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mercoledì 6 luglio 2016

Parmigiana di melanzane light per la prova costume

Tempo di sole, spiaggia, mare e bikini....però anche di pomodoro, mozzarella e melanzane! E così la nostra cara e buona parmigiana di melanzane si trasforma in un nano secondo nella versione light da mangiare senza troppi sensi di colpa e lacrime di coccodrillo. Va bene, si sa, il fritto è il fritto, e non possiamo arrampicarci su nessuno specchio per oltreggiarlo, quindi gli amanti della parmigiana di melanzane classica si arrabbieranno e troveranno mille e più obiezioni, ma io difendo questa versione light! Rimane comunque saporita e non asciutta e soprattutto ci saranno meno lacrime di coccodrillo dopo pranzo!



Ingredienti per una teglia da 4/6 persone

3 melanzane, non troppo grosse, preferibilmente un po' allungate
pelati o ancora meglio passata di pomodoro fatta in casa
basilico, tanto
uno spicchio di aglio
fior di latte e/o provola affumicata
olio extra vergine di oliva
parmigiano

La versione tradizionale vorrebbe le melanzane fritte, ma qui parliamo di versione "light".... quindi lavate e tagliate a fette non troppo sottili le melanzane. Disponetele su una teglia da forno ricoperta con carta forno e conditele con un filo di olio extra vergine e sale. Fate cuocere a forno statico già caldo (circa 180°) per circa 15 minuti, finchè non saranno cotte. ripetete la stess aoperazione finchè non le avrete cotte tutte.
Nel frattempo preparate la salsa di pomodoro: rosolate uno spicchio di aglio in un paio di cucchiai di olio etra vergine di oliva; quando sarà biondo versateci i pelati o la passata di pomodoro /atetnzione agli schizzi!). Regolate di sale, un pizzico di zucchero se necessario (serve per togliere l'acidità del pomodoro), e aggiungete abbondante baslico. Lasciate sobbollire per una decina di minuti, finchè il pomodoro non si sarà ristretto. Tagliate il fior di latte lasciato sgocciolare del suo liquido (o la mozzarella, se del giorno prima tanto meglio) e/o la provola affumicata. A me piace perchè è molto saporita! Prendete una teglia da forno e iniziate a fare gli strati. Un po' di pomodoro alla base (per non ungerla..siamo sempre in tema "parmigiana light"!!), uno strato di melanzane, pomodoro, fiordilatte/mozzarella/provola, un po' di parmigiano e basilico. Continuate così fino alla fine di tutti gli ingredienti. L'ultimo strato non avrà mozzarella, ma solo pomodoro, una spolverata di parmigiano e basilico. Fate cuocere in forno caldo non ventilato per 15/20 minuti.
Lasciate intiepidire prima di servire.

Giò

lunedì 11 aprile 2016

Gli gnudi. Un giro in toscana, andata e (non) ritorno.

Ecco una delle ricette della mia "padrina", napoletanissima, ma che sta spesso in Toscana dove ha una tenuta che dire da sogno è dire poco. Cliccate qui e iniziate a sognare: il bello è che le case della tenuta, di diversa dimensione e portata, si possono anche affittare, quindi potreste vivere anche voi un lungo week end, qualche giorno o una settimana da urlo in toascana e godervi il paesaggio, la piscina, i sapori e gli odori che si respirano appena si varca il cancello di ingresso. o sceglierla come location per celebrare un evento importante e che in quella cornice sarà anche indimenticabile!
L'ultima volta che sono stata lì era in un periodo della mia vita piuttosto difficile e stare lì mi ha ricaricato di una ncredibile energia positiva. Tra i vari ricordi..ci sono anche gli gnudi di Fe :)
Provateli in tutte le salse, come ho fatto io e poi ditemi qual'è la vostra preferita (la mia forse quella con fonduta di gorgonzola !!)


Ingredienti per 4 persone

Ricotta e spinaci in pari quantità (io ho fatto 500g di spinaci e altrettanti di ricotta)
parmigiano
50 gr burro morbido
1 uovo intero
farina qb
sale pepe e noce moscata




Cuocete gli spinaci: basta metterli in una pentola con pochissima acqua, un pizzico di sale e il coperchio. Scolarli molto bene anche schiacciandoli così da eliminare tutta l’acqua (gli spinaci rilasciano molta acqua in cottura, quindi mettetene davvero poca!), fateli a pezzetti molto piccoli, aggiungete la ricotta , l’uovo sbattuto, il parmigiano ed il burro. Aggiustate di sale, pepe e se piace una grattata di noce moscata. Aggiungete farina quanto basta per fare una pasta morbida ma non molle. 
Fate dei salsicciotti dai cui ricaverete gli gnudi (della dimensione che più preferite) e bolliteli in acqua salata per 3/4 minuti. Cuocetene pochi alla volta così da evitare che si “attacchino” tra di loro. Scolateli con una schiumarola, farli asciugare su 1 panno e poi metteteli in una teglia con del burro per farli gratinare nel forno.

Sii puoi gratinare anche con il sugo di pomodoro, con il tartufo, con il gorgonzola ....

Giò

venerdì 12 febbraio 2016

Kale salad, cavolo un corno!

Negli Stati Uniti, tra i salutisti non si sente parlare, e non si vede mangiare, altro che di kale, alias cavolo riccio. Un super food di origine antiche ma di gran successo di questi tempi. Ricchissimo di tutte le proprietà possibili ed immaginabili: antiossidante, antitumorale, ferro, vitamina C, ricco di fibre e con pochissimi se non nulli grassi e calorie. Non stupiamoci se grandi celebreties si fanno fotografare con enormi ceppi di kale, da Gwynet Paltrow ad Heidi Klum e gli chef si stanno inventando insalate e zuppe a base di questo super food tanto in voga negli Usa.
Ma la kalemania sta arrivando anche da noi, tanto che alcune note catene di supermercati l'hanno introdotta e messa bella in vista nel reparto ortofrutta. Se la trovate, prendetela e provatela!



Ingredienti
kale, qb
un paio di barbabietole piccole (o 1 grande) cotte a vapore
pinoli
scaglie di pecorino
semi di girasole o semi di zucca
olio
limone
sale e pepe

Lavate le foglie di kale e riducetele a striscioline, tagliate le barbabietole a picocli cubetti. Fate tostare i pinoli e i semi di zucca o girasole per qualche minuto così che sprigionino tutto il loro sapore. Preparate una citronette con due terzi di olio extra vergine di oliva e un terzo di parte acida, il limone. Aggiustate di sapore e di sale e pepe. Condite le foglie di kale, aggiugnete la barbabietola, i pinoli e i semi di zucca/girasole e per ultimo aggiungete scaglie di pecorino.
Un'insalata sana e diversa dal solito. A me è piaciuta!


Giò

martedì 13 ottobre 2015

Crema di zucca e porcini

Esplosione di autunno in questo piatto. Zucca e funghi porcini. Due ingredienti che adoro e che insieme creano un connubio fantastico.  Semplice e dietetico, ma gustoso, saporito e profumato.



Ingredienti per 4/6 persone
1 zucca mantovana
1 porro
brodo vegetale
olio extra vergine di oliva
sale e pepe, qb
6/8 funghi porcini, o secondo disponibilità
1 spicchio di aglio
1 bicchiere di vino bianco secco
un po' di orginao fresco

Pulite il porro e tagliatelo a rondelle, anche grossolanamente. Fate lo stesso con la zucca: eliminate la bccia e tagliatela a cubotti. Fate rosolore in una pentola il porro nell'olio extra vergine di oliva, aggiungete la zucca e fate insaporire. Bagnate con il vino bianco secco e quando sarà evaporato coprite con il brodo vegetale. Lasciate cuocere..... anche stracuocere! Frullate il tutto con il minipimer aggiungendo a filo un po' di olio extra vergine così da renderla lucida. Io non agigungo panna per avere una crema più leggera, ma se volete dare più corposità aggiungetene un paio di cucchiai.Regolate di sale e pepe.
Pulite i funghi avendo cura di eliminare tutta la terra, senza bagnarli: basterà usare un panno umido e un po' di pazienza! Tagliateli a listarelle non troppo sottili e rosolateli un padella con olio e uno spicchio di aglio. Sfumateli  con poco vino bianco e salate solo alla fine, così da evitare che tirino fuori troppa acqua. Aggiungete qualche fogliolina di origano.
Servite la crema calda accompagnata da qualche porcino, un filo di olio e una macinata di pepe. L'autunno è servito!

Giò


lunedì 28 settembre 2015

Semplicemente, zucca al forno.

Periodo di zucca e a me piace tantissimissimo. Il simbolo per antonomasia dell'autunno insieme a funghi e castagne, che pure adoro. La preparo spesso e mi piace sperimentare abbinamenti, dolci o salati che siano. Poi è versatile, si fa in un attimo...ed è anche dietetica! Serve altro per convincervi a comprarla e cucinarla?




Ingredienti
una zucca mantovana
sale e pepe
olio extra vergine di oliva
peperoncino
un cucchiaino di miele
timo o rosmarino

Tagliate a spicchi la zucca, mantenendo la buccia, e mettetela in un pirofila. Conditela con un filo di olio, sale, pepe e se vi piace peperoncino. Aggiugnete del rosmarino fresco o del timo e un cucchiaino di miele.
Fate cuocere nel forno già caldo per una trentina di minuti, o finchè sarà morbida e leggermente abbrustolita. Da mangiare calda, tiepida, con la forchetta o addirittura con il cucchiaio.
Vi ho convinto?

Giò

lunedì 13 aprile 2015

Finocchi, arance e aringa. Leggerezza nordica

Dopo questo lungo we di tempo ballerino, aria fresca e soprattutto lunghi pranzi come se non ci fosse un domani avevo proprio voglia di qualcosa che fosse non solo leggero, ma che avesse anche un'aurea detox. In frigorifero trovo gli immancabili finocchi, delle arance rosse e delle aringhe reduci da qualche idea natalizia non andata in porto. I sapori di questa insalata, un po' nordica, ma anche scopiazzata, lo ammetto, mi riportano a quando ero bambina e andavamo a mangiare a casa dello zio di mamma, zio Federico. Un bell'uomo, di origine tedesca, un trascorso di attore. Almeno così mi raccontavano. Non che amassimo particolarmente andare lì a cena ( da bambini a chi piace andare a cena da e con soli adulti, e stare seduti a tavola con relative occhiate e calci sotto al tavolo per essere riportati alle buone maniere?).  Comunque da zio Federico si mangiava davvero benissimo, tanto che tra le altre cose ci veniva rimproverato di riempirci troppo il piatto! Uno dei miei piatti preferiti erano le aringhe con cipolla, mela verde e panna acida. Potrebbe sembrarvi un accrocchio di piatto, invece è un incontro di sapori perfetto!
Prima o poi arriveremo anche questa..per ora accontentiamoci del connubio con le arance e con il finocchio, che nella sua semplicità non tradisce mai!


Ingredienti per 2 persone

2/3 finocchi
2 arance, preferibilmente rosse
2/3 filetti di aringa affumicata
Olio extra vergine di oliva
il succo di mezza arancia
Sale e pepe

Pulite e tagliate i finocchi a tocchetti. Tenete da parte l'eventuale barbetta verde. Pelate a vivo le arance e tagliate anch'esse a tocchetti, non troppo piccoli. Raccogliete l'eventuale succo che hanno perso.  Tagliate quindi i filetti di aringa e unite io tutto in una ciotola. Preparate una vinagrette con il succo di mezza arancia e olio extra vergine di oliva. Condite l'insalata con la vinagrette, aggiungete la barbetta verde dei finocchi e regolate di sale e pepe.

Gio





lunedì 17 novembre 2014

Sformato di carote nere e provola su fonduta di parmigiano

Passeggiavo al mercato e mi cade l'cchio su delle carote nere. Le ho comprate e tenute in frigorifero per giorni e giorni: non ero abituata ad averle e ogni volta che aprivo il frigorifero "non le vedevo" e/o rimandavo l'appuntamento. E' però giunta l'ora di smettere di rimandare: devocucinarle. Ma come? Non solo non le avevo mai cucinate, ma non sapevo nemmeno che gusto avessero! La strada più facile sarebbe stata fare l'ennesima vellutata, ma no...non ne avevo proprio voglia per quanto - soprattutto nelle fredde e piovose serate invernali - le zuppe, le vellutate, le creme e via dicendo mi piacciano un sacco!



Ingredienti per 6 tortini

5/6 carote nere
100g circa di ricotta
parmigiano grattugiato
sale e pepe
provola
1 uovo intero e 1 rosso
100ml di panne o latte
una noce di burro
una manciata di parmigiano

Fate bollire le carote in acqua salata. Quando saranno morbide, scolatele, lasciatele raffreddare e conditele con la ricotta, le uova, un po' di parmigiano. Aggiustate di sale e pepe. Aggiugnete del pan grattato se l'impasto dovesse risultare troppo bagnato.
Prendete dei pirottini di alluminio usa e getta, ungeteli e passate del pan grattato. Rimepiteli con il composto di carote fino a metà. Aggiungete la provola tagliata a cubetti e ricoprite con io resto dell'impasto. Fate cuocere in forno a bagno maria per circa 30/40 minuti.
Preparate la fonduta: scaldate la panna e il burro ( o il latte per una versine light) in un pentolino senza far arrivare al bollore. Aggiungete il parmigiano e fate sciogliere mescolando con una frusta. Stendete la fonduta su un piatot, adagiatevi il tortino di carote e spolverate con altro parmigiano. Serviteli tiepidi!

Giò

lunedì 19 maggio 2014

Sfogliata di baccalà con pomodorini, olive e pinoli

Con questo piatto è stato amore a prima vista. Partiamo dal presupposto che io adoro, ma adoro proprio tanto!, il baccalà in ogni sua forma e condimento. Persino semplicemente bollito e condito con olio, limone e pepe e accompagnato da dei friarielli anch'essi semplicemente bolliti. Penserete che stia scherzando, ma non è così: è davvero uno dei pranzi - di magro- che preferisco. Ho uno strano rapporto di amore e odio con il pesce, che va anche molto a ondate (Francidettobaldo e Tommitommi in fatto di miei gusti di pesce non riescono proprio a capirmi, tantomeno a starmi dietro e credono semplicemente che sia pazza!!), ma il baccalà non si tocca! Questa è una ricettina semplicissima, leggera, fresca, profumata e che stupirà voi e i vsotri commensali. E' proprio vero che ogni tanto sono proprio i sapori semplici a lasciare a bocca aperta!
L'unico dubbio è stato il nome da dare a questo piatto: sono partita da carpaccio (ma Francidettobaldo mi ha bacchettato perchè quando si parla di carpaccio si parla di qualcosa di crudo e tagliato sottilissimo!), per passare da un "millefoglie di baccalà" e finire su "sfogliata di baccalà" (Francidettobaldo preferiva "baccalà sfogliato", ma io sono di coccio!): non so se il nome sia "azzeccato" , ma il piatto si e in fin dei conti è questo quello che conta! Siete d'accordo?




Ingredienti per due persone

due filetti belli alti di baccalà, circa 500g
qualche pomodoro in concassè (o pomodorini se siete di fretta :) )
olive nere, buone
qualche cappero
abbondante basilico
una manciata di pinoli
olio sale e pepe

Lasciate i filetti di baccalà in ammollo per quanto più tempopossibile: almeno 48 ore, cambiando spesso l'acqua. Prendete una capiente pentola, riempitela di acqua fredda e cuocetevi i filetti di baccalà per circa 3/4 minuti al massimo dal bollore (la cottura dipende dallo spessore dei filetti). Spegnete il fuoco e scolate i filetti con l'aiuto di una schiumarola. Lasciateli raffreddare su un piatto. Nel frattempo preparate la concassè di pomodoro: incidete il pomodoro con un coltellino e tuffateli in acqua bollente per circa 20 secondi. Scolateli e passateli subito sotto l'acqua fredda così da interrompere la cottura. I pomodori infatti non devono cuocere, ma questa operazione serve semplicemente a pelarli! Quindi pelateli ed eliminate i semini interni. Tagliateli prima a spicchi poi a quadratini (concassè). In alternativa prendete dei buoni pomodorini pachino o ciliegino e dopo averli alvati tagliateli a metà o in quarti a seconda della grandezza. Tostate i pinoli per qualche secondo in una padella antiaderente, denocciolate le olive nere e dissalate sotto l'acqua corrente qualche cappero (poco perchè il sapore dei capperi è invasivo e sipido). Prendete un piatto di portata e disponete dapprima il baccalà sfogliato e privato delle spine, quindi la concassè di pomodoro, le olive denocciolate, i pinoli tostati e abbonandante basilico. Condite con olio e pepe e aggiustate di sale se necessario.
Se volete fare gli "chic", se avete un pranzo o una cena più formale o se volete trasformare il piatto in un finger food...insomma se volete preparare mono porzioni potete usare un coppapasta di medie dimensioni e fare un paio di strati!
Facilissima, ma vi assicurò che vi stupirà!

Giò

lunedì 7 aprile 2014

Filetto di persico in crosta di zucchine, mandorle e pomodorini

Questo piatto nasce dalla necessità di ritornare ad un regime alimentare quantomeno "decente" dopo mesi di freddo inverno accompagnati da risotti, arrosti con intingoli vari e piatti non sempre "light". Mettersi a dieta è sempre traumatico e si finisce sempre a mangiare tristi e insipide fettine di pollo ai ferri con il risultato che l'ago della bilancia potrà anche tornare ad essere amico o quanto meno meno antipatico...ma a diventare antipatici e musoni siamo noi! E poi lo dicono tutti:  il pesce fa bene! E' anche vero però che il pesce costa di più, che non sempre si ha voglia di avere odore di pesce per tutta casa e via dicendo. Allora bisogna ingegnarsi un po' e trovare delle soluzioni che uniscano l'utile al dilettevole. Insomma per rimanere in tema di luoghi comuni: di necessità, virtù!


Ingredienti per due persone:

un filetto di pesce persico
una o due zucchine - a seconda della grandezza
una manciata di mandorle o di pinoli tostati
un paio di pomodori tondi
qualche rametto di finocchietto selvatico
mezzo bicchiere di vino bianco secco
sale, pepe, olio extra vergine di oliva qb

Sciacquate sotto l'acqua corrente il filetto di pesce persico e tamponatelo con della carta da cucina per asciugarlo bene. Nel frattempo preparate una concassè di pomodoro: incidete i pomodori e sbollentateli per una decina di secondi in acqua bollente. Scolateli e metteteli in una bacinella con acqua a ghiaccio. Quando si saranno raffreddati, pelateli, eliminate i semini e la polpa interna e tagliateli a cubetti. Pulite le zucchine e tagliatele a julienne, o meglio ancora grattugiatele. Mettetele su un foglio di carta assorbente così che perdano la loro acqua. Prendete il filetto di pesce, ricopritelo con le zucchine, quindi i pomodorini e con le mandorle o i pinoli tostati. Condite con olio, sale e pepe e aggiungete qualche rametto di finocchietto selvatico. Fate cuocere a forno molto caldo per 15/20 minuti: il tempo di cottura varia a seconda dello spessore del filetto. Attenzione a non stracuocerlo: deve rimanere umido e morbido. Se vi piace sfumate a metà cottura con mezzo bicchiere di vino bianco secco.
Voilà, le jeux son fait!

Giò

lunedì 13 gennaio 2014

Crema di zucca con porcini e pancetta

Ogni volta che faccio la crema di zucca penso a Ema. A dire il vero penso a Ema ogni volta che faccio una zuppa perchè come me le adora .
E' una ricetta semplicissima, ma dipende in toto dalla bontà della zucca. Questa, bellissima, è dell'orto di mammà ed era particolarmente saporita e dolce.
Per renderla ancora più accattivante ho aggiunto della pancetta croccante e dei funghi porcini rosolati appena in padella, ma potreste anche sbriciolarci un po' di amaretto e condire con un pizzico di cannella o di mostarda se vi piace o degli spaghettini di porro fritto: insomma, anche questa ricetta conferma la versatilità delle creme!


Ingredienti per 2/3 persone
Tempo di preparazione circa 40 minuti

500g di zucca pulita
brodo vegetale qb
un paio di porri
pancetta affumicata qb
funghi porcini puliti qb


Decporticate la zucca (questa forse è la parte più noiiosa e lunga, ma vi prego non comprate la zucca già a cubetti, perchè davvero non ne vale la pena!) e tagliatela a tocchetti, anche grossolani. Se la zucca è molto grande potete tagliarla ugualmente tutta e congelarla già a cubetti: così sarà pronta all'uso in qualsiasi momento! Fate scaldare in una casseruola un po' di olio, rosolatevi i porri puliti e tagliati a rondelli e quando si saranno ammorbiditi aggiungete la zucca. Fate insaporire. Coprite con del brodo vegetale e lasciate sobbollire per almeno una mezzoretta. Nel frattempo pulite i funghi avendo cura di usare un panno umidoe non troppo bagnato, tagliateli a fettine non troppo sottili e fateli cuocere in padella con un filo di olio a uno spicchietto di aglio. REgolate di sale e pepe. Quando la ziucca sarà pronta (deve essere molto morbida) frullate aggiungendo un filo di olio così da renderla liscia e lucida. Portate in tavola la vostra crema con un po' di funghi e la pancetta che avrete rosolato in una padella antiaderente senza aggiungere altro grasso.
Una macinata di pepe, un altro giro di olio e...buonissima, proprio quello che ci vuole in queste fredde sere di Gennaio.
Giò

venerdì 10 gennaio 2014

Passione crudo: vermicelli di vitello con polvere di noci macadamia e scaglie di pecorino

Dieta dopo le feste?
No dai... non ce la faccio.
E' deprimente e avvilente, non fa proprio per me! Preferisco di gran lunga optare per un'alimentazione equilibrata senza eccessi ed evitare fritti, dolci e grassi simili. Ci vuole più pazienza per perdere peso e tornare in forma, ma almeno vivo felice! Ci sono tante ricette stupende da sfruttare in un periodo di regime detox!
Questo è un perfetto esempio! Amo follemente i crudi, sia di carne che di pesce, e col condimento giusto possono diventare un piatto leggero ed eccezionale se volete stare attenti ma non rischiare il suicidio!
Avevo provato la ricetta da cui partono questi vermicelli nel mio ristorante preferito, il Pont de Ferr di Milano. Parliamo di tanto tanto tempo fa, quindi ricordavo solo carne cruda condita in modo molto semplice, noci macadamia e pecorino, o forse il pecorino non c'era, mah... Ad ogni modo ho deciso di rifarla con quei pochi ricordi che una cena a 12 corse e svariate bottiglie di vino può lasciare.
Il risultato? Eccezionale! Abbinamenti perfetti per un piatto velocissimo, profumato e veramente di gran gusto!



Ingredienti per 2 persone
250 gr di filetto di vitello
100 gr di noci macadamia
Scaglie di pecorino
Sale, pepe bianco, olio evo
Erba cipollina per guarnire

Asciugate il vitello con carta assorbente, tagliatelo a striscioline spesse come spaghetti alla chitarra o poco più grandi.
Condite i vermicelli con olio, sale e pepe e tenete da parte.
Grattugiate finemente le noci macadamia in modo da ottenere una polvere soffice.
Con una forchetta e l’aiuto di un cucchiaio arrotolate i vermicelli e componete nel piatto dei nidi.
Spolverate con la polvere di noci macadamia.
Sistemate in cima ai vermicelli qualche scaglia di pecorino.
Ultimate con una grattata di pepe bianco fresco e un giro d’olio.



Abbinamento consigliato da Edoardo Fraioli di www.crudaecrudo.it :
Ideale con una una birra scura belga, scegliendone una molto più beverina delle altre, la Lupulus Bruin o rimanendo in Italia la Reale di Birra del Borgo, ispirata alle tradizionali India Pale Ale inglesi di fine '700, birre caratterizzate da un’abbondante luppolatura, viene personalizzata con l’impiego di luppoli aromatici americani, sosterrà bene il confronto.

martedì 7 gennaio 2014

Insalata di arance, pinoli e uvetta.

Lo so che si dovrebbe iniziare l'anno con una ricetta strepitosa, di quelle che lasciano il segno! Ma noi il segno lo abbiamo già infisso nel girovita dopo questi giorni di vacanze e tuffi nel panettone, cioccolatini, croccantini, torroncini e chi più ne ha più ne metta! Ogni volta ci ripromettiamo di fare i bravi e non esagerare! E invece ancora oggi "ogni tanto" (più tanto che ogni..) abbiamo gli occhi più grandi della pancia! Un po' come succede nelle case con gli armadi: più ne hai, più ne riempiresti, più ne vorresti. E' un circolo vizioso: non c'è niente da fare e ancora peggio non c'è rimedio. Puoi fare tutti i fioretti del mondo, ma alla fine ti scontri con la dura realtà! E il dramma è che questo avviene anche nelle cene che facciamo con regolare scadenza benchè lontane dalle feste ....e soprattutto non è vero che la gente non mangia!Siamo sempre tutti in perenne dieta, ma poi che sia un pranzo o una cena, nonostante pensi di aver come al solito esagerato..finisce sempre tutto!  Tempo fa un amico mi disse che in realtà la vera differenza lo fa il dolce, quindi lo zucchero a fine pasto. "Facci caso, Giò: se ti alzi dopo aver mangiato il dolce ti senti decisamente più gonfio di come ti sentiresti se almeno sul dolce tieni duro". Forse è vero, forse no, forse è l'ennesimo caso di effetto placebo o benessere mentale e psicologico..fatto sta che nel corso delle cene ci siamo inventati diversi dessert leggeri. Quanto meno che limitassero le lacrime di coccoldrillo. E questo è uno di quelli, soprattutto in questo periodo di "buoni propositi" nati nel post bagordi da festeggiamenti! E se vogliamo essere anche salutisti la vitamina C delle arance fa sempre bene!

Dimenticavo, buon anno!


Ingredienti per 4 persone
3 arance
zucchero di canna
pinoli
uvetta ammollata e strizzata
cannella

Semplicissimo: la parte più complicata, ma oserei dire noiosa, più che complicata, è pelare al vivo le arance. Quindi prendete le arance: eliminatele estremità, poggiate l'arancio su una delle due estremità ed eliminate tutta la buccia laterale seguendo la sagome e avendo cura di eliminare tutti i filamenti bianchi che sono amari, senza eliminare troppa polpa! Tagliate le arance a rondelle e mettetele nel piatto di portata. Cospargete con un pochino di zucchero di canna, aggiungete l'uvetta ammollata in acqua tiepida e strizzata e qualche pinolo, meglio se toastato leggermente in una padella antiaderente. Coprite e lasciate riposare in frigorifero per quanto più tempo possibile: il tempo di riposo serve principalmente a creare "sughetto". Toglietele dal frigorifero una mezzoretta prima di servire così che siano a temperatura ambiente.

Giò