno è lento quindi l'ho tenuta un'ora. Al termine della cottura se muovete la teglia vedrete che il composto sarà ancora un pochino morbido, soprattutto al centro. Non vi preoccupate, diventerà più solido raffreddandosi.

Lasciate che la torta si raffreddi completamente prima di tagliarla a quadrotti, spolverarla di zucchero a velo, decorarla con il ribes e servirla.

Vi è riuscita la magia?
Anna

lunedì 28 ottobre 2013

Focaccia con pomodorini e cipolla rossa di Tropea

Adoro il forno a legna e adoro sporcarmi le mani di farina. Questo ormai lo sapete! Ma la cosa più bella è che anche i bambini adorano farlo insieme a me. E così, in una bellissima giornata di fine Settembre abbiamo improvvisato una "pizzeria" in giardino e armati di farina, mattarelli e gli ultimi pomodori dell'orto ci siamo dati da fare e ovviamente ci siamo sporcati di farina!!


Ingredienti:

500gr di farina 00 o, meglio ancora, metà 00 e metà Manitoba
35gr di lievito di pasta madre secco
1 cucchiaino di sale (circa 20gr)
1/2 cucchiaino di zucchero (circa 10gr)
300 ml circa di acqua a temperatura ambiente
pomodorini qb
un paio di cipolle rosse di Tropea
basilico
origano
olio, sale e pepe



Mescolate la farina con il sale e lo zucchero, aggiungete il lievito madre e impastate con l'acqua tiepida fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Lasciate lievitare la pasta per quanto più tempo possibile, minimo un paio di ore lontano dagli spifferi e coperta con un panno umido. Il volume deve raddoppiare. Prendete quindi l'impasto, rimpastatelo e dividetelo in quante porzioni desiderate. Mettetele su una placca da forno leggermente infarinata e lasciate riposare per un'altra oretta, sempre coperte da un panno umido. Stendete la pasta e fatevi guidare dalla fantasia per la farcitura. Noi in campagna avevamo gli ultimi pomodorini dell'orto e non me li sono fatta scappare. Li ho tagliati a metà, conditi con un goccio di olio, basilico e origano e fatti marinare per una ventina di minuti. Quindi ho affettato un paio di cipolle rosse di tropea e le ho messe sull'impasto insieme ai pomodorini. I bambini, invece, si sono improvvisati pizzaioli: insomma, fatta la base, procedete come più vi piace e vi diverte.
Infornate a forno caldo e cuocete finchè non diventerà dorata. La temperatura e il tempo dipende dal forno. Ioho avuto la fortuna di usare il forno a legna, che, giuro, non ha uguali. Se utilizzate il forno di casa tradizionale vi consiglio di mettere un pentolino di acqua sul fondo così che si crei la giusta umidità e ovviamente usatelo statico. Per i lievitati e i dolci, il forno va usato sempre statico, mai ventilato.
It's pizza time: enjoy

Giò

giovedì 24 ottobre 2013

Frittelle di mais con salsa aioli al lime e peperoncino

Non appena ho visto questa ricetta me ne sono innamorata e ho voluto subito sottoporla alla mia cavia preferita: Niccolò.
Lui ama follemente il mais e gli abbinamenti particolari (che spesso e volentieri poi contesta), quindi per un aperitivo speciale con bollicine rosé abbiamo sperimentato.
Gustose, semplici, sfiziose e di certo originali!
Il dolce sapore del mais prende grinta dal peperoncino, e l'abbinamento con l'aioli al lime è assolutamente perfetto!




Ingredienti per circa 12 frittelle

70 g di farina
1 cucchiaino di lievito in polvere
70 ml di latte
1 uovo
2 pannocchie
3 cipollotti
2 peperoncini verdi
sale & pepe
olio per friggere

3 tuorli
olio evo
1 spicchio d'aglio
1 lime
1 peperoncino giallo e 1 rosso

Tagliate con un coltello le pannocchie in senso verticale per ricavarne solo i semi.
Affettate i cipollotti e i peperoncini eliminando i semi.
Mescolate i tre ingredienti e tenete da parte.

Mescolate la farina con il lievito, sale e pepe. Aggiungete l'uovo e il latte e sbattete con la frusta finchè non avrete una pastella morbida e spumosa.

Aggiungete gli ingredienti e mescolateli alla pastella. Lasciate riposare in frigorifero per almeno 15 minuti.

Intanto preparate una maionese sbattendo i tuorli mentre versate a filo l'olio, quando la consistenza sarà densa grattugiate dentro lo spicchio d'aglio.
Aggiungete i peperoncini privati dei semi e tritati, ma fate attenzione con le dosi, quelli che ho usato io non erano molto piccanti...
Condite di sale e pepe e aggiungete il succo del lime. Mescolate bene e mettete a riposare in frigorifero.

In una pentola scaldate l'olio per friggere, dovrà essere ben caldo. Immergete nell'olio caldo delle cucchiaiate di composto e quando le frittelle saranno dorate da un lato voltatele delicatamente.
Ci vorranno pochi minuti, non appena saranno di un bel colore dorato scolatele e fatele riposare qualche istante su carta assorbente perchè si asciughino dall'olio in eccesso.
Spolverate di sale fino e servitele calde con l'aioli al lime.

Fidatevi, farete un figurone!

Anna

lunedì 21 ottobre 2013

Tiramisù alla crema di marroni

Sarà il colore delle foglie degli alberi per terra o l'odore di terra bagnata che si respira al parco, ma in questi giorni mi sento particolarmente autunnale, con una strana voglia di tartufi e di castagne, o meglio ancora crema di marroni. Sul primo mi tocca disattendere momentanemate le mie velleità, sul secondo ci posso "lavorare" e trovare una via di uscita. Cerco che ricerco ho trovato una ricetta che mi ingolosisce non poco: un fondente alla crema di marroni di Corinne Jausserand. Wow! Il nome della cuoca francese mi ispira e a pausa pranzo mi precipito in una libreria vicino all'ufficio a cercare i suoi libri. Volevo conoscerla meglio, sapere che faccia avesse (non che su internet non potessi trovarla), conoscere il suo stile in cucina. Non trovo il libro che avevo in mente, ma ne trovo uno dedicato al tiramisù. Sfoglio e tra le prime pagine mi capita sotto mano la ricetta del tiramisù alla cream di marroni. La leggo e la rileggo più volte per memorizzare dosi e procedimento e appena rientro in ufficio lancio un sondaggio tra i miei colleghi, su facebook e su Twitter: " se foste miei ospiti sabato sera, preferireste come dolce un fondente alla crema di marroni o un tiramisù alla crema di marroni". 
Ha vinto il tiramisù alla crema di marroni.E così è stato.





 Ingredienti per 6/8 persone - da una ricetta di Corinne Jausserand

250gr di mascarpone di ottima qualità
250gr di crema di marroni fatta così
20cl di panna liquida fredda da montare
200gr di biscotti shortbread (tipo Walkers)
cacao in polvere quanto basta
marron glacè

In una terrina lavorate il mascarpone con la crema di marroni finchè non otterrete uncomposto omogeneo. Montate la panna liquida (tenetela in frigorigero fino all'ultimo e se potete mettete anche le fruste dello sbattitore e la terrina al freddo: così sarà più facile montare la panna!) fino ad ottenere una chantilly ben ferma. Incorporate la panna montata alla crema di mascarpone delicatamente e mescolando dal basso verso l'alto.
Sbriciolate gli shortbread grossolanamente. Riempite il piatto da portata o i bicchierini monoporzione con un po' di biscotti briciolati, coprite con la crema (siate generosi con la crema!!), spolverizzate con un po' di cacao ed aggiugnete un po' di marron glacè sbriciolati. Procedete con il secondo strato. Coprite e lasciate in frigorifero per almeno 4 ore. Prima di servire spolverizzare con un po' di cacao e decorate con qualche pezzetto di marron glacè avanzato.
Come direbbero a Candy Crush..."Divine"!
 


Giò
 

lunedì 14 ottobre 2013

Sorrento, andata e ritorno: il limoncello

Una mia amica ha avuto la malsana idea di raccontarmi che andava a Sorrento per fare un giretto romantico con il suo fidanzato. Ottima scelta, penso io! Ma soprattutto mi viene in mente che ho finito le mie scorte di limoncello e i limoni di Sorrento sono la chiave per la riuscita di un buon limoncello. Poi ho promesso al mio amico Peba di mandargli la ricetta: non posso di certo farmi sfuggire la gitarella romantica della mia amica in costiera. Tanto ho detto, tanto ho fatto che a furia di mandarle sms "memo-limoni per Giò", mi sono trovata in casa una cassetta di limoni di Sorrento. Stupendi, ovviamente non trattati, gialli che più gialli non si può e profumatissimi. Pronti, via.
Non posso chiudere il post senza un grazie a Lox perchè la sua ricetta, che custodiamo preziosamente, è davvero la migliore!



Ingredienti per circa 2 bottiglie

5/6 limoni non trattati (i migliori sarebbero quelli di Sorrento :) )
500ml alcool 95°
600ml acqua
400gr zucchero

Pelate i limoni facendo attenzione a non prendere anche la parte bianca  che è amara (vi consiglio di utilizzare un pelapatate) e mettete le bucce dentro l'alcool: lasciate riposare per almeno 10/15 giorni al buio.
Sciogliete sul fuoco lo zucchero nell'acqua. Quando lo zucchero è sciolto (sciroppo) spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Quando si è raffreddato, aggiungete l'acool filtrato (quindi senza bucce di limone) e imbottigliate. Già fatto? Ebbene si, più facile di così??
Il limoncello va servito freddo di freezer, ca va sans dire :)

Giò

domenica 13 ottobre 2013

Polpettine con il pomodoro

Ogni volta che Debdedebbisupersunflower mette naso a Milano e viene a cena so che devo andare a comprare la carne macinata. Si, avete capito bene. Le polpettine al pomodoro sono il suo must. Di solito "devo" accompagnarlo con un'insalata a base di spinacini novelli, che ammetto di aver inventato ai tempi dell'università con Pol, ma affinato nel tempo.
Ammetto anche che questo piatto è per me la più scontata via d'uscita ogni qual volta mi ricordo all'ultimo di aver invitato un paio di amici a cena o quando invece gli amici li ha invitati Tommi all'uscita di scuola o al parchetto..esattamente due ore prima del mio ritorno a casa dall'ufficio.


Ingredienti per 4 persone

500gr carne macinata
1 0 2 uova intere (o 1 uovo intero e 1 rosso)
parmigiano
pangrattato
pane bagnato e strizzato
basilico
sale e pepe
aglio
pelati

Fare il classico impasto per le polpette unendo alla carne macinata le uova, il parmigiano, il pangrattato, sale e pepe, il pane bagnato e strizzato (io elimino la crosta) e il basilico. Se vi piace potete aggiungere anche l'aglio (io di solito non lo faccio). Amalgamare, rigorosamente con le mani, finché l'impasto non risulta morbido. Nella versione più sofisticata aggiungerei anche uvetta e pinoli.
Preparare le polpettine più o meno grandi secondo il vostro gusto. Personalmente mi piacciono abbastanza piccole: una polpetta un boccone, per intenderci!
Anche qui, nella versione più sofisticata (e anche meno light) le polpettine andrebbero fritte. Io cerco di saltare questa fase, così giusto per avere l'alibi per mangiarne di più! Quindi le faccio dapprima rosolare in padella con uno spicchio di aglio e solo in un secondo tempo aggiungo i pelati con tanto basilico, un pizzico di sale e una punta di zucchero per eliminare l'acidità del pomodoro. Cuocete a fiamma moderata per circa una decina di minuti; giusto il tempo di cottura del pomodoro. Voilà, les jeux sont faits!

Giò

ps se siamo Deb e io faccio lo stesso quantitativo!! Ma anche se siamo Pep ed io, Francy ed io, Super Janix ed io..... Insomma più ce ne sono più se ne mangiano. E' impossibile fermarsi. (E non "tornare" con un pezzo di pane!)

venerdì 11 ottobre 2013

Jalapeno Pepper Jam (la salsa più buona del mondo)

Un giorno Guido, di ritorno da Bermuda, mi ha portato un vasetto di Jalapeño Pepper Jam da provare, dicendomi che con gli hamburger sarebbe stata favolosa.
Risultato: finita in due giorni.
La marmellata di jalapeño è senza dubbio la salsa più buona del mondo.
Con gli hamburger non esiste salsa migliore: ketchup, senape, maionese e bbq sauce non giocano neanche lo stesso sport.
Non potrete più farne a meno.
Infatti dopo una crisi d'astinenza pazzesca ho cercato in lungo e in largo la ricetta finché finalmente l'ho trovata.
Ora nel mio frigo c'è sempre un vasetto e chi la assaggia ne diventa subito dipendente.
E' molto semplice da fare, vi consiglio però di mettere i guanti di lattice quando preparate i peperoncini per evitare folli corse all'oftalmico più vicino.
Pulendo i peperoncini dai semi la marmellata non risulta troppo piccante e anche lo zucchero di canna ne mitiga la potenza.
Il profumo di peperoncino fresco con una nota piccante e un retrogusto dolce è insuperabile con hamburger e carni alla griglia, ma anche con i formaggi è un portento!
Fidatevi, questa chicca gastronomica diventerà un must nelle vostre cucine!





Ingredienti per 6 vasetti medi:
10 jalapeño
2 peperoni rossi
2 peperoni verdi
1 tazza di aceto di mele
50 gr di pectina
5 tazze di zucchero (io preferisco lo zucchero di canna)

Lavate tutti i peperoni e jalapeño, privateli dei semi e dei filamenti bianchi. Tritateli molto fini.
In una pentola unite aceto, peperoni e peperoncini tritati, aggiungete pian piano la pectina portando ad ebollizione.
Aggiungete in un colpo solo lo zucchero, riportate a bollore e fate cuocere per un paio di minuti.
Quando la consistenza sarà gelatinosa e densa la marmellata è pronta.
Nel frattempo sterilizzate i vasetti e metteteli in forno. Quando dovrete versare la marmellata la temperatura di composto e vasetti dovrà essere vicina per evitare che i vasetti si rompano.
Riempite i vasetti, avvitate i coperchi, e capovolgeteli a testa in giù.
Lasciateli riposare finché non saranno a temperatura ambiente.
Organizzate quanto prima una serata ad hamburger per provarla!!!

Anna 

mercoledì 9 ottobre 2013

Un week end da non perdere: arriva Franciacorta in Bianco!

Finalmente è arrivata!!!
Questo week end non potete perdervi Franciacorta in Bianco, una manifestazione stupenda e golosissima dove assaggiare formaggi di nicchia strepitosi!
 
Giunta alla diciottesima edizione, Franciacorta in Bianco è una rassegna nazionale per appassionati e operatori del settore lattiero-caseario.
La manifestazione si svolgerà dall’11 al 13 ottobre 2013 a Castegnato (BS).
Il Comune e Castegnato Servizi, promotori e organizzatori dell’evento,  quest’anno hanno riservato grandi sorprese per celebrare un compleanno così importante.
Ad esempio, i ragazzi che compiono 18 anni nel mese di ottobre entreranno gratuitamente, mentre i festeggiati del 13 ottobre riceveranno un regalo speciale.
Lo scopo primario della manifestazione è mettere in luce le eccellenze casearie nazionali, con particolare interesse per i produttori della Provincia di Brescia.
Proseguirà inoltre l’operazione di gemellaggio con aree specifiche.
Dopo le esperienze con Valtellina e Svizzera, quest’anno il Friuli Venezia Giulia e in particolare la Provincia di Pordenone presenteranno una selezione di prodotti tipici, all’insegna dell’incontro tra territori contraddistinti dalla passione dei loro piccoli produttori.




Verrà riproposto lo spazio dedicato ai più giovani, quel “Franciacorta in White” che lo scorso anno ha rappresentato un forte momento di aggregazione, come verranno sicuramente confermate le possibilità di incrocio turistico-gastronomico con la Franciacorta.
A disposizione dei visitatori, come tradizione, verranno allestiti la zona ristorante, il bar e l’area pensata per i più piccoli; verrà inoltre confermata la possibilità di iscriversi alle degustazioni guidate, egregiamente curate da ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) e ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio).

 


PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
VENERDì 11 OTTOBRE

Ore 17.00 EXPO 2015: QUALI LE REALI OPPORTUNITA’ PER L’AGROALIMENTARE BRESCIANO?
Convegno a cura della Coldiretti di Brescia Aula Magna Scuola Giovanni Pascoli
Ore 19,00 INAUGURAZIONE UFFICIALE DELLA DICIOTTESIMA EDIZIONE DI FRANCIACORTA IN BIANCO

Ore 20,00 VISITA DELLA RASSEGNA con ingresso gratuito per i Castegnatesi

SABATO 12 OTTOBRE
Ore 10,30 LE VALLI ALLA CONQUISTA DEL MERCATO
Convegno storico-culturale con degustazione gratuita dei prodotti forniti dalle aziende invitate.

Ore 14,30 DEGUSTAZIONE FORMAGGI DISTILLATI
Con la collaborazione delle Distillerie Peroni
Gussago (BS) e A.D.I.D.

Ore 15,00 CONSEGNA DEL IV PREMIO ALL’IMPRENDITORIALITÀ GIOVANILE ALLA MEMORIA “ING. ALDO ARTIOLI”
Ore 16,00 DEGUSTAZIONE FORMAGGI - DISTILLATI
Con la collaborazione delle Distillerie Peroni Gussago (BS) e A.D.I.D.

Ore 17,00 LE PASTE FILATE DEL MOLISE
Dimostrazione della lavorazione dei formaggi a pasta filata a cura del Caseificio Di Nucci Agnone (IS)

Ore 18,30 DEGUSTAZIONE FORMAGGI - DISTILLATI
Con la collaborazione delle Distillerie Peroni Gussago (BS) e A.D.I.D.

Ore 19,00 FRIULI IN BOCCA
Assaggi appetitosi a base di prodotti tipici friulani, in collaborazione con la Pro Loco Val D’Arzino – Anduins (PN) e il Comune di Vito d’Asio (PN)

IL SENTIERO DEI SAPORI:
Ore 15,00 I Formaggi Trentini
Ore 16,00 Le Mozzarelle di Bufala a confronto
Ore 17,00 I Pecorini d’Italia
Ore 18,00 I formaggi del territorio lombardo



DOMENICA 13 OTTOBRE
Ore 10,30 BUFALE DI LOMBARDIA: ATTO II
Convegno storico-culturale con degustazione gratuita dei prodotti forniti dalle aziende invitate.

Ore 14,30 DEGUSTAZIONE FORMAGGI - DISTILLATI
Con la collaborazione delle Distillerie Peroni Gussago (BS) e A.D.I.D.

Ore 15,00 DAL LATTE AL FORMAGGIO: LA PRODUZIONE FATTA IN CASA
Dimostrazione della lavorazione del latte a cura del caseificio F.lli Franzoni – Torbole Canaglia (BS)

Ore 16,00 DEGUSTAZIONE FORMAGGI - DISTILLATI
Con la collaborazione delle Distillerie Peroni Gussago (BS) e A.D.I.D.
Ore 17,00 IL LATTE D’ASINA: DALL’ANTICHITÀ I RIMEDI DEL TERZO MILLENNIO
A cura dell’Azienda Agricola L’Asino del Lago – Pilzone di Iseo (Bs)

Ore 18,30 DEGUSTAZIONE FORMAGGI - DISTILLATI
Con la collaborazione delle Distillerie Peroni Gussago (BS) e A.D.I.D.

Ore 19,00 PREMIAZIONI
XVI Edizione Concorso Nazionale “Assaggio formaggi” a cura dell’O.N.A.F.

Ore 19,30 ARRIVEDERCI AL 2014
Brindisi di chiusura della Rassegna

SENTIERO DEI SAPORI:
Ore 14,00 L’arco alpino da est a ovest
Ore 15,00 Formaggi senza Lattosio: cos’è il Lattosio
Ore 16,00 Conosciamo la Svizzera
Ore 17,00 La Valle d’Aosta attraverso i suoi caprini
Ore 18,00 Verticale Parmigiano Reggiano e Franciacorta



Info:
www.franciacortainbianco.it
Degustazioni sensoriali a cura dell’O. N. A. F.
Costo: Euro 5,00 - solo su prenotazione: tel. 0302146881-852 - info@franciacortainbianco.it

lunedì 7 ottobre 2013

Una torta al cioccolato senza burro nè farina. Già, chi ci crede!

Già, chi ci crede! Io non ci credevo e invece da quando l'ho mangiata la prima volta da mia mamma per le candeline di Tommitommi mi sono ricreduta, ma soprattutto l'ho già rifatta almeno 3/4 volte. E vi dirò di più: fredda di frigorifero e magari anche il giorno dopo è ancora meglio. Insomma, un vero affare. Poi ci sono "ancora" i lamponi e riconfermo il mio amore per questo frutto e per il suo abbianamento al cioccolato. Li ho messi dentro, solo sopra, dentro e sopra. La gioia è sempre stata tanta!


Ingredienti per una tortiera tonda del diametro di 24/26cm

250gr di zucchero a velo (io ne ho messi non più di 150gr)
5 uova
250gr di ricotta fresca
250gr di cioccolato fondente
1 pizzico di sale

Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale. Con l'aiuto di uno sbattitore elettrico montate lo zucchero con i tuorli, aggiungere la ricotta e mescolare bene. Aggiungete quindi il cioccolato sciolto  bagno maria e solo quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati, aggiungete gli albumi montati a neve ben ferma. Mescolate piano e dal basso verso l'alto così le uova non si smonteranno. Mettete il composto in una tortiera, possibilmente rotonda. Se volete aggiungere i lamponi, questo è il momento: metteteli in mezzo al composto "spingendoli" verso il fondo. Cuocere a forno caldo 170° per circa 30 minuti (dentro rimane morbida, non "cruda". Lasciatela risposare prima di sformarla. Cospargerla con lo zucchero a velo e decorate con altri lamponi solo prima di servirla.
ps: se mi ricordo, perchè questo è uno dei più grandi drammi, la faccio la sera prima così da lasciarla in frigorifero: non chiedetemi perché, ma fredda secondo me ha ancora una marcia in più!

Giò