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lunedì 3 febbraio 2014

Raspberry curd

Ci sono cascata anche quest'anno! Freezer strapieno che a malapena si chiude e soprattutto non riesco nemmeno a sapere cosa c'e' dentro! Cercavo le salsicce napoletane al finocchietto che papa' e mamma mi hanno portato da Napoli e invece trovo....un pacco di lamponi da 1,5kg. E che ci faccio con i lamponi? Potrei optare per una marmellata (ma sono in un momento di super pigrizia), per la mia solita e tanto amata crostata di lamponi e cioccolato, ma siamo tutti a dieta Francidettobaldo me lo impedisce. E cosi inizio a fare i miei soliti giretti sul web e in un blog inglese (in campo di dolci e creme gli inglesi ci sanno fare, dobbiamo ammetterlo) trovo la ricetta di questo raspberry curd che mi ispira non poco. Inganno malamente la mia dolce meta' (ma no, dai, c'è poco o niente burro e un nonnulla di zucchero..quasi tutta frutta. Pinocchio, anche perché la mangi tutta...) e mi metto ai fornelli. E semplice e abbastanza veloce da fare, anche se l'eliminazione dei semini mi costa non poca pazienza..e chi mi conosce sa che la pazienza non e' propio la mia prima qualità'. Ma ne e' valsa davvero la pena perchè il risultato è davvero incredibile. Chiusa in vasetti sterilizzati dura anche una decina di giorni (ma la finirete molto prima) e potete usarla in mille modi diversi: come base di una crostata, come farictura di biscotti di semplice frolla, come topping di un qualcosa di cioccolatoso o semplicemente mangiarla cosi com'è, a cucchiaini. Attenzione, crea dipendenza!

Verzamonamour

Ingredienti per 2 vasetti
250gr di lamponi
150g di zucchero ( la ricetta ne prevederebbe 200g, ma non amo il "troppo dolce")
ll succo di mezzo limone spremuto
90gr di burro freddo
3 uova

Mettete i lamponi in un pentolino con un filo di acqua e lasciate cuocere a fuoco basso finche i lamponi non si sarano sfatti e saranno diventati una purea. Se necessario schiacciateli con il dorso di un cucchiaio di legno contro le pareti del pentolino.
A questo punto, spegnete il fuoco, lasciate raffreddare. Passate la purea al setaccio per eliminare tutti i semini.
Aggiungete lo zucchero semolato, il succo del limone spremuto e filtrato, il burro freddo e infine le uova una ad una. Fate a cuocere a bagnomaria mescolando continuamente. La crema non deve mai prendere il bollore, altrimenti si "straccerà", come si dice in gergo. Cuocete sempre mescolando per circa una decina di minuti, finchè la crema non si sarà addensata e velerà il dorso di un cucchiaio di legno, esattamente come per la crema inglese.
Spegnete, versate la crema ancora calda in barattoli sterilizzati, chiudeteli e capovolgeteli cosi da creare il sottovuoto. Lasciare raffreddare a temperatura ambiente prima di riporre in frigorifero. Il curd in questo modo si manterrà per una decina di giorni.


Fatto! Che buonaaaaaaaaa!

Giò

lunedì 14 ottobre 2013

Sorrento, andata e ritorno: il limoncello

Una mia amica ha avuto la malsana idea di raccontarmi che andava a Sorrento per fare un giretto romantico con il suo fidanzato. Ottima scelta, penso io! Ma soprattutto mi viene in mente che ho finito le mie scorte di limoncello e i limoni di Sorrento sono la chiave per la riuscita di un buon limoncello. Poi ho promesso al mio amico Peba di mandargli la ricetta: non posso di certo farmi sfuggire la gitarella romantica della mia amica in costiera. Tanto ho detto, tanto ho fatto che a furia di mandarle sms "memo-limoni per Giò", mi sono trovata in casa una cassetta di limoni di Sorrento. Stupendi, ovviamente non trattati, gialli che più gialli non si può e profumatissimi. Pronti, via.
Non posso chiudere il post senza un grazie a Lox perchè la sua ricetta, che custodiamo preziosamente, è davvero la migliore!



Ingredienti per circa 2 bottiglie

5/6 limoni non trattati (i migliori sarebbero quelli di Sorrento :) )
500ml alcool 95°
600ml acqua
400gr zucchero

Pelate i limoni facendo attenzione a non prendere anche la parte bianca  che è amara (vi consiglio di utilizzare un pelapatate) e mettete le bucce dentro l'alcool: lasciate riposare per almeno 10/15 giorni al buio.
Sciogliete sul fuoco lo zucchero nell'acqua. Quando lo zucchero è sciolto (sciroppo) spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Quando si è raffreddato, aggiungete l'acool filtrato (quindi senza bucce di limone) e imbottigliate. Già fatto? Ebbene si, più facile di così??
Il limoncello va servito freddo di freezer, ca va sans dire :)

Giò

venerdì 11 ottobre 2013

Jalapeno Pepper Jam (la salsa più buona del mondo)

Un giorno Guido, di ritorno da Bermuda, mi ha portato un vasetto di Jalapeño Pepper Jam da provare, dicendomi che con gli hamburger sarebbe stata favolosa.
Risultato: finita in due giorni.
La marmellata di jalapeño è senza dubbio la salsa più buona del mondo.
Con gli hamburger non esiste salsa migliore: ketchup, senape, maionese e bbq sauce non giocano neanche lo stesso sport.
Non potrete più farne a meno.
Infatti dopo una crisi d'astinenza pazzesca ho cercato in lungo e in largo la ricetta finché finalmente l'ho trovata.
Ora nel mio frigo c'è sempre un vasetto e chi la assaggia ne diventa subito dipendente.
E' molto semplice da fare, vi consiglio però di mettere i guanti di lattice quando preparate i peperoncini per evitare folli corse all'oftalmico più vicino.
Pulendo i peperoncini dai semi la marmellata non risulta troppo piccante e anche lo zucchero di canna ne mitiga la potenza.
Il profumo di peperoncino fresco con una nota piccante e un retrogusto dolce è insuperabile con hamburger e carni alla griglia, ma anche con i formaggi è un portento!
Fidatevi, questa chicca gastronomica diventerà un must nelle vostre cucine!





Ingredienti per 6 vasetti medi:
10 jalapeño
2 peperoni rossi
2 peperoni verdi
1 tazza di aceto di mele
50 gr di pectina
5 tazze di zucchero (io preferisco lo zucchero di canna)

Lavate tutti i peperoni e jalapeño, privateli dei semi e dei filamenti bianchi. Tritateli molto fini.
In una pentola unite aceto, peperoni e peperoncini tritati, aggiungete pian piano la pectina portando ad ebollizione.
Aggiungete in un colpo solo lo zucchero, riportate a bollore e fate cuocere per un paio di minuti.
Quando la consistenza sarà gelatinosa e densa la marmellata è pronta.
Nel frattempo sterilizzate i vasetti e metteteli in forno. Quando dovrete versare la marmellata la temperatura di composto e vasetti dovrà essere vicina per evitare che i vasetti si rompano.
Riempite i vasetti, avvitate i coperchi, e capovolgeteli a testa in giù.
Lasciateli riposare finché non saranno a temperatura ambiente.
Organizzate quanto prima una serata ad hamburger per provarla!!!

Anna 

lunedì 4 marzo 2013

Geleè alla frutta

Era diverso tempo che volevo provare questa ricetta che avevo letto, se non ricordo male, tra le ricette che sotto Natale quotidianamente Sale&Pepe ci "regalava" a mo' di calendario dell'avvento. Da subito mi hanno incuriosito e stupito la rapidità dell'esecuzione, senza contare che io sono, ahimè, una malata di caramelle, preferibilmente gommose o "chewy" per dirla all'americana. Finalmente mi sono decisa a farle...in una sera in cui forse mi sentivo particolarmente romantica...sarà l'influsso della neve delle ultime settimane?
Belle e buone: come si suol dire "due piccioni con una fava"!
E poi oggi è Lunedì, c'è un bel sole fuori e il cielo azzurro: vorresti essere ovunque tranne che seduta in ufficio a giostrarti tra mille scadenze...consoliamoci con qualcosa di dolce!


Ingredienti per 12/15 gelatine

100 ml di succo di frutta non zuccherato o di sciroppo (io ho usato il succo di mirtillo)
100g di zucchero
3 fogli di colla di pesce

Mettete in un pentolino il succo di frutta con lo zucchero, fatelo sciogliere a fuoco basso e lasciatelo sobbollire per un paio di minuti al massimo. Nel frattempo mettete i fogli di gelatina in una ciotola con acqua fredda finchè non si saranno ammorbiditi. Quindi togliete la casseruola fuori dal fuoco e aggiungetevi i fogli di gelatini ben strizzati. Mescolate finchè non si saranno completamente sciolti. Mettete il composto ottenuto negli stampi in silicone per cioccolatini, copriteli e metteteli in frigo per una notte intera. La mattina seguente sformate con delicatezza le vostre geltine e ricopritele di zucchero. Mettete nei pirottini o in una scatola di latte. in ogni caso finiranno dopo poche ore, soprattutto se avete per casa un nano ed i suoi amici!!



Le gelatine alla frutta, insieme a praline e piccoli macaron, si possono servire dopo il caffè per accompagnare le chiacchiere di fine pasto; come digestivo l'abbinamento perfetto di queste piccole delizie è un liquore moderatamente alcolico, ai fiori o alla frutta, come il rosolio o il ratafià, da servire in piccoli calici di cristallo a corolla (sì, quelli ereditati dalla nonna sono perfetti) per farne risaltare colori e brillantezza.

I preferiti di Alessia Di Sommelier AIS, alias @AlexisDix su Twitter, sono l'Elisir di Rose di Officine Profumo Santa Maria Novella e il Ratafià di Giovanni Rapa disponibile alla noce, all'albicocca e alla ciliegia.

Giò

ps se usate il succo di limone e di arancia spremuto, abbiate cura di filtrarlo prima di utilizzarlo e verificate la giusta quantità di zucchero necessaria, anche a seconda dei vostri gusti.

lunedì 3 settembre 2012

Marmellata (al forno) con prugnette dell'orto

Tommitommi adora fare il "ragazzo di campagna": gioca con le balle di fieno, si arrampica sugli alberi, coglie i pomodori e raccoglie fichi e prugne dall'albero! Ecco che fine abbiamo fatto fare alle prugne...



Ingredienti per circa 2/3 barattoli

1 kg prugnette gialle
250 gr di zucchero di canna
cannella (se piace) o succo e scorza di 1 limone

Quando ho letto che la marmellata si poteva fare nel forno non volevo crederci...mi sembrava impossibile, ma assolutamente geniale! E perchè non provare? Ecco come.
Per prima cosa, accendete il forno a 200°. Nel frattempo lavate le prugnette, asciugatele, togliete il nocciolo e tagliatele grossolanamente a pezzetti. Mettetele in una pirofila piuttosto capiente adatta ad andare in forno, aggiungete lo zucchero di canna e mescolate. Infornate e lasciate cuocere per circa 1 ora e mezza o finchè non avrà raggiunto la giusta consistenza. Se siete neofiti, un buon e semplice metodo per capire quando è pronta, è la prova del piattino: prendete un pochino di composto con un cucchiaino e mettetelo su un piattino. Se "cola" non è ancora pronta. Quando avrà raggiunto la giusta consistenza, toglietela dal forno e aggiungete mezzo cucchiaino di cannella (il gusto della cannella non deve prevaricare) o il succo e la scorza di 1 limone, a seconda dei vostri gusti. Mettete la marmellata ancora calda in barattoli sterilizzati e lasciateli capovolti finchè la marmellata non si sarà raffreddata. Voilà: addio ore e ore ai fornelli a girare, girare, girare...








Giò

sabato 31 dicembre 2011

Composta di cipolle rosse e timo

Anche quest'anno io e la Giò ci vogliamo male, quindi abbiamo optato per l'ennesima missione impossibile di conserve...Occhialini da nuoto, pronte in corsia....partenza! E via a pelare cipolle...







Ingredienti per 4 vasetti da 300gr:

2 kg di cipolle pulite e affettate

750 ml aceto di malto*

805 g di zucchero di canna

4 cucchiai abbondanti di foglioline di timo fresco

2 foglie di alloro

4/5 pepe in grani


* se non lo trovate potete fare una miscela di 500 ml di aceto rosso, 200 ml di acqua e 50 ml di balsamico.


Affettate le cipolle e mettetele sul fuoco con l'aceto di malto e l'alloro e il pepe avvolti in una garzina: dovranno appassire lentamente, quindi lasciatele cuocere con il coperchio e a fuoco basso per circa 45 minuti finché non saranno morbide. Aggiungete lo zucchero di canna e 3 cucchiai di timo fresco, portate ad ebollizione, abbassate il fuoco e fate cuocere per circa 30 minuti.Unite l'ultimo cucchiaio di timo, mescolate bene e versate nei vasetti sterili. Chiudete i vasetti e capovolgeteli per qualche minuto, quando saranno a temperatura ambiente riponeteli in luogo asciutto per un mese circa.

Questa composta è fantastica con i formaggi, specialmente con quelli di capra freschi o con arrosti e carni saporite.




Anna&Giò







ps Abbiamo volutamente deciso di mettervi le dosi per 4 vasetti. Noi ne faremo una sessantina, il che vuol dire, calcolatrice alla mano che dovremo pelare una cosa tipo 30 kg di cipolle. Ci viene da piangere prima ancora di iniziare a pelare le cipolle..... Cosa non si fa per gli amici!!!!!

sabato 17 dicembre 2011

Composta di marroni (Natale 2010)

E galeotta fu la crema di marroni...

Il sodalizio tra noi due è nato l'anno scorso proprio con questa ricetta quando io e la Giò abbiamo deciso di metterci ai fornelli per fare una conserva da regalare ad amici e parenti per Natale.
Ne abbiamo pensate mille, e alla fine abbiamo optato per il suicidio: la composta di marroni.
Di quella giornata esiste una documentazione fotografica, ma non verrà mai pubblicata per non privarci del rispetto che le persone hanno nei nostri confronti. Vi basti sapere qualche cifra:
72: i vasetti confezionati
9: i pentoloni a rotazione sui fuochi
18: i chili di marroni usati
16: i chili di zucchero

e molto, molto altro...
Dopo una giornata estenuante però una soddisfazione immensa, il nostro piccolo esercito di 70 vasetti era pronto, e del confezionamento ve ne parlo un'altra volta...
Questa composta è stata usata in mille varianti, semplicemente sul pane, nelle crostate, nei dolci al cucchiaio, con carni e formaggi...ma quest'anno si cambia!!!!


Ingredienti:
1 kg di castagne pulite e lessate
1 kg di zucchero
1 bicchierino di rum

Lavare via eventuali tracce di terra dai marroni. Incidere i marroni e metterli al fuoco in una pentola, coperti di acqua. Appena l'acqua comincia a bollire aggiungere un pizzico di sale, e abbassare il fuoco in modo da far bollire piano; la bollitura deve avvenire con il coperchio sulla pentola.

Dopo circa 50/60 minuti togliere i marroni dal fuoco, sgocciolarli e togliere la buccia e la pellicola interna.
Passarli al passaverdura e pesarli. In una pentola preparare uno sciroppo con 1 Kg. di zucchero più 250 ml di acqua, per ogni chilo di polpa di marroni.
Appena lo sciroppo sarà formato aggiungere la polpa e cuocere ancora per 30 minuti, mescolando con un mestolo di legno.


Aggiungere il rum.

Invasare la confettura in vasetti sterilizzati, chiudere ermeticamente, capovolgere e riporre al fresco una volta a temperatura ambiente.

Una faticaccia ma è veramente squisita!


Anna & Giò

mercoledì 23 novembre 2011

Liquore di liquirizia

Un liquore stupendo, e non amo particolarmente la liquirizia! Ma è uno dei pochi digestivi che bevo con piacere quindi ho cercato a lungo la ricetta perfetta per evitare di stare a guardare gli altri che bevono...
Questa versione è quella che mi ha fatto innamorare di questo liquore!!!!



Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 30 minuti + il riposo

Ingredienti per 2,5 litri di liquore:
2 etti di liquirizia purissima (senza zucchero o aromi si trova in erboristeria o nei supermercati)
1200 gr di acqua minerale naturale (non di rubinetto, troppo cloro!!)
1 Kg di zucchero
1 lt di alcool per liquori (95°).

Dividere l'acqua in due pentolini separati.
Nel primo pentolino versare tutto lo zucchero, porre sul fuoco e lasciar sobbollire finchè tutto si sia sciolto, mescolando bene.
Nel secondo pentolino versare la liquirizia e porre sul fuoco mescolando, ma attenzione: il liquido deve sempre rimanere tiepido, non deve mai bollire! Ci vorrà un po' di pazienza ma alla fine tutto si scioglierà.
Più la liquirizia è pura e meno fondo rimarrà mentre si scioglie.
Lasciar raffreddare tutto, poi unire in un capiente contenitore (meglio se di vetro e che si chiuda bene) lo sciroppo di zucchero, la liquirizia sciolta e l'alcool.
Porre al buio per tre giorni mescolando di tanto in tanto, quindi imbottiglie in vetro e porre in freezer.
Se la liquirizia è di buona qualità non c'è bisogno di filtrare nulla, altrimenti...usare un colino.

Anna