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lunedì 29 aprile 2013

Clementine Tart

Seri, ottima cuoca citata già diverse volte, soprattutto quando mettiamo le mani in pasta soprattuto in tema di dolci, di tanto in tanto, "random", mi manda una ricettina via mail. Sembra un po' "una ricettina al giorno toglie il medico di torno". Beh, l'effetto è simile: mi si illuminano gli occhi, ma soprattutto mi si scaldano le mani e faccio il conto alla rovescia al mio rientro a casa o al we per poterla fare. Subitoooo! So che vado a colpo sicuro: non c'è stata mai una volta che una sua ricetta mi abbia fatto fare brutta figura...ma nemmeno che abbia lasciato "indifferenti" i miei ospiti. Anzi, si sono sempre meritati un applauso. Grazie Seri!
Ed eccoci quindi alle prese con una torta ai clementini. Torta ai clementini? Leggendo poi l'esecuzione il mio stupore aumenta ancora di più! Ma come..si devono davvero bollire con tutta la buccia? E poi frullarli..sempre con la buccia? Niente farina? Ma siamo certi? Vabbè, dai..Giò smetti di mandarle messaggini di conferma: porta il computer in cucina e segui pedissequamente ogni singolo passo. Esattamente com'è scritto: niente di più, niente di meno.

ps so che ormai siamo fuori stagione (benchè il clima ci riporti a Novembre, in Scozia...), ma l'altro giorno ero in Liguria a casa di amici e vedendo un albero di clementini non ho resistito!



Ingredienti per uno stampo da 28cm

450 g clementini biologici, non trattati
250 g mandorle bianche pelate
250 g zucchero
6 uova intere
1cucchiaino di estratto di vaniglia, o una bustina di vanillina o meglio ancora il contenuto di una stecca di vaniglia
1 cucchiaio da the di lievito per dolci


Bollite i clementini per circa 40 minuti, insieme alla luro buccia. Scolateli, lasciateli raffreddare, tagliateli a metà e passateli nel mixer avendo cura di elimianre tutti i semi. Frullate fino ad ottenere una purea omogenea e liscia. Intanto tritate grossolanamente le mandorle: non deve diventare una farina!
Sbattete con le fruste le uova, lo zucchero, la vaniglia e il lievito finchè non otterrete un composto spumoso e gonfio.
Aggiungete quindi la purea di clementini e le mandorle. Mescolate bene così da amalgamare il tutto e riempite uno stampo dal diametro di circa 28cm..
Fate cuocere a forno caldo (180°) per circa 50 minuti.Lasciatela raffreddare e solo prima di servirla ricoprite con lo zucchero a velo.
Deliziosa, unica e originale. Assolutamente da provare!

Vino consigliato da Alesia Di sommelier AIS, alias @AlexisDix su Twitter: Pianae Moscato Reale 2009 DOC di Di Majo Norante prezzo medio in enoteca 16 euro (0.75) www.dimajonorante.com


Giò

giovedì 25 aprile 2013

Vellutata di carote e porri al garham masala con gamberi bardati

Sulla scia delle finte diete vi propongo una vellutata veramente eccezionale.
Questo è un piatto molto semplice, e come sempre fa la differenza la bontà degli ingredienti, le carote devono essere succose e dolci e i porri ben profumati e saporiti, per i gamberi vi conviene usare dei bei gamberoni freschi dalla polpa stagna e farete di sicuro un figurone! Senza contare che la vellutata può essere preparata in anticipo e al momento dovrete solo cuocere i gamberi, che dovranno risultare belli croccanti all'esterno e teneri dentro.
I profumi che sentirete in cucina inebrieranno i vostri osptiti che si prepareranno con l'acquolina in bocca!



 Ingredienti per 4 persone:
12 gamberoni puliti da carapace e intestino
12 fette di bacon
8 carote
6 porri
garham masala o il curry masala che preferite
erba cipollina
uno spicchio d'aglio
brodo vegetale
panna acida
olio
sale e pepe
vino bianco

Pulite le carote e tagliatele a cilindri di 2cm circa.
Pulite i porri e affettate solo la parte bianca a rondelle.
In un tegame con due cucchiai di olio fate soffriggere i porri, quando saranno lucidi aggiungete le carote e coprite con il brodo.
Mettete il coperchio al tegame e fate cuocere a fuoco basso finchè le carote non saranno molto morbide.
Ora potete frullare tutto con un frullatore ad immersione e poi condire assaggiando secondo il vostro gusto con garham masala, sale e pepe; tenete da parte la riscaderete al momento.
Tritate l'erba cipollina.
Avvolgete ogni gamberone in una fetta di bacon e infilzateli con uno stecchino.
Scaldate bene una pentola con due cucchiai di olio e lo spicchio d'aglio schiacciato.
Ora rosolate i gamberoni a fuoco sostenuto in modo che prendano bene colore e croccantezza, sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco, salate e pepate.
In ogni fondina distribuite a specchio la crema, prendete un cucchiaio di panna acida e giratelo appena nella crema in modo che non si mescoli completamente.
Ora disponete gli spiedini di gamberi, spolverate con l'erba cipollina e ultimate con un giro di olio e una grattata di pepe fresco.
Servite immediatamente e godetevela!!!!
Anna
Vino consigliato da Alessia @AlexisDix su Twitter, sommelier AIS
Trentino Gewurztraminer Tramonti 2010 DOC di Marco Donati prezzo medio in enoteca euro 10,00


lunedì 22 aprile 2013

Ritorno al passato. Antico risotto piemontese del '600 : rhum e salsiccia.

Guardiamo fuori dalla finestra e non vediamo altro che pioggia battente e vento. Fa anche freddo. La primavera non vuole davvero arrivare, ma sopratutto fermarsi. Abbiamo voglia di toglierci i giacconi, le calze e di stare all'aria aperta fino a tardi senza dover fare i conti con il raffreddore il giorno dopo. Francidettobaldo dice sempre che bisogna vedere il lato positivo di ogni cosa e situazione (io non sono proprio d'accordo o, per dirla fino in fondo, non sempre ci riesco) e così penso (e ripenso)a quale potrebbe essere la cosa "positiva" di questa uggiosa giornata. Ma certo: ri-sot-to!! Ne ho giusto uno che da tempo vorrei provare. Niente di meglio di una domenica di pioggia con tre bestie di 6 anni che giocano a calcio in camera pensando di essere a San Siro. La storia di come sono venuta a conoscenza di questa ricetta è piuttosto bizzarra. Basti pensare che mi è arrivata tramite 2 jpg via WhatzApp da un cugino napoletano!!! Si avete capito bene: un napoletano che mi parla con grinta ed entusiasmo di un fantomatico risotto....oltretutto della tradizione piemontese! Non chiedetemi come abbia fatto a trovarla...forse perchè è amante del rhum? Fatto sta che mi racconta gli ingredienti, quasi "strani" per il mio concetto di risotto, e che riscuote sempre un enorme successo: da nord a sud. Vuoi non provarlo? Detto fatto: particolare e soprattutto molto profumato. Credo proprio che lo rifarò! Grazie Andrea: grandissimo come sempre. Non ci resta che prepararlo una volta insieme a 4 mani!


Ingredienti per 6/8 persone

1/2 kg di riso Carnaroli
2 cipolle
2 gambi di sedano con le loro foglie
1 carotina
2 spicchi di aglio
4hg di salsiccia magra
4/5 cucchiai di salsa di pomodoro dolce, già fatta
brodo di carne o di verdura, quanto basta
1hg di burro
1 grande manciata di parmigiano
olio di oliva
pepe nero
1 mazzetto di profumi (rametto di rosmarino, salvia e2 foglie di alloro)
abbondante rhum "autentico" (io ho usato rhum scuro)

Tritate cipolla, carota e sedano, mettete l'aglio intero (da togliere alla fine) e imbiondire il tutto con un po' di olio buono. Sbriciolatevi sopra la salsiccia e fatela rosolare.
Versate quindi il rhum e fatelo assorbire (un paio di bicchieri almeno). Aggiungete quindi il riso e fatelo tostare. Aggiungete la salsa di pomodoro diluita in una tazza di brodo, il mazzetto diprofumi e portate a cottura aggiungendo di tanto in tanto il restante brodo. uando è pronto- un po' liquido e al dente - spegnete il fuoco e mantecatelo con il parmigiano e il burro fuso a cui avrete aggiunto il restante rhum (5 cucchiai circa). Lasciate riposare per 2/3 minuti e servite caldo.

Come dice il libro da cui la ricetta è tratta "è tanto buono e tanto antico come l'introduzione del rhum in piemonte" (fine '600).

Vino consigliato da Alessia Di, @AlexisDix su Twitter: Igiea Barbera d'Asti 2004 DOC di Tenuta Grillo prezzo medio in enoteca 18 euro www.tenutagrillo.it

Giò

lunedì 15 aprile 2013

Lumachine di mare

Eravamo al supermercato e, complice l'estate scoppiata quasi d'improvviso, avevamo voglia di uno "spago al sapore di mare": quindi via a cozze, vongole, gamberi, ciuffetti di calamari e chi più ne ha, più ne metta. Poi improvvisamente vedo gli occhi di Francidettobaldo illuminarsi: cosa mai avrà visto? Le lumachine di mare!! Lumachine di mare? E chi le ha mai fatte? Ma si sa, come tutti gli uomini, anche Francidettobaldo ama improvvisare in cucina e così senza nemmeno darmi il tempo di obiettare aveva già chiesto anche un pacco di lumachine di mare! "Ma si, dai, cosa vuoi che sia..improvvisiamo! Un po' di pomodoro, un po' del nostro peperoncino calabrese che abbiamo sul terrazzino e verranno benissimo..in qualche modo". E così, fu.


Ingredienti
1 sacchetto di lumachine di mare
1 scatola di pelati
1 costa di sedano
2 un aio di acciughe o pasta di acciughe
1 carota piccola
1 spicchio di aglio
sale, pepe e peperoncino
olio extra vergine di oliva
1 bicchiere di vino bianco

Mettete le lumachine in ammollo in acqua per un paio di ore circa avendo cura di lavarle bene, cambiando spesso l'acqua ed eliminando le impurità e le lumachine "rotte". Intanto preparate in una casseruola meglio se di coccio, un soffritto che farete soffriggere in un filo di olio insieme a un po' di pasta di acciughe, che contribuirà ad insaporire il piatto. Quando le acciughe, o la pasta di acciughe, sarà ben sciolta aggiungete le lumachine e fatele insaporire. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e quando sarà evaporato aggiungete il pomodoro. Aggiustate di sale e pepe e se vi piace mettete anche un peperoncino, in base a quanto vi piace il piccante. Coprite e fate cuocere a fuoco basso per 1/2 o 2. Armatevi di santa pazienza e mangiatele una a una. Vi sporcherete le mani, ma fa parte del gioco!

Vino consigliato da Alessia Di, alias @AlexisDix su Twitter: A' Puddara Etna Bianco 2009 DOC di Tenuta di Fessina prezzo medio in enoteca 28 euro www.cuntu.it

Giò

giovedì 11 aprile 2013

Insalata di fagiano, pere, chevre e puntarelle

Ecco una delle mie insalata da finta dieta!
E' sempre bello avere l'illusione di essere una persona morigerata che si mantiene leggera a tavola quando invece l'insalata che compongo è una bomba di gola!
Ma i miei amici mi amano anche per questo, così quando mi dicono: " Vengo a cena ma guarda che sono a dieta!" psicologicamente pensano che li abbia assecondati!
I fagiani come sempre sono forniti dal Sig. Claudio (santo ora e sempre), ma volendo potete anche farla con il coniglio, le quaglie, la faraona... insomma, sbizzarritevi!


Ingredienti per 4 persone:
1 fagiano
alloro, pepe nero
2 limoni non trattati
chevre
1 pera williams
puntarelle
senape in grani, olio, sale e pepe

Iniziamo dalla cottura del fagiano mettendolo in un tegame pieno d'acqua e facendolo lessare con grani di pepe nero, foglie di alloro, mezzo limone e sale grosso. Quando la carne inizierà a staccarsi dalle ossa spegnete il fuoco e lasciatelo nel liquido di cottura finchè non sarà a temperatura ambiente.
Nel frattempo lavate e tagliate finemente le puntarelle mettendole a mollo in acqua e ghiaccio.
Affettate il limone a fette fini, fate lo stesso con la chevre e con la pera senza sbucciarla.
Sbattete insieme un cucchiaio di senape in grani, 5 cucchiai di olio evo, due pizzichi di sale e abbondante pepe grattato fresco, emulsionate fino ad ottenere una cremina e tenetela da parte per il condimento finale.
Staccate la carne del fagiano dalle ossa sfilacciandola a mano mantenendo i pezzi abbastanza grossi. Man mano disponetela in una ciotola con olio d'oliva, le fettine di limone, qualche foglia di alloro e le puntarelle scolate.
Ora stendete sui piatti un letto di fagiano e poi componete l'insalata aggiungendo le fettine di pera e di chevre.
Sgocciolate sopra il condimento di senape e servite a temperatura ambiente con qualche crostino di pane.

Se la dieta fosse sempre così vivremmo in un mondo migliore!

Vino consigliato da Alessia @AlexisDix, sommelier AIS
Collio Friulano Ronco delle Cime 2010 DOC di Venica prezzo medio in enoteca euro 25
 
Anna

lunedì 8 aprile 2013

Vellutata di topinambur e carciofi. Wow

Il topinambur! Credo di poter contare sulle dita di una mano le volte in cui ho mangiato il topinambur...forse anche di metà.!Ma ogni volta è una sorpresa! A metà tra patata e carciofo, un gusto davvero piacevole. Conoscendoli poco mi sono subito documentata e ho scoperto un sacco di cose! E' una pianta perenne, originaria del Brasile e che fiorisce a fine estate dei bellissimi fiori gialli, simili ai girasoli da cui discendono. Detto anche patata americana, patata del Canada, pera di terra, tartufo di canna, tartufala bastarda, carciofo di Gerusalemme...perfetta per chi è perennemente a dieta, per chi vuole depurarsi, per diabetici e celiaci..Ma non ha nemmeno un effetto "indesiderato"? Secono me uno si....a grandi dosi gonfiano un pochino, ma io colitica, non faccio troppo testo!
Vi ho convinto a provarlo?



Ingredienti per 4 persone

500g di topinambur
1 patata
un paio di porri
brodo vegetale qb
sale e pepe a paicere
4/5 carciofi puliti

Pulite i topinambur eliminado la pellicola che li ricopre e la patata e tagliateli entrambi a pezzetti, anche grossolani.
Pulite e affettate anche il porro e fatelo soffriggere in una casseruola con filo d’olio. Unite la patata e il topinambur, fate insaporire e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Nel frattem populite i carciofi: eliminate le foglie esterne più dure (eliminatene sempre "un giro" in più rispetto a quanto pesate sia sufficiente) e la barbetta interna. Tagliateli a julienne e fateli rosolare in una padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio. Portateli a cottura sfumando con poco vino bianco e aggiungendo se necessario un goccio di acqua calda.Salate e pepate.
Passate con un frullatore a immersione i topinambur finchè non otterrete una crema liscia.
Guarnite con i carciofi e servite.
ps ottima anche con i carciofi fritti, semplicemente tagliati a julienne, passati nella farina e fritti (ma siamo a dieta dopo i bagordi di Pasqua, quindi il fritto è off limits ) o con i funghi trifolati.



Vino consigliato da Alessia Di, alias @AlexisDix su Twitter:  Verdicchio di Matellica DOC 2012 - Azienda Biologica Collestefano; prezzo media in enoteca 8 euro.

Giò

martedì 2 aprile 2013

W il sud Italia. Orecchiette broccoletti e salsiccia.

Adoro tornare a casa e trovare pacchi regalo in portineria. Forse è anche il motivo per cui con Francidettobaldo penso di essere la migliore e più fedele acquirente di amazon. Beh, per farla breve settimana scorsa torno a casa e ad accogliermi trovo un pacco gigante. Mhh, eppure non mi sembra di aver ordinato nulla negli ultimi due giorni! Per le uova di Pasqua è presto. Sorpresa!! Formati particolarissimi e un packaging minimal mi portano nel mondo del Pastificio dei Campi di Gragnano. Ormai lo sapete anche voi che ho un debole per i carboidrati e così non ci emtto molto a mettere la pentola sul fuoco..giusto il tempo che l'acqua arrivi al bollore e cuocia e voilà il sugo è fatto. Com'era? Lascio la parola a Ema e a Tommitommi, che ne hanno mangiato giusto "due fili"....



Ingredienti per 3 persone
250g di orecchiete di semola Pastificio dei campi
broccoletti o cime di rapa ( io amo le cime di rapa, quindi per me quando posso e le trovo sono la prima scelta)
3 salsicce
aglio olio e peperoncino
pecorino o ricotta salata

Pulire i boccoletti e lessarli in acqua salata. Se come me amate le cima di rapa usatele! Il sapore amarognolo della verdura si integra perfettamente con la salsiccia e il formaggio. Scolateli con una schiumarola così da tenere l'acqua di cottura che useremo per cuocere le orecchiette. Se usate i friarielli o cime di rapa potete stufarli direttamente anzichè lessarli, come indicato qui o qui. Prendete le salsicce, eliminate la pelle e ricavatene tanti bocconcini che farete rosolare in una padella in cui avete fatto scaldare poco l'olio con uno spicchio di aglio e un peperoncino. Non appena sono rosolate bagnate con mezzo bicchiere di vino bianco secco e quando sarà evaporato aggiungete i broccoletti o le vostre cime di rapa. Schiacciateli leggermente e lasciate insaporire per qualche minuto. Se necessario potete aggiungere mezzo bicchiere di acqua di cottura della pasta. Lessate le orecchiette nell'acqua di cottura delle verdure e scolatele al dente. Ripassatele quindi nella padella con la verdura e la salsiccia. Amalgamate bene e solo a fuoco spento aggiungete una generosa manciata di pecorino o ricotta salata. Mescolate sempre lontano dal fuoco per sciogliere il formaggio: aiutatevi se necessario aggiungendo mezzo bicchiere di acqua di cottura. Lasciate riposare qualche minuto e servite calda con una macinata di pepe. I più "strafocchioni"possono grattarci sopra dell'altro formaggio.

L'Italia in cucina batte tutti a mani basse.

Vino consigliato da Alessia Di , alias @AlexisDix su Twitter: Médos Rosso IGT 2010 DI Castello Monaci prezzo medio in enoteca 10 Euro
Giò