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mercoledì 28 dicembre 2016

Grissini di sfoglia ai pomodori secchi e pistacchi

Natale è passato, ma c'è ancora lo "scoglio" di capodanno da passare. Da chi si cena? Se quest'anno la monetina è capitata a voi, non temete, troverete qui sul blog diverse idee arine e soprattutto facili e veloci da realizzare, ma di sicura riuscita e perchè no grande effetto scenico. Perchè ci vuole anche quello. 
Anche questa è una ricetta frutto della grande serata "cooking party" tutta al femminile e di questi, con questo ripieno ed altri, ce ne siamo davvero fatti fuori un numero considerevole! Niente di originale..sul web trovate questa versione e mille altre....però non ci sono limiti di fantasia nella scelta del "ripieno", dal dolce al salato, quindi bandierina verde per questo antipstino davvero versatile. Il connubio pomodoro secco e pistacchio è davvero sfizioso: grazie all'amica chiarapassion per avermelo fatto provare!
Preparateli anche con largo anticipo, "conservateli" in frigorifero e cuoceteli la sera stessa così da essere certi che rimangano friabili e fragranti come devono.
Mangiatli da soli, accompagnateli con dei salumi, con del formaggio, con un po' di tzatziki, guacamole e via dicendo..insomma hanno davvero mille utilizzi! Esono super facili da fare..basta solo un po' do fantasia per la scelta del ripieno: non ci sono limiti. Ottimi anche dolci, con della crema alla nocciola e un po' di zucchero all'esterno!




Ingredienti per 6 persone

1 rotolo pasta sfoglia, possibilmente rettangolare
 pistacchi sgusciati e tritati grossolanamente
pomodori secchi sottolio

Tritate grossolanamente i pistacchi, metteteli su un foglio di carta forno e srotolatevi la pasta sfoglia sopra. Premete con il mattarello per far aderire i pistacchi alla sfoglia. Sminuzzate con un coltello o con la mezzaluna i pomodori secchi e riempite solo metà della soglia. Richiudete la sfoglia su se stessa in modo che la parte senza ripieno vada a ricoprire quella farcita. Ritagliate la sfoglia a strisce di circa 2 centimetri con tagli netti e decisi. Arrotolate ciascuna striscia su se stessa così da dare la forma desiderata. Anche qui potete spaziare ocn la vostra fantasia e ricavarne le forme che più vi piacciono: cerchi, cuori, stelle, spirali..... Mentre il forno arriva a temperatura -190°-  fate riposare i grissini nel frigorifero: lo sbalzo termico frogorifero-forno aiuterà a rendere i vostri grissini ancora più friabili.
Infornateli nel forno caldo per circa 10%15 minuti, finchè non saranno dorati. Serviteli freddi. 








Giò 



giovedì 4 febbraio 2016

Il mio tonno di coniglio

Ecco la mia ricetta jolly!!!
Facile, piace tendenzialmente a tutti e potete declinarla sia come antipasto che come secondo, 
Se lo tenete sott'olio in frigorifero vi durerà parecchi giorni, così potrete arricchire tristi insalatine o prepararvi gustosi panini! Inutile dire che portarvelo in ufficio vi permetterà una pausa pranzo gustosa ma leggera!
Dopo aver scoperto questa ricetta, la parola d'ordine sarà: mai più senza!



Ingredienti per 4 persone:
1 coniglio in parti
olio evo
pepe misto in grani
bacche di ginepro
8 foglie di alloro
1 limone
carota, sedano e cipolla
aromi misti
In un pentolone fate lessare il coniglio con bacche di ginepro, sale grosso, grani di pepe, aromi e carota, sedano e cipolla tagliati a pezzi grossi.
Quando la carne inizierà a staccarsi dalle ossa spegnete il fuoco e lasciare intiepidire.



Ora iniziate a spolpare il coniglio a mano mantenendo i pezzi piuttosto grandi. disponeteli in una pirofila alternando con sottili fette di limone, foglie d'alloro e pepe in grani. Versate l'olio fino a coprire la carne e lasciate riposare un'oretta in frigorifero.
Ora è pronto per essere gustato con un'insalatina, con patate al forno, o peperoni arrostiti!
Se lo mantenete sigillato sott'olio si manterrà diversi giorni, e se avete la pazienza di attendere e gustarlo il giorno dopo, sarà stupendo!

Anna

venerdì 2 ottobre 2015

Il contorno perfetto: rose di verdure, sfoglia e asiago

Avevo visto questa ricetta nella versione dolce su uno di quei siti che propongono tutorial di ricette velocissime e carine per chi non ha molto tempo, era a base di mele e confettura di albicocche.
Stavo per provarla quando ho scoperto di avere amici a cena, e non avevo nulla come contorno per l'agnello! Quindi ho deciso di farne una mia versione salata, che si può declinare in mille variazioni a seconda che desideriate un contorno veloce o un aperitivo divertente.
La mamma mi aveva appena portato dall'orto della campagna zucchine, baby melanzane e pomodori, sul fondo del frigo giaceva tristemente una sfoglia rettangolare confezionata e nel cassetto dei formaggi un bel pezzo di Asiago mi faceva l'occhiolino... Che dire, veniva da sé!
Ormai siamo in autunno, provatela quindi anche con funghi, zucca, bacon, prugne secche, qualunque ingrediente riuscite a recuperare dal vostro frigorifero può diventare una splendida rosa colorata e gustosa!
Ovviamente l'effetto sarà tanto più bello quanto più riuscirete a dare lo stesso spessore e diametro alle verdure che usate!







Ingredienti per 6 rose:
2 patate quasi lesse
1 zucchina
2 pomodori
1 melanzana lunga
1 cipolla rossa
asiago
basilico
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
pangrattato
olio
sale e pepe


Stendete la sfoglia e ricavate 5 strisce di 10cm circa.
Tagliate tutte le verdure a rondelle fini.
Affettate a strisce l'asiago e scegliete delle belle foglie di basilico.




Ora, su ogni striscia disponete le rondelle alternate in modo che sporgano di un paio di cm dalla sfoglia.
Sistemate per il lungo le fettine di asiago e il basilico.
Condite di sale e pepe.
Ripiegate la sfoglia sulle verdure e poi arrotolate le striscia.
Ungete e spolverate di pangrattato dei pirottini o una teglia da muffin.
Sistemate le rose nella teglia o nei pirottini e condite con qualche goccia d'olio.
Infornate a forno caldo a 180° per 20 minuti circa.




Le verdure dovranno cuocere e la sfoglia dovrà essere bella dorata.
Servite subito come contorno a carni, con un'insalatina come antipasto o su un bel piatto da portata come aperitivo!
E ora... Sbizzarritevi con le varianti!

Anna

venerdì 10 luglio 2015

La mia Insalata di trippa estiva

Amo la trippa. Cucino trippa e sono felice.
Ecco perchè, quando mi hanno chiesto di tenere degli show cooking ad Expo per la scuola di cucina di Arte del Convivio e Identità Golose, non ho avuto dubbi.
La domenica pomeriggio alle 16 ad Identità Expo si imparano cose nuove, si respirano idee e si assaggiano novità!
Siamo a luglio e fa un caldo assurdo, ma se ci allontaniamo dall'idea di trippa in umido, un magico mondo di insalate di trippa fredda ci si para davanti.
In Toscana usano spesso questa versione, con ingredienti che possono variare dalla zona o dalla stagionalità dei prodotti.
Mi piace pensare a questo piatto come ad una catena di ingrenti, dove ognuno trascina il suo compagno fino a far prendere forma al piatto.
La trippa conosce i cannellini, questi le presentano il loro amico Pecorino Toscano, che a sua volta introduce i cuori di bue. A questo punto decidono di far serata, e allargano il cerchio alle olive taggiasche, che difficilmente si separano dai capperi. Vuoi non invitare la cipolla di Tropea per la sua dolcezza? Certo, se lasci a casa il sedano chi ti porta la croccantezza?
Ed ecco che il piatto è pronto. Si festeggia armonia ed equilibrio!
Brindiamo con un vino bianco ghiacciato, e proseguiamo nel delirio da quinto quarto.







Ingredienti
Trippa (foiolo pulito e lessato) 600 gr
Fagioli cannellini lessati 200 gr
Olive taggiasche 1 manciata
Cipolla di tropea 1
Sedano 1 gambo
Basilico una manciatina di foglie
Prezzemolo
Sale
Olio EVO
Succo di limone

Ingredienti facoltativi
Pomodori a polpa soda tipo "cuore di bue" a dadini
Capperi sott'aceto
Scaglie di Pecorino toscano
Pane rustico toscano per le bruschette
Aglio


Tagliare la trippa in striscioline sottili e metterla in una insalatiera.
Aggiungervi la cipolla tagliata a fettine sottili, il sedano tagliato a velo, i pomodori, capperi e infine le olive.

Tritare prezzemolo e basilico.
In una ciotola emulsionare con la frusta olio, limone, sale, pepe e il trito aromatico.




Tostate le fette di pane, poi strofinate sopra lo spicchio d'aglio.
Servite la bruschetta tiepida con sopra l'insalata di trippa fredda, finite con un giro d'olio e una grattata di pepe.

Anna

giovedì 28 maggio 2015

Satay di gamberi (Spiedini di gamberi marinati con salsa alle arachidi)

Ormai la mia passione per la salsa satay è evidente.
E la cosa che più mi piace è preparare dei satay misti di pollo, manzo e gamberi, così da farli provare tutti e poi stilare la classifica dei vincitori!
Il satay di manzo era il mio preferito quando aspettavo Iolanda, uno dei pochi modi di assumere carne cotta senza esserne disgustata (amo la carne molto al sangue), ma quando fa caldo i gamberi sono sempre una soluzione vincente!
Il vero problema è riuscire a contenersi! Se li preparate come aperitivo i vostri amici ne mangeranno mille, e siccome la salsa satay è parecchio sostanziosa rischiate poi di trovarvi a tavola con amici inappetenti!






Ingredienti:
1 kg di gamberi
Ingredienti per la marinata:
1 cuchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaio di curry in polvere
2 cucchiai di burro di arachidi
12 tazza di salsa di soia
12 tazza di succo di lime
2 spicchi d'aglio tritati
Peperoncino fresco tritato

Ingredienti per la salsa di arachidi:
2/3 di tazza di burro di arachidi
12 tazza di latte di cocco non zuccherato
14 tazza di succo di lime
2 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaino di zenzero grattugiato
3 spicchi d'aglio grattugiati
14 tazza di brodo di pollo
14 tazza di panna
pepe, zeste di lime, coriandolo fresco

la salsa:
Mescolare in un pentolino burro d'arachidi, latte di cocco, succo di lime, salsa di soia, zucchero di canna, zenzero e aglio. Condite col pepe e cuocete a fuoco moderato mescolando continuamente finchè la crema non sarà densa (circa 15 min). Frullatela con un frullatore ad immersione, aggiungete il brodo e la panna e mescolate finchè non sarà morbida.
Pulite le code di gambero dal carapace e rimuovete l’intestino.






Unite tutti gli ingredienti della marinata in una pirofila. Infilzate a  sugli spiedini le code di gambero e sistemateli nella pirofila a riposare in frigorifero per  2 ore. Toglieteli e asciugateli con carta assorbente.
Cuocete gli spiedini in padella a fiamma alta facendoli ben colorire da entrambi i lati.

Serviteli caldi accompagnati dalla salsa satay.

Anna.


venerdì 6 marzo 2015

Quinoa tricolore alle verdure agrodolci e gamberi saltati

Ho scoperto la quinoa da poco, e devo fare ancora moltissimi esperimenti, ma mi piace molto ed è una validissima alternatica meno calorica di cous cous, fregola o altri semi e cereali che possono avere le stesse applicazioni!
Ho provato un'ottima quinoa tricolore con verdure e salsa al tofu e basilico preparata da Luisa Di Bella, collega docente ad Arte del Convivio. Lei è bravissima, e tiene corsi di cucina vegana. La sua versione era meno condita e ovviamente non prevedeva i gamberi...
Volendo farla provare ad amici per pranzo ho deciso per una versione più sostanziosa, certa di renderli felici!
Per chi non la conoscesse, la quinoa è un cereale altamente proteico, in realtà si tratterebbe di una pianta erbacea tipo spinaci, di cui però mangiamo i semi. Ne esistono tre varietà: bianca, rossa e nera. Si trova facilmente nei supermercati, anche nella miscela tricolore!





Ingredienti per 4:
200 g di quinoa tricolore
2 porri tagliati a velo
1 peperone rosso tagliato a julienne
2 carote tagliate a julienne
3 cipollotti di Tropea tagliati a velo
erba cipollina
3 cucchiai di sweet chilli sauce
3 cucchiai di salsa di soia
olio evo
12 code di gamberone private di carapace e intestino
1 spicchio d'aglio
1 cm di radice di zenzero
germogli di barbabietola
150 g di tofu naturale
un mazzetto di basilico
sale&pepe

Iniziate a sciacquare la quinoa in una ciotola posta sotto acqua corrente, quando l'acqua non sarà più biancastra ma limpida scolatela.
In una casseruola versate la quinoa e il doppio del suo volume in acqua. Fate cuocere per una decina di minuti dall'ebollizione, spegnete il fuoco, coprite con il coperchio e fate riposare per 5 minuti.
Ora dovete solo versare un filo d'olio e granarla con una forchetta.



In una padella molto calda con due cucchiai di olio fate saltare le verdure, che dovranno rimanere croccanti.
Iniziate dai porri, poi carote, poi peperone e cipollotti.
Condite con la salsa di soia e la sweet chilli sauce.
Lasciate intiepidire e poi condite la quinoa con le verdure.
Aggiungete l'erba cipollina tritata, olio evo e regolate di sale.

Sbollentate il tofu a pezzi in acqua bollente per qualche minuto.
Scolatelo, e poi frullatelo con un frullatore ad immerisone con il basilico, sale, pepe e olio a filo fino ad ottenere una crema non troppo liquida ma morbida e senza grumi.

Tritate finemente l'aglio e lo zenzero dopo averli puliti. Poi, con la parte piatta del coltello, schiacciateli e ricavatene una pasta.
In una padella molto calda fate soffriggere due cucchiai di olio e la pasta di aglio e zenzero.
Scottate rapidamente i gamberi, che dovranno essere croccanti fuori e teneri dentro.

Sui piatti versate la crema di tofu aiutandovi con un sac a poche, un biberon o una siringa.
Impiattate formando un bello strato di quinoa nel coppapasta, sovrapponete i gamberi e i germogli.


Finite con una grattata di pepe fresco e un giro d'olio.

Leggero, gustoso e perfetto come piatto unico o come antipasto!

Anna

giovedì 5 febbraio 2015

Street Food: Ceviche de corvina dal Perù (tartare di orata marinata)

Questa è una delle pietanze di street food non fritta e non pesante, ma ugualmente sfiziosa e gustosissima.
La corvina è un prelibato pesce del Pacifico, che spesso viene sostituita dalla sogliola o dallo squalo in altre zone dell'America Latina, e da noi con l'orata.
Come nella maggior parte dei paesi caldi, carni e pesci vengono marinati a lungo per abbattere la carica batterica e ottenere una "cottura" parziale.
In principio i tempi di marinatura erano di diverse ore, adesso che i sistemi di conservazione sono migliorati invece si sono ridotti a pochi minuti, facendo guadagnare all'orata gusto e consistenza.
Tengo molto a questa ricetta, in primis perchè trovo che sia una vera e propria esplosione di colori, sapori e profumi perfettamente equilibrati tra loro; in secondo luogo perché è la ricetta che presenterò al Milano Food&Wine Festival sabato 7 febbraio per Arte del Convivio, con cui tengo un ciclo di corsi di Street Food.
All'interno della manifestazione, sorellina di Identità Golose, proporremo un aperitivo con show cooking e degustazione (ore 18.00) di questo fantastico piatto accompagnato da una birra selezionata per l'accompagnamento.
Venite a trovarmi! Sarà sufficiente prenotare uno dei 20 posti disponibili attorno alla mia postazione per conoscermi meglio, vedermi lavorare, e soprattutto per godervi un aperitivo speciale!
Intanto vi faccio venire l'acquolina in bocca...!






Ingredienti per 4 persone
3 cipollotti di Tropea tagliati a velo
600 g di filetti di orata senza pelle tagliati a cubetti
1 pizzico di peperoncino secco sbriciolato
1 spicchio d'aglio pelato e tritato
il succo di 5 lime
500 g di patate dolci
300 g di mais
1/2 avocado tagliato a cubetti
5 cucchiai di olio evo
3 cucchiaini di aceto di riso
1 pizzico di zucchero
1 peperoncino rosso lungo fresco privato dei semi e tritato
la scorza grattugiata di 1 lime
3 cucchiai di foglie di coriandolo tritate
sale e pepe nero

Disponete in una ciotola a fondo piano metà dei cipollotti, copriteli con l'orata, spolverate con aglio e peperoncino secco e poi irrorate con il succo di lime.
Coprite la ciotola con pellicola e mettete in frigorifero per 30 minuti.
Durante la marinatura raccogliete il succo dal fondo della ciotola e ridistribuitelo sul pesce un paio di volte.
Fate bollire le patate, sbucciatele e tagliatele a cubetti. Attenzione a non cuocerle troppo altrimenti diventano molli!
Unite mais, patate dolci e avocado e condite con olio, sale e pepe. Mescolate delicatamente.




Emulsionate olio, aceto, zucchero, sale e pepe, poi unite il peperoncino e la scorza di lime.
Scolate bene il pesce e buttate via il succo e i cipollotti.
Condite il pesce con l'emulsione, il coriandolo e i restanti cipollotti.
Impiattate distribuendo in un coppapasta uno strato di patate, mais e avocado.
Sovrapponete poi l'orata.



Guarnite con germogli a piacere e servite con una birra ghiacciata!
Deliziosa!!!!

lunedì 15 dicembre 2014

Mousse di speck e prosciutto cotto. Un'idea per il pranzo di Natale

Ho sentito parlare di questa ricetta super sprint credo mille volte. Era la "fantomatica" mousse  della famosa Zia Mimma. La mousse che veniva preparata per ogni pranzo o cena e che inesorabilmente veniva spazzolata. Niente di laborioso, nè sofisticato, anzi di una semplicità inenarrabile: tutto ciò di cui avete bisogno è un mixer. I più addentro alla cucina probabilemnte inorridiranno, ma è tanto buona e alle cene o brunch con tanta gente è una di quelle ricettine che non possono mancare!



Ingredienti (totalmente a caso nella quantità: vige l'assaggio con il dito man mano che si prepara)

una confezione di philadelphia
150g circa di prosciutto cotto buono
100g circa di speck
100g circa di ricotta vaccina

Mettete dapprima lo speck e il prosciutto cotto in un cutter. Aggiungete quindi il philadelphia e la ricotta e lavorate finchè gl iingredienti non saranno tutti ben amalgamati. Assaggiate man mano aggiungendo prosciutto, speck o formaggio secondo i vostri gusti. Lasciate riposare una mezzoretta e servite la mousse fredda con grissini, pane nero, schiacciata o crostini di pane abbrustoliti. Vedrete che finirà.

Giò


lunedì 17 novembre 2014

Sformato di carote nere e provola su fonduta di parmigiano

Passeggiavo al mercato e mi cade l'cchio su delle carote nere. Le ho comprate e tenute in frigorifero per giorni e giorni: non ero abituata ad averle e ogni volta che aprivo il frigorifero "non le vedevo" e/o rimandavo l'appuntamento. E' però giunta l'ora di smettere di rimandare: devocucinarle. Ma come? Non solo non le avevo mai cucinate, ma non sapevo nemmeno che gusto avessero! La strada più facile sarebbe stata fare l'ennesima vellutata, ma no...non ne avevo proprio voglia per quanto - soprattutto nelle fredde e piovose serate invernali - le zuppe, le vellutate, le creme e via dicendo mi piacciano un sacco!



Ingredienti per 6 tortini

5/6 carote nere
100g circa di ricotta
parmigiano grattugiato
sale e pepe
provola
1 uovo intero e 1 rosso
100ml di panne o latte
una noce di burro
una manciata di parmigiano

Fate bollire le carote in acqua salata. Quando saranno morbide, scolatele, lasciatele raffreddare e conditele con la ricotta, le uova, un po' di parmigiano. Aggiustate di sale e pepe. Aggiugnete del pan grattato se l'impasto dovesse risultare troppo bagnato.
Prendete dei pirottini di alluminio usa e getta, ungeteli e passate del pan grattato. Rimepiteli con il composto di carote fino a metà. Aggiungete la provola tagliata a cubetti e ricoprite con io resto dell'impasto. Fate cuocere in forno a bagno maria per circa 30/40 minuti.
Preparate la fonduta: scaldate la panna e il burro ( o il latte per una versine light) in un pentolino senza far arrivare al bollore. Aggiungete il parmigiano e fate sciogliere mescolando con una frusta. Stendete la fonduta su un piatot, adagiatevi il tortino di carote e spolverate con altro parmigiano. Serviteli tiepidi!

Giò

venerdì 24 ottobre 2014

Cotolette in carpione del mio babbo

Avevo già pubblicato questa ricetta, ma oggi più che mai ho voglia di rileggerla, riassoporarla e condividerla con voi.
Ciao babbo.
Anna

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Pazzesche, semplicemente pazzesche...e la cosa più bella è il ricordo di quando facevamo le vacanze tutti insieme al mare, i miei genitori, noi quattro fratelli e qualche amico al seguito.
Li, c'erano SEMPRE le cotolette in carpione, vasche da bagno di cotolette in carpione, portaerei di cotolette in carpione, cisterne di cotolette in carpione!!!! Si, mille milioni di cotolette in carpione, perchè queste sono buone quando le fai, ma il giorno dopo sono ancora meglio, ed è difficile che arrivino al terzo, nonostante il problema di mio padre, direttamente ereditato da me: un grave problema sulla gestione delle quantità, perchè ogni tanto noi Brambilla ci dovremmo ricordare che non siamo sempre in 12 a cena!



Ingredienti carpione:
500 gr di cipolle bianche
2 carote medie
4 foglie di alloro
125 gr di uva sultanina
100 gr di pinoli
1 bicchiere di vino bianco
1/2 bicchiere di aceto di vino bianco
sale, pepe & olio e.o.

Ingredienti cotolette:
600 gr fesa di vitello
2 uova
pangrattato q.b.

Mettete a bagno l'uvetta in acqua e vino bianco.
Battete leggermente le fettine di vitello, passatele nell'uovo e impanatele. Friggetele in olio e dopo averle fatte asciugare su carta assorbente accantonatele.
Tostate velocemente i pinoli e teneteli da parte.

Affettate finemente le cipolle e le carote, soffriggetele in abbondante olio con l'alloro e quando saranno trasparenti aggiungete l'aceto e il vino bianco facendoli sfumare. Alla fine aggiungete l'uvetta, che avete precedentemente scolato e strizzato, e i pinoli tostati.

In una pirofila mettete sul fondo una piccola parte di cipolle stufate, stendete uno strato di cotolettine e ricoprite con altre cipolle stufate continuando a stratificare fino ad esaurimento con l'accortezza che ci siano almeno tre strati. Finire con le cipolle residue.
Fate marinare il tutto in frigorifero e consumate il giorno seguente tirandole fuori dal frigorifero in modo che possano essere a temperatura ambiente e non fredde.

Ora che avete visto che è una ricetta semplice potete subito raddoppiare le dosi per farne mille milioni, non basteranno mai...

Grazie babbo, solo a scriverla mi è venuta voglia...le faccio per sabato!

Anna


giovedì 16 ottobre 2014

Insalata di nervetti, ceci, carciofi e parmigiano

Sono sempre stati la mia passione, proprio per la loro consistenza gelatinosa e croccante.
I nervetti mi ricordano l'infanzia e mia nonna, lei li amava quanto me ma aveva il vizio di mettere in uguale quantità anche le cipolle. Amo anche le cipolle, ma ho sempre avuto qualche riserva sulla gestione di aglio e cipolle di mia nonna!
Potete trovare i nervetti in qualunque supermercato, generalmente sono sottovuoto in panetti, in modo che possiate tagliarli o affettarli come preferite.
Carciofi e ceci danno consistenza e sapore in più, e le scaglie di parmigiano completano questa meraviglia!
Potete usare cipollotti bianchi, o ancor meglio dei cipollotti di tropea. Se preparate questo antipasto per una cena vi conviene andar cauti sulle cipolle, non sapete mai se a crudo sono apprezzate da tutti!
Io mi sono accuratamente scelta una rosa di amiche che con me condividono anche i problemi di alitosi post cena!








Ingredienti per 4 persone:
250 g di nervetti tagliati a striscioline sottili
2 carciofi
200 g di ceci lessati
2 cipollotti (bianchi o di tropea)
Abbondante parmigiano a scaglie
sale, pepe, olio e aceto balsamico

Pulite i carciofi, tagliateli in 4 e cuoceteli al vapore, per questa insalata gustosa ma leggera credo sia la tecnica di cottura migliore!
Quando saranno teneri, asciugateli e affettateli finemente.

Piccolo inciso: se non è stagione di carciofi vi consiglio di sostituire con del radicchio croccante, delle cime di rapa, topinambur o cardi. Ma se proprio proprio la volete fare con i carciofi, allora potete acquistarli sottovuoto già cotti al vapore, abbiate la cura di asciugarli bene dai liquidi di conservazione.

Affettate finemente anche i cipollotti.

Ora in un'ampia bowl unite tutti gli ingredienti e condite con sale, pepe fresco macinato e olio. Quando mescolate fate attenzione a mantenere le scaglie di parmigiano il più integre possibili!




Con l'aiuto di un coppapasta sistemate l'insalata nei piatti e fate cadere qualche goccia di aceto balsamico qua e la, completerà l'armonia di sapori del vostro piatto!

Servite se volete con un'insalatina riccia e dei crostini di pane tostato. Una bomba!!!

Anna

giovedì 26 giugno 2014

Millefoglie di baccalà, patate e spinaci con crema di peperoni arrostiti

Avevo una voglia incredibile di baccalà, di quelli belli ciccioni che si sfaldano in perfette sezioni tenere ma dal mordente irresistibile.
Detto, fatto.
Lisa a cena e in testa una millefoglie.
Spinaci freschi dell'orto di quelli da spadellare appena, tranci di baccalà alti 5 centimetri e peperoni dolcissimi.
Ma andiamo con ordine, come li assemblo?
Quando il pesce è buono basta anche un semplice vapore, e quando le erbe sul balcone sono rigogliose è impossibile non usarle!
Di solito sono critica, ma questo è veramente un bel piatto. Un piatto dove boccone dopo boccone scopri i sapori puliti e distinti, fino a creare il boccone perfetto dove tutti gli ingredienti esplodono nel palato.





Ingredienti per 2 persone
2 tranci di baccalà bello carnoso
1 patata
4 manciate di spinaci
2 peperoni rossi
erbe a piacere
aglio
sale, pepe e olio evo

Iniziate pulendo i peperoni. Privateli dei semi, tagliateli in falde e fateli arrostire su una placca in forno caldo a 200°C con appena un filo d'olio, un pizzico di sale e qualche fogliolina di origano fresco. Quando saranno teneri e leggermente abbrustoliti allora toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare.
Togliete la pellicina, oppure se sono di quelli lunghi e stretti di stagione ora lasciatela perché è sottilissima e non crea disturbo.




Fatene una crema soda con un frullatore ad immersione aggiungendo solo un po' di olio a crudo.
Tenete da parte.

Fate lessare la patata ma mantenetela soda. Sbucciatela e tagliatela a spicchi. Rosolate in padella con olio, uno spicchio d'aglio e qualche erbetta in modo che diventi croccante in superficie.

Sistemate i tranci di baccalà nella vaporiera e con le erbe che desiderate copriteli come fosse una copertina. Io ho usato origano fresco e maggiorana.
Fate cuocere a vapore finché, premendo con una forchetta, la carne non si sfoglia. Togliete dalla vaporiera e sfogliatelo a mano mantenendo le falde compatte.

Nel frattempo lavate ed asciugate gli spinaci.
Fateli saltare brevemente in padella calda con un filo d'olio, condite con sale e pepe. Le foglie non devono appassire, devono rimanere di un bel verde acceso e croccanti.

Ora avete preparato tutto e non vi resta che assemblare la millefoglie.

Con l'aiuto di un coppapasta sistemate alla base gli spicchi di patata, poi gli spinaci, e poi adagiate le falde di baccalà.
Con un sac a poche o un biberon guarnite il piatto con la crema di peperoni.
Condite con un giro d'olio, una grattata di pepe e qualche fogliolina di origano.



Gustate.
Anna

giovedì 19 giugno 2014

Terrina d'anatra e pistacchi

Passione terrine!
Ora che inizia il caldo devo dire che le terrine mi danno grande soddisfazione, siano di carni o verdure restano sempre una soluzione pronta e fresca da portare in tavola per un aperitivo o come antipasto.
I miei fratelli mi hanno regalato uno stupendo stampo da terrina con pressa di Le Creuset, l'ho sempre voluto e ora mi sbizzarrisco!!!
Chi non avesse la fortuna di possedere questo gioiello può sempre usare uno stampo da plum cake o una piccola pirofila.
La prima terrina provata è questa all'anatra e pistacchi, stupenda con del pane casereccio!




Ingredienti
700 g di anatra disossata (vanno bene anche solo petti e cosce)
100 g di vitello magro
100 g di maiale magro
450 g di lardo
3 uova
180 g di coniglio disossato
40 g di pancetta
80 g di fegati d'anatra o pollo
5 g di scalogno tritato
80 g di pistacchi sgusciati
200 g di lardo a fette sottili

Iniziate a preparare la prima farcia tagliando a pezzettini anatra, vitello e maiale.
Passate al cutter o nel mixer le carni separatamente.
Riunitele in un recipiente e aggiungete 2 uova.
Mescolate bene e fate riposare in frigorifero.
Intanto preparate la seconda farcia.
Tagliate a pezzetti di 2cm il coniglio.
In una padella con poco burro fate rosolare la pancetta a cubetti, toglietela con la schiumarola e nello stesso grasso fate rosolare il coniglio. Togliete il coniglio con la schiumarola e unitelo alla pancetta.
Ora nella stessa padella fate rosolare i fegatini e lo scalogno tritato avendo cura di lasciare rosa l'interno dei fegatini.
Unite i fegatini a coniglio e pancetta, fate raffreddare e poi mettete in frigorifero per 20 minuti.
Ora passate al cutter anche la seconda farcia, aggiungete un tuorlo e mescolate bene.



Amalgamate le due farce e ripassatele al passaverdure.
In una piccola casseruola immergete i pistacchi sgusciati in acqua fredda, mettete sul fuoco e fate bollire.
Scolateli, sbucciateli e uniteli al composto di carni.
Salate, pepate e conservate al fresco mentre preparate lo stampo.

Foderate lo stampo con le fette di lardo lascianole sporgere di qualche centimetro in modo da richiudere "a pacchetto" la terrina.
Riempite la terrina con l'impasto, livellate bene e chiudete con le fette di lardo.
Chiudete la terrina con la pressa e col coperchio, o, in alternativa, impacchettate lo stampo da plum cake con la stagnola.

Mettete la terrina a bagnomaria in una pentola sul fuoco, portate ad ebollizione e poi spostate in forno caldo a 180°C per 1 ora e 1/2.
La cottura è ultimata quando il grasso liquefatto è trasparente e limpido.
Lasciate raffreddare la terrina a temperatura ambiente e poi conservate in frigorifero per 24 ore prima di servirla.




Pane casereccio caldo e bollicine saranno i suoi migliori amici e la vostra soddisfazione!!!!

Anna


sabato 14 giugno 2014

Roast Beef all'inglese facile e veloce

Caldooooooooo!
Non so voi, ma a Milano in questi giorni si muore di caldo, e devo ammettere che la voglia di accendere fuochi e forno è praticamente insesistente.
Ma ecco una ricetta perfetta!
Amo il Roast Beef, in casa mia in realtà si è sempre consumato caldo e a fettone spesse, laccato di senape e preparato al forno.
Ma quando ho scoperto questa ricetta semplice e veloce ho dovuto per forza cambiar sponda!
Oltre alla semplicità di preparazione, in periodi caldi come questo è veramente una manna. Lo tenete in frigorifero ed è sempre pronto per essere tagliato.
Anche se siete pochi in casa vi consiglio di farlo con un pezzo da 2 Kg. In primo luogo la cottura rimane più uniforme, e poi vivrete di rendita per giorni senza dovervi preoccupare della cena o di dover patire temperature africane in cucina!
L'ideale è prepararlo il mattino per la sera, oppure anche la sera prima così se avete amici a cena non vi resta che tagliarlo e il gioco è fatto!



Tempo di preparazione: 20 min più marinatura e riposo
Ingredienti
1 roast beef da 2 Kg
4 bicchieri di salsa di soia
1 litro di vino rosso
1 bicchiere di olio evo
2 limoni
1 bicchiere di miele
pepe
alloro
aglio

Iniziate preparando la marinata. Emulsionate con una frusta salsa di soia, vino rosso, olio, il succo dei due limoni, miele, abbondante pepe nero e qualche foglia di alloro.
Tenete da parte 4 bicchieri di marinata.
Immergete il roast beef nella marinata e lasciatelo riposare coperto in frigorifero per 2 ore.
Abbiate cura di rigirarlo se la marinata non copre tutta la carne.
Trascorso il tempo di riposo, strofinate l'interno di una pentola con uno spicchio d'aglio e versate due cucchiai di olio.
Togliete la carne dalla marinata e asciugatela bene.
Ricordatevi che non si usano mai i liquidi di marinata per le cotture, durante il riposo le carni rilasciano siero e liquidi rendendo la marinata inutilizzabile dal punto di vista batterico.
Accendete il fuoco a fiamma viva e fate rosolare da ogni lato il roast beef.




Quando sarà ben sigillato e dorato su tutta la superficie aggiungete due dei bicchieri di marinata "pulita" che avete conservato, abbassate il fuocvo a fiamma media e cuocete per 8/9 minuti da ogni lato.
Se il sugo si restringe troppo aggiungete gli altri due bicchieri.
Una volta pronto, togliete il roast beef dalla pentola, asciugatelo e impacchettatelo nell'alluminio. Quando sarà a temperatura ambiente spostatelo in frigorifero perchè si assesti fino al momento della cena.
Alzate il fuoco sotto la pentola per far restringere il sughetto.
Filtratelo con un colino e tenetelo da parte per condire il roast beef.
Togliete l'alluminio, rimuovete lo spago e tagliate a fette fini il roast beff disponendolo su bel piatto da portata. Accompagnatelo con il suo sughetto, con una scelta di senapi o con dei pomodorini freschi conditi con aglio, basilico, olio sale e pepe.
Non abbiamo aggiunto sale al roast beef perchè la salsa di soia è molto saporita, aggiungete sale affumicato o in cristalli al momento di servirlo.

Favoloso, veloce, pronto prima, e soprattutto.... FRESCOOOOOOO!

lunedì 9 giugno 2014

Melanzane ripiene

Questa ricetta non è farina del mio sacco: diciamolo subito! Ho preso spunto da una collega foodblogger che come me ha la passione per le melanzane. Io l'ho semplicemente adattata a quello che avevo in frigorifero e ai miei gusti e devo dire che sono davvero buonissime, facilissime da fare e fanno anche molta scena. Anche la presentazione ha il suo perché e senza troppe acrobazie e torri pericolanti di cibo e salsine varie che a me generalmente (e soprattutto nei momenti meno opportuni) cadono ancora prima di portarle a tavola!!
Gli ingredienti sono semplici e naturali, ma fondamentali per la riuscita del piatto. Fatele solo quando è stagione (e io sono un filo in anticipo, lo so, ma non ho resistito!) e se come me avete la fortuna di avere una mamma con la passione per l'orto, avrete la strada tutta in discesa e saranno sicuramente un successo!
Provatele e fatemi sapere: io non ho dubbi!!


Ingredienti per 4 persone:

4 melanzane
pomodorini pachino
qualche capperi dissalato
qualche oliva dinoccolata
mozzarella
provola affumicata
origano
basilico (tanto!!)
sale e pepe

Lavate le melanzane, tagliatele in due e fatele bollire in una pentola capiente finchè non saranno morbide. Scolatele, fatele raffreddare un pochino ed eliminate con un cucchiaio la polpa avendo cura di non bucare la buccia delle melanzane che dovrà invece "ospitare" il ripieno. Mettete la polpa a scolare in un colapasta, con un peso sopra così da eliminare tutta l'acqua. Nel frattempo mettete in una padella un po' di olio e uno spicchio di aglio e quando sarà dorato (ma non bruciato!) aggiungete i capperi dissalati e le olive dinoccolate tritati grossolanamente al coltello. I capperi e le olive danno molto sapore, quindi non esagerate, altrimenti rischiate di coprire il sapore delicato della melanzane che invece deve sovrastare! Fate insaporire qualche minuto ed aggiungetei pomodorini tagliati a metà e abbondante basilico. Mentre il sugo cuoce, prendete la polpa di melanzana, tritatela grossolanamente al coltello e fatela rosolare in un padellino con un filo di olio, sale, pepe ed origano. Cuocete per qualche minuto o finché la polpa non sarà completamente "asciutta". A fuoco spento unite la polpa al sugo di pomodoro. Fate raffreddare leggermente ed aggiungete la mozzarella sgocciolata e tagliata a dadini, un po' di provola affumicata (anche qui non esagerate perché la provola ha un sapore piuttosto invasivo) e tanto basilico fresco spezzettato con le mano. Riempite le barchette di melanzane con il composto appena preparato spolverate con un po' di parmigiano e pan grattato e fate cuocere in forno caldo per circa mezz'oretta. La parte superiore dovrò essere dorata e gratinata.
Sfornate e lasciate riposare una decina di minuti prima di servire.
Giuro che è molto più facile e veloce da fare di quanto sembra leggendo la preparazione!!!


Giò


lunedì 26 maggio 2014

Mandorle salate

Diciamolo subito: se siete a dieta NON fatele! Creano un'assoluta dipendenza e non riuscirete a staccarvi dalla ciotola, che arriverete a leccare, dopo, ovviamente, esservi leccati le dita!!!
Semplici veloci e di sicuro effetto, questo dobbiamo pur dirlo, per lanciare una lancia a mio favore che ve le propongo!
Insomma, se le volete per l'aperitivo di stasera, siete ancora in tempo...per esperienza personale vi posso garantire che con uno spritz, ma anche con una birra ghiacciata, si accompagnano alla grande!!!


Ingredienti:
250g di mandorle non tostate e non salate
1 bianco d'uovo
sale maldon

Sbattete leggermente il bianco d'uovo, Aggiungetevi le mandorle e mescolarle affinché siano tutte ricoperte dall'albume. Metterle su una placca avendo cura che siano ben distanziate le une dalle altre e salare abbondantemente con del sale maldon.
Mettete in forno caldo per circa 10/12 minuti, girandole a metà cottura.
Sfornate e lasciate intiepidire: non fatevi prendere dalla fretta, vi ustionerete dita, lingua e palato e non sarà una bella esperienza!!!




Giò


lunedì 19 maggio 2014

Sfogliata di baccalà con pomodorini, olive e pinoli

Con questo piatto è stato amore a prima vista. Partiamo dal presupposto che io adoro, ma adoro proprio tanto!, il baccalà in ogni sua forma e condimento. Persino semplicemente bollito e condito con olio, limone e pepe e accompagnato da dei friarielli anch'essi semplicemente bolliti. Penserete che stia scherzando, ma non è così: è davvero uno dei pranzi - di magro- che preferisco. Ho uno strano rapporto di amore e odio con il pesce, che va anche molto a ondate (Francidettobaldo e Tommitommi in fatto di miei gusti di pesce non riescono proprio a capirmi, tantomeno a starmi dietro e credono semplicemente che sia pazza!!), ma il baccalà non si tocca! Questa è una ricettina semplicissima, leggera, fresca, profumata e che stupirà voi e i vsotri commensali. E' proprio vero che ogni tanto sono proprio i sapori semplici a lasciare a bocca aperta!
L'unico dubbio è stato il nome da dare a questo piatto: sono partita da carpaccio (ma Francidettobaldo mi ha bacchettato perchè quando si parla di carpaccio si parla di qualcosa di crudo e tagliato sottilissimo!), per passare da un "millefoglie di baccalà" e finire su "sfogliata di baccalà" (Francidettobaldo preferiva "baccalà sfogliato", ma io sono di coccio!): non so se il nome sia "azzeccato" , ma il piatto si e in fin dei conti è questo quello che conta! Siete d'accordo?




Ingredienti per due persone

due filetti belli alti di baccalà, circa 500g
qualche pomodoro in concassè (o pomodorini se siete di fretta :) )
olive nere, buone
qualche cappero
abbondante basilico
una manciata di pinoli
olio sale e pepe

Lasciate i filetti di baccalà in ammollo per quanto più tempopossibile: almeno 48 ore, cambiando spesso l'acqua. Prendete una capiente pentola, riempitela di acqua fredda e cuocetevi i filetti di baccalà per circa 3/4 minuti al massimo dal bollore (la cottura dipende dallo spessore dei filetti). Spegnete il fuoco e scolate i filetti con l'aiuto di una schiumarola. Lasciateli raffreddare su un piatto. Nel frattempo preparate la concassè di pomodoro: incidete il pomodoro con un coltellino e tuffateli in acqua bollente per circa 20 secondi. Scolateli e passateli subito sotto l'acqua fredda così da interrompere la cottura. I pomodori infatti non devono cuocere, ma questa operazione serve semplicemente a pelarli! Quindi pelateli ed eliminate i semini interni. Tagliateli prima a spicchi poi a quadratini (concassè). In alternativa prendete dei buoni pomodorini pachino o ciliegino e dopo averli alvati tagliateli a metà o in quarti a seconda della grandezza. Tostate i pinoli per qualche secondo in una padella antiaderente, denocciolate le olive nere e dissalate sotto l'acqua corrente qualche cappero (poco perchè il sapore dei capperi è invasivo e sipido). Prendete un piatto di portata e disponete dapprima il baccalà sfogliato e privato delle spine, quindi la concassè di pomodoro, le olive denocciolate, i pinoli tostati e abbonandante basilico. Condite con olio e pepe e aggiustate di sale se necessario.
Se volete fare gli "chic", se avete un pranzo o una cena più formale o se volete trasformare il piatto in un finger food...insomma se volete preparare mono porzioni potete usare un coppapasta di medie dimensioni e fare un paio di strati!
Facilissima, ma vi assicurò che vi stupirà!

Giò

giovedì 8 maggio 2014

Polpettone di fagiolini alla genovese 2

Questa è una ricetta importante.
Una di quelle ricette che non lasciano solo sapori e profumi, una di quelle ricette che per sempre ricordano persone, gesti e momenti.
Se penso alle mie estati al mare in Sardegna, non posso fare a meno di sorridere ricordando i nostri vicini di casa, la famiglia Polidori.
Franco e Gianna erano amici dei miei genitori, quindi Gianna subiva le mie incursioni pomeridiane intrattenendomi con le sue preparazioni in cucina, mentre Franco tentava di riposare sulla stupenda amaca che avevano in terrazza.
Francesca e Giulio erano molto più grandi me, ma nonostante questo Giulio mi divertiva parecchio col suo fare da "fratellone" quando mi chiamava "Marocco" per la mia pelle che diventava color carbone!
Erano bei momenti, ero piccola e tutto era una scoperta.
La farinata di Franco la ricordo come se l'avessi mangiata oggi a pranzo, e Gianna mi aveva fatto scoprire il mortaio, attrezzo a me sconosciuto che ora non manca sulle mensole della mia cucina.
Mi diceva "Cocchina vieni in cucina", e mentre preparava il polpettone di fagiolini e fumava mille sigarette chicchieravamo del più e del meno, e mi sentivo grande...
Non ho fatto tempo a chiederle la ricetta precisa del suo polpettone.  Non ricordo se passasse i fagiolini o se li lasciasse a pezzetti, no so se mettesse la ricotta oppure solo parmigiano, ma so che mi piaceva da matti.
I ricordi non sono nitidi, sono passati tanti anni, ma sono quei ricordi fatti di profumi, sapori, sensazioni e atmosfere.
Quel che resta ben chiaro è la serenità, l'affetto e la dolcezza di questo piatto.
Soul kitchen, la cucina dell'anima.
Non si tratta di cucinare e basta, si tratta di cucinare per qualcuno, si tratta di condividere esperienze e momenti, si tratta di ricordare attraverso il cibo le persone della nostra vita.

E io così ricordo Gianna.






Ingredienti:
500 g di fagiolini puliti
700 g di patate
120 g di parmigiano grattugiato
2 uova
maggiorana
pangrattato
olio
sale e pepe nero


Lessate le patate con la buccia.
In un'altra pentola sbollentate i fagiolini per 10 minuti in acqua bollente e salata.
Schiacciate le patate con il passaverdura e tritate grossolanamente i fagiolini.

In un'ampia ciotola sbattete le uova con il parmigiano.
Unite patate e fagiolini e aggiungete abbondante maggiorana fresca.
Condite con olio, sale e pepe nero.





Ungete di olio una pirofila e spolveratela con il pangrattato.
Versate il composto nella pirofila e livellate la superficie.
Con i rebbi della forchetta disegnate delle linee sulla superficie da parte a parte. Spolverate la superficie con altro pangrattato e infornate a forno caldo a 200°C per 30 minuti.
Dovrà risultare dorato in superficie.

Lasciatelo raffreddare e servitelo a temperatura ambiente, è ideale nelle calde giornate!

Anna

giovedì 17 aprile 2014

Passione finger food: polpettine di granchio con guacamole

Ecco, di queste ne potrei mangiare tranquillamente 100 senza colpo ferire.
Sono una droga, impossibile smettere, altro che ciliegie...
Potete prepararle per l'aperitivo, oppure anche come antipasto se le servite con un'insalatina di misticanza o puntarelle!
Ad ogni modo, provatele!
In commercio si trova la polpa di granchio in scatola, ma state attenti vi prego a non prendere surimi o finte polpe altrimenti vi verranno una schifezza!





Ingredienti:
400 g di polpa di granchio strizzata
1 patata
3 uova
erba cipollina
rafano
pangrattato
olio di semi per friggere
sale, pepe

La guacamole:
1 avocado maturo
2 cipollotti
1 pizzico di cumino
1/2 pomodoro 
1/2 peperoncino serrano (o una spruzzata di tabasco)
il succo di un lime
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di worchestersauce
sale e pepe
1 cucchiaino di coriandolo fresco tritato

Affettate grossolanamente le cipolle, pulite il pomodoro, privatelo dei semi e tagliatelo a tocchetti.
Tagliate il peperoncino e privatelo dei semi.
Ora mettete tutti gli ingredienti in un mixer e aggiungete a filo dell'olio d'oliva per emulsionarla meglio.

Procediamo con le polpettine...
Lessate la patata, sbucciatela e passatela al passaverdura.
Unitele poco alla volta alla polpa di granchio per evitare che le polpettine sappiano troppo di patata.
Unite una bella manciata di erba cipollina e un cucchiaino di rafano.




Sbattete leggermente un uovo e unitelo al composto.
Condite di sale e pepe.
Formate delle polpettine e mettetele in frigorifero a riposare qualche istante.

Sbattete le due uova rimaste.
Passate le polpettine prima nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato.
Fate scaldare l'olio in un'ampia casseruola e quando sarà caldo (fate la prova con un pezzettino di pane, quando sfrigola l'olio è pronto) tuffate poche polpettine alla volta.
Dovranno avere una superficie ben dorata.
Togliete le polpettine dall'olio e lasciatele scolare l'eccesso su carta forno.

Conditele con sale in cristalli e servitele in mono porzioni con un cucchiaino di guacamole oppure su un bel piatto da portata con la guacamole in una ciotola. I vostri amici potranno intingerle nella salsa usando degli stecchini.

FA-VO-LO-SE!!!

Anna


giovedì 10 aprile 2014

Roll di tartare di vitello e verdure con salsa Cipriani

Siamo sinceri, quanta scena fa questo roll???!
Per gli amanti del crudo come me sarà una gioia per il palato.
Per chi odia i fornelli ed è maniaco dell'ordine sarà una salvezza.
Per chi segue il principio del "massimo risultato, minimo sforzo" diventerà il nuovo cavallo di battaglia.
Fresco, gustoso, di sicuro effetto e declinabile in mille versioni!
Amo questo piatto! Tanto che ne ho subito sperimentata una versione con tartare di tonno e scampi...





Ingredienti per 4 persone
500 g di trita di sanato (vitello da latte)
1 carota
1/2 peperone giallo
1/2 cetriolo
scaglie di parmigiano
Paprika dolce
Worchester sauce
Limone
Olio, sale&pepe
Tabasco

Per la salsa Cipriani:
2 tuorli
3 cucchiai di latte
1 cucchiaio di salsa Worchester
Sale, pepe bianco
2 cucchiai di succo di limone, olio di semi





Iniziamo preparando la salsa.
Preparate una maionese sbattendo i 2 tuorli, 1 cucchiaio di succo di limone, un pizzico di sale e l’olio di semi versato a filo finché non otterrete una salsa soda.
In una ciotola a parte sbattete la salsa Worchester, il latte, una grattata di pepe bianco e 1 cucchiaio di limone.
Unite i due composti mescolando delicatamente. Lasciate riposare la salsa Cipriani in frigorifero coperta da una pellicola mentre preparate il roll.

Preparate il condimento della tartare emulsionando olio, sale, pepe, 1 cucchiaio di paprika dolce, 1 cucchiaio di succo di limone e 1 cucchiaio di worchester sauce. 
Assaggiate e regolate secondo il vostro gusto.
Condite la tartare, copritela e fatela riposare qualche minuto in frigorifero.

Con una mandolina o con il pela patate ricavate delle strisce di carota e cetriolo.
Affettate a velo per il lungo il peperone, unitelo alle fettucce delle altre verdure e condite con olio, sale, pepe e qualche goccia di tabasco.

Su un ampio foglio di carta forno stendete la tartare aiutandovi con un mattarello ad uno spessore di circa 5mm.
Cercate di dare una forma rettangolare.
Al centro del rettangolo stendete le verdure allineandole bene e sopra adagiate scaglie di parmigiano.
Aiutandovi con la carta forno arrotolate su se stessa la tartare pressando bene in modo che il roll risulti compatto.
Chiudete i lati del cilindro facendo una sorta di caramella lunga e fate riposare in frigorifero per 15 minuti in modo che si assesti.





Con un coltello affilato tagliate il roll a tocchetti larghi circa 5 cm senza togliere la carta forno, la toglierete da ogni singolo tocchetto in modo che non ci siano fuoriuscite per la pressione del coltello.

Servite su un piatto con un cucchiaio di salsa Cipriani e un'insalatina di puntarelle di contorno.
Se poi lo accompagnate con uno chardonnay ghiacciato farete la felicità dei vostri ospiti!

Anna