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mercoledì 12 novembre 2014

STREET FOOD: Pane, panelle e crocché

Volevo assolutamente provare a farle.
La Sicilia regala sempre grandi emozioni in cucina, ed avendo un'amica di Caltagirone speravo tirasse fuori qualche ricetta segreta custodida da anni nella cucina della sua famiglia.
Nulla di tutto ciò, vero Fede???
Mi sono dovuta documentare a fondo, e spero francamente di essere stata rispettosamente fedele ad una ricetta tanto speciale.
Le mie solite amichette del giovedì sera, Fede compresa, erano entusiaste. Carboidrato amico caro!
Vorrà pur dire qualcosa...








Ingredienti per 4 panini:
4 mafalde siciliane (in alternativa panini con semi di sesamo)
olio di semi di arachide per friggere
250 g di farina di ceci
350 ml di acqua
sale e pepe
500 g di patate sbucciate
1 cucchiaino di amido di mais
prezzemolo tritato
1 limone

Iniziate a preparare le panelle.
Mescolate acqua, farina di ceci, una presa di sale e abbondante pepe nero macinato fresco. Mettete in una casseruola antiaderente a fuoco medio.
Portate a bollore mescolando continuamente con una frusta per evitare che si formino grumi, diventerà una pasta densa.
Stendete il composto su un piatto piano, precedentemente unto d'olio, con una spatola ad uno spessore di mezzo centimetro.
Quando sarà freddo tagliatelo a triangoli e delicatamente staccateli dal piatto con l'aiuto di un coltello.
Friggete finché le panelle non saranno dorate e poi lasciatele su carta assorbente per eliminare l'olio di troppo.





Ora passiamo alle crocché.
Lessate le patate.
Passatele con lo schiacciapatate, aggiungete l'amido, sale, pepe e prezzemolo a piacere.
Infarinatevi le mani e rullate dei cordoncini di impasto del diametro di circa 2 cm.
Tagliateli a tocchetti di 8 cm e poi friggetele in olio bollente.
Quando saranno dorate toglietele e fatele riposare su carta assorbente.




Scaldate brevemente le mafalde tagliate a metà.
Farcite le mafalde con 2 o 3 panelle e altrettante crocché, spruzzate qualche goccia di limone e chiudete il vostro panino.



Servite subito e godetevi la Sicilia!

Anna

giovedì 26 giugno 2014

Millefoglie di baccalà, patate e spinaci con crema di peperoni arrostiti

Avevo una voglia incredibile di baccalà, di quelli belli ciccioni che si sfaldano in perfette sezioni tenere ma dal mordente irresistibile.
Detto, fatto.
Lisa a cena e in testa una millefoglie.
Spinaci freschi dell'orto di quelli da spadellare appena, tranci di baccalà alti 5 centimetri e peperoni dolcissimi.
Ma andiamo con ordine, come li assemblo?
Quando il pesce è buono basta anche un semplice vapore, e quando le erbe sul balcone sono rigogliose è impossibile non usarle!
Di solito sono critica, ma questo è veramente un bel piatto. Un piatto dove boccone dopo boccone scopri i sapori puliti e distinti, fino a creare il boccone perfetto dove tutti gli ingredienti esplodono nel palato.





Ingredienti per 2 persone
2 tranci di baccalà bello carnoso
1 patata
4 manciate di spinaci
2 peperoni rossi
erbe a piacere
aglio
sale, pepe e olio evo

Iniziate pulendo i peperoni. Privateli dei semi, tagliateli in falde e fateli arrostire su una placca in forno caldo a 200°C con appena un filo d'olio, un pizzico di sale e qualche fogliolina di origano fresco. Quando saranno teneri e leggermente abbrustoliti allora toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare.
Togliete la pellicina, oppure se sono di quelli lunghi e stretti di stagione ora lasciatela perché è sottilissima e non crea disturbo.




Fatene una crema soda con un frullatore ad immersione aggiungendo solo un po' di olio a crudo.
Tenete da parte.

Fate lessare la patata ma mantenetela soda. Sbucciatela e tagliatela a spicchi. Rosolate in padella con olio, uno spicchio d'aglio e qualche erbetta in modo che diventi croccante in superficie.

Sistemate i tranci di baccalà nella vaporiera e con le erbe che desiderate copriteli come fosse una copertina. Io ho usato origano fresco e maggiorana.
Fate cuocere a vapore finché, premendo con una forchetta, la carne non si sfoglia. Togliete dalla vaporiera e sfogliatelo a mano mantenendo le falde compatte.

Nel frattempo lavate ed asciugate gli spinaci.
Fateli saltare brevemente in padella calda con un filo d'olio, condite con sale e pepe. Le foglie non devono appassire, devono rimanere di un bel verde acceso e croccanti.

Ora avete preparato tutto e non vi resta che assemblare la millefoglie.

Con l'aiuto di un coppapasta sistemate alla base gli spicchi di patata, poi gli spinaci, e poi adagiate le falde di baccalà.
Con un sac a poche o un biberon guarnite il piatto con la crema di peperoni.
Condite con un giro d'olio, una grattata di pepe e qualche fogliolina di origano.



Gustate.
Anna

giovedì 8 maggio 2014

Polpettone di fagiolini alla genovese 2

Questa è una ricetta importante.
Una di quelle ricette che non lasciano solo sapori e profumi, una di quelle ricette che per sempre ricordano persone, gesti e momenti.
Se penso alle mie estati al mare in Sardegna, non posso fare a meno di sorridere ricordando i nostri vicini di casa, la famiglia Polidori.
Franco e Gianna erano amici dei miei genitori, quindi Gianna subiva le mie incursioni pomeridiane intrattenendomi con le sue preparazioni in cucina, mentre Franco tentava di riposare sulla stupenda amaca che avevano in terrazza.
Francesca e Giulio erano molto più grandi me, ma nonostante questo Giulio mi divertiva parecchio col suo fare da "fratellone" quando mi chiamava "Marocco" per la mia pelle che diventava color carbone!
Erano bei momenti, ero piccola e tutto era una scoperta.
La farinata di Franco la ricordo come se l'avessi mangiata oggi a pranzo, e Gianna mi aveva fatto scoprire il mortaio, attrezzo a me sconosciuto che ora non manca sulle mensole della mia cucina.
Mi diceva "Cocchina vieni in cucina", e mentre preparava il polpettone di fagiolini e fumava mille sigarette chicchieravamo del più e del meno, e mi sentivo grande...
Non ho fatto tempo a chiederle la ricetta precisa del suo polpettone.  Non ricordo se passasse i fagiolini o se li lasciasse a pezzetti, no so se mettesse la ricotta oppure solo parmigiano, ma so che mi piaceva da matti.
I ricordi non sono nitidi, sono passati tanti anni, ma sono quei ricordi fatti di profumi, sapori, sensazioni e atmosfere.
Quel che resta ben chiaro è la serenità, l'affetto e la dolcezza di questo piatto.
Soul kitchen, la cucina dell'anima.
Non si tratta di cucinare e basta, si tratta di cucinare per qualcuno, si tratta di condividere esperienze e momenti, si tratta di ricordare attraverso il cibo le persone della nostra vita.

E io così ricordo Gianna.






Ingredienti:
500 g di fagiolini puliti
700 g di patate
120 g di parmigiano grattugiato
2 uova
maggiorana
pangrattato
olio
sale e pepe nero


Lessate le patate con la buccia.
In un'altra pentola sbollentate i fagiolini per 10 minuti in acqua bollente e salata.
Schiacciate le patate con il passaverdura e tritate grossolanamente i fagiolini.

In un'ampia ciotola sbattete le uova con il parmigiano.
Unite patate e fagiolini e aggiungete abbondante maggiorana fresca.
Condite con olio, sale e pepe nero.





Ungete di olio una pirofila e spolveratela con il pangrattato.
Versate il composto nella pirofila e livellate la superficie.
Con i rebbi della forchetta disegnate delle linee sulla superficie da parte a parte. Spolverate la superficie con altro pangrattato e infornate a forno caldo a 200°C per 30 minuti.
Dovrà risultare dorato in superficie.

Lasciatelo raffreddare e servitelo a temperatura ambiente, è ideale nelle calde giornate!

Anna

venerdì 14 marzo 2014

Street food: dal New Mexico il Breakfast Burrito

Amore a prima vista.
Spaginavo uno stupendo libro sullo street food nel mondo che mi ha regalato Niccolò quando ho incontrato lui: il Breakfast Burrito.
Dato che era saltato il brunch con gli amici, vuoi non provarlo immediatamente???
Devo ammettere che rispetto alla ricetta originale ho dovuto apportare un paio di modifiche, tipo aggiungere il formaggio. Ma vi pare possibile che in una pietanza così porcosa possa mancare il formaggio? Inconcepibile, soprattutto per Niccolò che aggiunge parmigiano anche a pane e marmellata.
Risultato? Beh, se con la foto la vostra salivazione è aumentata, vi giuro che è tanto buono da far sbavare.
E cosa c'è di meglio per un week end di relax? Ecco, se avete impegni importanti dopo pranzo magari preparatelo un'altra volta... il rischio di abbiocco sul divano è elevatissimo!






Ingredienti per 2 persone ( 3, se persone normali)
4 fette di bacon
1 patata grattugiata a striscioline
sale & pepe
2 cucchiai di olio
1 noce di burro
4 uova leggermente sbattute
3 peperoncini ( la ricetta originale prevede quelli del New Mexico, io ho usato quelli verdi semi piccanti)
3 tortillas di frumento
fagioli neri o il contorno che preferite
200 g di caciotta tagliata rapé
1 cipolla rossa

Iniziate rosolando il bacon in padella, poi scolatelo del grasso in eccesso ( tenetene due cucchiai per le patate), fatelo raffreddare su carta assorbente e poi tagliatelo a striscioline di 2,5 cm.

Preparate gli hash browns.
Rimettete la padella sul fuoco con i due cucchiai di grasso del bacon.
Strizzate le patate grattugiate e conditele con sale e pepe. Quando la padella sarà calda formate uno strato compatto ed omogeneo di patate. Rosolate finchè il fondo non sarà ben dorato, poi rivoltate e terminate la cottura. L'hash brown dovrà essere ben colorito e croccante.
Fate riposare su carta assorbente e poi tagliate in strisce di 5 cm di larghezza.





Tagliate i peperoncini, privati dei semi, a rondelle e lo stesso fate con la cipolla.

Ora in una padella fate sfrigolare il burro e rosolate peperoncini e cipolle. Quando questi saranno pronti poneteli su carta assorbente a riposare.
Nella stessa padella calda versate le uova sbattute dopo averle salate, iniziate a stracciarle come si fa con le uova strapazzate. Quando saranno ancora morbide aggiungete il formaggio e togliete dal fuoco ancora cremose.

Parola d'ordine: ORGANIZZAZIONE.
Liberate il piano di lavoro, sistemate tutti gli ingredienti vicini e disponete già i piatti per servire i burritos.
Dovrete essere decisi e veloci per poterli servire ancora caldi.



Rimettete la padella sul fuoco e riscaldate la tortilla finché non si gonfia e scurisce lievemente, se serve giratela.
Togliete la tortilla dal fuoco.
Per prima cosa sistemate l'hash brown al centro come se fosse il diametro. Sopra sistemate peperoncino, cipolla e bacon.
In ultimo aggiungete le uova.
Distribuite bene tutti gli ingredienti per la lunghezza della tortilla.
Arrotolate il burrito partendo dal basso e coprendo il ripieno, poi ripiegate verso l'interno i due lati e procedete ad arrotolare strettamente chiudendolo.
Servitelo avvolto in carta e stagnola, aiuterà a mantenere la temperatura, accompagnato da fagioli o dal contorno che preferite.



Questa sarà una buona domenica!

Anna


venerdì 21 febbraio 2014

Arrosto di pollo ripieno di castagne, prugne e salsiccia

Arrosti, arrosti e ancora arrosti! Perché? Perché ho scoperto che sono azzurra di arrosti re mi vengono da dio! Certo, essendo in due più una nana di un anno e mezzo a volte devo (mio malgrado) ridurre le dimensioni... Ma quando non scendo a compromessi con le quantità il risultato è nettamente superiore, e poi, c'è sempre qualche amica che bazzica per casa per vedere Masterchef o fare seratina di chiacchiere, cibo e alcol!
Ed ecco che decido per un pollo ripieno...



Preparazione che richiede un piccolo sforzo nell'assemblaggio perchè l'arrosto sia cotto uniformemente, ma il ripieno è di una semplicità unica, e che dire delle patate... FA VO LO SE! Cuociono nel sughetto dell'arrosto e rimangono sode ma si sciolgono in bocca; la bardatura di pancetta non fa asciugare la carne e il tutto, accompagnato da un bel nebbiolo suona una musica divinamente golosa!
questa ricetta ha anche passato il controllo qualità di Niccolò a mani basse, e questo, vi posso garantire, succede molto meno che raramente!





Ingredienti per un arrosto per 4 persone:

8 fette di fesa di pollo abbastanza grandi e regolari
pancetta affumicata a fette (la quantità dipende dalla dimensione)
4 patate grandi
250 gr di castagne lessate
200 gr di prugne secche denocciolate
2 salsicce
1 rametto di rosmarino e 1 rametto di salvia
600 ml di brodo di carne
birra per sfumare






Stendete sul vostro piano di lavoro un foglio abbastanza grande di carta forno.
Adagiate al centro le fette di fesa sovrapponendole leggermente e regolate in altezza e larghezza, dovrete ottenere un mosaico di pollo di circa 30x22 cm. Se la superficie non è regolare, sobvrapponete un altro foglio di carta forno e spianate con un pesta carne.
Impastate con le mani castagne, la pasta della salsiccia dopo aver rimosso il budello e le prugne.
Con l'impasto del ripieno formate un rotolo orizzontale al centro della carne stesa, assicuratevi che le fette di pollo si chiudano non esagerando con la quantità del ripieno, quello che avanza potrete aggiungerlo al sugo di cottura.
Arrotolate i lati di carne sul ripieno aiutandovi sollevando tutta la superficie con la carta forno, sigillate bene e comprimete il rotolo per evitare vuoti. Quando avete il rotolo compatto avvolgetelo nelle fette di pancetta avendo cura di sovrapporle leggermente per evitare che si apra.



Legate l'arrosto con spago da cucina inserendo un rametto di salvia e rosmarino sotto lo spago.
In un'ampio tegame rosolate l'arrosto a fiamma alta con poco olio (la pancetta sciogliendosi farà il resto) in modo da sigillarlo.
Quando sarà ben dorato in superficie sfumate con 1/2 bicchiere di birra.
Dopo che l'alcol sarà evaporato aggiungete il brodo, abbassate la fiamma al minimo e coprite con il coperchio.
Pelate le patate e tagliatele in 4 parti.
Fate cuocere per 50 minuti, aggiungete le patate e ciò che resta del ripieno e fate proseguire la cottura per altri 40 minuti.
Quando l'arrosto è pronto toglietelo dalla casseruola, rimuovete lo spago e tagliatelo a fette.
Togliete anche le patate e alzate a fiamma alta il fuoco per far restringere il sugo. Fate sciogliere due noci di burro continuando a mescolare finché il sughetto un sarà una crema densa.
Servite l'arrosto caldo in un bel piatto da portata versando sulle fette il fondo di cottura e accompagnandolo con le patate.



Sono certa che sarà un successone! E mentre l'arrosto cuoce da solo voi potete apparecchiare la tavola e farvi belli per la vostra cena!

Anna

giovedì 16 gennaio 2014

Una ricetta speciale: lasagnetta verde al ragù di scampi, crema di porri e patate e porri croccanti

Questa ricetta è speciale.
La cosa più bella nel fare esperimenti ai fornelli è quando una ricetta riesce bene e la cavia a cui l'hai somministrata ti dice "questa è sul podio, questo piatto è fenomenale".
In questo caso la cavia Niccolò annuiva e mugugnava da solo in silenzio mentre si gustava la lasagnetta con la crema di patate e porri.
Sapori in perfetto equilibrio per un piatto ricco, degno delle grandi occasioni!
Ci vuole un po' di pazienza perchè non è la ricettina veloce e easy di tutti i giorni, ma come per tutte le cose buone e belle... l'attesa vale il risultato!



Ingredienti per 3 pesone:
9 fogli di Ondine verdi Delverde (le onde aiutano a trattenere il ragù!!!)
20 code di scampi pulite
1 zucchina
6 porri
2 patate
1 carota, 1 costa di sedano, 1 cipolla
Concentrato di pomodoro
Olio per friggere
Brodo vegetale
Olio EVO, sale & pepe


Iniziate preparando un soffritto molto fine con la carota, la costa di sedano e la cipolla. Tenete da parte.
Lavate e affettate a velo 5 porri. Pelate e tagliate a cubi le patate. In una pentola scaldate qualche cucchiaio di olio, e dopo aver fatto rosolare ½ del soffritto aggiungete i porri e le patate. Fate insaporire qualche istante e poi coprite di brodo e lasciate cuocere a fuoco lento finché le verdure non si sfalderanno. Quando sono pronte passatele con un frullatore ad immersione e aggiustate di sale e pepe.
Sbollentate i fogli di Ondine qualche istante e poi ad uno ad uno, facendo attenzione a non romperli, tagliateli con il coppapasta della dimensione che che preferite.
Tenete i dischi di Ondine su un piano foderato di carta forno senza sovrapporli. 

Dopo aver pulito le code degli scampi dal carapace e dall’intestino, tagliatele grossolanamente.
In una pentola gettate tutte le teste degli scampi, coprite con acqua e fate cvuocere a fuoco vivace finché il liquido non si sarà dimezzato. Ogni tanto schiacciate le teste con uno schiacciapatate o similari perché escano tutti i succhi degli scampi. Una volta ridotto il liquido, filtratelo e rimettetelo sul fuoco con un cucchiaio di estratto di pomodoro. Quando sarà una crema densa allora toglietelo dal fuoco, avrete un fanrtastico estratto di scampi da usare per insaporire il ragu e la crema di porri.

Tagliate finemente la zucchina mantenendo solo le parti verdi.
In una padella fate soffriggere il restante soffritto e aggiungete le zucchine. Quando saranno morbide unite gli scampi e un cucchiaio di estratto di scampi. Fate saltare appena per mantenere gli scampi teneri.
A questo punto potete assemblare la lasagnetta in una pirofila per poi scaldarla in forno.

Alternate Ondine verdi a cucchiaiate di ragù di scampi in una pirofila foderata di carta forno e terminate con gli scampi. Coprite con alluminio per evitare che si asciughino e infornate a 200°C per una decina di minuti.
Nel frattempo scaldate l’olio e tagliate finemente per il lungo il porro avanzato. Passate i filetti di porro nella farina e tuffateli nell’olio bollente. Con una schiumarola o un cucchiaio aiutaevi a dare ai filetto la forma di nido, e quando saranno dorati scolateli e poneteli su carta assorbente.
Ora è tutto pronto per assemblare il piatto.



In una fondina stendete a specchio la passatina di porri e patate. Al centro sistemate delicatamente la lasagnetta sfornata, sovrapponete il nido di porri fritti. Sulla passatina fate cadere qualche goccia di estratto di porri e ultimate con un filo d’olio.

Anna

giovedì 19 dicembre 2013

Ricetta per Capodanno: Timballino di cotechino, patate e verza con fonduta di parmigiano

Che dire, non a tutti piacciono cotechino e zampone. A me per esempio non piacciono particolarmente e dopo una fetta mi hanno già stufata.
Ma ci sono momenti dell'anno, ora e fino a dopo l'Epifania, in cui pare si debbano mangiare per forza, un po' come l'anguria d'estate anche se è farinosa e non sa di nulla...!
Questa è una ricetta che farà amare il cotechino anche ai suoi nemici più acerrimi, è un timballino goloso, morbido e delicato e non risulta pesante e grasso. Provare per credere!
E poi diciamocelo, anche l'occhio vuole la sua parte! Questo è un piatto che potete tranquillamente preparare il giorno prima e cuocere in forno al momento di servirlo, e al vostro cenone di S. Silvestro farete un figurone pazzesco!



Ingredienti per 4 timballini:
8 fette sottili di cotechino
3 patate medie a pasta gialla
4 foglie grandi di verza
1 uovo
3 cucchiai di parmigiano
2 cucchiai di panna
Sale, pepe, noce moscata e olio evo
Per la fondutina:
150 gr di parmigiano
2 noci di burro
100 ml di panna




Lessate le patate e sbollentate le foglie di verza in acqua bollente.
Schiacciate le patate e mescolatele all’uovo, ai 3 cucchiai di parmigiano e ai 2 cucchiai di panna. Condite con sale, pepe e poca noce moscata.
Foderate i pirottini di alluminio con le foglie di verza ungendoli prima con olio d’oliva. Abbiate la cura di far sporgere le foglie in modo poi da poter chiudere i pirottini.
Procedete a riempire i pirottini alternando il composto di patate e le fettine di cotechino.
Una volta terminato, chiudete il pirottino con le foglie di verza sporgenti e infornate a bagnomaria per circa 20 minuti a 180°C.



Intanto preparate la fonduta facendo sciogliere in un pentolino il burro, poi unite la panna e per ultimo il parmigiano. Mescolate con una frusta finché non otterrete una crema.

Sformate i timballini e serviteli caldi sulla fondutina a specchio nel piatto.
Buon anno!!!!
Anna

lunedì 2 dicembre 2013

Tartufo mon amour. Parte seconda

Certo che l'Italia è davvero bella! Qui siamo a Dogliani, piene Langhe, circondati da viti di ottimo dolcetto e nebbiolo. Ed è qui che ho mangiato a casa di amici questo piatto che ho trovato strepitoso, per la presentazione e, sa ca sans dire, per il mio tanto amato tartufo!
Una preparazione semplice, ma originale e che esalta il profumo del tartufo.



Ingredienti per 4 persone

3 patate medie (o 4 se sono piccole)
4 uova
tartufo
poco parmigiano
una noce di burro

Fate bollire le patate mettendole in acqua fredda salata. Quando sono pronte, scolatele, pelatele e quando sono ancora calde schiacciatele e lavoratele con poco parmigiano e una noce di burro. Prendete quindi i pirottini monoporzione: fate una base di patate e scavate con il dorso di un cucchiaio un leggero avvallamento, in cui metterete un tuorlo d'uovo freschissimo in ciascun piroettino. Ricoprite con un altro leggero strato di patate e premendo con cura per non rompere il tuorlo sottostante. Una generosa grattata di tartufo bianco e via, mangiate subito!
Inutile dire che l'uovo deve essere freschissimo e il tartufo super profumato. Il resto lo potete immaginare: ne voglio ancora, e ancora e ancora!! Si può??


Giò


lunedì 11 novembre 2013

Funghi, patate e ...scamorza!

Week end in campagna dai nonni: classica aria autunnale, cielo un po' grigio, tazza di the fumante in una mano, libro alternato a settimana enigmistica dall'altra,  Tommitommi che come per magia tutto impegnato costruisce con i lego la torre più alta del mondo e super robot! Ogni tanto hai davvero voglia e bisogno di oziare e di ritrovare la pace dei sensi davanti al camino che scoppietta!
Sembra un sogno ...che improvvisamente si rompe quando senti i cani che abbaiano e capisci che lo fanno perchè è arrivato qualcuno: i vicini di casa ti si palesano davanti alla porta con le loro faccine candide e sorridenti! Vorresti storcere il naso, ma ti ricredi immediatamente quando vedi che tra le mani hanno una cassetta piena di porcini...tutta per te!
Oh, cavolo, il mio oziare ha anche fatto si che in frigorifero non ci sia niente, ma non mi arrendo davanti a un frigorifero che chiede pietà. La soluzione è sempre dietro l'angolo.
Buona domenica!


Ingredienti per una teglia per circa 4 persone

funghi porcini
scamorza
maggiorana
olio extra vergine di oliva
sale e pepe

Scusate, non so indicarvi le dosi esatte: mi sono regolata in funzione dei funghi che avevo a disposizione e quindi degli strati che potevo e volevo fare per ciascuna teglia. Solo un paio di raccomandazioni: le patate hanno un tempo di cottura maggiore rispetto ai funghi e alla scamorza che filerà in breve tempo, quindi abbiate cura di tagliarle sottili e comunque più sottili dei funghi. Infine non esagerate con la scamorza perchè altrimenti rischiate di coprire il sapore delicato dei funghi porcini. Idem per le patate.

Pulite accuratamente i funghi con un panno umido avendo cura di eliminare tutta la terra senza "bagnarli" troppo. Pelate le patate e mettetele in una bacinella piena di acqua così che non anneriscano.
Tagliate i funghi a fettine di circa 1/2 cm, le patate a fettine sottili (le patate hanno un tempo di cottura maggiore rispetto ai funghi, quindi devono essere più sottili!) e la provola a tocchetti. Tutto qui: ora non resta che assemblare il piatto facendo strati su strati e mettere in forno. Ungete la teglia con un filo di olio, ricoprite con un primo strato di patate, poi i funghi, quindi la scamorza e condite il tutto con un filo di olio, sale, pepe e qualche fogliolina di maggiorana. Proseguite così fino ad ultimare tutti gli ingredienti, lasciando per ultimo uno strato di patate. Mettete la teglia in forno e lasciate cuocere finchè le patate non saranno cotte (la prova della forchetta è sempre valida!) e si saranno dorate creando quella crosticina che farà impazzire tutti e che tutti cercheranno di "rubare" ancor prima che la teglia arrivi in tavola!
Semplice, semplicissimo, ma davvero saporito e con quel tocco filante che fa venire l'acquolina solo a parlarne!

Giò