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martedì 21 luglio 2015

Chocolate chip cookies e passa la paura!

Forse tra i più famosi biscotti made in USA! Di quelli che ne mangi uno e poi ti rendi conto che in realtà ne hai mangiati (almeno) 10. In rete ci sono mille ricette, sostanzialmente simili e per ciascun "autore" la sua è la migliore ever and ever. Si fanno in un battibaleno e si cuociono in ancora meno tempo. Basterà aspettare un paio di minuti dopo averli tolti dal forno e il gioco è fatto. Fateli, non vi stancheranno mai!




Ingredienti per circa 30/40 biscotti

225g di burro non salato
250g di zucchero (io uso metà zucchero di canna e metà zucchero bianco)
2 uova grandi
vaniglia
300g di farina
1/2 cuchciaino di sale
1 cuchciaino di bicarbonato
250g di gocce di cioccolato
100g di noci tritate grossolanamente

In una ciotola montate a crema il burro, aggiungete lo zucchero e lavorate per un paio di minuti. Aggiungete le uova, una per volta e la vaniglia. In un'altra ciotola mischiate la farina, il bicarbonato, e il sale. Unite gli ingredienti secchi alle uova, aggiungete le gocce di cioccolato e le noci tritate grossolanamente. Se l'impasto dovesse risultare troppo morbido, lasciatelo riposare in frigorifero per mezzoretta. Disponete "palline"di impasto in una teglia d forno, avendo cura di istanzirle parecchio tra di loro: cuocendosi l'impasto si stenderà e il rischio è che si formi un'unica grande lastra di biscotto! Fateli cuocere a forno già caldo (circa 190°) per circa 12 minuti (il tempo dipende anche dalla dimensione delle palline di impasto), finchè non saranno diventati dorati. Appena sfornati sembreranno ancora (troppo) morbidi: abbiate fiducia e in un paio di minuti si solidificheranno. Non cuoceteli troppo altrimenti diventano dei mattoni!

Giò


venerdì 10 luglio 2015

La mia Insalata di trippa estiva

Amo la trippa. Cucino trippa e sono felice.
Ecco perchè, quando mi hanno chiesto di tenere degli show cooking ad Expo per la scuola di cucina di Arte del Convivio e Identità Golose, non ho avuto dubbi.
La domenica pomeriggio alle 16 ad Identità Expo si imparano cose nuove, si respirano idee e si assaggiano novità!
Siamo a luglio e fa un caldo assurdo, ma se ci allontaniamo dall'idea di trippa in umido, un magico mondo di insalate di trippa fredda ci si para davanti.
In Toscana usano spesso questa versione, con ingredienti che possono variare dalla zona o dalla stagionalità dei prodotti.
Mi piace pensare a questo piatto come ad una catena di ingrenti, dove ognuno trascina il suo compagno fino a far prendere forma al piatto.
La trippa conosce i cannellini, questi le presentano il loro amico Pecorino Toscano, che a sua volta introduce i cuori di bue. A questo punto decidono di far serata, e allargano il cerchio alle olive taggiasche, che difficilmente si separano dai capperi. Vuoi non invitare la cipolla di Tropea per la sua dolcezza? Certo, se lasci a casa il sedano chi ti porta la croccantezza?
Ed ecco che il piatto è pronto. Si festeggia armonia ed equilibrio!
Brindiamo con un vino bianco ghiacciato, e proseguiamo nel delirio da quinto quarto.







Ingredienti
Trippa (foiolo pulito e lessato) 600 gr
Fagioli cannellini lessati 200 gr
Olive taggiasche 1 manciata
Cipolla di tropea 1
Sedano 1 gambo
Basilico una manciatina di foglie
Prezzemolo
Sale
Olio EVO
Succo di limone

Ingredienti facoltativi
Pomodori a polpa soda tipo "cuore di bue" a dadini
Capperi sott'aceto
Scaglie di Pecorino toscano
Pane rustico toscano per le bruschette
Aglio


Tagliare la trippa in striscioline sottili e metterla in una insalatiera.
Aggiungervi la cipolla tagliata a fettine sottili, il sedano tagliato a velo, i pomodori, capperi e infine le olive.

Tritare prezzemolo e basilico.
In una ciotola emulsionare con la frusta olio, limone, sale, pepe e il trito aromatico.




Tostate le fette di pane, poi strofinate sopra lo spicchio d'aglio.
Servite la bruschetta tiepida con sopra l'insalata di trippa fredda, finite con un giro d'olio e una grattata di pepe.

Anna

giovedì 5 febbraio 2015

Street Food: Ceviche de corvina dal Perù (tartare di orata marinata)

Questa è una delle pietanze di street food non fritta e non pesante, ma ugualmente sfiziosa e gustosissima.
La corvina è un prelibato pesce del Pacifico, che spesso viene sostituita dalla sogliola o dallo squalo in altre zone dell'America Latina, e da noi con l'orata.
Come nella maggior parte dei paesi caldi, carni e pesci vengono marinati a lungo per abbattere la carica batterica e ottenere una "cottura" parziale.
In principio i tempi di marinatura erano di diverse ore, adesso che i sistemi di conservazione sono migliorati invece si sono ridotti a pochi minuti, facendo guadagnare all'orata gusto e consistenza.
Tengo molto a questa ricetta, in primis perchè trovo che sia una vera e propria esplosione di colori, sapori e profumi perfettamente equilibrati tra loro; in secondo luogo perché è la ricetta che presenterò al Milano Food&Wine Festival sabato 7 febbraio per Arte del Convivio, con cui tengo un ciclo di corsi di Street Food.
All'interno della manifestazione, sorellina di Identità Golose, proporremo un aperitivo con show cooking e degustazione (ore 18.00) di questo fantastico piatto accompagnato da una birra selezionata per l'accompagnamento.
Venite a trovarmi! Sarà sufficiente prenotare uno dei 20 posti disponibili attorno alla mia postazione per conoscermi meglio, vedermi lavorare, e soprattutto per godervi un aperitivo speciale!
Intanto vi faccio venire l'acquolina in bocca...!






Ingredienti per 4 persone
3 cipollotti di Tropea tagliati a velo
600 g di filetti di orata senza pelle tagliati a cubetti
1 pizzico di peperoncino secco sbriciolato
1 spicchio d'aglio pelato e tritato
il succo di 5 lime
500 g di patate dolci
300 g di mais
1/2 avocado tagliato a cubetti
5 cucchiai di olio evo
3 cucchiaini di aceto di riso
1 pizzico di zucchero
1 peperoncino rosso lungo fresco privato dei semi e tritato
la scorza grattugiata di 1 lime
3 cucchiai di foglie di coriandolo tritate
sale e pepe nero

Disponete in una ciotola a fondo piano metà dei cipollotti, copriteli con l'orata, spolverate con aglio e peperoncino secco e poi irrorate con il succo di lime.
Coprite la ciotola con pellicola e mettete in frigorifero per 30 minuti.
Durante la marinatura raccogliete il succo dal fondo della ciotola e ridistribuitelo sul pesce un paio di volte.
Fate bollire le patate, sbucciatele e tagliatele a cubetti. Attenzione a non cuocerle troppo altrimenti diventano molli!
Unite mais, patate dolci e avocado e condite con olio, sale e pepe. Mescolate delicatamente.




Emulsionate olio, aceto, zucchero, sale e pepe, poi unite il peperoncino e la scorza di lime.
Scolate bene il pesce e buttate via il succo e i cipollotti.
Condite il pesce con l'emulsione, il coriandolo e i restanti cipollotti.
Impiattate distribuendo in un coppapasta uno strato di patate, mais e avocado.
Sovrapponete poi l'orata.



Guarnite con germogli a piacere e servite con una birra ghiacciata!
Deliziosa!!!!

mercoledì 12 novembre 2014

STREET FOOD: Pane, panelle e crocché

Volevo assolutamente provare a farle.
La Sicilia regala sempre grandi emozioni in cucina, ed avendo un'amica di Caltagirone speravo tirasse fuori qualche ricetta segreta custodida da anni nella cucina della sua famiglia.
Nulla di tutto ciò, vero Fede???
Mi sono dovuta documentare a fondo, e spero francamente di essere stata rispettosamente fedele ad una ricetta tanto speciale.
Le mie solite amichette del giovedì sera, Fede compresa, erano entusiaste. Carboidrato amico caro!
Vorrà pur dire qualcosa...








Ingredienti per 4 panini:
4 mafalde siciliane (in alternativa panini con semi di sesamo)
olio di semi di arachide per friggere
250 g di farina di ceci
350 ml di acqua
sale e pepe
500 g di patate sbucciate
1 cucchiaino di amido di mais
prezzemolo tritato
1 limone

Iniziate a preparare le panelle.
Mescolate acqua, farina di ceci, una presa di sale e abbondante pepe nero macinato fresco. Mettete in una casseruola antiaderente a fuoco medio.
Portate a bollore mescolando continuamente con una frusta per evitare che si formino grumi, diventerà una pasta densa.
Stendete il composto su un piatto piano, precedentemente unto d'olio, con una spatola ad uno spessore di mezzo centimetro.
Quando sarà freddo tagliatelo a triangoli e delicatamente staccateli dal piatto con l'aiuto di un coltello.
Friggete finché le panelle non saranno dorate e poi lasciatele su carta assorbente per eliminare l'olio di troppo.





Ora passiamo alle crocché.
Lessate le patate.
Passatele con lo schiacciapatate, aggiungete l'amido, sale, pepe e prezzemolo a piacere.
Infarinatevi le mani e rullate dei cordoncini di impasto del diametro di circa 2 cm.
Tagliateli a tocchetti di 8 cm e poi friggetele in olio bollente.
Quando saranno dorate toglietele e fatele riposare su carta assorbente.




Scaldate brevemente le mafalde tagliate a metà.
Farcite le mafalde con 2 o 3 panelle e altrettante crocché, spruzzate qualche goccia di limone e chiudete il vostro panino.



Servite subito e godetevi la Sicilia!

Anna

giovedì 6 novembre 2014

Street food: Pita con felafel, salsa allo yogurt e menta e misticanza


Ecco cosa succede quando le amiche vengono nella sede Navigli per vedere XFactor...
Si, siamo malate del giovedì sera, e oltre ad un improbabile fantaxfactor che dura per tutta la produzione con cena finale offerta alle prime cinque in classifica dalle ultime cinque, ci viziamo con del favoloso street food.
Forse in realtà dovrei dire Sofa Food, dato che i manicaretti vengono consumati rigorosamente sul divano!
Ad ogni modo, ho voluto far provare alle ragazze questo piatto meraviglioso dalla tradizione lontana.
In India si preparano specialità simili a base di ceci, ma pare che sia nato in Egitto durante la Quaresima.
I felafel si sarebbero poi diffusi nella tradizione musulmana per interrompere il Ramadan, nella dieta kasher ebraica per stabilirsi poi in Israele come piatto nazionale.
Infine sono approdati sul mio divano con somma gioia di tutte!
Potete accompagnarli anche con dell'ottimo hummus in sostituzione alla salsa allo yogurt e menta, anche se temo possa appesantirli nella pita, la salsa invece da un tocco di freschezza al panino.
Inutile dire che provarli in entrambe le versioni sarà la soluzione giusta...



Ingredienti per 4 panini
400 g di ceci lessati
500 ml d'acqua
3 spicchi d'aglio tritati
1/2 cipolla piccola
1 cucchiaio di coriandolo tritato
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 cucchiaino di paprika
2 cucchiaini di cumino
100 g di pangrattato
2 cucchiai di farina
2 cucchiaini di bicarbonato di sodio
1 uovo
2 cucchiaini di sale
2 cucchiaini di pepe macinato fresco
olio di semi di arachide per friggere
farina per impanare
4 pani pita
1 yogurt greco
due cucchiai di menta tritata
misticanza
tahina

Prepariamo i felafel frullando nel mixer  ceci, 2/3 di aglio, cipolla, coriandolo, prezzemolo, e spezie.
Il composto dovrà essere grossolano ma morbido, se necessario potete aggiungere dell'acqua.
In una ciotola unite al composto l'uovo, il pangrattato, la farina, sale e pepe.

Lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti.







Ricavate dall'impasto 16 polpette schiacciate, infarinatele e poi friggetele nell'olio bollente finché non saranno di un bel colore dorato. Fatele scolare brevemente su carta assorbente.
Scaldate appena le pita tagliate a metà nel forno mantenendole morbide.

Emulsionate lo yogurt con la menta e l'aglio rimasto. Condite con sale e pepe.
Farcite ogni pita con 3 o 4 felafel, aggiungete la misticanza e qualche cucchiaiata di salsa allo yogurt e menta.
Servite subito!




Se non ne desiderate subito un altro il gioco non ha funzionato!
Anna







lunedì 22 settembre 2014

La schiacciata "imbottita". Metà romana, metà toscana. Ma tanto buona!

Ultimamente abbiamo sparso farina in ogni dove, impastato, cotto nel forno a legna, sperimentato il fornetto di campagna e mille ricette e varianti di pizze, pizzine, focecce, focaccette. Ma dopo tre giorni di carboidrati a colazine, pranzo e cena...anche noi ci sentivamo un filo gonfi, per quanto la farina e la lievitazioni fossero state ottimale. E nonostante le mille e più infornate ancora è avanzata della pasta. E' severamente vietato buttare via il cibo: hanno inventato il freezer, sfruttiamolo!!!
Così abbiamo cotto delle foceccette bianche nel fornetto di campagna e ne sono uscite delle schiacciate a metà tra quelle romane e quelle toscane. E' bastato il primo viaggio in treno per scongelarle, passarle un attimo nel forno e farcrile con crudo, mortadella, stracchino o zola.
Mi viene l'acquolina in bocca solo a scriverne...



Ingredienti per 4 persone
4 pizze bianche (anche cotte e surgelate) che avete fatto con la pasta per la pizza
salumi vari (crudo, mortadella, salame...)
formaggi (stracchino, fior di latte, gorgonzola....)
fantasia

Se dovete ancora sporcarvi di farina procedete con la ricetta base della pasta per la pizza che trovate qui. Se invece vi siete già sporcate e come me le avete cotte e sugerlate non vi resta che tirarle fuori dal freezer, aggiungere un filo di olio, sale e un trito aromatico di erbe (salvia, rosmarino,origano fresco..). Accendete il forno e senza aspettare che si scaldi mettetele subito a cuocere, finchè non si saranno pronte. Risulteranno morbide dentro, ma croccanti fuori. MEglio che "nuove"!!!
Lasciatele raffreddare, quindi tagliatele a metà o a spicchie farcitele come più vi piace. Via libera alla fantasia. Vietate lacrime di coccodrillo, sapete già che state "sgarrando" alla grande, ma...la vita è una sola e ne vale la pena, eccome se ne è valsa la pena!!!

Giò

giovedì 31 luglio 2014

Serial griller: hamburger di maiale e mele

Storie di macellai.
Quando passavamo le estati ad Old Buckenham il BBQ era in modalità "torcia olimpica", ovvero sempre acceso, e la gioia più grande era andare a New Buckenham dal macellaio Simon Cattermole .
Oltre alla bellezza della piccola macelleria del villaggio, c'era un profumo stupendo in quel posto, e preparava delle vere delizie per la griglia tra cui hamburger di agnello e menta, maiale e mele, o i tradizionali di manzo aromatizzati.
Da quando abbiamo abbandonato Old Buckenham ho riproposto gli hamburger di Scatty the Butcher in ogni grigliata, con qualche modifica in stile Verza, e devo dire che il successo è assicurato!




Ingredienti per 4 hamburger:
600 g di macinato di maiale
8 fette di cheddar
1 mela Fuji
Parmigiano grattugiato
1 tuorlo
Sale, pepe
Worchester sauce
4 panini da hamburger
4 fette di pomodori insalatari
4 cuori di lattuga

Pulite e sbucciate la mela, tagliatela a dadini molto, molto piccoli.
Preparate l’impasto degli hamburger lavorando con le mani la carne, una manciata di parmigiano, sale, pepe, 1 cucchiaio di Worchester sauce e il tuorlo.
Unite i cubetti i mele.





Con l’aiuto di un coppa pasta di 10 cm di diametro fate un primo strato di impasto e pressatelo bene.
Al centro disponete una fetta di cheddar avendo cura di lasciare 1 cm di bordo.
Coprite con un altro strato di carne, pressate e sigillate bene i bordi.
(se non lasciate 1 cm di bordo rispetto al formaggio l’hamburger in cottura si aprirà facendo uscire il formaggio fuso).

Impacchettate ogni hamburger con la pellicola e fateli riposare almeno 1 ora in frigo perché si assestino.
Mettete gli hamburger sulla griglia e girateli quando saranno ben cotti da un lato.
Quando anche l’altro lato sarà quasi pronto mettete sopra un’altra fetta di cheddar perché si sciolga e nel frattempo scaldate i panini tagliati a metà.

Assemblate pane, salse, insalata, pomodori e hamburger e gustatelo caldo con una birra gelata!




Anna

mercoledì 2 aprile 2014

Street food: Bus Station Breakfast per un brunch da campioni!

Guido, GRAZIE.
Il mio caro fratellone dopo aver visto il mio Breakfast Burrito mi ha detto "prova questa ricetta", e ho capito perchè!
Sarà che sono in periodo di passione violenta per brunch e street food, ma questa tegamata di piacere mi ha proprio soddisfatta!
E' una ricetta passibile di mille e più declinazioni, ma le basi sono: polpettine, pomodoro, uova e pane.
Io ho stranamente aggiunto il formaggio...
Potete fare le polpettine come più vi piacciono: all'orientale con aglio e zenzero, di agnello e menta, di maiale e mele... sbizzarritevi!
Io ho voluto fare una versione molto mediterranea, pensando di tenerla come base su cui poi giocare.
A breve proverò a farla con polpette di agnello e menta...
Sbizzarritevi e poi ditemi per quale brunch del campione avete optato!



 Ingredienti per 2 persone:
150 g di macinato di vitello
2 cucchiai di parmigiano
1/2 fetta di pane ammollato nel latte
sale & pepe
basilico
pane casereccio
formaggio tagliato rapé (scamorza o quel che preferite)
5 uova
4 pomodori
olio
aglio

Iniziate a preparare le polpette impastando bene la trita, il parmigiano, il pane ammollato e strizzato bene.
Condite con sale e pepe e unite 1 uovo sbattuto.
Formate delle polpettine, più piccole sono meglio è!
Fate un taglio a croce sui pomodori, metteteli in una ciotola e copriteli di acqua bollente.
Dopo qualche minuto spellateli, rimuovete i semi e tagliateli prima a filetti e poi a cubettini. Conditeli con olio, sale, pepe e uno spicchio di aglio schiacciato.





In una bella pentola che potrete portare in tavola rosolate le polpettine, unite la concassè di pomodoro (rimuovete l'aglio), e fate cuocere qualche minuto.
Quando il condimento sarà ristretto a sufficienza per farvi creare dei buchi con un cucchiaio, rompete dentro ad ogni buco un uovo per farlo cuocere all'occhio di bue (al tegamino).
Quando l'albume sarà appena morbido ma non trasparente spolverate il tutto con il formaggio e il basilico tagliato fine.
Spegnete il fuoco e coprite con il coperchio per far fondere il formaggio.
Spezzettate il pane a mano in grossi pezzi, adagiateli sopra e servite il tegame caldo in tavola.



Se vi piace, potete aggiungere qualche goccia di tabasco per uno sprint in più!

Servite le porzioni a mo' di frittata e intingete i pezzi di pane nel tuorlo morbido.

Avvertenze: fate in modo di non incrociare un divano subito dopo il brunch o sarà la fine della vostra domenica!

Anna

venerdì 14 marzo 2014

Street food: dal New Mexico il Breakfast Burrito

Amore a prima vista.
Spaginavo uno stupendo libro sullo street food nel mondo che mi ha regalato Niccolò quando ho incontrato lui: il Breakfast Burrito.
Dato che era saltato il brunch con gli amici, vuoi non provarlo immediatamente???
Devo ammettere che rispetto alla ricetta originale ho dovuto apportare un paio di modifiche, tipo aggiungere il formaggio. Ma vi pare possibile che in una pietanza così porcosa possa mancare il formaggio? Inconcepibile, soprattutto per Niccolò che aggiunge parmigiano anche a pane e marmellata.
Risultato? Beh, se con la foto la vostra salivazione è aumentata, vi giuro che è tanto buono da far sbavare.
E cosa c'è di meglio per un week end di relax? Ecco, se avete impegni importanti dopo pranzo magari preparatelo un'altra volta... il rischio di abbiocco sul divano è elevatissimo!






Ingredienti per 2 persone ( 3, se persone normali)
4 fette di bacon
1 patata grattugiata a striscioline
sale & pepe
2 cucchiai di olio
1 noce di burro
4 uova leggermente sbattute
3 peperoncini ( la ricetta originale prevede quelli del New Mexico, io ho usato quelli verdi semi piccanti)
3 tortillas di frumento
fagioli neri o il contorno che preferite
200 g di caciotta tagliata rapé
1 cipolla rossa

Iniziate rosolando il bacon in padella, poi scolatelo del grasso in eccesso ( tenetene due cucchiai per le patate), fatelo raffreddare su carta assorbente e poi tagliatelo a striscioline di 2,5 cm.

Preparate gli hash browns.
Rimettete la padella sul fuoco con i due cucchiai di grasso del bacon.
Strizzate le patate grattugiate e conditele con sale e pepe. Quando la padella sarà calda formate uno strato compatto ed omogeneo di patate. Rosolate finchè il fondo non sarà ben dorato, poi rivoltate e terminate la cottura. L'hash brown dovrà essere ben colorito e croccante.
Fate riposare su carta assorbente e poi tagliate in strisce di 5 cm di larghezza.





Tagliate i peperoncini, privati dei semi, a rondelle e lo stesso fate con la cipolla.

Ora in una padella fate sfrigolare il burro e rosolate peperoncini e cipolle. Quando questi saranno pronti poneteli su carta assorbente a riposare.
Nella stessa padella calda versate le uova sbattute dopo averle salate, iniziate a stracciarle come si fa con le uova strapazzate. Quando saranno ancora morbide aggiungete il formaggio e togliete dal fuoco ancora cremose.

Parola d'ordine: ORGANIZZAZIONE.
Liberate il piano di lavoro, sistemate tutti gli ingredienti vicini e disponete già i piatti per servire i burritos.
Dovrete essere decisi e veloci per poterli servire ancora caldi.



Rimettete la padella sul fuoco e riscaldate la tortilla finché non si gonfia e scurisce lievemente, se serve giratela.
Togliete la tortilla dal fuoco.
Per prima cosa sistemate l'hash brown al centro come se fosse il diametro. Sopra sistemate peperoncino, cipolla e bacon.
In ultimo aggiungete le uova.
Distribuite bene tutti gli ingredienti per la lunghezza della tortilla.
Arrotolate il burrito partendo dal basso e coprendo il ripieno, poi ripiegate verso l'interno i due lati e procedete ad arrotolare strettamente chiudendolo.
Servitelo avvolto in carta e stagnola, aiuterà a mantenere la temperatura, accompagnato da fagioli o dal contorno che preferite.



Questa sarà una buona domenica!

Anna