Like us

giovedì 30 gennaio 2014

Guazzetto di moscardini al tabasco con polenta

Moscardini AI LOV IU'!
Ecco cosa mi ripetevo di continuo mentre li preparavo! Erano splendidi, piccini, e il mio pescivendolo Mimmo mi aveva garantito che in umido sarebbero stati "un burro". Ormai di lui mi fido ciecamente, non mi ha mai dato una storta e il suo pesce è sempre uno spettacolo.
Questa ricetta è molto veloce, se trovate i moscardini piccoli che non dovete pulire, altrimenti se avete anche voi un signor Mimmo chiedete a lui di pulirveli! 
Quindi viziatevi in queste sere di tempo da lupi con una bella polenta morbida e un gustoso guazzetto con cui raccoglierla!






Ingredienti per 6 persone
1,5 kg di moscardini piccoli
2 spicchi d’aglio
Prezzemolo
500 ml di passata o pomodorini
Aromi e vino bianco
Polenta
Tabasco
Pane casereccio

Pulite i moscardini.
Preparate un battuto di aglio e prezzemolo.
Fate soffriggere il battuto in una pentola antiaderente o di terracotta con un po’ di olio evo.
Unite i moscardini e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco.
Versate la passata o i pomodorini, mescolate e unite gli aromi (dragoncello, aneto, menta, origano, maggiorana…).
Chiudete con il coperchio la pentola e non aprite fino al termine della cottura. Lasciate cuocere su fuoco molto basso per 40 minuti circa.




Nel frattempo preparate la polenta come da istruzioni.
Grigliate delle fette di pane e strofinateci sopra uno spicchio d’aglio.
A cottura ultimata condite di sale, prezzemolo fresco e tabasco secondo il grado di piccantezza che desiderate.
Servite nei piatti la polenta morbida a specchio, sovrapponete la bruschetta e ppoi versate sopra il guazzetto.

Ultimate con un giro d’olio e una grattata di pepe fresco.

lunedì 27 gennaio 2014

Costolette di agnello con tzatziki

Sono sicura che quando Damiana leggerà questo post mi urlerà dalla sua stanza "Ecco le hai rifatte e non mi hai invitato"! Cavolo, cerdo che sia ormai un anno - se non di più - che Damidan mi chiede di farle l'agnello e io, che  come al solito decido di prepararlo solo all'ultimo, arrivo puntuale il giorno dopo raccontandole la bontà della cena a base di agnello!!!
Dami, intanto ti posto la ricetta, così puoi farlo anche tu e poi vedrai che prima o poi, quando meno te lo aspetti, riusciremo ad organizzare questa benedetta cena a base di agnello.



Ingredienti per 2 persone

Una decina di costolette di agnello
odori vari: rosmarino, timo, alloro,menta ...
sale e pepe

Tzatziki:
una confezione grande di yogurt greco
1 cetriolo
uno spicchietto di aglio (in Gregia ne usano decisamente più di uno spicchietto!)
qualche foglia di menta fresca
olio extra vergine di oliva
il succo di 1 limone
sale

Tirate fuori dal frigorifero le costolette di agnello così da averle a temperatura ambiente. Intanto preparate un trito con le erbe aromatiche e passatelo sulle costolette massaggiandole per farlo aderire ed insaporire bene. Lasciate riposare per una ventina di minuti, tempo di preparare il tzatziki e che la padella (preferibilmente di ghisa o la brace se siete in estate e avete l'opportunità di prepararla) si scaldi e arrivi alla giusta temperatura.
Nel frattempo preparate il tzatziki: pelate e togliete i semi del cetriolo, affettatelo e mettetelo in un colino per circa 10/15 minuti (così facendo si perderà l'acqua che è amara). Riducetelo a "poltiglia" con il coltello insieme ad uno spicchio di aglio a cui avrete tolto l'anima centrale. In una ciotola mescolate cetriolo e aglio insieme con lo yogurt, un pizzico di sale e pepe, il succo del limone e un cucchiaio di olio d'oliva.Come ultima cosa aggiungete qualche foglia di menta spezzetata con le mani.
Quando la brace o la padella saranno pronte, scottatevi le costolette, dapprima a fuoco alto per sigillarle bene, poi a fuoco moderato così da rendere omogenea la cottura (circa 7/10 minuti dipende dalla grandezza e dallo spessore delle costolette).Personalmente l'agnello mi pace rosato, ma non al sangue.
Regolate di sale e pepe e portate a tavola accompagnando le costolette con la salsa di yogurt e menta.

Giò

ps Il segreto per ottenere uno tzatzichi dal sapore più intenso? Lasciate quanto più tempo possibile lo tzatziki in frigo prima di servirlo.

giovedì 23 gennaio 2014

La ricetta dei Choco Leibniz (o petit beurre au chocolat): comunque li chiamiamo sono una bomba!

Ovunque vada in vacanza di solito mi regalo un libro di cucina locale o qualche accessorio per la mia cucina. Mi piace l'idea di portare ai miei fornelli un cadeaux con cui raccontare agli amici dei bei momenti!
Ecco perché non potevo assolutamente lasciare il set per Petit Beurre au Chocolat da solo e abbandonato in quel negozietto fracese. Chi si sarebbe occupato di lui? Sarebbe forse rimasto su quel freddo scaffale per mesi, senza l'attenzione di qualcuno o le mie amorevoli cure. L'ho fatto per lui!!!
Fantastico, semplicemente fantastico.
Amo follemente quei biscotti, sono come una droga, e ne vuoi sempre di più e non smetti di mangiarli finché il tuo porta biscotti non rimane tristemente vuoto. Ma tu stai già pensando a quando li puoi rifare...
Anche in italia ho scoperto che esiste questo set, magari on line si trova facilmente, ma se non avete a disposizione lo stampo potete tranquillamente fare una lastra unica di cioccolato da tagliare in piccoli rettangoli quando ancora non è completamente fredda.
E comunque, anche i biscotti bianchi sono squisiti!


Preparazione 20 minuti più 2 ore di riposo

Ingredienti per 50 petit beurre au chocolat
200 g di zucchero
200 g di burro
125 ml di acqua
2 g di sale
500 g di farina
1/2 bustina di lievito vanigliato
800 g di cioccolato (nero, al latte o bianco a vostra scelta)

Fate sciogliere in un pentolino il burro e lo zucchero con l'acqua e il sale. Lasciate raffreddare mescolando spesso in modo che gli ingredienti non si separino.
Mescolate la farina con il lievito.
Unite la farina al composto liquido e lavorate la pasta finché non sarà liscia ed omogenea.
Fatene una palla, copritela con la pellicola e lasciate riposare in frigorifero per 2 ore.


Nell'attesa fate fondere il cioccolato a bagnomaria. Ricordatevi che l'acqua non deve bollire, se la temperatura è troppo alta il cioccolato in un primo momento si scioglierà, ma subito dopo diventerà grumoso e si raddenserà rendendosi inutilizzabile.
Quindi tenete il fuoco molto basso e fate sciogliere il cioccolato molto lentamente, vi basterà coprirlo quando sarà liquido e manterrà la consistenza per molto tempo.
Riempite gli stampini o una placca (se lo tagliate in un secondo momento a rettangolini) e mettete a raffreddare in frigorifero o in freezer.


Stendete la pasta dei biscotti dello spessore di 1/2 cm e ritagliate con gli stampi che preferite tutti i biscotti.
foderate con carta forno una placca e adagiateli ad una distanza di un paio di cm. Questo impasto non lievita e non si gonfia ma è sempre meglio non rischiare!

Riscaldate il forno a 180°C e infornate per 12 minuti. I biscotti dovranno essere chiari con i bordi dorati quindi taratevi sul vostro per i minuti esatti.
Sfornate i biscotti e lasciateli raffreddare.

Ora potete assemblare le vostre meraviglie. Per "incollare" le lastre di cioccolato ai biscotti dovrete semplicemente stendere un velo di cioccolato fuso sul biscotto e appoggiare sopra la lastra, solidificandosi farà da colla e li terrà uniti.

Godetevi la vostra colazione speciale!




lunedì 20 gennaio 2014

Alici dorate e fritte

Non amo particolarmente il pesce azzurro, ma le alici fritte sono l'eccezione che fa la regola e poi, onestamente, a chi non piacciono? A tutti, grandi o piccoli che siano, fatta eccezione per Anna, che però è giusto appunto "l'eccezione che conferma la regola"!! Sono perfette come antipasto o come secondo piatto. L'unica cosa difficile è cercare di smettere di mangiarle, soprattutto in queste giornate uggiose e di pioggia battente! Mi raccomando servitele calde: come tutto il resto del fritto va mangiato appena fatto.


Ingredienti

alici
uova
pangrattato
farina
limone
olio per friggere

Togliete le lische dalle alici, lavatele bene e mettetele a scolare sul dorso in un colino. Se avete un pescivendolo simpatico potete provare a fare gli occhi dolci e farvele preparare da lui. Oppure andate all'Esselunga: se siete fortunati le trovate già pronte in comode vaschette. Purchè siano fresche. A parte sbattete le uova (basta un uovo per circa 15 alici di piccole dimensioni) con sale, pepe e scorza di limone grattuggiata. Infarinate le alici (passaggio non dispensabile, ma consigliato), passarle nell'uovo e poi nel pangrattato, premendo bene. Friggerle in olio bollente e mangiarle assolutamente calde.

Giò

giovedì 16 gennaio 2014

Una ricetta speciale: lasagnetta verde al ragù di scampi, crema di porri e patate e porri croccanti

Questa ricetta è speciale.
La cosa più bella nel fare esperimenti ai fornelli è quando una ricetta riesce bene e la cavia a cui l'hai somministrata ti dice "questa è sul podio, questo piatto è fenomenale".
In questo caso la cavia Niccolò annuiva e mugugnava da solo in silenzio mentre si gustava la lasagnetta con la crema di patate e porri.
Sapori in perfetto equilibrio per un piatto ricco, degno delle grandi occasioni!
Ci vuole un po' di pazienza perchè non è la ricettina veloce e easy di tutti i giorni, ma come per tutte le cose buone e belle... l'attesa vale il risultato!



Ingredienti per 3 pesone:
9 fogli di Ondine verdi Delverde (le onde aiutano a trattenere il ragù!!!)
20 code di scampi pulite
1 zucchina
6 porri
2 patate
1 carota, 1 costa di sedano, 1 cipolla
Concentrato di pomodoro
Olio per friggere
Brodo vegetale
Olio EVO, sale & pepe


Iniziate preparando un soffritto molto fine con la carota, la costa di sedano e la cipolla. Tenete da parte.
Lavate e affettate a velo 5 porri. Pelate e tagliate a cubi le patate. In una pentola scaldate qualche cucchiaio di olio, e dopo aver fatto rosolare ½ del soffritto aggiungete i porri e le patate. Fate insaporire qualche istante e poi coprite di brodo e lasciate cuocere a fuoco lento finché le verdure non si sfalderanno. Quando sono pronte passatele con un frullatore ad immersione e aggiustate di sale e pepe.
Sbollentate i fogli di Ondine qualche istante e poi ad uno ad uno, facendo attenzione a non romperli, tagliateli con il coppapasta della dimensione che che preferite.
Tenete i dischi di Ondine su un piano foderato di carta forno senza sovrapporli. 

Dopo aver pulito le code degli scampi dal carapace e dall’intestino, tagliatele grossolanamente.
In una pentola gettate tutte le teste degli scampi, coprite con acqua e fate cvuocere a fuoco vivace finché il liquido non si sarà dimezzato. Ogni tanto schiacciate le teste con uno schiacciapatate o similari perché escano tutti i succhi degli scampi. Una volta ridotto il liquido, filtratelo e rimettetelo sul fuoco con un cucchiaio di estratto di pomodoro. Quando sarà una crema densa allora toglietelo dal fuoco, avrete un fanrtastico estratto di scampi da usare per insaporire il ragu e la crema di porri.

Tagliate finemente la zucchina mantenendo solo le parti verdi.
In una padella fate soffriggere il restante soffritto e aggiungete le zucchine. Quando saranno morbide unite gli scampi e un cucchiaio di estratto di scampi. Fate saltare appena per mantenere gli scampi teneri.
A questo punto potete assemblare la lasagnetta in una pirofila per poi scaldarla in forno.

Alternate Ondine verdi a cucchiaiate di ragù di scampi in una pirofila foderata di carta forno e terminate con gli scampi. Coprite con alluminio per evitare che si asciughino e infornate a 200°C per una decina di minuti.
Nel frattempo scaldate l’olio e tagliate finemente per il lungo il porro avanzato. Passate i filetti di porro nella farina e tuffateli nell’olio bollente. Con una schiumarola o un cucchiaio aiutaevi a dare ai filetto la forma di nido, e quando saranno dorati scolateli e poneteli su carta assorbente.
Ora è tutto pronto per assemblare il piatto.



In una fondina stendete a specchio la passatina di porri e patate. Al centro sistemate delicatamente la lasagnetta sfornata, sovrapponete il nido di porri fritti. Sulla passatina fate cadere qualche goccia di estratto di porri e ultimate con un filo d’olio.

Anna

lunedì 13 gennaio 2014

Crema di zucca con porcini e pancetta

Ogni volta che faccio la crema di zucca penso a Ema. A dire il vero penso a Ema ogni volta che faccio una zuppa perchè come me le adora .
E' una ricetta semplicissima, ma dipende in toto dalla bontà della zucca. Questa, bellissima, è dell'orto di mammà ed era particolarmente saporita e dolce.
Per renderla ancora più accattivante ho aggiunto della pancetta croccante e dei funghi porcini rosolati appena in padella, ma potreste anche sbriciolarci un po' di amaretto e condire con un pizzico di cannella o di mostarda se vi piace o degli spaghettini di porro fritto: insomma, anche questa ricetta conferma la versatilità delle creme!


Ingredienti per 2/3 persone
Tempo di preparazione circa 40 minuti

500g di zucca pulita
brodo vegetale qb
un paio di porri
pancetta affumicata qb
funghi porcini puliti qb


Decporticate la zucca (questa forse è la parte più noiiosa e lunga, ma vi prego non comprate la zucca già a cubetti, perchè davvero non ne vale la pena!) e tagliatela a tocchetti, anche grossolani. Se la zucca è molto grande potete tagliarla ugualmente tutta e congelarla già a cubetti: così sarà pronta all'uso in qualsiasi momento! Fate scaldare in una casseruola un po' di olio, rosolatevi i porri puliti e tagliati a rondelli e quando si saranno ammorbiditi aggiungete la zucca. Fate insaporire. Coprite con del brodo vegetale e lasciate sobbollire per almeno una mezzoretta. Nel frattempo pulite i funghi avendo cura di usare un panno umidoe non troppo bagnato, tagliateli a fettine non troppo sottili e fateli cuocere in padella con un filo di olio a uno spicchietto di aglio. REgolate di sale e pepe. Quando la ziucca sarà pronta (deve essere molto morbida) frullate aggiungendo un filo di olio così da renderla liscia e lucida. Portate in tavola la vostra crema con un po' di funghi e la pancetta che avrete rosolato in una padella antiaderente senza aggiungere altro grasso.
Una macinata di pepe, un altro giro di olio e...buonissima, proprio quello che ci vuole in queste fredde sere di Gennaio.
Giò

venerdì 10 gennaio 2014

Passione crudo: vermicelli di vitello con polvere di noci macadamia e scaglie di pecorino

Dieta dopo le feste?
No dai... non ce la faccio.
E' deprimente e avvilente, non fa proprio per me! Preferisco di gran lunga optare per un'alimentazione equilibrata senza eccessi ed evitare fritti, dolci e grassi simili. Ci vuole più pazienza per perdere peso e tornare in forma, ma almeno vivo felice! Ci sono tante ricette stupende da sfruttare in un periodo di regime detox!
Questo è un perfetto esempio! Amo follemente i crudi, sia di carne che di pesce, e col condimento giusto possono diventare un piatto leggero ed eccezionale se volete stare attenti ma non rischiare il suicidio!
Avevo provato la ricetta da cui partono questi vermicelli nel mio ristorante preferito, il Pont de Ferr di Milano. Parliamo di tanto tanto tempo fa, quindi ricordavo solo carne cruda condita in modo molto semplice, noci macadamia e pecorino, o forse il pecorino non c'era, mah... Ad ogni modo ho deciso di rifarla con quei pochi ricordi che una cena a 12 corse e svariate bottiglie di vino può lasciare.
Il risultato? Eccezionale! Abbinamenti perfetti per un piatto velocissimo, profumato e veramente di gran gusto!



Ingredienti per 2 persone
250 gr di filetto di vitello
100 gr di noci macadamia
Scaglie di pecorino
Sale, pepe bianco, olio evo
Erba cipollina per guarnire

Asciugate il vitello con carta assorbente, tagliatelo a striscioline spesse come spaghetti alla chitarra o poco più grandi.
Condite i vermicelli con olio, sale e pepe e tenete da parte.
Grattugiate finemente le noci macadamia in modo da ottenere una polvere soffice.
Con una forchetta e l’aiuto di un cucchiaio arrotolate i vermicelli e componete nel piatto dei nidi.
Spolverate con la polvere di noci macadamia.
Sistemate in cima ai vermicelli qualche scaglia di pecorino.
Ultimate con una grattata di pepe bianco fresco e un giro d’olio.



Abbinamento consigliato da Edoardo Fraioli di www.crudaecrudo.it :
Ideale con una una birra scura belga, scegliendone una molto più beverina delle altre, la Lupulus Bruin o rimanendo in Italia la Reale di Birra del Borgo, ispirata alle tradizionali India Pale Ale inglesi di fine '700, birre caratterizzate da un’abbondante luppolatura, viene personalizzata con l’impiego di luppoli aromatici americani, sosterrà bene il confronto.

martedì 7 gennaio 2014

Insalata di arance, pinoli e uvetta.

Lo so che si dovrebbe iniziare l'anno con una ricetta strepitosa, di quelle che lasciano il segno! Ma noi il segno lo abbiamo già infisso nel girovita dopo questi giorni di vacanze e tuffi nel panettone, cioccolatini, croccantini, torroncini e chi più ne ha più ne metta! Ogni volta ci ripromettiamo di fare i bravi e non esagerare! E invece ancora oggi "ogni tanto" (più tanto che ogni..) abbiamo gli occhi più grandi della pancia! Un po' come succede nelle case con gli armadi: più ne hai, più ne riempiresti, più ne vorresti. E' un circolo vizioso: non c'è niente da fare e ancora peggio non c'è rimedio. Puoi fare tutti i fioretti del mondo, ma alla fine ti scontri con la dura realtà! E il dramma è che questo avviene anche nelle cene che facciamo con regolare scadenza benchè lontane dalle feste ....e soprattutto non è vero che la gente non mangia!Siamo sempre tutti in perenne dieta, ma poi che sia un pranzo o una cena, nonostante pensi di aver come al solito esagerato..finisce sempre tutto!  Tempo fa un amico mi disse che in realtà la vera differenza lo fa il dolce, quindi lo zucchero a fine pasto. "Facci caso, Giò: se ti alzi dopo aver mangiato il dolce ti senti decisamente più gonfio di come ti sentiresti se almeno sul dolce tieni duro". Forse è vero, forse no, forse è l'ennesimo caso di effetto placebo o benessere mentale e psicologico..fatto sta che nel corso delle cene ci siamo inventati diversi dessert leggeri. Quanto meno che limitassero le lacrime di coccoldrillo. E questo è uno di quelli, soprattutto in questo periodo di "buoni propositi" nati nel post bagordi da festeggiamenti! E se vogliamo essere anche salutisti la vitamina C delle arance fa sempre bene!

Dimenticavo, buon anno!


Ingredienti per 4 persone
3 arance
zucchero di canna
pinoli
uvetta ammollata e strizzata
cannella

Semplicissimo: la parte più complicata, ma oserei dire noiosa, più che complicata, è pelare al vivo le arance. Quindi prendete le arance: eliminatele estremità, poggiate l'arancio su una delle due estremità ed eliminate tutta la buccia laterale seguendo la sagome e avendo cura di eliminare tutti i filamenti bianchi che sono amari, senza eliminare troppa polpa! Tagliate le arance a rondelle e mettetele nel piatto di portata. Cospargete con un pochino di zucchero di canna, aggiungete l'uvetta ammollata in acqua tiepida e strizzata e qualche pinolo, meglio se toastato leggermente in una padella antiaderente. Coprite e lasciate riposare in frigorifero per quanto più tempo possibile: il tempo di riposo serve principalmente a creare "sughetto". Toglietele dal frigorifero una mezzoretta prima di servire così che siano a temperatura ambiente.

Giò