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domenica 8 maggio 2016

Red velvet cake. Un lab e una torta per la festa della mamma! @VanillaBakery, milano

Sono anni che voglio provare a fare la red velvet cake e poi non l'ho mai fatta. Non so cosa mi abbia fermato: le ricette "rubate" qua e là sempre diverse, il procedimento che sembra lungo e laborioso (ma in realtà non lo è), il colorante rosso (che non è rosso come quello che si vende negli USA perchè per noi quello è "illegale" " e allora "che gusto c'è"), il topping "così frosting" ...
Fino a quando un paio di settimane fa non ricevo l'invito a parteicpare a un lab promosso da Vanilla Bakery Milano in occasione della festa della mamma. E' il mio momento: non posso farmi sfuggire questa occasione.
E ho fatto molto bene: una location davvero carina, che ti porta per quelle due ore in un posto da sogno dove tutto sembra coccolarti, dove tutto è ovattato, dai sorrisi delle persone che ti acoclgono ai colori tenui delle pareti, un profumino di dolci, biscotti, ma anche di deliziosi streetfood salati americani che ti fanno venire l'acqiolina in bocca appena varchi la porta di ingresso, il sorriso smagliante di Cristina, la cortesia e la gioia di sbattere uova e zucchero di Artemisia, un sacco di nuovi amici blogger e non. Insomma una piacevolissima serata con le mani in pasta anticipata da un aperitivo a base di bollicine (rogorosamente rosè) e bagel con cream cheese, salmone e avocado (che era da sballo), jalapenos, mozzarella stick e cupcake da urlo.
Insomma se ancora non ci siete stati, andateci. E poi tornateci, come ho fatto io e tutte le persone a cui l'ho suggerito per una colazione, un brunch, una merenda con i bimbi o un aperitivo rubato per strada di ritorno dal parchetto.
Grazie Cristina, Grazie Vanilla Bakery!
E viva la mamma, perchè come la mamma non c'è nessuno :)







Ingredienti
Per la torta - stampo diametro 20cm:
250 gr di farina 00
150 gr di burro
250 gr di zucchero
2 uova
30 gr di cacao
1 tea spoon di estratto di vaniglia
3 tea spoon di colorante alimentare liquido rosso
1 tea spoon di bicarbonato
1 tea spoon di aceto bianco
240 gr di latticello
Per il latticello:
115 ml di latte
115 ml di yogurt
10 ml di succo di limone
Per il cream cheese frosting:
250 gr di philadelphia
150 gr di burro
300 gr di zucchero a velo
1 tea spoon di estratto di vaniglia
Per la bagna (facoltativa)
700ml di acqua
300g di zucchero
10gr stecca di cannella
5gr anice sellato
buccia di un limone
buccia di un arancio

1 stecca di vaniglia

Mettete tutti gli ingredienti della bagna in un pentolino sul fuoco e lasciare sobbollire per qualche minuto finchè lo zucchero non si sia completamente sciolto e tutti gli odori si sprigionino. Spegnete il fuoco, lasciate tutto in infusione e fatela raffreddare. Colate e filtrate prima di usarla.
Se non avete trovato il latticello (si trovi in alcuni supermercati bio e “naturali”), preparatelo semplicemente unendo i vari ingredienti, latte, yogurt e limone e mescolando energicamente er alcuni minuti fino ad ottenere un composto omogeneo. Per la torta: prendete il burro morbido e unitelo a metà dello zucchero mescolando per almeno 10 minuti fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso (se avete la planetaria potete utilizzarla, con il gancio frusta, riducendo così il tempo necessario.) Unite le uova a temperatura ambiente una alla volta, alternandole con la metà rimanente dello zucchero. Aggiungete il cacao e la farina, setacciati, poi il colorante e la vaniglia continuando a mescolare. Infine aggiungete un cucchiaino di bicarbonato, uno di aceto bianco e il latticello. Questa seconda operazione si può fare anche con la planetaria usando però il gancio a foglia.
Ungete e infarinare una teglia rotonda, del diametro di 20cm, abbastanza alta e versare il composto. Infornate per 40 minuti a 170°.


Mentre la torta è in forno preparate la crema al formaggio: mescolate il formaggio cremoso tipo Philadelphia con il burro, aggiungete lo zucchero a velo e un cucchiaino di estratto di vaniglia. Montate il tutto fino ad ottenere un composto spumoso, morbido e facile da spalmare.

Una volta che la base della torta è raffreddata "pungetela" con i rebbi di una forchetta (non siate timidi, spingete pure la forchetta in profondità) e bagnatela generosament con la bagna così che rimanga morbida e profumata. Tagliatela quindi in 2 o 3 dischi. Poggiate il primo disco su un piatto da portata e ricopritelo di cream cheese frosting, coprire con il secondo disco e spalmare la crema di nuovo. Coprire con il terzo disco e, a questo punto, rivestire tutta la Red Velvet Cake di crema. 
Decorate la torta, magari facendovi aiutare dai vostri bimbi così sarà ancora più divertente!


Giò



lunedì 29 febbraio 2016

Briochine veloci. Una domenica di pioggia (con i bambini in casa, svegli all'alba)

Week end di pioggia, il piccolino con il febbrone e un pigiama party del "grande". Le occhiaie e gli sbadigli non si sprecano, ma in  pochi minuti siamo riusciti a far sprigionare per tutta casa quel profumino di torta che ha rimesso subito di buon umore e fatto tornare il sorriso, con tanto di ola dei pigiamati che tutto si aspettavano tranne fumanti "brioche" ripiene di cioccolato, marmellata e crema di pistacchi. Una tazza di the o di latte caldo e ci siamo tutti ringalluzziti!Benchè siano le 8 del mattina di una uggiosa, umida e piovesa domenica mattina. Pant pant...




Ingredienti per 12 pezzi

un rotolo di pasta sfoglia (o pasta briseè) 
nocciolata 
crema di pistacchio
marmellata
zucchero a velo

Dividete la pasta sfoglia in 12 spicchi regolari. Fate una piccola incisione alla base di ogni spicchio e mettete su ciascun spicchio un cucchiaino di marmellata, cioccolata o crema di pistacchio. Non fatevi prendere la mano, nè dagli occhi più golosi dello stomaco: ne basta davvero un cucchiaino, altrimenti in cottura rischiate che il ripieno esca tutto!

Arrotolate dalla base alla punta ciascuno spicchio avendo cura di chiudere bene. Sistemate i vostri cornettini su una placca ricoperti di carta forno e fate cuocere in forno caldo per circa 15 minuti.
Tirateli fuori, fateli raffreddare ualche minuto su una gratella per dolci e spolverizzateli con lo zucchero a velo.
Vanno a ruba, correte!!!


Gio

lunedì 25 gennaio 2016

Un tweet e una ricetta. Ciambellone all'arancia.

Proprio così: un tweet con le sole dosi di un dolce. Curioso: dopo pranzo lo sperimento subito, modificando leggermente gli ingredienti per venire incontro alla mia dispensa e soprattutto alla pigrizia di uscire con questo freddo! Di una semplicità disarmante e con una nota di arancio che mi è piaciuta molto. Giusto unanota, altrimenti il rischio è che stuferebbe. Perfetta per la prima colazione, ma anche per un pranzo, magari accompagnato da una salsa a base di marmellata di arancio amaro o per i più golosi da una crema al cioccolato. Arancio e cioccolato ben si sposano, quindi perchè non provare? Una domenica pomeriggio e l'ho già infornata due volte. Ottimo uso di twitter. Grazie a chi l'ha postato!





Ingredienti
300g di farina (io ho usato 200g di farina 00 e 100gr di farina integrale)
250g di zucchero (io ho usato metà zucchero normale e metà di canna)
3 uova intere
1 cup di olio di semi
il succo e la scorza di un arancio
1 bustina di lievito
un pizzico di sale

Unire tutti gli ingredienti in un mixer e "frullare" finchè non saranno ben amalgamenti e sarà diventato un composto spumoso.
Accendere il forno a 180° e far cuocere per circa 40 minuti. Far raffreddare prima di sformare.
Tutto qui. Davvero? Si, davvero lo giuro.


Giò



lunedì 5 ottobre 2015

Pizza di scarola

Non c'è niente da fare. Alla fine i lmio essere napoletano esce sempre e mi fa preferire i sapori del sud a ogni altra cosa. La pizza di scarola è una di queste...e la faccio decisamente troppo poco. E' vero che giù si mangia soprattutto i giorni che precedono il Natale, quando la "cena di magro" è richimata all'ordine, ma perchè che è così buona? L'ultima volta ho raddoppiato le dosi ne ho fatte due e questa seconda l'ho tagliata a fette e surgelata. Ecco pronti un po' di pranzi in ufficio. Visto che la pausa pranzo viene la maggior parte delle volte tristemente passata davanti al pc, almeno me la rendo saporita!



Ingredienti per una teglia tonda da circa 27cm di diametro
pasta per il pane, circa 800g
1,5 kg di scarola
aglio
olio extra vergine di oliva
olive di gaeta denocciolate
capperi dissalati
una manciata di uvetta ammollata in acqu tiepida
un paio di manciate di pinoli tostati
3/4 filetti di acciughe sott'olio
sale e pepe

Pulite le scarole sotto l'acqua corrente. Fatele bollire in poca acqua salata per una decina di minuti, scolatele e strizzatele molto bene affinchè perdano tutta l'acqua di cottura.
In un ampio tegame fate rosolare nell'olio l'aglio (che poi eliminerete) e sciogliete le acciughe sott'olio. Aggiungete quindi le olive deonocciolate, i capperi dissalati, l'uvetta e i pinoli tostati. Per ultimo aggiungete le scarole strizzate e tagliate grossolanamente. Coprite e fate cuocere per una decina di minuti circa. Aggiustate di sale e pepe. Mentre la scarola si raffredda, stendete la pasta lievitata e dividetela in due parti (fatene una più grande che servirà perla base e una più piccola che userete come "coperchio"). Rivestite con metà della pasta una teglia da forno, aggiungete le scarole e chiuderre con la pasta avanzata. Sigillate bene i bordi e lasciate lievitare per un'ora circa. Cuocete in forno a 200° per circa 30/40 minuti. Fatela intiepidire prima di tagliarla, altrimenti si romperà!

Giò



giovedì 16 aprile 2015

Lievito madre: come farlo in casa

Sono 5 mesi che faccio il pane settimanalmente con il mio lievito madre. E' bellissimo.
L'ho curato come un bimbo, tanto che Iolanda ha voluto dargli un nome appena è nato: Ciccio Lievito. Lo porta a riposare al tiepido, mi aiuta a fargli la pappa, praticamente è diventato il suo fratellino...
Ora Ciccio Lievito mi da soddisfazioni enormi, con qualunque tipo di panificazione. Riesco a fare baguette, pagnotte tipo Altamura, pagnotte ai cereali, spighe per le feste, baton, filoni bianchi, pane in cassetta al latte, pan brioche e chi più ne ha più ne metta!
Di solito si usa una proporzione di 1:3 di lievito e farina, quindi per 750 g di farina userete 250/300 g di lievito madre.
Non vi nascondo che all'inizio è stato difficile.
I primi 15 giorni sono fondamentali perchè fermenti nel modo giusto, e se come me sbagliate l'orario con cui iniziate, vi troverete a dover mettere la sveglia alle 4 del mattino per rinfrescarlo.
Fatevi furbi e non fate il mio stesso errore! Calcolate bene l'orario con cui iniziare a creare il vostro lievito!
Ci sono diversi modi per creare da zero un lievito madre. Alcuni usano l'uva, altri miele o zucchero come agenti lievitanti per dargli una spinta in più.
Io ho voluto iniziare dalla base: acqua e farina.
La farina dovrà essere una farina forte da panificazione, ad alto contenuto proteico, la Manitoba, o farina 0 è perfetta.
L'acqua dovrà essere sempre a 25°C, quindi da ora in poi sarà sufficiente tenere una bottiglia a temperatura ambiente e usare quella (a gennaio non avevo questa fortuna!).



Ecco cosa vi servirà:
Farina 0
Acqua a 25°C
Un vaso di vetro o un frigoverre con relativi tappi.

Iniziamo?
Via!!!!

GIORNO 1 
400 g manitoba
500 ml acqua a 25°C
contenitore di vetro
canovaccio
cucchiaio di legno

Mescolate acqua e farina.
Coprite col canovaccio.
Far riposare al tiepido (23°C circa) con ricambio d'aria ma non corrente diretta per 24 ore.

GIORNO 2
Vedrete in superficie delle bollicine. Buon segno!
Con un cucchiaio di legno mescolate incamerando aria.
Coprite col canovaccio e fate riposare al tiepido per 24 ore.

GIORNO 3
200 g di manitoba
200 ml di acqua a 25°C

Unite al lievito l'acqua e mescolate.
Unite la manitoba e mescolate.
Coprite col canovaccio e fate riposare al tiepido per 24 ore.

GIORNO 4
200 g di manitoba
200 ml di acqua a 25°C

Unite acqua e manitoba e mescolate.
Coprite col canovaccio e fate riposare al tiepido per 12 ore.

GIORNO 5
(2 RINFRESCHI)
2x 200 g manitoba
2x 200 ml acqua a 25°C

Ora il lievito inizia a crescere e ha bisogno di nutrimento più frequentemente.
12 ore dopo l'ultimo rinfresco del GIORNO 4 dimezzate il lievito scartandone metà, questo farà concentrare i batteri rendendolo più forte.
Nutritelo con 200 g di manitoba e 200 ml di acqua e fatelo riposare al tepido col canovaccio.
Dopo 12 ore nutritelo nuovamente con le stesse proporzioni.
Fatelo riposare al tiepido coperto dal canovaccio.

GIORNO 6
(2 RINFRESCHI)
2x 200 g manitoba
2x 200 ml acqua a 25°C

Nutritelo con 200 g di manitoba e 200 ml di acqua e fatelo riposare al tepido col canovaccio.
Dopo 12 ore nutritelo nuovamente con le stesse proporzioni.
Fatelo riposare al tiepido coperto dal canovaccio.

GIORNO 7
(3 RINFRESCHI)
Avrete bisogno un contenitore di vetro con coperchio a cui avrete fatto due piccoli fori

PRIMO RINFRESCO:
100 g di lievito madre (scartate il resto)
50 g manitoba
50 ml acqua a 25°

Mescolate il lievito con acqua e farina.
Mettete a riposo in luogo tiepido per 8 ore.

SECONDO RINFRESCO:
200 g di lievito madre
100 g manitoba
100 ml acqua a 25°C

Mescolate il lievito con acqua e farina.
Mettete a riposo in luogo tiepido per 8 ore.

TERZO RINFRESCO:
400 g lievito madre
200 g manitoba
200 ml acqua a 25°C

Mescolate il lievito con acqua e farina.
Mettete a riposo in luogo tiepido per 8 ore.

GIORNI 8-14
Procedete come per il GIORNO 7 con 3 rinfreschi al giorno ogni 8 ore, tenendo al primo rinfresco del giorno solo 100 g di lievito e scartando il resto, altrimenti vi troverete con chili e chili di lievito e tanta farina e acqua sprecate.
Acqua e farina (rispettivamente in ml e g) avranno sempre quantità uguali tra loro, e dovranno essere la metà del peso del lievito per sempre.
Es. Avete 100 g di lievito madre, dovrete usare 50 g di farina e 50 ml di acqua.

DAL GIORNO 10 POTETE INIZIARE A PANIFICARE CON IL VOSTRO LIEVITO!

Gli orari dei rinfreschi potranno essere adattati alle vostre esigenze e ritmi. Potrete pian piano livellare l'orario giocando di mezzora prima o dopo l'orario stabilito avvicinandovi di volta in volta all'orario che fa per voi.

Esempio:
ore 8   giorno precedente alla panificazione:     Primo rinfresco
ore 20 giorno precendente alla panificazione:   Secondo nutrimento
ore 8   giorno di panificazione:                          Preparate l'impasto con la quantità di lievito                                                                             necessaria e rinfrescate il resto.





NOTA BENE:
Se non avete intenzione di panificare tutti i giorni, e come me prevedete di farlo una volta alla settimana o meno ancora, potete rendere dormiente il lievito.
A temperatura di refrigerazione (4°C) i batteri non muoiono, ma cadono in stato dormiente, quindi mettendo il lievito in frigorifero questo resterà tranquillo e non morirà.
Ma come gli animali che vanno in letargo hanno bisogno di scorte di nutrienti, così anche il vostro lievito avrà bisogno di essere nutrito subito prima che lo mettiate in frigorifero.
In frigorifero, per mantenerlo attivo ma dormiente, dovrete nutrirlo 1 VOLTA ALLA SETTIMANA, usando l'acqua alla temperatura di 35°C anziché di 25°C.

Se procedete in questo modo dovrete avere un'accortezza quando vorrete panificare.
Il lievito andrà riattivato.
Per riattivarlo dovrete tirarlo fuori dal frigorifero due giorni prima di quando vorrete fare il pane. E dovrete nutrirlo 3 volte al giorno come nella seconda settimana.
Dopo 48 ore questo sarà pronto a farvi sfornare perfetti e fragranti prodotti!

Dopo un paio di mesi il mio lievito si è abituato a due rinfreschi al giorno. Quindi lo sbattimento è relativo, basta stabilire degli orari in cui siete in casa, tanto ci vogliono due minuti!





Il pane fatto con il lievito madre è di gran lunga più buono di quello fatto con lievito chimico o fresco di birra, permette una lievitazione ad alveolature più ampie rendendolo più soffice, e ha una durata in dispensa maggiore!
Faccio il pane una volta a settimana, due tipi generalmente, un filone in cassetta da 2kg e panini di vario genere, di solito uno dei due è bianco e l'altro ai cereali.
Ne faccio così tanto perchè appena si raffredda lo porziono (il filone in 4/5 parti) e lo surgelo in buste per alimenti.
In questo modo tutte le sere prima di andare a letto tiro fuori dal freezer il pane, e al mattino è perfetto, croccante fuori e soffice dentro, come appena sfornato!
Più tempo passerà più il vostro lievito diventerà forte e buono, io noto continui miglioramenti nella consistenza del pane!

Se volete un pane con la crosta croccante e avete un forno domestico tradizionale, in cottura dovrete aggiungere vapore, questo permetterà alla crosta di diventare friabile e croccante, proteggendo l'interno e mantenendolo fresco più a lungo.
Ci sono diversi modi per aggiungere vapore, ma il più semplice è mettere sul ripiano più basso del forno una placca o una teglia, quando il forno sarà arrivato a temperatura versateci dei cubetti di ghiaccio e infornate il pane.
Il ghiaccio sciogliendosi, per lo shock termico produrrà vapore, e voi avrete un pane strepitoso!

Vi regalerò qualche altro trucchetto nei prossimi post, non posso svelare tutto subito! E poi, nelle prossime settimane voi sarete presi a curare il vostro nuovo membro della famiglia!

Anna  























lunedì 26 gennaio 2015

Un, due tre. Grissini di brisè.

Grissini sempre pronti e che si fanno in un battibaleno? Da mangiare oggi , domani...e se conservati bene anche tra una settimana! Ecco il trucco!



Ingredienti per una 40ina di grissini

250g di farina
125g di burro freddo
circa 80g di acqua ghiacciata
sale
parmigiano, pecorino, parika o qualsiasi altra spezia o ingrediente per insaporire i grissini

La ricetta è semplicissima e velocissima: l'unica accortezza è quella di utilizzare ingredienti e attrezzi freddi di frigorifero. Mettete in un frullatore la farina e il burro freddo tagliato a dadini e frullate fino ad ottenere una consistenza sbriciolata e farinosa. Aggiungete eventuale spezia, aroma o formaggio per insaporire. Non frullate troppo altrimenti le lame si surriscaldano troppo. Mettete il composto sabbioso su un ripiano o in una ciotola (purchè fredda) ed agigungete a poco a poco acqua ghiacciata finchè non otterrete un impasto compatto ed elastico. Coprite con della pellicola e lasciate in frigorifero per almeno 40/60 minuti.
Trascorso questo tempo, non prima,la pasta è pronta per essere utilizzata. Stendetela con un mattarello e ricavatene tante striscioline, che altro non saranno che i vostri grissini. Spolverate se volte con del sale maldon o del sesamo o semi di paapvero se non avete utilizzato altri insaportiri nell'impasto. Infornate i grissini a forno caldo finchè non saranno dorati. Abbiate cura di distanziarli tra di loro perchè in cottura si gonfiano.
In pochi minuti avrete degli ottimi grissini per accompagnare il vostro guacamole, il vostro hummus, il vostro tzatzicki o semplicemente da sgranocchiare così!

Giò

lunedì 27 ottobre 2014

Mini muffin alle more

Ho trovato questa ricetta in fondo ad una delle borse dello scorso inverno. Semplicemente cercavo tutt'altro e tra ticket scaduti, pacchetti di cicche mezzi aperti e altre schifezze (ma perché sono così disordinata??!!) ho trovato la pagina strappata di un giornale. Non poteva che essere una ricetta. Chissà quando e dove l'ho "rubata". Meglio non farsi troppe domande e venire al dunque: facciamoli!
I muffin mi piacciono, ma nel tempo ho capito che devono essere fatti in versione mignon, altrimenti "stufano" e c'è il rischio che risultino "gnucchi", che allappino la bocca. Questi sono super veloci e con una spolverata di zucchero a velo all'ultimo sono deliziosi. Non è farina del mio sacco, ma hanno passato l'esame!




Ingredienti per circa 12/14 mini muffiin

110g di farina 00
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
100 g di zucchero zefiro
poco latte
mezzo vasetto di yogurt bianco, preferibilmente intero e cremoso
una noce di burro sciolto
1 uovo intero
1 pizzico di sale
una ventina di more (o mirtilli o lamponi o fragole..)
zucchero a velo, qb

Accendete il forno a 170°. Unite in una bastardella gli ingredienti secchi, quindi la farina, il lievito, lo zucchero e un pizzico di sale. In un'altra ciotola unite invece gli ingredienti liquidi: latte, uovo, yogurt e il burro. Incorporate gli ingredienti liquidi con quelli secchi finché il composto non risulterà omogeneo e senza grumi. Unite quindi le more mescolando brevemente e delicatamente affinché non si rompano. Imburrate uno stampo per mini muffin e versatevi il composto  riempendo ciascun piroettino fino a 3/4. Infornate e fate cuocere a fuoco caldo per circa 15 minuti. Sfornate, lasciate intiepidire e prima di servire spolverizzate con dello zucchero a velo.

Giò


lunedì 14 luglio 2014

Il tiramisù con i frutti di bosco della Peppona

Come dice il nome della ricetta questo è il tiramisù della mia amica Peppona!
L'ho mangiato a casa sua dopo averne sentito parlare e decantare la bontà diverse volte e da più persone. E così alla prima occasione di pranzo tra amici in campagna in una giornata con sole a picco cielo terso e senza un alito di vento non me lo sono fatta sfuggire!
Ha avuto un gran successo, anche tra chi, come ma, non è amante del tiramisù.
E' un dolce fresco, colorato, profumato e la scorza di limone lo rende ancora più fresco ed estivo!
Grazie Peps! E tanti auguri a me!




Ingredienti per una teglia per 8/10 persone:

1lt di acqua
1 bicchiere di zucchero
1 confezione di fragole
1 bicchiere di brandy
500gr di mascarpone
6 tuorli
3 albumi
6 cucchiai di zucchero
scorza grattugiata di un limone
frutti di bosco

Iniziate preparando lo sciroppo di fragole: mettete sul fuoco 1 lt di acqua con 1 bicchiere di zucchero, 1 bicchiere di brandy e le fragole tagliate a metà. Lasciate cuocere per circa 1 ora. Spegnete e fate raffreddare.
Nel frattempo preparate la crema di mascarpone. Sbattete i tuorli d'uovo con lozucchero, aggiungete il mascarpone. A parte montate a neve gli albumi con un pizzico di sale. Quando saranno ben montati uniteli delicatamente al composto di tuorli e mascarpone.
Bagnate i savoiardi con lo sciroppo di fragole ormai freddo e fate un primo strato di biscotti. Ricoprite con la crema di mascarpone e i frutti di bosco. Fate quindi un secondo strato di savoiardi, crema e frutti di bosco. Aggiungete  un po' di scorza di limone grattata. Fate riposare in frigorifero per almeno 4 ore prima di servire.






Giò






lunedì 24 marzo 2014

Crostata con crema di marroni e gocce di cioccolato

Questa crostata mi ricorda la mia amica Paolina. Sarà che in uno dei miei momenti bui sfornavo crostate  a gogo e cercavo adepti che le mangiassero - e Paolina non si è mai tirata indietro - sarà perché ogni volta che il momento buio capitava a lei io cercavo di tirarla su con una crostata o con un vasetto di crema marroni per cui, diciamocelo, lei ha un debole e io pure. Quindi diciamo che in un modo o in un altro trovo sempre in dispensa un vasetto di crema di marroni. L'altra sera avevo amici a cena e come sempre l'ho saputo all'ultimo…dolce dolce dolce..certo! Faccio una crostata (così con la frolla che resta ho il piano b- alias domenica con pioggia- con Tommitommi)! Il tempo quasi autunnale di questo week end (dopo l'illusione dell'attesa primavera) ha avuto la sua parte e ovviamente il famoso vasetto di crema di marroni in dispensa mi capita proprio tra le mani. Aggiungo qualche goccia di cioccolato fondente, una spolverata di zucchero a velo quando sarà fredda e il dolce è fatto! Mi dispiace che Paolina non fosse tra gli amici con le gambe sotto al tavolo sabato sera e che Tino abbia talmente gradito la crostata che si è portato via quel poco che è avanzato. Vuoi dire di no a un single che ti chiede la colazione per la domenica mattina? Non si può. Paolina, abbi fede: il prossimo vasetto e la prossima crostata sono tue :)


Ingredienti per una teglia dal diametro di 28cm:
pasta frolla
1 vasetto di crema di marroni fatta così
gocce di cioccolato fondente qb
zucchero a velo qb

per la pasta frolla:
3 rossi uovo
300gr farina 00
150g di burro freddo
120g di zucchero
1 pizzico di sale
scorza di limone o una bustina di vaniglina

Per prima cosa fate la pasta frolla lavorando insieme tutti gli ingredienti. Come sempre il suggerimento è di non lavorarli troppo altrimenti si surriscalda e si rischia che "impazzisca". Quando gli ingredienti sono ben amalgamati, formate una palla che lascerete riposare in frigorifero per una mezzoretta (ma anche meno se siete a corto di tempi. Se siete proprio a "cortissimo", potete saltare questo passaggio e in caso lasciatela stesa in frigorifero mentre il forno raggiunge la temperatura). Imburrate e infarinate una teglia da crostate e stendetevi la pasta (spessore circa 5mm). Bucherellatela con i rebbi di una forchetta, ricopritela con abbondante crema di marroni, aggiungete le gocce di cioccolato e terminate con le strisce di frolla come si usa fare con le crostate. Fate cuocere a forno caldo 180° per circa 45 minuti, o finché la frolla non avrà raggiunto un colore dorato.
Lasciate raffreddare e spolverate con lo zucchero a velo solo prima di servire.

Giò




lunedì 24 giugno 2013

Crostata di lamponi e crema al limone

Ecco che ritorniamo a parlare di dolci "super" e non possiamo non ricordare la fonte di questa bontà: la nostra amica Seri.
Questa torta Seri ce l'ha fatta scorpire a un evento di beneficenza "Gli amici di Edoardo" a cui abbiamo partecipato con un trio che non potevamo che chiamare Verzamonamour . Inutile dire che è andata a ruba in pochi attimi. E non poteva che essere diversamente:  l'accostamento limone-lampone è davvero super. Io ho un debole per la torta cioccolato e lamponi (sempre sua, ca va sans dire), ma anche questa è davvero strepitosa e lascia tutti a bocca aperta, ma pancia piena!!!
Non valgono le lacrime di coccodrillo: si sa ancora prima di sfornarla che ne magerete decisamente troppa!! Relax&enjoy :)

Seri, ma come fai a tirare fuori dal cilindro queste teorte..una più goduriosa dell'altra? Grazie, grazie, grazie :)


Ingredienti per uno stampo da 28cm

Pasta frolla
250gr farina
100gr zucchero
150gr burro
2 tuorli
scorza di limone grattugiata
1/2 bustina di vanillina

Crema al limone
6 tuorli d'uovo
200gr di zucchero
1dl di succo di limone
scorza grattugiata di limone
110gr di burro

Per prima cosa fate la pasta frolla impastando velocemente tutti gli ingredienti. Quando l'impasto è omogeneo dategli la forma di palla e mettete a riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Stendete quindi la pasta frolla e foderate lo stampo imburrato e infarinato. Fate dei buchini con i rebbi di una forchetta sulla frolla e fate cuocere a 180°. Se avete dei fagioli secchi, fate cuocere la frolla per i primi 10/15 minuti coperta con della carta forno e i fagioli secchi: questo farà si che la frolla non "cresca". Trascorsi questi primi minuti eliminate la carta forno e i fagioli e proseguite la cottura finchè della base finchè non sarà completamente cotta. Mentre la frolla si raffredda preparate la crema. Mettete tutti gli ingredienti in un pentolino e a fuoco dolce e mescolando sempre con molta cura fate cuocere per circa 10/12 minuti. Deve risultare una consistenza cremosa. Attenzione a non cuocerla troppo altrimenti rischiate che diventi gommosa e collosa. Riempite lo stampo di frolla con la crema al limone, cospargere con i lamponi e solo all'ultimo spolverate con dello zucchero a velo.
Wow. Non vedo l'ora che sia ora di cena!

Giò

Ps: Debsdedebbissupersunflower: non è la crostata con le fragoline dell'altro giorno, ma farebbe la stessa fine....






lunedì 20 maggio 2013

Beni come si fa la torta dei 7 vasetti? Detto, fatto.

Beni, quante volte ti ho chiesto come si fa la torta dei 7 vasetti? Forse un centinaio. E continuo a farlo anche dopo che me l'hai data. La faccio praticamente un giorno si ed uno pure, ma Francidettobaldo dice che la tua...era "diversa" e poi non la facevi a ciambella! "Si avvicina, ma..."Arghhh! Mi viene il nervoso (anche perchè nel frattempo fetta dopo fetta la finisce), ma capisco perché è proprio vero che i ricordi della propria infanzia e i sapori di casa sono imbattibili.
Però mi consolo perchè tu, invece, hai confessato "Giò, è lei!". Grande Beni, lo dico io a te. E anche Tommitommi ringrazia. Stasera quasi quasi la rifaccio.



Ingredienti per circa 8 persone, stampo da 24cm

1 vasetto di yoogurt
1 vasetto e mezzo di zucchero
3 vasetti di farina
1 bustina di lievito
3 uova intere
1/2 vasetto di olio di semi
( io a volte aggiungo  scorza di limone o arancio grattuggiato, altre  in metà impasto metto del cacao amaro in polevere, così da ricreare il ciambellone "marmorizzato")

Mescolate insieme tutti gli ingredienti, aiutandovi se le avete le fruste così da semplificare, velocizzare il lavoro ed evitare la formazione di eventuali grumi. Versate l'impasto in una teglia imburrata ed infarinata. Fate cuocere a forno caldo, circa 200°, per circa 30 minuti: è cotto quando bucandolo con un bastoncino, questo rimane asciutto.

Se non la mangiate (e finite) a colazione, magari inzuppata nel caffè o nella tazza di latte, il vino consigliato da Alessia Di- Sommerlier AIS, alias @AlexisDix su Twitter è un Moscato d’Asti Moncucco 2010 di Fontanafredda prezzo medio in enoteca 11 Euro. Adoro il moscato: speriamo di riuscire a salvare una fetta di torta per stasera!!

Giò

lunedì 6 maggio 2013

Blueberry (and walnut) muffins

Ho da sempre adorato i dolcetti americani con i mirtilli: siano essi muffin o bagel. Chi mi consoce ormai sa che ci sono periodi in cui sento particolare bisogno di mettere le mani in pasta, sporcare in ogni dove di farina e sfornare a ciclo continuo. Un primo giro è toccato ai mirtilli che di lì a qualche giorno mi avrebbero chiesto pietà. Poi ho trovato online una ricetta che mi ha incuriosito perchè aggiunge anche le noci, che danno quel tocco di croccantezza, e lo yogurt, così da avere l'illusione di usare un po' meno burro! Andata: via di muffin! Tommitommi a colazione gradirà!


Ingredienti per circa 15 muffin

400gr farina
16gr di lievito per dolci
200gr di zucchero semolato
2 uova
140gr di yogurt bianco
120gr di mirtilli
100gr di noci
75gr di burro sciolto
semini estratti da una stecca di vaniglia

Il procedimento è piuttosto semplice e veloce e segue il classico metodo di preparazione dei muffin americani: si mischiano prima gli ingredienti "asciutti", poi quelli bagnati e solo alla fine si uniscono i due composti.
Quindi inziamo mescolando farina, zucchero, lievito e quanto estrastto dalla stecca di vaniglia. A parte mescoalte le uove, il burro sciolto, lo yogurt,. Mischiare  ora i due composti velocemente, senza usare le fruste: non deve risultare un composto omogeneo. Unite quindi i mirtilli e i gherigli di noce.Mettere il composto ottenuto nei singoli pirottini, spolverare con un po' di zcchero e infornare per circa 20/25 minuti a forno caldo, 180°.
Good morning!

ps se, anzichè servirli durante la prima colazione, pensate di utilizzarli a fine pasto o se organizzate una merenda con anche qualche adulto, Alessia Di, Sommelier AIS, alias @AlexisDix su Twitter consiglia di abbinare un Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Spumante DOC di Cascina Gilli prezzo medio in enoteca 10 euro www.cascinagilli.it
Giò

lunedì 29 aprile 2013

Clementine Tart

Seri, ottima cuoca citata già diverse volte, soprattutto quando mettiamo le mani in pasta soprattuto in tema di dolci, di tanto in tanto, "random", mi manda una ricettina via mail. Sembra un po' "una ricettina al giorno toglie il medico di torno". Beh, l'effetto è simile: mi si illuminano gli occhi, ma soprattutto mi si scaldano le mani e faccio il conto alla rovescia al mio rientro a casa o al we per poterla fare. Subitoooo! So che vado a colpo sicuro: non c'è stata mai una volta che una sua ricetta mi abbia fatto fare brutta figura...ma nemmeno che abbia lasciato "indifferenti" i miei ospiti. Anzi, si sono sempre meritati un applauso. Grazie Seri!
Ed eccoci quindi alle prese con una torta ai clementini. Torta ai clementini? Leggendo poi l'esecuzione il mio stupore aumenta ancora di più! Ma come..si devono davvero bollire con tutta la buccia? E poi frullarli..sempre con la buccia? Niente farina? Ma siamo certi? Vabbè, dai..Giò smetti di mandarle messaggini di conferma: porta il computer in cucina e segui pedissequamente ogni singolo passo. Esattamente com'è scritto: niente di più, niente di meno.

ps so che ormai siamo fuori stagione (benchè il clima ci riporti a Novembre, in Scozia...), ma l'altro giorno ero in Liguria a casa di amici e vedendo un albero di clementini non ho resistito!



Ingredienti per uno stampo da 28cm

450 g clementini biologici, non trattati
250 g mandorle bianche pelate
250 g zucchero
6 uova intere
1cucchiaino di estratto di vaniglia, o una bustina di vanillina o meglio ancora il contenuto di una stecca di vaniglia
1 cucchiaio da the di lievito per dolci


Bollite i clementini per circa 40 minuti, insieme alla luro buccia. Scolateli, lasciateli raffreddare, tagliateli a metà e passateli nel mixer avendo cura di elimianre tutti i semi. Frullate fino ad ottenere una purea omogenea e liscia. Intanto tritate grossolanamente le mandorle: non deve diventare una farina!
Sbattete con le fruste le uova, lo zucchero, la vaniglia e il lievito finchè non otterrete un composto spumoso e gonfio.
Aggiungete quindi la purea di clementini e le mandorle. Mescolate bene così da amalgamare il tutto e riempite uno stampo dal diametro di circa 28cm..
Fate cuocere a forno caldo (180°) per circa 50 minuti.Lasciatela raffreddare e solo prima di servirla ricoprite con lo zucchero a velo.
Deliziosa, unica e originale. Assolutamente da provare!

Vino consigliato da Alesia Di sommelier AIS, alias @AlexisDix su Twitter: Pianae Moscato Reale 2009 DOC di Di Majo Norante prezzo medio in enoteca 16 euro (0.75) www.dimajonorante.com


Giò

lunedì 10 dicembre 2012

Crostata crema e pinoli

Tanti auguri, Francidettobaldo! 
Non so se sia come quella di mammà tua, ma quando l'hai vista hai sorriso e soprattutto l'hai mangiata con molto, molto gusto!
Missione compiuta!! :)


Ingredienti per uno stampo da 27 cm di diametro

Per la pasta frolla 
250gr farina 00
150gr di burro
100gr zucchero semolato
2 grossi tuorli
un pizzico di sale
scorza di limone grattugiata

Per la crema:
300ml di latte
200ml di panna fresca
4 tuorli
40gr di farina
80gr di zucchero semolato

pinoli, quanto basta

Per prima cosa fate la pasta frolla, impastando tutti gli ingredienti insieme avendo cura come sempre di non lavorarla troppo altrimenti impazzisce. Non appena gl iingredienti si saranno amalgamati, fate una palla, copritela con della pellicola e lasciatela riposare per mezzora in frigorifero.
Nel frattempo accendete il forno a 170. Preparate quindi la crema. Unite i tuorli con lo zucchero e la farina e sbattete finché non saranno ben amalgamati. Scaldate la panna e il latte in un pentolino e prima che raggiunga il bollore unite la parte liquida a filo al composto di uova precedentemente sbattuto. Rimettete il tutto sul fuoco e lasciate cuocere per circa 5 minuti dal bollore, mescolando sempre con cura per evitare che si formino grumi. Foderate uno stampo dai bordi bassi precedentemente imburrato e infarinato con la pasta frolla, versatevi sopra la crema e cospargete con i pinoli. Fate cuocere a forno caldo per circa 50 minuti. Lasciate intiepidire la crostata prima di servirla.


Giò


ps: grazie SuperSeri: le tue torte sono sempre una certezza e una goduria per gli occhi e per il palato :)

mercoledì 29 agosto 2012

Sfogliatine con pomodori secchi e feta

Siamo a fine agosto, ma la temperatura è così alta che sembra di essere in piena estate. Qualcuno si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza, qualcun altro è rientrato alla base e così non fatichiamo molto a trovare un paio di coppie di amici con cui dividere l'afosa serata milanese. Per sentirci meno milanesi e ancora un po' in vacanza opto per una cena fredda e soprattutto con profumi e sapori che ci portino lontano dall'asfalto dei marciapiedi infuocati e dalle gru che costruiscono non stop nuovi grattacieli. Ci si imbarca già con l'antipasto: delle sfogliatine profumate che mi portano al mare ... e noi ci facciamo trasportare con molta serenità accompagnati chi da un bel bicchiere di birra ghiacciato, chi da un calice di bollicine. Buon viaggio, chissà dove ci fermiamo al prossimo pit stop!


Ingredienti per circa 12 quadrotti o triangoli

1 rotolo di pasta sfoglia steso e possibilmente rettangolare (fa caldo e siamo tornati in città. Non siamo nel mood di preparare la pasta sfoglia, procedimento per altro lungo e laborioso, tanto meno la sua cugina pasta brisè, per quanto sia decisamente più affabile :)
pomodori secchi
feta
origano
olio
semi si papavero o sesamo per decorare

Srotolate la pasta sfoglia e adagiatela su un tagliere. Tritate grossolanamente i pomodori secchi e metteteli su metà circa della pasta sfoglia distanziandoli tra loro di qualche cm. Procedete quindi con la feta, anch'essa sbriciolata grossolanamente e profumate con abbondante origano fresco, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Chiudete la pasta sfoglia così da avere tanti quadrotti (o triangoli). Sigillateli bene e spolverizzateli con i semi di sesamo o di papavero. Metteteli nel forno caldo per circa 20 minuti, giusto il tempo che si cuociano e si dorino.
Lasciateli raffreddare qualche minuto e serviteli tiepidi.
Si aprono le danze!


Giò


mercoledì 11 luglio 2012

Tarte aux tomates

Ho decisamente sbagliato a fare la spesa e mi ritrovo il frigorifero pieno di pomodori che è proprio un peccato buttare via e così ho deciso che inaugurerò la settimana del pomodoro!! Scipione è arrivato e con lui il grande caldo afoso, quindi posso sbizzarrirmi e inventare mille piatti freddi, tiepidi e caldi (no, caldi forse meglio di no!!) a base di pomodori. I francesi l'avrebbero "tatinizzata" e avrebbero aggiunto della moutarde di dijon..io avevo del formaggio di capra e tantissimi odori e profumi dell'orto di mammà: ho aggiunto quelli! Sfiziosa!



Ingredienti per una tortiera di crica 27cm di diametro:

pasta brisè fatta con 250gr di farina, 125gr di burro, 60gr di acqua ghiacciata e 5gr di sale
oppure 1 rotolo di pasta pronta già stesa, ma di buona qualità
formaggio di capra o feta
odori vari: origano, mentuccia, finocchietto, basilico, timo, erba cipollina...
olio extra vergine di oliva
sale e pepe


Preparate un trito battuto al coltello con tutti gli odori che riuscite a recuperare sul terrazzo, nell'orto o dal vostro fruttivendolo. Nel frattempo lavate i pomodorini, tagliateli a metà, conditeli con una parte del trito aromatico, un pizzico di sale, uno spicchio di aglio e un filo di olio. Stendete la pasta in una tortiera e bucherellatela con una forchetta. Cospargete con il formaggio (feta o capra a seconda dei gusti e di quello che avete in frigorifero!) e coprite con i pomodorini - a cui avrete eliminato l'aglio e tutta l'acqua che hanno rilasciato durante la posa. Infine aggiungete il resto del trito profumato. Fate cuocere per circa 25/30 minuti a forno caldo. Lasciate raffreddare e gustatevi tutto il sapore dell'estate.

Giò

martedì 19 giugno 2012

Sfilatini al formaggio

Questi sfilatini da mettere in tavola come semplice pane sono buonissimi, ma ora immaginateli tagliati a metà per il lungo, con un filo di burro spalmato e del prosciutto crudo, culaccia o culatello appena affettati ancora profumati e soffici... Ecco, questo è il paradiso delle merende domenicali, dove ad ogni morso sentite gli uccellini cinguettare mentre con una birretta ghiacciata dimenticate lo stress della settimana e vi lasciate coccolare dalle piccole delizie della vita!
Una semplice ricetta presa da uno speciale di Sale&Pepe sulla magia del pane col vantaggio di poterli surgelare per averli sempre a disposizione!



Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 30 minuti + riposo


Ingredienti per 12 sfilatini:
per lo starter (pre impasto):
8 g di lievito di birra fresco
135 g di farina 00
per l'impasto:
50 g di miele
15 g di lievito di birra fresco
60 g di olio evo
300 g di farina 00
1 cucchiaio di sale
50 g di grana grattugiato
50 g di provola grattugiata
50 g di toma grattugiata






Per lo "starter" mescolate il lievito con 2 dl di acqua tiepida fino a scioglierlo completamente; aggiungete la farina, mescolate, coprite e lasciate riposare per 30 minuti in luogo tiepido.
Trascorso questo tempo procedete con il resto dell'impasto mescolando 1,5 dl di acqua tiepida con il miele e il lievito fresco nell'impastatrice.
Aggiungete l'olio, il sale, la farina, i formaggi grattugiati e lo starter lievitato e mescolate a bassa velocità fino ad ottenere un composto omogeneo.
Formate una palla di pasta, copritela e fatela lievitare per altri 30 minuti a temperatura ambiente.
Infarinatevi le mani e ricavate dall'impasto 12 filoncini.
Disponeteli su un telo infarinato e lasciateli lievitare per altri 30 minuti.
Con un coltello affilato praticate delle incisioni diagonali lungo i filoncini e cuoceteli in forno caldo a 180° per 20-25 minuti.

Anna




venerdì 8 giugno 2012

Treccia al burro, aglio e salvia


Amo panificare, è una delle cose che mi esaltano di più in cucina.
Forse perchè ci vuole tempo e pazienza, quindi mi riportano a momenti di relax, vacanza, domeniche in casa...
Forse per il fascino dell'attesa, il brivido della lievitazione, ma soprattutto per la magia della semplicità del pane, così basilare come ingredienti, ma così vario e declinabile in mille sfumature...
L'elemento comune a tutte le tavole ma così diverso nei profumi, sapori e forme...
E questa treccia all'aglio e salvia è semplicemente divina, ideale come accompagnamento di un buon parmigiano o felino all'aperitivo, tagliata in fette più sottili per un sandwich strepitoso o anche semplicemente da sola, per i buchi nello stomaco in qualunque momento della giornata...




Ingredienti per un filone:
500 gr di farina da pane
5 g di lievito di birra
1 cucchiaio di olio evo
80 g di burro
20 foglie di salvia
1 spicchio d'aglio
sale

Versate la farina in una ciotola, fate un pozzetto  al centro e versate 3 dl di acqua tiepida, distribuite sulla superficie il lievito, coprite e aspettate 5 minuti.
Distribuite sulla farina due belle prese di sale, aggiungete l'olio, mescolate gli ingredienti, rovesciateli sulla spianatoia o metteli nell'impastatrice e impastate.
Quando l'impasto sarà liscio e omogeneo ungetelo, ponetelo in un'ampia ciotola, copritelo con pellicola trasparente e mettete in frigo per una notte, oppure fatelo la mattina per proseguire la sera.


Mettete nel mixer il burro, la salvia, l'aglio e un pizzico di sale e tritate gli ingredienti fino ad ottenere una crema omogenea.
Infarinate la spianatoia, disponetevi la pasta e stendetela in un rettangolo di circa 40cm x 25 cm.
Spalmate la pasta con il burro aromatico morbido su tutta la superficie e arrotoilatela dal lato lungo.
Con un coltello affilato dividete a metà il rotolo nel senso della lunghezza e intrecciate i due mezzi rotoli tra di loro. Se volete una treccia con la superficie più " frastagliata" mantenete i lati aperti in superficie, ma conviene intrecciarla alternata in modo che si distribuisca meglio il burro.
Trasferite la treccia in uno stampo da cake da 28 cm circa rivestito di carta forno e cuocete in forno caldo a 180° per 50 minuti circa.
Dopo 20 minuti inzierete a sentire un'irresistibile profumo sprigionarsi dal vostro forno e non vedrete l'ora di assaggiare una fetta di questo filone, croccante fuori e soffice dentro...


Anna