Like us

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale e Felice anno nuovo!

 
Vi auguriamo un goloso Natale, un magico capodanno e un 2013 pieno di sorprese!
Noi cercheremo di stupirvi e solleticare i vostri sensi con tante ricette nuove, divertenti e gustose!
Ci vediamo dopo la befana!
 
Auguri!
 
Anna&Giò 

venerdì 21 dicembre 2012

Mini muffin al taleggio e cipolle rosse

Devo ammettere che partivo avvantaggiata dato che potevo usare la nostra composta di cipolle rosse e timo, ma li ho riprovati con le cipolle brasate e sono venuti veramente bene! D'altra parte taleggio e cipolle sono un binomio favoloso!!!
Questi sono l'ideale come aperitivo, soprattutto nella versione "mini" pronti per un boccone di golosità!




Ingredienti per 12 mini muffin:
2 uova
15 g di zucchero
8 g di sale
200 g di farina 00
1/2 bustina di lievito
40 ml di olio extravergine + due cucchiai per cuocere le cipolle
40 ml olio di semi
110 ml latte
50 g di cipolle rosse di tropea
80 g di taleggio
pepe

In una padella con due cucchiai di olio fate cuocere le cipolle rosse tagliate a velo finchè non appasiscono.
Condite con il sale e una grattata di pepe e fate raffreddare.
Sbattete le uova con il sale, lo zucchero e un'altra grattata di pepe, unite la farina setacciata con il lievito, l'olio di semi e quello d'oliva.
Versate il latte, aggiungete le cipolle stufate e mescolate bene.
Versate negli stampini imburrati e distribuite il taleggio a dadini in ogni pirottino affondandoli parzialmente.
Infornate a forno caldo a 180°C per 20 minuti, fate la prova con lo stecchino per verificare la cottura.
Tirateli fuori dal forno e servite tiepidi.

Vino consigliato da Alessia Di @alexisdix, Sommelier AIS
Alto Adige Valle Venosta DOC Gewurztraminer 2010 di Falkenstein - prezzo medio 20€ in enoteca

Anna

lunedì 17 dicembre 2012

La carbonara 2. La versione di Seba

L'altra sera è venuto Seba a cena e non so come siamo finiti a parlare di carbonara. Ha ammesso di aver studiato attentamente la ricetta di Anna e si è lanciato in una sfida, dichiarandosi "er mago della carbonara". Vuoi non metterlo alla prova? Mi spiace che Anna non ci fosse, ma è una buona scusa per far risalire Seba a Milano presto e rinvitarlo nei panni di cuoco a casa per cena. La sua carbonara è effettivamente molto buona.."Interessante" come direbbe lui...


Ingredienti per 5 persone

500 gr di spaghetti o rigatoni
3 tuorli
1 uovo intero
pecorino
scorza di limone
sale e pepe
200 gr guanciale

Mettete una capiente pentola sul fuoco e portate l'acqua salata ed ebollizione. Nel frattempo tagliare il guanciale a listarelle e fatelo rosolare senza aggiunta di grassi in una padella finché non sarà "scrocchiarello". Solo allora sfumate con un pochino di vino bianco e spegnete non appena sarà evaporato. Battete i 3 tuorli e l'uovo intero energicamente aggiungendo un po' di scorza di limone, sale, pepe e solo un attimo prima di aggiungerlo alla pasta aggiungete un pochino di pecorino grattuggiato. Cuocete la pasta al dente e con l'aiuto di una schiumarola mettete la pasta direttamente nella padella dove avete rosolato il guanciale. Amalgamate bene. Mettete quindi la pasta in un piatto da portata e aggiungete le uova appena sbattute (devono essere belle gonfie) e mentre mescolate aggiungete altro pecorino. Una bella spolverata di pepe e voilà.
Su-per-ba! Grande Seba!


Vino consigliato da Alessia Di @alexisdix, Sommelier AIs
Orvieto Classico Superiore Il Bianco 2012 di Decugnano dei Barbi - prezzo medio 13€ in enoteca


Giò

mercoledì 12 dicembre 2012

Rochers al cocco con cuore di dattero - Coconut snowballs filled with dates

Eccoci finalmente!
Per il Great Food Blogger Cookie Swap quest'anno ho fatto i rochers al cocco con cuore di dattero, ribattezzati poi Palle di neve dato il periodo!
Ho ricevuto biscotti da tre blogger, uno più buono dell'altro! Ringrazio Rossella di Ma che ti sei mangiato per i suoi favolosi cantucci coi fichi, fenomenali non sono arrivati neanche a sera! Jessica di Cooking Dreams mi ha mandato dei biscotti natalizi alla cannella e per ultimi sono arrivati i biscotti alla frutta secca e canditi di Giulia di Jul's Kitchen, insomma, una festa ogni volta che passavo dalla portineria e l'invidia di tutti i condomini!
Ecco la mia ricettina delle palle di neve, io li ho mandati a Francesca di In cucina tra le nuvole , Ylenia di Ricette bimby e Katia di Pappa&Cicci, ero veramente in ansia ma pare siano arrivati sani e salvi!





Ingredienti per 4 persone:
Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 15 min

180 g di cocco grattugiato
120 g di zucchero semolato
2 albumi molto freschi
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
10 datteri
 
Preriscaldate il forno a 210°C.
Tagliate i datteri a pezzetti della grandezza che preferite ma state attenti a non esagerare altrimenti le palle di neve risulteranno troppo dolci!
In una ciotola capiente mescolate con la punta delle dita albumi, zucchero, cocco e l'estratto di vaniglia.
Con le mani formate delle palline inserendo al centro un pezzetto di dattero. 
 
 
 
 
Questa ricetta è veramente semplice quindi vale la pena concentrarsi per fare delle palline assolutamente perfette!
Ora disponetele distanziate l'una dall'altra su una teglia rivestita di carta forno e poi infornate per circa 5/8 minuti.
Saranno pronte quando inizieranno a dorarsi in superficie.
Sono buonissime e creano dipendenza, ma da servire col caffè sono stupende!
Buon Natale a tutte le swappers!
 
Anna
 

martedì 11 dicembre 2012

Il gattò di patate

Chiara discendenza dal francese "gateau"- torta- il gattò di patate (rigorosmente scritto "gattò", non provate a infrancesirvi!) è una torta di patate. Ma, pazzesca.
E' facile, non leggerissima, ma vi giuro facile e va bene per tutte le stagioni. A me piace quando ha un po' riposato, così tutti i sapori hanno avuto il tempo di "assestarsi". Tiepida o a temperatura ambiente, va bene anche in una sera di Luglio, magari sul terrazzo di Anna.



Ingredienti:

2kg di patate vecchie
50gr di burro 100gr di salame
200gr di provola
2 uova sode
3 tuorli
basilico sale e pepe
besciamella con mezzo lt di latte, 50gr di burro, 50 gr di farina, sale e noce moscata.

Bollite le patate, sbucciatele quando sono ancora calde e passatele con il passapatate. Lavorate subito con il burro. Nel frattempo preparate la besciamella. Unite alle patate il basilico tritato, pepe, salame tagliato a pezzetti, i 3 rossi d'uovo e metà della besciamella. Mescolate bene e aggiustate di sale e pepe. Ungete una pirofila da forno con un po' di burro e versatevi metà dell'impasto di patate. Mettere l'altre metà della besciamella e aggiungete la provola e le uova sode tagliate a pezzetti. Ricoprite con il resto dell'impasto e livellate la superficie con una mano bagnata. Una bella spolverata di pangratto e cuocete in forno caldo per circa 30/40 minuti. L'unica accortezza è quella di utilizzare le patate vecchie, esattamente come per fare gli gnocchi. Per il resto è ottima. Anche il giorno dopo.

Giò

lunedì 10 dicembre 2012

Crostata crema e pinoli

Tanti auguri, Francidettobaldo! 
Non so se sia come quella di mammà tua, ma quando l'hai vista hai sorriso e soprattutto l'hai mangiata con molto, molto gusto!
Missione compiuta!! :)


Ingredienti per uno stampo da 27 cm di diametro

Per la pasta frolla 
250gr farina 00
150gr di burro
100gr zucchero semolato
2 grossi tuorli
un pizzico di sale
scorza di limone grattugiata

Per la crema:
300ml di latte
200ml di panna fresca
4 tuorli
40gr di farina
80gr di zucchero semolato

pinoli, quanto basta

Per prima cosa fate la pasta frolla, impastando tutti gli ingredienti insieme avendo cura come sempre di non lavorarla troppo altrimenti impazzisce. Non appena gl iingredienti si saranno amalgamati, fate una palla, copritela con della pellicola e lasciatela riposare per mezzora in frigorifero.
Nel frattempo accendete il forno a 170. Preparate quindi la crema. Unite i tuorli con lo zucchero e la farina e sbattete finché non saranno ben amalgamati. Scaldate la panna e il latte in un pentolino e prima che raggiunga il bollore unite la parte liquida a filo al composto di uova precedentemente sbattuto. Rimettete il tutto sul fuoco e lasciate cuocere per circa 5 minuti dal bollore, mescolando sempre con cura per evitare che si formino grumi. Foderate uno stampo dai bordi bassi precedentemente imburrato e infarinato con la pasta frolla, versatevi sopra la crema e cospargete con i pinoli. Fate cuocere a forno caldo per circa 50 minuti. Lasciate intiepidire la crostata prima di servirla.


Giò


ps: grazie SuperSeri: le tue torte sono sempre una certezza e una goduria per gli occhi e per il palato :)

giovedì 6 dicembre 2012

La casoeula di mia madre

 
Mi sento investita di una grande responsabilità a parlare di casoeula, piatto tipicamente lombardo che la tradizione vuole si faccia con le prime verze gelate. In ogni casa viene fatta con sottili modifiche, a seconda che si preferisca una versione più "light" (è vero, suona veramente poco credibile) oppure il completo di cotenne, piedini, musetto, orecchie e codini di maiale, il re indiscusso di questo piatto.
Detto questo come si fa a non amare un piatto che nella ricetta tratta dalla Grande Enciclopedia Illustrata della Gastronomia tra gli ingredienti recita "per la varietà dei componenti la casoeula va calcolata almeno per 8 persone"?
Questa è la ricetta che da sempre viene seguita in casa mia, e che da sempre suscita polemiche per la presenza di tutti gli ingredienti o solo una parte...
Voi come la preferite?

 
 

 
 
Ingredienti per 8 persone:
250 g di cotenne fresche fiammeggiate
2 piedini di maiale
2 orecchie
2 codini
500 g di costine
500 g di puntine
400 g di luganega a pezzi
300 g di salamini verzini bucherellati con un ago
2 kg di verze
1 cipolla tritata
50 g burro
2 coste di sedano tritate
2 carote tritate
vino bianco
sale, pepe e noce moscata
 
Fiammeggiate le cotenne per eliminare residui di peli e poi raschiate piedini, orecchie e codini. Tagliateli a pezzi e cuocete per 45 minuti in acqua bollente salata per sgrassarli. Scolateli e tenete da parte.
Fate rosolare in padella per 10 minuti con poco burro costine e puntine, scolate il grasso e mettete da parte.
fate la stessa cosa in un'altra padella con luganega e verzini, quando avranno perso parte del grasso senza colorirsi scolateli e teneteli da parte.
In una pentola mettete le foglie delle verze con la sola acqua che hanno trattenuto con il lavaggio, coprite e fate cuocere a fuoco basso finchè sono ben appassite.
In un grande tegame fate rosolare  colorendo appena la cipolla, il sedano e la carota con il burro. quando hanno preso colore aggiungere luganega e verzini, bagnate con un bicchiere di vino bianco e fate sfumare, aggiungete un po' d'acqua o brodo leggero e lasciate cuocere piano per 10 minuti.
 
 

 
 
A questo punto aggiungete tutta l'altra carne e dopo 5 minuti le verze, mescolate bene e controllate che ci sia abbastanza liquido, se non ce ne fosse spruzzate con acqua o brodo.
Proseguite con la cottura a fuoco molto lento per un'ora con coperchio chiuso, cioè finchè la carne non tenderà a staccarsi dalle ossa. controllate che non attacchi ma state attenti ad aggiungere veramente poco liquido per volta e solo se indispensabile altrimenti rischiate di ritrovarvi una casoeula brodosa invece che bella mostosa!
A metà cottura controllate e condite con sale, pepe e un pizzico di noce moscata.
 
Quando sarà pronta lasciatela riposare per 20 minuti e servitela poi calda con la polenta.
 
Variazioni:
Se la verza è gelata aggiungetela 20 minuti dopo la carne.
Si può aggiungere salsa di pomodoro, dopo il vino, diluita in acqua o brodo.
Anticamente cipolla, sedano e carota venivano preparati in un battuto con lardo bianco.
La variazione che più amo però è la casoeula preparata con carne d'oca invece che di maiale, ma forse varrebbe la pena farle entrambe per una serata a tema con contest annesso! Quando l'abbiamo fatta al Livet aveva avuto un successone, e aveva vinto il nobilissimo animale: il maiale!
 
Anna  

lunedì 3 dicembre 2012

Napoli. Un grande classico: salsicce e friarielli

Caposaldo della cucina partenopea e per me fonte di tante emozioni. E' uno dei miei piatti preferiti, se non che quando inizio a mangiarne un po' non smetto più e le lacrime di coccodrillo iniziano a scendere incessanti. Proprio non resisto: per me sono peggio delle noccioline americane... Ricordo che le menagiavamo il pranzo di Natale, dopo una vigilia rigorosamente a base di pesce, e tutt'oggi ogni tanto le chiedo a mamma quando ho voglia di consolarmi.


Ingredienti
Friarielli o cime di rapa
salsicce(2 a testa, circa)
olio
aglio
peperoncino

Pulite molto bene la verdura, eliminando le foglie più grosse e lavarle bene sotto l'acqua corrente. Prendete una pentola alta, aggiungete olio, aglio e peperoncino. Quando l'aglio è rosolato aggiungere le salsicce e coprire. Quando sono cotte mettetele da parte e aggiungete la verdura grondante di acqua. Coprite, salate e lasciate cuocere per circa 10 minuti. Quando la verdura è cotta, aggiungere le salsicce e lasciare insaporire per qualche minuto prima di servire.  La versione più leggera prevede di cuocere le salsicce bucherellate da tutti i lati con una forchetta e coperte di acqua. Eliminate man mano che si forma la schiuma bianca (che altro non è che il grasso) finché non saranno completamente cotte. Solo a questo punto rosolatele nella padella senza l'aggiunta di condimento o altro. Unirle quindi alla verdura cotta come sopra.

Giò

giovedì 29 novembre 2012

English flapjack alla frutta secca


Amo le barrette ai cereali e frutta secca, primo perchè possono stare in qualunque borsa pronte a placare i morsi di fame, secondo perchè fatte in casa sono più sane di quelle in commercio e mi danno una gran soddisfazione!
Volendo si possono anche incartare una ad una e durano tantissimo! La mia nana è troppo piccola ora, ma di certo saranno perfette da farle portare a scuola come merenda... Energetiche e ricche di ferro e folati!



 
Ingredienti:
125 gr di avena
125 gr di fiocchi di mais
150 gr di burro
150 gr di zucchero di canna
3 cucchiai di miele
1⁄4 tazza di uvetta
1⁄4 tazza di nocciole tritate
1⁄4 tazza di mandorle
1⁄4 tazza di cioccolato fondente a pepite

Mettete il burro e lo zucchero a sciogliere in un pentolino a fuoco basso. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.
Unite gli altri ingredienti e mescolate bene, per ultimo unite il cioccolato. Ponete l'impasto in una teglia da muffin pressando bene e livellando la superficie. Infornate a forno caldo a 180° per 18 minuti circa. 
Potete anche usare una teglia rettangolare e spalmare l'impasto ad un'altezza di circa 3 cm, cuocerlo per 30 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. 
Dopo 10 minuti tagliuate le barrette all'interno della teglia e rimuovetele solo quando si sono raffreddate completamente.
Ora potete confezionarle per tenerle sempre pronte con voi!

Anna
 

lunedì 26 novembre 2012

La genovese

Ogni volta che devo fare la Genovese, chiamo Cinzia! Finalmente mamma ci ha regalato, un Natale di qualche anno fa, un prezioso quadernino intitolato "Le ricette di casa nostra". Ovviamente non manca anche la genovese di Cinzia, ma sarà la sua voce calda e rassicurante continuo a chiamarla lo stesso! Generalmente lo faccio di sabato mattina, mentre sto andando a fare la spesa e nella mia mente si aggiungono persone al solito pranzo della domenica in quel di Procaccini. E' un piatto perfetto perché lo fai il giorno prima (e puoi lasciare le finestre aperte tutta la notte...), fai primo e secondo contemporaneamente e sai che vedrai diversi sorrisi tra i tuoi commensali. L'origine di questa ricetta è antichissima. In primo luogo dobbiamo sfatare il mito della provenienza ligure: benché si chiami Genovese non ha nulla a che fare con il capoluogo ligure benché alcuni scritti si rifanno alla consuetudine dei genovesi di cuocere in pentole di terracotta un pezzo intero di carne "u tuccu". Qualcun altro assegna la paternità di questo piatto ai marinai della "superba" che sbarcarono nel 1800 portandosi con se le proprie abitudini alimentari. Certo è che la cucina napolenata gode dell'influenza delle numerose famiglie aristocratiche che si sono successe, ma non si sono mai perse le tradizioni più popolari campane. Questo mi fa pensare che la genovese è la versione ricca della "finta genovese", sugo a base di cipolle utilizzato nei momenti di grande povertà dalle famiglie più popolari. Sarà come sarà, ma la genovese è un sugo davvero strepitoso: richiede passione e molto tempo perchè per una resa a regola d'arte deve "pippiare" per diverse ore...


Ingredienti per 6/8 persone

1kg di lacerto, o cappello del prete o magatello di vitellone
1kg di cipolle affettate
1 carota a pezzetti
un paio di pelati
1 sedano bianco
vino bianco secco
olio e burro
sale e pepe

Mettete in una pentola capiente la cipolla affettata, la carota e il sedano a pezzetti, 50gr di burro, 3 cucchiai abbondanti di olio, i pelati, la carne e il sale. Coprite e fate cuocere a fuoco dolcissimo girando di tanto in tanto. Aggiungete poco alla volta un paio di coppini (mestoli) di acqua tiepida. Quando l'acqua si sarà asciugata, tirate con il vino bianco secco e lasciate cuocere per circa 3/4 ore. Quando la carne è cotta, passate il sugo con il passaverdura  Condire la pasta (corta) con il sugo passato avendo cura di tenerne un po' da parte che userete come condimento per la carne.
Non stupitevi se tutto il vicinato suonerà alla vostra porta chiedendovi le cose più strane: è un modo come un altro per auto invitarsi al pranzo della domenica!!!

Giò

ps la mamma di Augusto suggerisce di mangiarla con gli gnocchetti di farina...proverò!!!!

lunedì 19 novembre 2012

Involtini di pesce. Strano ma vero

E' un periodo che non amo particolarmente il pesce. Forse perchè trovarlo fresco e pescato è quasi una rarità: quelli a buon mercato sono perlopiù di allevamento e oltre a essere super grassi sono praticamente insapore. Però il pesce fa bene, come dico sempre a Tommitommi "il pesce è ricco di fosforo e quindi un grande alleato della memoria". Non ho mai capito se è vero o se è uno dei tanti falsi miti con cui siamo cresciuti, ma lui mi ha preso alla lettera e ogni due per tre mi chiede pesce per cena! E così cerco di inverntarmi qualche nuovo modo alternativo per cucinare il pesce. Ecco un'idea per un aperitivo veloce, ma saporito e sfizioso.

Ingredienti
600gr di pesce fresco tagliato sottile ( orata, branzino, ma anche spada..)
150gr pan grattato
60 gr pecorino o parmigiano
basilico o prezzemolo
50gr pinoli, uvetta e capperi (facoltativi, ma pefetti per una versione più siciliana!)
succo di limone
olio esxtra vergine di oliva


Mettete in una ciotolina il pan grattato, il formaggio, il basilico o prezzemolo tritato. Se volete dare un tocco di sicilianità ai vostri involtini aggiungete anche i capperi, i pinoli (precedentemente tostati per qualche secondo in una pdella calda) e l'uvetta ammollata in acqua e ben strizzata e utilizzate il pesce spada. Aggiungete un filo di olio extra vergine di oliva e aggiustate di sale e pepe. Mettete un po' di trito aromatico su ciascun filetto di pesce. Arrotolate e formate tanti involtini. Adagiateli ben distanziati in una pirofila, irrorate con un filo di olio e del succo di limone spremuto e se lo avete spolverato con un po' di trito aromatico del ripieno. Fate cuocere per 10/15 minuti a forno caldo (200°). L'unico accorgimento è non cuocerli troppo: devono rimanere teneri, non stopposi!

Giò

mercoledì 14 novembre 2012

Fettucce al pesto di menta, chorizo e mandorle


Devo ammettere di aver fatto questa pasta perchè ero in totale crisi d'astinenza da salame piccante. In gravidanza non lo potevo mangiare ed è stata in assoluto la cosa che più mi è mancata, ma c'è sempre una scappatoia in cucina... salumi e crudi vietati, ma chorizo cotto no!!! Così abbiamo anche scampato il pericolo che Iolanda nascesse con una voglia di salame piccante in faccia!
Ecco allora una profumatissima pasta con pesto di menta e basilico, chorizzo saltato e mandorle: stupenda, oltre al fatto che ero la donna più felice del mondo!




Ingredienti per 4 persone:

500 gr di fettucce larghe
200 gr di un  menta fresca
50 gr di basilico
parmigiano
chorizo o salame piccante
200 gr di mandorle tritate

Iniziamo a preparare un pesto frullando le foglie di menta, basilico, parmigiano e un terzo delle mandorle.
Tagliate a cubetti piccoli il chorizo e fatelo rosolare in padella, quando sarà pronto filtrate il grasso e mettetelo su carta assorbente mantenendolo al caldo.
Fate cuocere la pasta come di consueto e aggiungete un filo di acqua di cottura al pesto mescolando in modo che il formaggio si leghi bene col resto del composto.
Scolate la pasta, versate un filo d'olio nella pentola, versate la pasta scolata e aggiungete il pesto di menta. Mescolate bene, impiattate e distribuite su ogni porzione il chorizo e le mandorle avanzate.
Condite con un filo d'olio e una grattata di pepe.
Godetevi le fettucce, sono saporite, sfiziose e soprattutto  adatte anche in gravidanza!
Se potete, evitate l'errore di accompagnarle con l'acqua, una bella birretta è l'ideale!

Anna


lunedì 12 novembre 2012

Budino al latte e cachi

Cercavo una merenda super light per Tommitommi  (va bene diciamolo, "dietetica", ma non per gli occhi suoi e dei suoi amici) e mi è venuto in mente questo budino al latte a prova di bilancia. Vista la stagione ho accompagnato il budino con la polpa di cachi frullata: un tocco dolce e di sicuro effetto, anche cromatico. Ma ci stanno benissimo le fragole, se siamo in estate, o i frutti di bosco. Insomma, una merenda o un dolce a fine pasto da godere senza dover poi fare i conti con le lacrime di coccodrillo...


Ingredienti per 4/6 pirottini

1/2 litro di latte
1 stecca di vaniglia
12gr di gelatina in fogli
25gr di zucchero
2 cachi maturi

Scaldate il latte in un pentolino insieme allo zucchero e alla stecca di vaniglia precedentemente aperta e da cui avete preso i semini. Quando il latte è caldo, ma senza che arrivi al bollore, togliete dal fuoco e aggiungete i fogli di gelatina ammorbiditi in acqua fredda e ben strizzati. Lasciate raffreddare e trasferite il composto in pirottini individuali o in uno stampo dalla capienza di 1lt. Una volta raffreddati metteteli in frigorifero per almeno 4 ore. Trascorso questo tempo sformateli e serviteli accompagnati da polpa di caco frullata.

Giò

domenica 11 novembre 2012

Spaghetti al cipollotto

Questo piatto non può che portarmi a pensare a un grande chef: Aimo. Il "Luogo di Aimo e Nadia" e' senza alcun dubbio uno dei miei ristoranti preferiti. Non certo uno di quei ristoranti da tutti i giorni, ma se per una sera volete mangiare in un "Signor ristorante" e avete qualche risparmio da parte, andateci. Una cucina basata sulla ricerca della materia prima, dove si distinguono tutti i sapori senza troppe salsine e lontana da quei piatti costruiti (e per certi versi a mio avviso in bilico) tipici della nouvelle cousine che chi mi conosce sa che non è proprio il mio genere. Ci porta papà ogni anno, il giorno del suo compleanno, e questo piatto non manca mai tra la lista dei primi. E come resistere..... Qualche anno fa ho comprato il libro di Aimo che raccoglie le sue ricette più famose: ovviamente ci sono anche i suoi spaghetti al cipollotto e così l'altra sera l'ho aperto e mi sono messa ai fornelli seguendo diligentemente e passo passo le sue preziose istruzioni. E' stato piu' semplice di quanto potessi immaginare ed il risultato e' stato più che soddisfacente. Non mi resta che tornare al più presto da Aimo e fare il gioco "scopri le differenze" !!!!





Ingredienti per 2/3 persone

250gr Spaghetti alla chitarra
500gr di cipollotto freschi
1 spicchio di aglio
un paio di foglie di alloro

qualche fogliolina di timo fresco
un paio di pomodori tondi da sugo

olio extra vergine di oliva
peperoncino
brodo vegetale
basilico
origano fresco

Affettate la parte bianca dei cipollotti freschi e lasciateli stufare a fuoco dolce con l'alloro, il timo, l'origano fresco e uno spicchio di aglio. Nel frattempo spellate i pomodori da sugo, eliminate i semi e tagliateli a piccoli cubetti. Passatelli nella padella insieme al peperoncino e fate cuocere per un paio di minuti. Eliminate le foglie di alloro. Il cipollotto deve rimanere bianco, deve "sudare" lentamente, non soffriggere; se necessario aggiungete un po' di brodo vegetale o dell'acqua di cottura della pasta. Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata e scolateli molto al dente. Finite la cottura nella padella con i cipollotto, aggiungendo un paio di mestoli di brodo vegetale (o acqua di cottura della pasta). Togliete dal fuoco, profumate con un qualche foglia di basilico e mantecate con pochissimo parmigiano grattugiato stagionato. Tutto qui...ma che deliziaaaa!!



Giò

venerdì 9 novembre 2012

Sausages & Mash with onion gravy

Tornata da un week end in Inghilterra con un unico rammarico, non ho mangiato Sausages and Mash... piatto che amo follemente e che viene ancora meglio con le newmarket sausages, ma possono essere usate anche le nostre salsicce di cinta, salsicce di agnello e menta, salsicce di maiale e mele...
Così ne approfitto, e tornata in Inghilterra con le mie amichette per festeggiare il giubileo delle regina Elisabetta, come cena inaugurale del week end le preparo con un menu dedicato molto, molto british!
Ora che iniziano le prime giornate uggiose è l'ideale, d'estate risulta veramente troppo impegnativo, è un piatto che si presta più ai freddi, ma è per questo che amo l'Inghilterra: si possono fare risotti, salsicce e brasati tutto l'anno!!!!!!





Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 1 ora

Ingredienti:
2 cucchiai di olio d'oliva
8 salsicce
Per le patate:
900 gr di patate pelate e tagliate in quarti
6 cucchiai di latte
110 gr di burro a dadini
sale e pepe
timo
Per il gravy:
2 cipolle pelate e affettate fini
2 cucchiai di olio
2 cucchiai di burro
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di aceto balsamico
700 ml di brodo di manzo
4 cucchiaini di maizena
4 cucchiaini di acqua
sale e pepe

Scaldate l'olio in una capiente pentola a fuoco medio e aggiungete le salsicce, girandole di tanto in tanto. Rosolatele finchè non saranno dorate per circa 20 minuti. Una volta pronte disponetele in una pirofila, copritele e tenetele da parte finchè patete e gravy non saranno pronti.
Bollite le patate in acqua salata finchè non sono morbide, Scolatele e tenetele al caldo.
Mentre cuociono le patate possiamo procedere con il gravy.
Sciogliete olio e burro in una pentola a fuoco basso, aggiungete le cipolle e coprite con il coperchio. Cuocete lentamente per una decina di minuti finchè le cipolle non sono morbide e lucide.
Aggiungete lo zucchero e l'aceto balsamico e mescolate bene, coprite nuovamente e cuocete per altri 5 minuti.
Aggiungete il brodo e continuate a cuocere per 10 minuti.
In una scodella sciogliete la maizena con l'acqua in modo da ottenere una pastella. Versate nella ciotola un po' di gravy e mescolate bene. Ora unite la miscela di maizena al gravy, alzate il fuocoe fate bollire per 10 minuti mescolando fino a consistenza desiderata. Spegnete il fuoco e mantenete al caldo.
Finiamo le patate mettendo burro e latte nella pentola dove abbiamo lessato le patate, riportiamola sul fuoco e sciogliamo il burro a fiamma dolce. Unite le patate e schiacciatele con una forchetta, sbattete con vigore il tutto con un cucchiaio di legno e condite con sale, pepe e timo.
Ora stendete un letto di patate nei piatti, adagiate sopra le salsicce e irrorate con il gravy alle cipolle.
Il piatto ideale per festeggiare il Diamond Jubilee della regina con le amiche!

Anna

mercoledì 7 novembre 2012

The Great Food Blogger Cookie Swap 2012

Evviva!!!!
Anche quest'anno Verzamonamour partecipa allo swap più divertente dell'anno!
Per chi non ci avesse seguito l'anno scorso, questo è uno scambio mondiale di biscotti organizzato da Love and Olive Oil e The Little Kitchen.
Dead line per le iscrizioni era il 5 novembre e oggi mi hanno scritto confermando la nostra partecipazione. hanno aderito 575 blog da 8 paesi diversi ed entro lunedì mi diranno chi sono i tre blogger a cui dovrò mandare i miei biscotti.
L'anno scorso avevo inviato dei fantastici Cookies al cioccolato fondente, mandarino e nocciole a tre fantastiche blogger (Ma che ti sei mangiato, Amaradolcezza e A taste of my life), chissà quest'anno a chi li dovrò spedire!!!





Quest'anno The Great Food Blogger Cookie Swap ha deciso di sfruttare il successo dell'edizione passata per una buona azione e sono ancora più felice di partecipare. L’iscrizione è subordinata infatti ad una donazione di $4 a favore di Cookies for Kid’s Cancer.

Per scoprire quali biscotti targati Verzamonamour viaggeranno per l'Italia continuate a seguirmi! Entro il 5 dicembre dovrò spedire tre confezioni di biscotti a tre blogger italiane a cui sono stata associata, e altre tre blogger in Italia li spediranno a me ( trovarli in portineria mi ha fatto saltare come una bimba davanti ai regali di Natale!).

Devo assolutamente complimentarmi per l'impeccabile organizzazione, gestire così tanti blogger, le spedizioni e le scadenze è un lavoro veramente arduo ma Lindsay e Julie sono state veramente fenomenali!

Il 12 dicembre poi tutte siamo invitate a postare la nostra ricetta, coi commenti e ringraziamenti sui cookie ricevuti e a mandare il link alle ragazze oltre oceano perchè godano di tutto il loro lavoro fatto!

E ora... three, two, one... SWAP!!!

Anna

 

lunedì 5 novembre 2012

Finocchi e arance. Il binomio perfetto

Il binomio perfetto...per il contorno perfetto!!! Con l'arrivo dei primi freddi le tavole si appesantiscono, ma un contorno ai vari brasati e stracotti non può mancare. Quest'insalata è uno dei contorni invernali che preferisco, soprattutto quando accompagna una cena che definire leggera è a dir poco un eufemismo. Può sembrarvi un accostamento strano ed insolito, ma rimarrete piacevolmente sorpresi perché è fresco, leggero, rigenerante..insomma vi prepara al dolce! E per concludere con una nota salutista, come dicevano le nostre care nonnine, è tempo di fare il pieno di vitamina C!


Ingredienti per 4 persone

4 Finocchi
2 arance pelate a vivo
olio
il succo di mezza arancia
sale e pepe

Pulite bene i finocchi e tagliateli e fette abbastanza sottili, ma non a julienne. Nel frattempo pelate al vivo le arance, avendo cura di eliminare bene la parte bianca che è amarognola.Tagliate l'arancia a fette e unitele ai finocchi. Emulsionate il succo d'arancia con l'olio e aggiungete sale e pepe a piacimento.
Condite l'insalata di finoccih e arance con l'emulsione ottenuta e portate in tavola. Siete pronti per il dolce!!!

Giò

ps c'è chi aggiunge aceto, chi olive nere e pinoli...sarà che di solito ho già acceduto con le altre portate..io preferisco questa versione semplice!!

venerdì 2 novembre 2012

Zuppa di cipolle

Sottotitolo: come stendere quattro amiche dopo una lunghissima giornata di shopping compulsivo!
L'hanno voluta loro, giuro che io non l'ho proposta! Mentre si tornava a casa in macchina da una sessione intensiva di acquisti a Cambridge una delle quattro ha citato la zuppa di cipolle, e le altre entusiaste sono andate dietro a ruota, io mi sono solo gentilmente prestata a prepararla!
Solo in due siamo riuscite a finirla dopo un'importante aperitivo e chili di garlic bread, ma le altre hanno voluto a tutti i costi terminare il lavoro iniziato il giorno dopo!!!





Ingredienti per 4 persone:
12 cipolle dorate
1,5 litri di brodo vegetale
timo, maggiorna, alloro e salvia
500 gr di groviera rapè
1 cucchiaio di aceto balsamico
4 fette spese di pane casereccio tipo altamura
60 gr di burro
200 gr di pancetta affumicata

Preparate un sacchettino di garza con dentro gli aromi e chiudetelo con dello spago da cucina.
Affettate le cipolle a velo.
In una pentola sciogliete il burro e fate soffriggere la pancetta, aggiungete le cipolle e stufatele.
Ora coprite il tutto con il brodo, unite il sacchettino di aromi e il cucchiaio di aceto.
Mettete il coperchio e fate cuicere a fiamma dolce per un'ora, o almeno finchè le cipolle non saranno ben morbide e la zuppa si sarà ristretta.
Nelle ciotole disponete sul fondo una fetta di pane grigliato, copritela con una spolverata di groviera e quando la zuppa sarà pronta versatela sopra dopo aver tolto il sacchettino di aromi.
Cospargete tutta la superficie con abbondante groviera, una grattata di pepe fresco e una noce di burro.
Mettete le ciotole in forno a gratinare in modalità grill finchè la zuppa non sarà ben dorata.
Servitela calda e con una bella bottiglia di vino rosso, sedetevi a tavola e aspettate mentre Alice e Fede vanno in overdose mentre Martina tenta la fatality raschiando la ciotola!!!!

mercoledì 31 ottobre 2012

Zuppa di legumi e radicchio


Piove e fa freddo. Non c'è niente di più rassicurante che una calda zuppa.
Con il passare degli anni mi piacciono sempre più le zuppe. E scopro che sulle zuppe..esiste un mondo!
Poi le zuppe sono duttili: puoi veramente aprire la fantasia e sperimentare mille e più accostamenti diversi. D'inverno e d'estate. Quando fuori ci sono 30 gradi e 50 percepiti, non c'è niente di meglio di una rinfrescante zuppa o crema fredda. Dall'iberico Gazpacho alla francese Vichyssoise a base di porri e patate.
Ma come dicevo sono almeno due giorni che piove e fa freddo e così mi sono buttata sui legumi. Poi ho l'olio nuovo, appena preso in Umbria..questo gli darà quella giusta marcia in più.
Ema, quando vuoi.


Ingredienti per 4 persone

100gr di ceci
100gr di fagioli borlotti
100gr di fave secche
carota, sedano e cipolla
1 patata
radicchio
timo e alloro
sale e pepe

Ammollate i legumi per una notte. Pulite e tritate la cipolla, le carote, il sedano e tagliate la patata a cubetti. Fate appassire il trito di verdure preparato con l'olio, il timo, l'alloro in una pentola (perfetta quella di coccio). Potete aggiungere la pancetta o del fondo di prosciutto per dare ancora più sapore. Aggiungete i legumi e la patata tagliata a cubetti e coprite con brodo. Lasciate cuocere a fuoco dolce senza mai mescolare per circa due ore. Condite con dell'ottimo olio e aggiungere il radicchio tagliato a listarelle.
Una fetta di pane tostata e il gioco è fatto.
Proprio niente di meglio per una bella e numorosa tavolata della domenica..soprattutto se fuori piove ininterrottamente.
Che bontà!


Giò

lunedì 29 ottobre 2012

Crespelle con zucca, pomodoro e basiilco

La fine dell'estate e l'arrivo della pioggia e del freddo ha anche dei lati positivi. Per esempio...arriva in tavola la zucca!! Io adoro la zucca..che sia al forno, fritta, la base di una zuppa, un contorno, il condimento della pasta..la base di un dolce.. Insomma, cucinatemela come volete e io sarà felice!! E' vero anche che la buona riuscita di qualsiasi piatto a base di zucca dipende dalla bontà della zucca. Non c'è niente di peggio che scoprire, ormai seduti a tavola e con l'acquolina in bocca, che la zucca che abbiamo cucinato non sa semplicemente di niente, anzi, peggio ancora di acqua o terra. Difficile saperlo a priori, ma un buon punto dipartenza potrebbe intanto essere quello di arrendersi a doversi sporcare un po' le mani e non cadere nella trappola della zucca già pulita, tagliata a tocchetti, confezionata e bellamente esposta nei supermercati. La tentazione è forte, lo so..pulire la zucca non è nemmeno così pratico nè immediato, ma sarete assolutamente ripagati! E se fate un lavoro davvero certosino potete usare la zucca vuota per festeggiare Halloween ormai alle porte. Sarete felici voi e i vostri bimbi. Cosa volete di più?



Ingredienti
3hg di ricotta vaccina
6 hg zucca cotta al forno
parmigiano reggiano, un paio di manciate abbondanti
sale, pepe e noce moscata
1 rosso d'uovo
se piace qualche amaretto sbriciolato
per la pasta: 1 rosso d'uovo per ogni hg di farina, 1 cucchiaio di olio di oliva

Cuocere al forno la zucca per eliminare tutta l'acqua. Lasciarla raffreddare e unirla al resto degli ingredienti. Aggiustate di sale e pepe e aggiungete un po' di noce moscata. Se vi piacciono aggiungete anche qualche amaretto sbriciolato, non troppi perchè il gusto non deve coprire quello delicato della zucca.
Nel frattempo fare la pasta lavorando la farina con il rosso d'uovo finchè non avrete una pasta elastica ma soda. Lasciatela riposare qualche minuto, poi stendetela con la macchinetta fino a ricavarne tanti rettangoli sottili. Prendete ogni rettangolo, dividetelo a metà (o in tre parti, dipende dalla grandezza) e riempitelo con il composto di zucca. Arrotolate la pasta su se stessa finoa formare tante crespelle. Mettetele in un pirofila precedentemente imburrata e conditele con del sugo di pomodoro fresco e basilico e con burro e salvia. Fate cuocere a forno caldo per circa 20 minuti.

Giò


ps tenete da parte qualche fetta di zucca e preparate le chips di zucca...vedrete che figurone!!

domenica 28 ottobre 2012

Parmigiano Reggiano Night

Sabato 27 ottobre la verza parteciperà alla prima cena web 2.0 per la Parmigiano Reggiano Night, serata in cui tutti ma proprio tutti sono invitati a preparare una pietanza a base di parmigiano reggiano a scelta tra quelle proposte dalla selezione sull'app di facebook https://apps.facebook.com/parmigianonight/ o cimentarsi nella preparazione del risotto cacio e pepe dello chef Massimo Bottura.

La Parmigiano Reggiano Night si presenta come un evento finalizzato a dare un contributo di solidarietà, metaforica e reale, alle famiglie interessate dal sisma in Emilia. E partecipare ad un evento di questa portata non solo mi diverte per il riscontro che ha in tutto il territorio, ma è per me di grande importanza per farci sentire più vicini ad una terra che ha subito un danno concreto e morale terribile.


 
 
 
Per seguire tutti gli aggiornamenti su Twitter l'hashtag che sta girando è #ParmigianoReggianoNight  

Preparatevi tutti ad una serata speciale, e restate connessi per i feedback sulla serata!!!

Buon parmigiano a tutti!

Ecco cosa abbiamo preparato per la serata, prossimamente le ricette!

Giò: Pasta allo zafferano e Parmigiano Reggiano
 
 
 
Anna: Risotto al Parmigiano Reggiano ed erbe aromatiche
 
 

venerdì 26 ottobre 2012

Pesche ripiene alla piemontese

Dopo tanti anni ancora non ho capito come rispondere ai miei genitori quando mi offrono delle cibarie, e così quando ho accettato delle pesche di Volpedo si sono presentati con una cassetta intera...
Cosa ne faccio?
Pesche di Volpedo capitolo primo: ripiene alla piemontese da portare a Franci e Clark come dolce per serata calcistica in tv.
Una tira l'altra e se la partita va male almeno c'è una dolce consolazione!


 
 
Ingredienti per 14 mezze:
7 pesche gialle (quelle di Volpedo sono insuperabili)
6 amaretti di Saronno
qualche frollino
2 tuorli
60 gr di burro + quello per la teglia
3 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaio di cioccolato al latte grattugiato
6 cucchiaini di zucchero
2 cucchiai di rhum
2 cucchiai di Marsala
1 cucchiaio di cognac
 
Tagliate 6 pesche a metà, togliete i noccioli e con un cucchiaino scavatele leggermente mettendo la polpa da parte.
Mettete le metà in una teglia imburrata e fatele asciugare in forno a 50°C per mezz'ora circa.
Sbucciate e schiacciate la pesca rimasta con la polpa messa da parte.
Fate sciogliere 40 gr di burro a fuoco basso, versateci la purea di pesche, 3 cucchiaini di zucchero e cuocete finchè non caramella.
in una terrina mescolate la polpa cotta, lo zucchero restante, i tuorli sbattuti, gli amaretti sbriciolati, il cacao, il cioccolato e tanti frollini sbriciolati quanti il composto ne assorbe. Unite i tre liquori ed eventualmente aggiungete dello zucchero a piacimento.
Distribuite il composto nelle pesche e completate con del burro a fiocchetti.
Cuocete in forno a 200°C per 30 minuti.
 
Servitele tiepide con una pallina di gelato alla crema, vedrete che successo!!!
 
Anna
 


martedì 23 ottobre 2012

Franciacorta in Bianco

Ecco come trascorrere un sabato esaltante:



Sono stata invitata a Castagneto sabato scorso in occasione di Franciacorta in Bianco, manifestazione gastronomica giunta alla diciassettesima edizione che promuove le eccellenze casearie del territorio bresciano.

 
 
Io e altri quattro food blogger ( Giada di Fiordilatte, Apest di Food&Crafts, Mariacristina di News and Foodies e Matteo di Cuoco Personale ) siamo stati accompagnati per mano in una giornata meravigliosa di assaggi, scoperte, degustazioni e tante chiacchiere sulla cucina, sui prodotti e sul piacere di ricevere.

tutti riuniti coi nostri accompagnatori dopo il pranzo a base di spiedo


Blu di Bufala


Bagoss di Bagolino



Tra decine di assaggi accompagnata dalla mia fida forchetta Milla alcuni prodotti ci hanno lasciate veramente a bocca aperta. Oltre ad una menzione particolare per il Nostrano della Valtrompia, da quest'anno D.O.P, siamo rimaste incantate dal Blu di bufala e il Blu di capra, da un Bagoss di Bagolino stagionato 30 mesi fenomenale, un Tronchetto di capra da buttarsi per terra, e il tutto accompagnato dagli assaggi della Cantina Le Due Querce, di cui ci siamo portate a casa un millesimato di grande valore per proseguire al meglio la serata dopo il rientro


I nostri amici della Cantina Le Due querce
Pranzo tra Blogger 


















La Verza con Fiordilatte, Food and crafts & News and Foodies


Variazione sul tema: prodotti siciliani


Variazione sul tema: salumi























Grazie a tutti della splendida giornata, grazie a Igor per la sua organizzazione e disponibilità e un enorme grazie a Castegnato Servizi per l'invito, fatemi sapere le date dell'anno prossimo così inizio a prepararmi!!!

Anna







lunedì 22 ottobre 2012

Giovedì, gnocchi!!!

"Giovedì gnocchi", insieme a "venerdì pesce" (o ceci e baccalà, meglio ancora) è un detto, credo di origni romane, che ha accompagnato l'adolescenza di tutti. Comunque sia, il re dei comfort food, è davvero irresistibile: impossibile rimanere indifferenti davanti a un piatto di gnocchi fumante. E non per ultimo, un'ottima via d'uscita in una domenica piovosa con bambini che girano annoiati per casa. Si aprono le danze...via a farina fino ai gomiti!


Ingredienti

1kg di patate vecchie
400gr farina
1 uovo
sale e pepe
noce moscata o cannella

Lessate le patate in poca acqua; salatele solo quando sono quasi cotte. Schiacciatele quando sono ancora calde con lo schiacciapatate su una spianatoia infarinata. Aggiungete l'uovo, la farina, sale e pepe ed eventualmente un po' di noce moscata o cannella. Fate tanti cilindretti e passateli sui rebbi della forchetta per dargli la caratteristica forma dello gnocco bucato al centro.
Cuoceteli in acqua bollente salata: sono cotti quando salgono a galla. Serviteli su piatti caldi conditi con burro e salvia o con il sugo di pomodoro se volete un primo più leggero, ma altrettanto irresistibile.



Giò

giovedì 18 ottobre 2012

Risotto alla zucca e taleggio

Dovete sapere che non c'è nulla che io ami di più di cucinare per chi mi da soddisfazione vera. Per carità, la condivisione è sempre alla base della mia cucina, ma alcune persone in particolare riescono a farmi amare ogni istante della preparazione di una pietanza. Questo accade perchè in mente ho solo la voglia di stupirle un'altra volta, ma non per ricevere dei complimenti, ma per vedere che sui loro volti dopo il primo boccone compare un'espressione compiaciuta e soddisfatta, godereccia e rilassata. Vedere che sono riuscita a dare al loro palato quello che desideravano, nel modo in cui lo speravano.
Ecco, questo è il motivo per cui amo tanto cucinare per gli altri.
Alice è una mia cara amica, "marcia" di soprannome ma non di fatto (non ancora almeno...), è una delle più assidue frequentatrice della mia cucina, che il lunedì, mercoledì e venerdì, grazie agli allenamenti di Niccolò, diventa teatro di chiacchiere tra amiche. La passione di Alice sono i risotti, tanto da stilare e aggiornare una classifica ogni volta che glie ne propongo uno nuovo, e dopo i caldi mesi estivi dove le temperature proibitive li hanno messi in stand by, finalmente possiamo riprendere l'attività, e per premiare la sua attesa partiamo col suo favorito: il risotto alla zucca!
 
 



Ingredienti per 4 persone:

4 pugni di carnaroli più 1 per la pentola
500 gr di zucca
300 gr di taleggio
1 cipolla
1 sedano
1 carota
burro
parmigiano
brodo
1 bicchiere di vino bianco
(amaretti e mostarda a piacimento)

Iniziate a preparare la zucca pulendola, tagliandola a pezzi piuttosto grossi e mettetela su una placca da forno con un filo d'olio, rosmarino, aglio schiacciato, sale e pepe. Fatela arrostire a 180°C finchè non sarà morbida, toglietela dal forno, fatela raffreddare e poi frullatela. Se il composto fosse troppo sodo potete allungarlo un pochino con qualche cucchiaio di brodo.

Procediamo col risotto...Fate sciogliere del burro in un tegame (il quantitativo è meglio che non ve lo dia, nella mia famiglia se ne abusa parecchio...), unite il soffritto che avete preparato con cipolla, carota e sedano tritati fini e fateli appassire senza colorire. Buttate il riso e tostatelo per 4-5 minuti mescolando finchè i chicchi non sono appena opachi. Unite il vino bianco, ed una volta sfumato, il brodo poco alla volta, continuando a mescolare. Appena prima che venga ultimata la cottura aggiungete la crema di zucca.
Quando la crema si sarà omogeneizzata col riso aggiungete il taleggio tagliato a tocchetti, qualche cucchiaio di burro e due grandi manciate di parmigiano e iniziate a mescolare energicamente con un cucchiaio di legno per mantecare il riso. Se necessario fate riposare qualche istante.

Servite il risotto caldo, cospargendovi sopra degli amaretti sbriciolati e qualche schizzo di sciroppo di mostarda come faceva mio fratello Guido, è veramente una favola, ma soprattutto ha mantenuto il gradino più alto del podio di Alice!
 
Anna

lunedì 15 ottobre 2012

Puntine di maiale glassate

Uaaaa!! Sfogliavo l'ultimo numero di Sale&Pepe e appena le ho viste ho pensato che avrei dovuto assolutamente farle al più presto. E quale occasione migliore se non una domenica di tempo incerto con amici e pargoli a pranzo?



Ingredienti per 4 persone

16 puntine di maiale (almeno!)
un limone
4/5 cucchiai di miele
1dl di salsa di soia

Eliminate l'aventuale grasso in eccesso dalle puntine di maiale, sciacquatele sotto l'acqua corrente e asciugatele bene con la carta da cucina.
Nel frattempo preparate la marinata, iunendo in una ciotola (io lo faccio generalmente nei sacchetti per alimenti) il miele, la salsa di soia, il limone spremuto e le bucce alle puntine di maiale. LAsciate pmarinare in frigorifero per quanto più tempo possibile, ma direi minimo un'ora. Accendete il forno a 220° e quando è caldo infornate le puntine con tutta la marinata. Cuocete per circa 40 minuti bagnandole di tanto in tanto con la marinata. Via libera a leccarvi le dita e i baffi!


Giò