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mercoledì 29 febbraio 2012

Fusilli lunghi ai carciofi

Siamo ancora in tempo di carciofi e mi piacciono talmente tanto che cerco di mangiarli fino all'ultimo. Li ho provati in un po' tutte le salse, ma era tanto che non li usavo per condire la pasta. Avevo a casa i fusilli lunghi, formato tipico di Napoli, che di solito ben si sposano con il sugo di pomodoro e melanzane o pomodoro e ricotta. Ma l'estate è ancora lontana e quindi ho deciso di abbinarli ai carciofi. La pasta mi piace quando viene "cremosa", quindi con Francidettobaldo ci siamo inventati una piccola variante che ha assolutamente soddisfatto i nostri gusti e soprattutto i nostri palati.


Ingredienti per due persone:
5 carciofi puliti
200gr di fusilli lunghi
1 spicchio di aglio
qualche foglia di mentuccia
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio evo
parmigiano
sale e pepe

Pulite bene i carciofi avendo cura come sempre di eliminare le foglie esterne più dure e la barbetta interna. Tagliateli a fettine sottile e sciacquateli sotto l'acqua corrente.
Nel frattempo mettete a scaldare uno spicchio di aglio in una padella antiaderente con un po' di olio evo. Quando l'aglio sarà bello dorato aggiungete i carciofi e fateli rosolare a fiamma viva. Aggiungete qualche foglia di mentuccia, abbassate la fiamma e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco secco. Lasciate evaporare il vino, aggiustate di sale e pepe e spegnete il fuoco quando i carciofi sono ancora croccantini: non devono stracuocere! Mettete sul fuoco una capiente pentola di acqua salata, portatela a bollore e cuocete i fusilli lunghi. Nel frattempo, prendete metà dei carciofi cotti e frullateli con il minipimer con un po' di acqua di cottura della pasta, un po' di parmigiano e un filo di olio che aiuterà a emulsionare la crema e renderla bella lucida. Scolate i fusilli un paio di minuti prima del dovuto e metteteli nella padella con i carciofi con un po' di acqua di cottura. Ultimate la cottura dell pasta in padella aggiungendo acqua di cottura finché necessario. Come ultima cosa aggiungete la cremina di carciofi precedentemente preparata e non appena il tutto sarà omogeneo spegnete il fuoco. Una spolverata di pepe, un giro di olio crudo e se lo desiderate una spolverata di parmigiano. Delicious, simply delicoius!


Giò

lunedì 27 febbraio 2012

La cotoletta alla milanese!

Mi è venuta una voglia pazzesca di cotoletta, in casa Brambilla è sempre stata un must, e nonostante vestita di pomodorini sia un po' più estiva, non ho saputo resistere al pensiero di quel profumo di burro in padella, la croccante panatura...e l'orecchia d'elefante è servita!



Ingredienti per 2 persone:
2 costolette di vitello
50 gr di burro chiarificato (si trova al super)
2 uova
1 cucchiaio di grana grattugiato
pangrattato
noce moscata
limone (facoltativo per condire)
300 gr di datterini
una manciata di basilico
1 spicchio d'aglio
sale
prezzemolo (facoltativo)

Lavate i datterini e tagliateli in quarti. lavate il basilico e affettatelo a striscioline sottili, poi affettate lo spicchio d'ahglio dopo averlo privato dell'anima. Mettete il tutto in una ciotola e condite con olio d'oliva, sale e pepe e lasciate insaporire finchè le cotolette non saranno pronte.
Pulite bene i contorni delle cotolette facendo dei piccoli taglietti sui bordi per evitare che si imbarchino in cottura, pestatele con il pestacarne in modo che siano livellate ma senza esagerare. Sbattete le uova in una fondina e immergete le cotolette facendo scolare la pastella in eccesso. In un'altra fondina unite al pangrattato il grana e se volete una spruzzata di prezzemolo tritato e un pizzico di noce moscata. Ora impanate la carne facendo una lieve pressione in modo che la panatura aderisca bene.
La cotoletta alla milanese non deve essere infarinata.
In una padella scaldate il burro chiarificato (che ha il suo punto di fumo ad oltre 180 gradi, invece dei 130 gradi del burro intero che contiene acqua), quando è pronto stendetevi le cotolette e doratele da entrambi i lati per 2 o 3 minuti per lato.
Toglietele dal fuoco le cotolette, passatele un attimo sulla carta assorbente per togliere l'eccesso di burro, stemndetele sul piatto e copritele con il pomodoro fresco, se volete potete spruzzare un po' di limone, ma io lo faccio solo quando non le vesto a festa!
Che meraviglia! E se lo dice una Brambilla...
Anna

venerdì 24 febbraio 2012

Frittelle di mele

Anche quest'anno è arrivato il fatidico Giovedì grasso. Ammetto di aver sempre odiato il Carnevale, ma con un bambino a casa non posso esimermi dal festeggiarlo, da avere la casa piena di coriandoli e stelle filanti e di fare le frittelle di mele per Tommitommi e i suoi amici...un po' come faceva Nonna Papera per i suoi nipotini....


Ingredienti per 4/6 bambini

2 mele golden100gr di farina OO
1 cucchiaio di zucchero bianco
1 cucchiaio di zucchero di canna
mezzo bicchiere di latte
1 cucchiaino di lievito in polvere
un pizzico di sale
scorza di limone grattugiata o cannella
zucchero a velo

Preparate la pastella sbattendo con le fruste tutti gli ingredienti finché non ottenete una pastella liscia ed omogenea. Copritela e lasciatela riposare in frigorifero per circa mezzora. Nel frattempo pelate le mele, eliminate il torsolo e i semi interni e tagliatela a fettine abbastanza sottili. Strofinatele con un limone così da non annerirle e passatele nello zucchero bianco. Fate scaldare in un padelli dell'olio per friggere e friggete le rondelle di mele precedentemente passate nella pastella. Friggetele da entrambi i lati finché non sono dorate. Asciugatele bene su carta assorbente e mettetele su un piatto di portata. Spolverate con un po' di zucchero a velo e se piace anche un pizzico di cannella. Una tazza di latte freddo e anche i pirati, gli spiderman o le winx o monster high della situazione possono fare merenda!!!


Giò

mercoledì 22 febbraio 2012

Lemon curd tarts

Era da molto tempo che volevo provare a fare le lemon curd tarts, ma non sapevo bene con che pasta farle, se con la frolla, la sablè ma finalmente ho trovato la ricetta perfetta!
Si tratta della pate sucrèe di Pierre Hermè, forse il miglior pasticcere di francia (i suoi dolci sono semplicemente dei capolavori...fatevi un giro sul suo sito http://www.pierreherme.com/ e iniziate pure a sbavare sulla tastiera del pc!), è una frolla perfetta per crostate o dolci da farcire a freddo, un guscio leggero, friabile e meravigliosamente profumato di vaniglia!
E il contrasto con il curd di limone leggermente asprigno è una bomba!!! Senza contare che se abbondate nella preparazione del curd ( fatene vasetti come marmellata, dura moltissimo!), la mattina su pane caldo imburrato mi metterà di un umore talmente positivo da poter sopportare anche le peggiori giornate!
So che la preparazione di questa pasta è un po' lunga per via dei tempi di riposo, ma prendetevela con calma, o fatela ogni tanto e surgelatela così sarà pronta quando non avete molto tempo, ma soprattutto FIDATEVI! Ne vale veramente la pena...



Ingredienti per la pate sucrèe:
150 gr di burro morbido
95 gr di zucchero a velo setacciato
1 bacca di vaniglia
30 gr di farina di mandorle
1 pizzico di sale
1 uovo medio
250 gr di farina 00 setacciata
Ingredienti per il lemon curd:
4 tuorli 
3 limoni
1 tazza di zucchero
115 gr di burro morbido
1/2 tazza di succo di limone (3 o 4 limoni)
un pizzico di sale


Partiamo con la preparazione della pate sucrèe, mentre riposa ci occuperemo del curd...
Sbattete il burro  ed aggiungete lo zucchero a velo setacciato, la farina di mandorle, i semini di vaniglia e il sale; quando risulterà ben amalgamato unite l'uovo e mescolate  fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungete la farina setacciata in un sol colpo e impastate il più velocemente possibile per non scaldare il burro e non renderla troppo "molle"; Quando l'impasto sarà liscio compattatelo formando una palla, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per almeno 3 ore (meglio una notte). 
Stendete l’impasto ad uno spessore di 3-5 mm sistemandolo tra due fogli di carta forno per non aggiungere altra farina, indurirebbe la pasta. Con un coppapasta o con le forme che preferite ricavate dei cerchi della dimensione adatta a foderare i vostri stampi e sistemateli all’interno facendoli aderire al fondo e ai bordi, eliminate l’eventuale eccedenza d’impasto e lasciateli riposare in frigorifero per almeno un’ora in modo le la pasta si assesti. 
Bucherellate il fondo della pasta con una forchetta adagiarvi un foglio di carta forno e riempire con fagioli, lenticchie o riso per evitare che si gonfi ed infornare subito in forno preriscaldato a 170°C per una ventina di minuti finchè non saranno dorate; una volta sfornata,svuotatele dalla carta coi legumi e lasciatele raffreddare prima di toglierle dagli stampi.

Lemon curd:
Grattugiate la scorza di 3 limoni facendo attenzione a non grattare la parte bianca che è quella amara. mettete la scorza in un mixer con lo zucchero, amalgamateli e aggiungete il burro a temperatura ambiente. Mescolate per bene il composto e aggiungete una ad una le uova, infine quando il composto sarà omogeneo aggiungete il succo di limone e mescolate.
Mettete la miscela in una pentola dal fondo spesso e fatela cuocere per una ventina di minuti mescolando continuamente a fuoco basso. Fate attenzione perchè non deve bollire, la temperatura deve rimanere appena sotto quella di bollore.
Quando avrete ottenuto la consistenza desiderata togliete dal fuoco e fate raffreddare prima di farcire le tortine.
Questa deliziosa composta è eccezionale su pane burro con il te per merenda o colazione, in caso la vogliate consumare così, quando è ancora calda versatela nei vasetti sterili e capovolgeteli, quando saranno freddi teneteli in frigorifero, durano anche un mese!

Ora togliete le frolle dagli stampi e con un sac a poche o una siringa da pasticcere farcitele con il lemon curd, spolverate con zucchero a velo e gustatevi questa meraviglia molto british! Una favola!!!!

Anna

lunedì 20 febbraio 2012

Frittelle di baccalà

Si avvicina Carnevale e a Carnevale..ogni fritto vale! Avevo del baccalà a casa che ho diligentemente lasciato in ammollo nell'acqua per 18-24 ore avendo cura di cambiarla almeno due o tre volte e ho pensato di preparare le frittelle di baccalà per cui vado matta. Il nuovo numero de La Cucina Italiana mi deve aver letto nel pensiero e così non ho fatto altro che seguire le indicazioni riportate. Il risultato? Un bel piattino di "zeppole" di baccalà e un bicchiere di birra ghiacciata che Francidettobaldo ed io ci siamo gustati sul divano davanti alla tv. Ogni tanto peccare fa proprio bene, alla mente e allo spirito!


Ingredienti per 6 persone

400gr di baccalà già ammollato
200gr di farina OO
30gr di prezzemolo (che io ovviamente non ho messo...)
30gr di erba cipollina
25gr di lievito di birra
150ml di acqua tiepida
olio per friggere

Pulite il baccalà eliminando le spine e riducetelo a pezzetti; sciacquatelo e asciugatelo bene. Sciogliete i lievito di birra in 75ml di acqua tiepida. Nel frattempo in una capiente ciotola unite alla farina un pizzico di sale e gli altri 75ml di acqua tiepida: mescolate fino ad avere un impasto omogeneo. Aggiungete ora l'acqua con il lievito e continuate a mescolare con un cucchiaio finché non avrete una pastella piuttosto densa. Aggiungete il prezzemolo e l'erba cipollina tritati e per ultimo i pezzetti di baccalà. Coprite e lasciate lievitare in un luogo "caldo", finché il suo volume non sarà raddoppiato. Per non farci mancare niente e dovendo friggere abbiamo pensato di accompagnare le nostre frittelle di baccalà con della verdura, anch'essa fritta: quindi via a carciofi, carote e zucchine tagliate a julienne. Scaldate abbondante olio per friggere e quando avrà raggiunto la giusta temperatura friggete dapprima la verdura precedentemente infarinata, e per ultimo il baccalà. Aggiustate di sale se necessario (attenzione che il baccalà è già piuttosto saporito) e servitelo subito: il fritto va mangiato immediatamente: è forse l'unica vera grande regola da seguire!
Per il resto, non sono ammessi sensi di colpa...sapete già mentre li state preparando che state utilizzando il famoso "pranzo jolly" che persino le diete più ferree ci regalano. E così sia...




Giò

venerdì 17 febbraio 2012

Tandoori roast chicken

Era da un mese che volevo fare questa ricetta! Il mio armadietto delle spezie traboccava e le scorte che mi sono arrivate dall'India e dall'Oman andranno pur consumate!!!
In realtà la ricetta prevede la cottura di un pollo intero, ma dato che eravamo numerosi a cena ho deciso di fare cosce e sottocosce ma vi segnalo entrambe le opzioni,  mi è rimasta la voglia del pollo intero!!!!! Comunque se non trovate tutte le spezie presenti negli ingredienti potete tranquillamente acquistare nei market etnici il masala tandoori ( miscela tandoori pronta) e in quel caso utilizzarne nella marinata il corrispettivo delle singole spezie.






Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 30 minuti + 24 ore di marinata

1 pollo da 1,8 kg ( o 6 cosce e sottocosce )
2 cipolle affettate
1 limone tagliato a metà
1 pezzo di zenzero di grande come un pollice pelato e tagliato grossolanamente
400 gr di latte di cocco
1 ciuffo di coriandolo tritato ( facoltativo )

150 ml di yogurt intero
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 limone spremuto
1 cucchiaino di hot chilli powder
1 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaino di coriandolo macinato
1 cucchiaino di garam masala
1 cucchiaino di cannella in polvere
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaino di pepe nero macinato
6 spicchi d'aglio schiacciato
5 cm di zenzero pelato e schiacciato con l'aglio
qualche goccia di colorante alimentare rosso ( facoltativo )

Mescolate  tutti gli ingredienti della marinata.
Legate le cosce del pollo e distribuite su tutto il pollo la marinata, anche sotto la pelle del petto così risulterà tenero e non si asciugherà in cottura.
Se usate le cosce allora rimuovete la pelle e copritele di marinata.
Lasciate riposare in pollo in marinata per 24 ore nel frigorifero.
Accendete il forno a 180°C.
Mettete le cipolle,  le metà del limone e lo zenzero in una pirofila, sopra disponete il pollo e infornate per 1 ora e 15 minuti, alzate il fuoco a 200°C e ultimate con altri 15 minuti di cottura per dorarlo per bene. Se usate le cosce fate altrettanto ma la cottura sarà di 45 minuti a 180°C + 10 a 200°C
Ogni forno sappiamo che è diverso, per cui per controllare che sia pronto infilate uno stecchino nel pollo, se quando lo rimuovete il succo che esce è trasparente allora ci siamo, se rosato allora aspettate ancora e riprovate.
Quando il pollo è pronto rimuovetelo dalla pirofila e tenetelo in caldo a forno spento coperto da stagnola.
Mettete in un mixer le cipolle di cottura con il succo di limone, 1/2 dello zenzero e tutto il fondo di cottura del pollo. Mettete la salsa in un pentolino, aggiungete il latte di cocco e fate sobbollire dolcemente, aggiungete il coriandolo tritato e spegnete il fuoco.
Servite il pollo caldo con la salsa a parte e godete di quei fenomenali profumi e assaggiate, avrete un'esplosdione di sapori in bocca e ne vorrete subito ancora!
Potete accompagnare il pollo con un riso pilaf semplicemente profumato con qualche foglia di lime, con lenticchie o anche con patate al forno condite con kashmiri o qualche spezia di vostro gradimento.
Anna


mercoledì 15 febbraio 2012

Ciambella morbidissima

Avete in mente il classico ciambellone da prima colazione? Eccolo. In più è davvero la cosa più facile e veloce da fare. Basta avere gli ingredienti e un mixer da cucina.
Quasi riesco anch'io a non sporcarmi tutta di farina, il che è tutto dire!!! Dov'è l'inghippo? Questa volte non c'è. Giuro!!
Se volete impreziosire un pochino la vostra ciambella usate uno stampo con una forma particolare (questo l'ho trovato a New York, ecco forse questo è l'unico inghippo!) e al centro mettete dei fiori. Un po' di zucchero a velo e avrete una scenografica "Signora Torta". Dispiace solo tagliarla, ma è talmente facile che rifarla è un gioco da ragazzi!






Ingredienti

300 gr di farina
100gr di burro
250gr di zucchero
1 bicchiere di latte
3 uova
scorza di limone
1 bustina di lievito vanigliato
un pizzico di sale



Mettete nel mixer dapprima le uova con lo zucchero. Quando saranno ben montate, aggiungete il resto degli ingredienti: quindi il burro a temperatura ambiente e tagliato a pezzetti, la farina setacciata, un pizzico di sale e il bicchiere di latte. Azionate il mizer e lasciate che gli ingredienti si amalgamino bene. Infine aggiungete la bustina di lievito vanigliato. Imburrate e infarinate uno stampo (o utilizzatene uno in silicone) e fatelo cuocere a forno caldo per circa 40 minuti. Come sempre la cottura varia fa forno a forno (mi raccomando non utilizzatelo ventilato!): ricorrete alla vecchia ma sempre fidata "prova dello stecchino"! Quando sarà pronta, lasciatela raffreddare prima di sformarla e una volta fredda spolverizzatela con dello zucchero a velo. Facile, no? E sentirete quanto è morbida e buona....





Giò

lunedì 13 febbraio 2012

Pizzoccheri!!!!

Mi capita spesso d'inverno che mi venga una voglia irrefrenabile di pizzoccheri, quando sono fortunata me li fa Marchino, azzurro di pizzoccheri, ma questa volta non potevo proprio aspettare, stavo soffrendo da giorni!
Quindi per il ritorno del campione dopo la partita domenicale a Cernusco ne ho preparata una teglia enorme, inutile dire che cucinare i pizzoccheri per due mi fa venire tristezza immediata...e come sempre ho abbondato un pochino...ma il giorno dopo con un giro in forno caldo sono buonissimi!!!! E così parte la mia tre giorni di pizzoccheri...


Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 1 ora

Ingredienti (dosi per 4 persone)
400 g di farina di grano saraceno
100 g di farina bianca
In alternativa potete comprarli già pronti

200 g di burro
150 g di Casera
150 g di Bitto
150 g di formaggio in grana grattugiato
200 g di verze ( o coste )
250 g di patate
uno spicchio di aglio, pepe

Preparazione:
Mescolare le due farine, impastarle con acqua e lavorare per circa 5 minuti.
Con il mattarello tirare la sfoglia fino ad uno spessore di 2-3 millimetri dalla quale si ricavano delle fasce di 7-8 centimetri. Sovrapporre le fasce e tagliarle nel senso della larghezza, ottenendo delle tagliatelle larghe circa 5 millimetri.

Cuocere le verdure in acqua salata, le verze a piccoli pezzi e le patate a tocchetti, unire i pizzoccheri dopo 5 minuti.
Dopo una decina di minuti raccogliere i pizzocheri e le verdure con la schiumarola e versarne una parte in una teglia ben calda, cospargere con formaggio grattugiato, Bitto e Casera a scaglie, proseguire alternando pizzoccheri e verdure con il formaggio.
Friggere il burro con l'aglio lasciandolo colorire per bene, prima di versarlo sui pizzoccheri.
Senza mescolare servire i pizzoccheri bollenti con una spruzzata di pepe.
Spettacolari...non so come altro definirli se non SPETTACOLARI!!!!
Anna

venerdì 10 febbraio 2012

Sfilatino ripieno

Era tanto tempo che non facevo questo sfilatino (che io spesso chiamo "il rotolone". Pol, ti dice niente?) e...sbagliavo, perché ogni volta che lo mangiamo pensiamo che è semplicemente fantastico. E' sfizioso, facile e veloce anche perché si ottiene un ottimo risultato anche usando la pasta già stesa che si trova in qualsiasi supermercato. In un battibaleno si risolve il problema della cena, senza dover necessariamente cadere sui classici petti di pollo come spesso capita anche a me. E' ideale anche come antipasto se avete più amici a cena, per un simil brunch della domenica o per un aperitivo rinforzato come quello che abbiamo fatto Sabato scorso insieme alla solita mandria di bimbi. Meglio di così, non si può!


Ingredienti
pasta per la pizza o 1 rotolo di pasta per pizza già stesa
prosciutto cotto
crescenza
pomodorini, se siete in estate, sennò lasciate perdere
basilico
olio extra vergine di oliva
sale e pepe

Stendete la pasta per la pizza su della carta forno così non dovrete ungere la teglia. Fate uno strato di stracchino e ricoprite con uno di prosciutto cotto. L'importante è coprire bene tutta la superficie della pasta per pizza e non essere parchi con il ripieno! Aggiungete, se è stagione, dei pomodorini, abbondante basilico, sale e pepe. Arrotolate la pasta con il suo ripieno partendo dal lato lungo e sigillate bene, anche le estremità.
Aggiungete un filo di olio e un po' di sale e pepe sulla superficie.

Cuocete in forno caldo per circa 20 minuti o finché non assumerà un bel colore dorato. Lasciate riposare lo sfilatino un paio di minuti prima di tagliarlo così da permettere al ripieno di "assestarsi" per bene.
Questo è solo uno degli infiniti modi per farcire lo sfilatino: potete osare con provola affumicata e pomodoro fresco, ricotta e prosciutto cotto o salame o addirittura salsiccia, il classico pomodoro e mozzarella e via dicendo. Basta solo essere un po' fantasiosi o seguire la disponibilità del vostro frigorifero. Sarete comunque soddisfatti, decisamente più che soddisfatti. Quando lo porterete a tavola finirà in un battibaleno e avrete un unico pensiero in testa: "la prossima volta ne devo fare due"!!


ps Tommi mi ha chiesto se la prossima volta posso farne...14. Ho detto tutto.... :)


Giò

mercoledì 8 febbraio 2012

Crema di porri e patate con cheddar super maturo e crostini con burro agli asparagi

Ultimo giorno di vacanza in Inghilterra e si è verificato il classico caso di "apro il frigo e devo far fuori gli avanzi prima di partire", se c'è una cosa che odio è sprecare o buttare via il cibo.
Quindi penso a una bella crema calda da coprire con le scaglie di cheddar ultra maturo (che secondo me non sa comunque di nulla ma Niccolò piace tanto...) e con una julienne di fondo di culaccia. Si, ho detto culaccia e ho detto Inghilterra, è il bello della mia famiglia, in qualunque luogo vadano i miei genitori ci sono sempre culaccia, felino e parmigiano in frigorifero, anche nel Suffolk!




Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 20 minuti + cottura

Ingredienti per 2 persone:
 2 patate a pasta gialla
4 porri
1 zucchina
2 cipollotti
erba cipollina
100 gr di cheddar maturo
Un fondo di prosciutto
1 lt di brodo vegetale
parmigiano
4 fette di pane casereccio
burro morbido
qualche asparago che avanza

Iniziamo col burro...Tritate gli asparagi avanzati e fateli saltare velocemente in padella con un pizzico di sale e pepe. lasciateli freddare e poi amalgamateli con il burro morbido. Formate un cilindro su un foglio di stagnola o pellicola e aiutandovi con quello dategli una forma più precisa facendolo rotolare. Chiudete le estremità e mettetelo in frigorifero.

Affettate porri, zucchina, cipollotti e fateli appassire in una casseruola con un po' d'olio. Tagliate le patate a dadini e aggiungetele alle altre verdure.
Coprite con il brodo e lasciate cuocere per un'ora a fuoco dolce.
Nel frattempo tagliate il fondo di prosciutto a julienne, grattugiate il cheddar rapé, tritate l'erba cipollina e tostate il pane.
Quando sarà ultimata la cottura frullate il tutto con un minipimer o similari, aggiungete una manciata abbondante di parmigiano, condite con sale e pepe e l'erba cipollina tritata.
Versate la crema bollente nelle tazze, coppe o fondine, spolverate col cheddar, distribuite la julienne di culaccia o prosciutto che sia, un giro d'olio, una bella pepata e il gioco è fatto!
Accompagnate la crema con i crostoni di pane e il burro agli asparagi, potrete iniziare da quelli mentre la crema assume una temperatura dignitosa per l'assaggio!

Anna


lunedì 6 febbraio 2012

Cipolline in agrodolce

Siamo chiusi in casa da due giorni, reduci da una super influenza che ovviamente ci ha passato Tommitommi. Finalmente metto il naso fuori casa e i primi due passi mi portano stranamente all' Esselunga. Dopo giorni di brodino caldo con fiumi di peperoncino nella speranza di liberare il naso e prosciutto cotto penso che abbiamo bisogno di carne rossa: dà energia e fa sangue. E quindi non mi lascio scappare via due belle costate con osso. E vicino alla carne rossa secondo me ci stanno benissimo le cipolline in agrodolce. Detto, fatto. Provatele, sono semplicissime da fare e buonissime. Ammetto che ho avuto un attimo i brividi perché il profumo che si e' scatenato in cucina mi ha ricordato i 30 Kg di cipolle pelate con Anna per fare la composta di cipolle e timo. In effetti anche gli ingredienti bene o male sono gli stessi, a parte una noce di burro.



Ingredienti per 3 persone

1 confezione di cipolline, gia' pulite un po' di burro
1 cucchiaio da minestra di zucchero bianco
4 cucchiai da minestra di aceto di vino rosso
un pizzico di sale
timo fresco, a piacere

Sciogliete il burro in una pentola, aggiungete lo zucchero e una volta sciolto aggiungete l' aceto di vino rosso e un pizzico di sale. Fate sfumare, aggiungete le cipolline e fatele rosolare velocemente a fiamma viva. Dopo un paio di minuti, coprite e lasciate cuocere a fuoco dolce per circa 20 minuti. Quando le cipolline saranno morbide, togliete il coperchio e lasciate asciugare il sugo che si sarà formato. Le cipolline si caramelleranno e prenderanno un bel colorino bruno. Come ultima cosa, se vi piace, aggiungete qualche fogliolina di timo fresco, che come per la composta di cipolle e timo, ben si accosta al resto dei sapori. Usatele come ho fatto io come contorno a della carne rossa o a dei formaggi saporiti, magari di capra.





Giò

venerdì 3 febbraio 2012

Polpette di carne e ceci (kofta nakhod)

Questa è una ricetta afgana, sinceramente non conosco la cucina afgana, ma volevo fare delle polpette con carne (ho un'enorme avanzo di bollito) e ceci e ho spulciato tra tutti i libri di cucina finchè non ho trovato la ricetta giusta da provare!
Sono leggermente speziate e profumatissime, e devo dire che il tentativo di riciclo è venuto benissimo!!!



Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 15 minuti

Ingredienti per 4 persone:
1 tazza di ceci secchi lasciati in ammollo una notte
750 gr di manzo macinato o avanzo di bollito (in Afghanistan probabilmente non fanno il bollito...)
1 cipolla bianca
1/4 cucchiaino di pepe nero macinato
1/4 cucchiaio di cannella macinata
1 cucchiaio di menta essiccata
1 cucchiaio di pangrattato
1 uovo
1 pizzico di cumino
sale
olio per friggere
2 uova sbattute e pangrattato per impanare

Scolate i ceci e metteteli nel mixer con la carne, la cipolla tritata e tutti gli altri ingredienti. Amalgamate il tutto e quando il composto è omogeneo inumidite le mani e iniziate a formare delle polpettone di 4 cm di diametro.
Ora, si possono cuocere in due modi:
1. La ricetta originale prevede di farle cuocere in acqua bollente salata buttandole una per volta e lasciandole sobbollire per 45 minuti, se preferite potete cuocerle nel brodo.
2. Io sono molto affezionata alla tradizionale impanatura e frittura, quindi potete passarle nell'uovo sbattuto e poi impanarle nel pangrattato, buttatele nell'olio bollente qualche minuto e poi scolatele e riponetele su carta assorbente.
Questa volta ho optato per una leggera panatura in farina di ceci e poi frittura in olio bollente. Sono venute uno spettacolo!!!! E hanno passato anche la prova di chef Guidone...!

Nella ricetta originale consigliano di accompagnarle con riso bianco e sottaceti, ma potete anche fare una leggera salsa di pomodoro dove intingerle, una salsa di yogurt e menta o hummus.
Anna

giovedì 2 febbraio 2012

Arista all'arancio e cannella

Credo che dobbiamo questa ricetta a Cinzia, un'amica di mamma anche lei appassionata di cucina. Parliamo di qualche anno fa, ormai. Natale. Come al solito abbiamo i nostri amici di sempre a colazione il 25 e ogni anno si presenta lo stesso dilemma: cosa facciamo da mangiare? Quell'anno nemmeno il corso di cucina "La cena di Natale" de La Cucina Italiana che ogni anno papà ed io facciamo (grazie pa') ci ha dato qualche spunto. La risposta arrivò da Cinzia con questa insolita e originale ricetta. So che può sembrare strana e bizzarra, soprattutto negli abbinamenti, ma se vi piacciono le arance e se vi piace la cannella, allora superate i timori iniziali e provatela. Vedrete che i vostri amici rimarranno positivamente colpiti e dopo tutto .... non è nemmeno un gran daffare. Cosa da non sottavalutare!!


Ingredienti
Un pezzo di lonza preferibilmente già disossata
pancetta a fettine (tante quante ne servono per coprire la carne)
1 o 2 cipolle
vino bianco
4 arance
un paio di foglie di alloro
cannella in polvere

Disossate l'arista, ricopritela di pancetta e legatela. Consiglio caldamente di prendere un pezzo già disossato o di chiedere al vostro macellaio di farvi questo passaggio così i tempi si accorciano ulteriormente! Fatto questo, rosolate bene e da tutti i lati la carne in olio e cipolla tritata e tirate con un po' di vino bianco o marsala. Salate, aggiungete 2 foglie di lauro, il succo di 2 arance, 2 arance tagliate a fette (precedentemente pelate a vivo per togliere la parte bianca) e la loro buccia tagliata a julienne. Fate cuocere a fuoco basso e con il coperchio per il tempo necessario che ovviamente varia a seconda della dimensione del vostro pezzo di arista (il maiale è di norma ben cotto, mai al sangue! Provate ad infilzare i rebbi della forchetta, se esce liquido rosa vuol dire che dentro è ancora troppo al sangue. In linea generale potete calcolare circa 30 minuti per ogni 500g di carne e se avete il termometro la temperatura interna deve essere intorno ai 72°. ). A cottura ultimata, togliete la carne e aggiungete una spolverata di cannella in polvere. Fate restringere il sugo a fuoco basso. Quando il sugo si sarà ristrettorimettete nella casseruola la carne tagliata a fette per farla insaporire. Vi consiglio di preparare la carre il giorno prima, di avvolgerla nella carta stagnola una volta raffreddata e riporla in frigorifero. La tagliarete e farete insaporire nel sughetto solo la mattina seguente. Servitela calda con un contorno.

Con questa ricetta partecipo al contest "Il tempo ....delle arance"




Giò