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venerdì 17 luglio 2015

Finger food: Polpette di tartare e peperone arrostito

Aperitivo da leccarsi i baffi!
Le vacanze sono lontane, ma la mia testa è già in modalità relax, così combatto il miraggio della partenza a suon di aperitivi con amici, finger food da urlo, esperimenti e birrette!
La ricetta di oggi è molto semplice, ho voluto alleggerire la ricetta della mia tartare per lasciare spazio ad un dolcissimo peperone arrostito.
Un piccolo esercito di polpettine colorate conquisterà i vostri ospiti, ma attenzione: sono peggio delle ciliegie!





Ingredienti
250 g di trita di manzo magra
1 cipollotto di tropea
1 peperone rosso Corno di toro o varietà lunga
3/4 cucchiaino di English Mustard Colman's
1 cucchiaio di Worchester sauce
1 cucchiaino di capperi dissalati
origano
sale, pepe, olio evo


Iniziate dal peperone.
Sistematelo su una placca con carta forno, spolverate di sale, pepe e versate un filo d'olio.
Infornate a .forno caldo a 200°. Quando vedete che la pellicina fa le bolle e si stacca dalla polpa giratelo. Lasciatelo in forno finchè non sarà ben arrostito.
Togliete dal forno, asciugatelo con carta da cucina e togliete la pellicina. Pulitelo dai semi e tagliate le falde in striscioline di circa 1x10 cm. Oliate e tenete da parte.


                    


In una bowl emulsionate olio, senape, Worchester sauce, sale e pepe.
Tritate finemente cipollotto e capperi.
Lavorate la carne con il trito di capperi e cipollotto.
Unite il condimento e amalgamate bene, e aggiustate di sale.
Sarebbe meglio lasciar riposare in frigorifero per una mezzora.
Formate delle polpettine della dimensione di un boccone.
Avvolgete ogni polpettina in una strisciolina di peperone.
Spolverate di origano e serviteli ai vostri amici con schiacciata o grissini per dare croccantezza.
Ovviamente se li accompagnate con delle belle bollicine ghiacciate è meglio!

Anna

venerdì 22 maggio 2015

Passione Finger Food: Cake Pops di capra aromatizzati!

Ormai è arrivato il caldo, o almeno si spera...!
Tempo di aperitivi all'aperto, grigliate, e serate con gli amici.
Questa ricetta è di una semplicità unica, ma a seconda degli aromi o condimenti che vorrete usare si rivelerà un asso nella manica che non abbandonerete mai!
Io e Giò abbiamo fatto i Cake Pops di capra al nostro primo grande evento. Era una serata organizzata nello show room di Sportmax in via della Spiga per la manifestazione "Chi verde inizia è a metà dell'opera".
Eravamo tesissime, dovevamo preparare finger food per un centinaio di avventori e la pressione per la postata dell'evento era enorme!
Il risultato è stato strabiliante.
Centinaia di cake pops di mille colori allineati, neanche le truppe del Risiko per conquistare 24 territori erano disposte tanto bene!
Il riscontro ci ha lasciate a bocca aperta.
Possibile che sapori e profumi tanto semplici possano conquistare in questo modo?
La risposta è ovviamente si. E lo è quando le materie prime sono eccellenti e la cura del dettaglio ricercata spasmodicamente.
Una serata speciale. Una soddisfazione immensa. Due sorrisi stampati per giorni.



Ingredienti:
Formaggio di capra semi stagionato
(non caprini freschi, sono troppo morbidi e delicati e rischiano di soccombere sotto gli aromi)

Aromi, spezie e granelle consigliate:
Scorza di limone e lime grattugiate
Erba cipollina tritata
Semi di papavero
Semi di sesamo
Paprika dolce
Nocciole tritate
Pistacchi tritati
Cereali misti (lino, girasole, canapa...)
Pachini secchi tritati
Olive taggiasche tritate

A piacimento il condimento
miele
sale e pepe










Preparate il formaggio di capra tagliando la crosta.
Tagliatelo a cubetti e poi con un cucchiaio mantecatelo.
Se La capra è moltop stagionata e quindi l'impasto si sbriciola potete ottenere compattezza aggiungendo qualche cucchiaio di miele.
Quando avrete un impasto morbido e liscio mettetelo a riposare in frigorifero per 30 minuti.

Intanto preparate delle ciotoline con i condimenti che avete scelto.
Tirate fuori l'impasto di capra e con le mani formate delle palline. Dovranno essere piccole come dei piccoli cioccolatini, un mini boccone. Il formaggio di capra rischia di allappare la bocca se la quantità è eccessiva e non è accompagnato da pane.






Ora passate le palline nei vostri condimenti, infilzatele con degli stecchini e poi fatele riposare nuovamente in frigorifero perchè si assestino e compattino.
Poco prima di servirle tiratele fuori e sistematele a testa in giù in pirottini da cioccolatino.
Se non li avete o non li trovate potrete comporre dei bouquet colorati usando dei bicchieri come vasi.

Serviteli con delle bollicine ghiacciate e avrete un successo inaspettato!

Anna

lunedì 1 settembre 2014

Melanzane al funghetto con burrata

Finalmente è arrivata l'estate! E con lei il sole caldo e i doni e i profumi dell'orto che regalano piatti assolutamente unici e sapori che aspettiamo per tutti i lunghi mesi invernali di freddo e pioggia. Soprattutto se come me vivi al nord...e non aspetti altro che l'orto di mammà regali frutta e verdure diversa da verze e zucche! Ecco quindi che la lunga attesa e la pazienza meritano l'assaporare di melanzane, zucchine, pomodori, fagiolini e via dicendo. La frutta e la verdura a "km0" ha davvero tutto un altro sapore!
Oggi è la volta di un tipico contorno partenopeo, le "mulignane fungitiello", ovvero le melanzane al funghetto! Nascono come contorno, ma vi assicuro che sono pazzesche anche come sugo per condire la pasta! Qualcuno aggiunge anche qualche oliva nera e qualche cappero: io preferisco la versione con solo pomodoro! Provatele, poi fateci sapere come le preferite!


Ingredienti
melanzane, possibilmente lunghe
olio per friggere
pomodori san marzano o pelati
basilico
sale e pepe
olive e capperi dissalati-facoltativo
burrata

Lavate e tagliate a cubetti le melanzane avendo cura di eliminare l'eventuale parte bianca spugnosa interna in eccesso. Cospargetele di sale grosso e lasciatele spurgare in uno scolapasta: così eliminerete l'amaro delle melanzane. Sciacquatele e asciugatele bene prima di friggerle in abbondante olio bollente. Tamponatele quindi con della carta assorbente per eliminare l'olio di frittura in eccesso. Nel frattempo rosolate uno spicchio di aglio in un paio di cucchiai di olio extra vergine di oliva e qualche gambo di basilico. Non appena l'aglio sarà dorato aggiungete i filetti di pomodoro san marzano o i pelati e regolate di sale. Aggiungete se necessario anche una punta di zucchero se il pomodoro risultasse acido. Dopo qualche minuto aggiungete le melanzane e lasciate insaporire per qualche minuto.(Se volete aggiungere olive e capperi, fatelo ora, magari ricordandoci di stare un pochino indietro di sale prima!). Cuocete finché la salsa non si sarà ristretta! Aggiungete alla fine abbondante basilico fresco. Mentre le melanzane si raffreddano, prendete la burrata e sfilacciatela a mano o con un coltello, ma grossolanamente. Servite le melanzane in bicchierini (se state optando per una versione finger food) con sopra i filetti di burrata o semplicemente accompagnate a una mozzarella di bufala, un fiordilatte o una provola affumicata, naturalmente campana!
Più estate del sud di così, non si può!




lunedì 7 luglio 2014

Cous cous "in a glass". Versione finger food

In estate, soprattutto nelle sere calde e afose milanesi o quando siamo al mare e ci portiamo la "schiscetta" il cous cous è uno dei piatti che va per la maggiore. Fresco, veloce da preparare e oggetto di mille fantasie ed abbinamenti. Con il pesce, con la carne o in versione "green", quindi a base di verdure!
E la cosa bella è che puoi farlo anche se gli amici sono "diversamente pochi", ma anche in versione finger food...in a glass, come l'ho proposto ai miei amici l'altra sera. Saporito, profumato e di impatto!
Chi ha detto che è bisogna sempre passare le ore in cucina e fare piatti elaborati per soddisfare il palato e la voglia di stare insieme mangiando qualcosa di fresco, buono e saporito, benché super semplice?


Ingredienti per 4 persone
250gr di cous cous
3dl di acqua
3 zucchine novelle
2 melanzane 
concassè di pomodoro
uno spicchio di aglio (facoltativo)
profumi vari: menta, basilico, origano...
a piacere granella di pistacchi o mandorle o noci, uvetta sultanina

Preparate il cous cous seguendo le indicazioni che trovate sulla confezione. Nella maggior parte dei casi sarà sufficiente portare a ebollizione l'acqua salata a cui avrete aggiunto un paio di cucchiai di olio, spegnere il fuoco, aggiungere il cous cous e lasciare riposare per circa 5 minuti con il coperchio. In questo lasso di tempo la semola assorbirà tutta l'acqua. Sgranate con una forchetta e lasciate raffreddare. Nel frattempo preparate le verdure. Potete cucinarle come meglio credete. Se optate per il forno (ha il vantaggio ci cuocerle tutte insieme, ma con il contro di avere il forno acceso!): tagliate a cubetti tutte le verdure, ad accezione del pomodoro, aggiungendo anche una cipolla dorata, irrorate con olio extra vergine di oliva, sale, pepe, origano fresco e fate cuocere in forno caldo finché tutte le verdure saranno cotte. In alternativa rosolate le zucchine in padella-  per una versione ancora più leggera  potete optare per delle zucchine sbollentate -  e grigliate le melanzane tagliate a fette non troppo sottili. Tagliate il tutto a pezzettini, aggiungete la concassè di pomodoro e gli odori tagliati al coltello.
Unite le verdure al cous cous, regolate di sale e pepe ed aggiungete a crudo dell'altro olio extra vergine di oliva. A piacere si può aggiungere della granella di pistacchi, di mandorle o noci e persino dell'uvetta sultanina che conferirà quel sapore agrodolce in più. Servite il cous cous a temperatura ambiente. Io l'ho servito..in un bicchiere e oltre ad essere buono era anche bello a vedersi!
Più facile di così?!

Giò

ps: per chi come me digerisce poco il frumento, esiste anche il cous cous di kamut!

lunedì 19 maggio 2014

Sfogliata di baccalà con pomodorini, olive e pinoli

Con questo piatto è stato amore a prima vista. Partiamo dal presupposto che io adoro, ma adoro proprio tanto!, il baccalà in ogni sua forma e condimento. Persino semplicemente bollito e condito con olio, limone e pepe e accompagnato da dei friarielli anch'essi semplicemente bolliti. Penserete che stia scherzando, ma non è così: è davvero uno dei pranzi - di magro- che preferisco. Ho uno strano rapporto di amore e odio con il pesce, che va anche molto a ondate (Francidettobaldo e Tommitommi in fatto di miei gusti di pesce non riescono proprio a capirmi, tantomeno a starmi dietro e credono semplicemente che sia pazza!!), ma il baccalà non si tocca! Questa è una ricettina semplicissima, leggera, fresca, profumata e che stupirà voi e i vsotri commensali. E' proprio vero che ogni tanto sono proprio i sapori semplici a lasciare a bocca aperta!
L'unico dubbio è stato il nome da dare a questo piatto: sono partita da carpaccio (ma Francidettobaldo mi ha bacchettato perchè quando si parla di carpaccio si parla di qualcosa di crudo e tagliato sottilissimo!), per passare da un "millefoglie di baccalà" e finire su "sfogliata di baccalà" (Francidettobaldo preferiva "baccalà sfogliato", ma io sono di coccio!): non so se il nome sia "azzeccato" , ma il piatto si e in fin dei conti è questo quello che conta! Siete d'accordo?




Ingredienti per due persone

due filetti belli alti di baccalà, circa 500g
qualche pomodoro in concassè (o pomodorini se siete di fretta :) )
olive nere, buone
qualche cappero
abbondante basilico
una manciata di pinoli
olio sale e pepe

Lasciate i filetti di baccalà in ammollo per quanto più tempopossibile: almeno 48 ore, cambiando spesso l'acqua. Prendete una capiente pentola, riempitela di acqua fredda e cuocetevi i filetti di baccalà per circa 3/4 minuti al massimo dal bollore (la cottura dipende dallo spessore dei filetti). Spegnete il fuoco e scolate i filetti con l'aiuto di una schiumarola. Lasciateli raffreddare su un piatto. Nel frattempo preparate la concassè di pomodoro: incidete il pomodoro con un coltellino e tuffateli in acqua bollente per circa 20 secondi. Scolateli e passateli subito sotto l'acqua fredda così da interrompere la cottura. I pomodori infatti non devono cuocere, ma questa operazione serve semplicemente a pelarli! Quindi pelateli ed eliminate i semini interni. Tagliateli prima a spicchi poi a quadratini (concassè). In alternativa prendete dei buoni pomodorini pachino o ciliegino e dopo averli alvati tagliateli a metà o in quarti a seconda della grandezza. Tostate i pinoli per qualche secondo in una padella antiaderente, denocciolate le olive nere e dissalate sotto l'acqua corrente qualche cappero (poco perchè il sapore dei capperi è invasivo e sipido). Prendete un piatto di portata e disponete dapprima il baccalà sfogliato e privato delle spine, quindi la concassè di pomodoro, le olive denocciolate, i pinoli tostati e abbonandante basilico. Condite con olio e pepe e aggiustate di sale se necessario.
Se volete fare gli "chic", se avete un pranzo o una cena più formale o se volete trasformare il piatto in un finger food...insomma se volete preparare mono porzioni potete usare un coppapasta di medie dimensioni e fare un paio di strati!
Facilissima, ma vi assicurò che vi stupirà!

Giò

lunedì 5 maggio 2014

Piccole ganache al cioccolato con curd di lamponi. Ho detto tutto.

Periodo di trip di bicchierini e un sacco di cioccolato delle uova di Pasqua ancora da smaltire! E cosa di meglio se un tuffo in un morbido cioccolato per finire il pasto? Uniamo l'utile al dilettevole e via con una crema ganache, ma in versione "montata". E non è finita qui. Nei giorni scorsi nei miei soliti giri sul web di blog inglesi ho trovato un curd di lamponi che non mi ha lasciato indifferente. E il lampone con il cioccolato, si sa, si sposa che è una meraviglia. Detto fatto: stre-pi-to-si. Perchè non ci ho pensato prima!!! Provare per credere, non è poi così complicato :)
Giuro che per qualche giorno smetterò di postare ricette a base di cioccolato: sarà che la pioggia torrenziale di queste ultime settimane mi fa sembrare la temuta "prova costume" sempre più lontana!



Ingredienti:
per la crema ganache al cioccolato
250g di cioccolato fondente
200ml di panna fresca
25g di glucosio

Curd di lamponi: potete trovare la ricetta qui


Mettete la panna in un pentolino e portatela ad ebollizione. A questo punto versatela sul cioccolato che avete precedentemente sminuzzato. Aggiungete il glucosio e mescolate delicatamente finché il cioccolato non si sarà sciolto del tutto. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Questa è la versione classica della ganache al cioccolato. Ma siccome volevo qualcosa di morbido e spumoso, l'ho montata con la frusta e devo dire che il risultato è stato piuttosto soddisfacente. In questo caso, come insegna il "cuoco nero" dovete però avere l'accortezza di lasciare la crema ganache in frigorifero per almeno 12 ore e montarla con la planetaria o con le fruste solo al momento dell'uso. Prendete quindi una siringa da pasticcere o un sac o poche e riempite i bicchierini. All'ultimo guarnite con po' di curd di lamponi e preparatevi a tuffarvi un mondo fantastico. Il bicchierino è la giusta dimensione: inizio a essere sempre più convinta che un dolce, o una pietanza, è tanto più buona quando, finita, ne vorresti un altro cucchiaino. Ecco questo è quello che succede, solo che anziché un altro cucchiaino ne vorresti almeno altri 10!!!
Missione compiuta!



Giò

giovedì 17 aprile 2014

Passione finger food: polpettine di granchio con guacamole

Ecco, di queste ne potrei mangiare tranquillamente 100 senza colpo ferire.
Sono una droga, impossibile smettere, altro che ciliegie...
Potete prepararle per l'aperitivo, oppure anche come antipasto se le servite con un'insalatina di misticanza o puntarelle!
Ad ogni modo, provatele!
In commercio si trova la polpa di granchio in scatola, ma state attenti vi prego a non prendere surimi o finte polpe altrimenti vi verranno una schifezza!





Ingredienti:
400 g di polpa di granchio strizzata
1 patata
3 uova
erba cipollina
rafano
pangrattato
olio di semi per friggere
sale, pepe

La guacamole:
1 avocado maturo
2 cipollotti
1 pizzico di cumino
1/2 pomodoro 
1/2 peperoncino serrano (o una spruzzata di tabasco)
il succo di un lime
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di worchestersauce
sale e pepe
1 cucchiaino di coriandolo fresco tritato

Affettate grossolanamente le cipolle, pulite il pomodoro, privatelo dei semi e tagliatelo a tocchetti.
Tagliate il peperoncino e privatelo dei semi.
Ora mettete tutti gli ingredienti in un mixer e aggiungete a filo dell'olio d'oliva per emulsionarla meglio.

Procediamo con le polpettine...
Lessate la patata, sbucciatela e passatela al passaverdura.
Unitele poco alla volta alla polpa di granchio per evitare che le polpettine sappiano troppo di patata.
Unite una bella manciata di erba cipollina e un cucchiaino di rafano.




Sbattete leggermente un uovo e unitelo al composto.
Condite di sale e pepe.
Formate delle polpettine e mettetele in frigorifero a riposare qualche istante.

Sbattete le due uova rimaste.
Passate le polpettine prima nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato.
Fate scaldare l'olio in un'ampia casseruola e quando sarà caldo (fate la prova con un pezzettino di pane, quando sfrigola l'olio è pronto) tuffate poche polpettine alla volta.
Dovranno avere una superficie ben dorata.
Togliete le polpettine dall'olio e lasciatele scolare l'eccesso su carta forno.

Conditele con sale in cristalli e servitele in mono porzioni con un cucchiaino di guacamole oppure su un bel piatto da portata con la guacamole in una ciotola. I vostri amici potranno intingerle nella salsa usando degli stecchini.

FA-VO-LO-SE!!!

Anna


mercoledì 5 marzo 2014

Crostatina salata di radicchio, quartirolo e pancetta affumicata

Dovevo trovare una ricetta veloce per un'amica vegetariana, e la cosa mi manda sempre in crisi perché io sono molto più che carnivora!
E come se non bastasse non avevo tempo di fare la spesa... quando l'aperitivo diventa cena devi ingegnarti con quel che hai nei pensili e nel frigo!
Apri le ante e cerchi di dare un senso a quel che ti trovi davanti! Per fortuna il giorno prima mi era avanzata della frolla salata...
Una bella crostatina con verdura di stagione sarebbe stata perfetta e quando poi ho trovato in fondo al frigo della pancetta, ecco pronte due versioni per far contenti tutti!
La preparazione è molto veloce, e anche la frolla richiede tempi d'impasto rapidi perché poi risulti "fintamente" leggera e friabile!
Fidatevi, questa ricetta alla frigomix per una cena improvvisata è stata una bomba! E ora è diventato un grande classico delle richieste degli amici!
Che soddisfazione quando dagli avanzi in frigorifero nasce un piatto fenomenale!



Per la frolla salata:
160 gr di farina 00
80 gr di burro freddo
80 gr di parmigiano grattugiato
60 gr di pecorino grattugiato
2 tuorli

Per il ripieno:
1 radicchio lungo
120 gr di ottimo quartirolo
100 gr di pancetta affumicata tagliata a striscioline

Preparate la pasta unendo prima la farina con i formaggi. Sbattete i tuorli e aggiungeteli mescolando al composto secco. Unite il burro freddo tagliato a cubetti e impastate velocemente senza che l'impasto si scaldi troppo.
Fatene una palla, avvolgetela nella pellicola e fatela riposare in frigorifero per 50 minuti.
Potete anche preparare la pasta in anticipo e tenerla al fresco.

Mentre la pasta riposa preparate il ripieno rosolando il radicchio tagliato a striscioline. Salate e pepate.
In un'altra padella rosolate a fiamma vivace la pancetta, scolatela del grasso in eccesso e unitela al radicchio.
Tagliate a cubetti il quartirolo.

Stendete la pasta con un mattarello sulla carta da forno, così sarà più semplice spostarla nella pirofila che avrete imburrato e infarinato.
Con l'avanzo della pasta ritagliate delle striscioline.
Riempite la crostatina con radicchio e pancetta, e distribuite sopra i dadini di quartirolo.

Disponete le striscioline sulla superficie in modo da creare una grata facendo attenzione a far attaccare bene le estremità al guscio di pasta.


Infornate a 180°C finché la frolla non sarà ben dorata.
Togliete dal forno e servitela dopo una decina di minuti. Fate attenzione se decidete di toglierla dalla pirofila perché la pasta è molto friabile, quindi delicatezza e calma!
Gustatela come antipasto con un'insalatina oppure fatene tante piccole come aperitivo!

Anna

giovedì 6 febbraio 2014

Millefoglie di salmone, avocado, pane di segale e panna al cren

Ci sono abbinamenti di sapori e profumi che non tradiscono mai, ma proprio mai!
Parlo di maiale & verza, pancetta & porri, agnello & menta, arancia & cioccolato, polpo & patate, broccoli & acciughe... ne esistono decine, e se non volete sbagliare andate sul sicuro con questi food friends!
Un altro storico abbinamento ha come ingrediente principale il salmone, che io non amo particolarmente, ma che in questo antipasto è semplice da trattare e la riuscita è assicurata!
Il salmone è un pesce generalmente grasso, il cren lo bilancia, l'aneto lo profuma e il pane nero gli da croccantezza!
Nessun fornello, 10 minuti di assemblaggio e i vostri ospiti ne chiederanno ancora!
Con gli stessi ingredienti potete fare anche dei finger di aperitivo!



Ingredienti per 2 persone:
200 gr di salmone tagliato a carpaccio
4 fette di pane di segale tagliato molto sottile
1 cucchiaio di cren
1 cucchiaio di panna fresca
1 avocado tagliato a fettine sottili
Aneto
burro
Sale, pepe e olio evo



Aiutandovi con un coppapasta tagliate sia il salmone che il pane di segale a forma di cerchio.
Infornate i dischi di pane di segale a 180°C per qualche minuto finché non saranno croccanti. Una volta pronti imburrateli leggermente.
Tritate 1 cucchiaio di aneto ed unitelo al cren e alla panna emulsionando con una frusta o, se preferite una salsa liscia, frullate tutto insieme con un mixer ad immersione.
Sui piatti disponete un disco di pane di segale, sovrapponete le fettine di avocado e un disco di salmone e poi la salsa.
Procedete nello stesso modo per entrambi gli strati e ultimate con un cucchiaino di salsa e un rametto di aneto.
Salate e pepate la millefoglie e condite con un giro d’olio extravergine d’oliva.





Abbinamento consigliato da Edoardo Fraioli di www.crudaecrudo.it :
Giochiamo con tre stili, per provare emozioni diverse, una Weizen Il Miraggio come quella del Birrificio italiano, oppure la Pan Negar, Stout di Menaresta o la Caterpillar del birrificio Brewfist, birra brassata in collaborazione con il birrificio danese Beer Here. Pale Ale con malto di segale e luppoli neozelandesi.

lunedì 3 febbraio 2014

Raspberry curd

Ci sono cascata anche quest'anno! Freezer strapieno che a malapena si chiude e soprattutto non riesco nemmeno a sapere cosa c'e' dentro! Cercavo le salsicce napoletane al finocchietto che papa' e mamma mi hanno portato da Napoli e invece trovo....un pacco di lamponi da 1,5kg. E che ci faccio con i lamponi? Potrei optare per una marmellata (ma sono in un momento di super pigrizia), per la mia solita e tanto amata crostata di lamponi e cioccolato, ma siamo tutti a dieta Francidettobaldo me lo impedisce. E cosi inizio a fare i miei soliti giretti sul web e in un blog inglese (in campo di dolci e creme gli inglesi ci sanno fare, dobbiamo ammetterlo) trovo la ricetta di questo raspberry curd che mi ispira non poco. Inganno malamente la mia dolce meta' (ma no, dai, c'è poco o niente burro e un nonnulla di zucchero..quasi tutta frutta. Pinocchio, anche perché la mangi tutta...) e mi metto ai fornelli. E semplice e abbastanza veloce da fare, anche se l'eliminazione dei semini mi costa non poca pazienza..e chi mi conosce sa che la pazienza non e' propio la mia prima qualità'. Ma ne e' valsa davvero la pena perchè il risultato è davvero incredibile. Chiusa in vasetti sterilizzati dura anche una decina di giorni (ma la finirete molto prima) e potete usarla in mille modi diversi: come base di una crostata, come farictura di biscotti di semplice frolla, come topping di un qualcosa di cioccolatoso o semplicemente mangiarla cosi com'è, a cucchiaini. Attenzione, crea dipendenza!

Verzamonamour

Ingredienti per 2 vasetti
250gr di lamponi
150g di zucchero ( la ricetta ne prevederebbe 200g, ma non amo il "troppo dolce")
ll succo di mezzo limone spremuto
90gr di burro freddo
3 uova

Mettete i lamponi in un pentolino con un filo di acqua e lasciate cuocere a fuoco basso finche i lamponi non si sarano sfatti e saranno diventati una purea. Se necessario schiacciateli con il dorso di un cucchiaio di legno contro le pareti del pentolino.
A questo punto, spegnete il fuoco, lasciate raffreddare. Passate la purea al setaccio per eliminare tutti i semini.
Aggiungete lo zucchero semolato, il succo del limone spremuto e filtrato, il burro freddo e infine le uova una ad una. Fate a cuocere a bagnomaria mescolando continuamente. La crema non deve mai prendere il bollore, altrimenti si "straccerà", come si dice in gergo. Cuocete sempre mescolando per circa una decina di minuti, finchè la crema non si sarà addensata e velerà il dorso di un cucchiaio di legno, esattamente come per la crema inglese.
Spegnete, versate la crema ancora calda in barattoli sterilizzati, chiudeteli e capovolgeteli cosi da creare il sottovuoto. Lasciare raffreddare a temperatura ambiente prima di riporre in frigorifero. Il curd in questo modo si manterrà per una decina di giorni.


Fatto! Che buonaaaaaaaaa!

Giò

giovedì 22 dicembre 2011

Gli arancini di Titti

A casa della Nonna Marisa, sin da che io ricordi c'era Titti. Titti era una maga in cucina (e per chi l'ha conosciuta, non solo in cucina. non dobbiamo nemmeno dirlo!). Di quelle che persino la pasta al burro la fanno anni luce dalla tua. Eppure l'avete fatta passo passo insieme. Oltre ai mille ed affettuosi ricordi, tanti sono i sapori di Titti che rimangono tutt'oggi in impressi dentro di me: dalle melanzane sottolio, ai migliori crocchè di patate che abbia mai mangiato, agli arancini di riso.
Gli arancini di riso di Titti sono completamente diversi dai classici nordici allo zafferano o siculi con pomodoro, piselli e carne. Non so se a Napoli li facciano tutti così o meno. Io li ho sempre mangiati così e per me battono 10 a 1 le altre varianti. Sarà questione di abitudine?
Il riso si prepara ad hoc. Non è infatti, come altri piatti tipici della cucina partenopea, uno di quei peraltro buonissimi piatti che prevedono l'avanzo del giorno prima. La frittata di maccheroni è un altro esempio. Ci sarà tempo anche per lei. Nella versione bianca, al pomodoro o di scammaro. Ma ora ho proprio voglia degli arancini di riso di Titti. Vado a vedere se ho tutto.




Ingredienti per circa 35/40 arancini (a seconda della dimensione la quantità finale può variare: a me piacciono abbastanza piccoli!)

1/2 kg di riso
2 uova intere
basilico
sale e pepe
1 manciata di parmigiano
150gr salame
provola affumicata
50gr di burro

Bollite il riso togliendo a poco a poco l'acqua. Scolatelo, unite il burro quando è ancora caldo e lavorate bene. Lasciate raffreddare ed aggiungete poi le uova, il salame tagliato a striscioline o pezzettini, il basilico, il parmigiano. Fare delle palline e mettete in mezzo a ciascuna un pezzetto di provola affumicata. Ricoprite di pan grattato (non è necessario passarle prima nell'uovo, ma va a gusto) e friggetele, dapprima a fuoco alto e poi più lento così da fondere bene la provola che filerà ad ogni morso.

Non credo ci sia altro da dire. Ah si, un bel bicchiere di birra per me è la morte sua!
bon appetit :)



Giò

venerdì 21 ottobre 2011

Polpette di melanzane


La prima sera che Anna è venuta a cena a casa mia ho fatto le polpette di melanzane. Questa è proprio la "mia" ricetta. Quasi tutti i miei amici hanno mangiato le mie polpette di melanzane. Mi ricordano i sapori di casa, il sole, il caldo, il mare, il basilico, la birra ghiacciata oppure un bloody mary (ma che sia di Francidettobaldo!). Sono ilmio jolly, il mio piatto forte. Quando so che voglio fare una cosa che lascerà a bocca aperta propongo le polpettine di melanzane. Non possono non piacere e per chi non è napoletano sono una vera novità. Non mi hanno mai deluso. E allora da brava napoletana un po' scaramantica, ho pensato che per questo inizio sarebbero state perfette. Anche a Nick, piacciono!!







Ingredienti per circa 15/20 polpettine, a seconda della dimensione (a me piacciono relativamente piccole)

5-6 melanzane LUNGHE (se non trovate quelle lunghe bisogna togliere togliere un po’ della parte spugnosa bianca)
1 uovo intero
parmigiano
pangrattato
basilico
aglio (se piace- io non lo metto)
sale
1 fetta di pane ammollata nell'acqua e ben strizzata (senza crosta)
provola affumicata
Tagliate le melanzane (senza sbucciarle) per il lungo e poi ciascuna metà in due pezzi, sempre per il lungo (quindi vengono 4 spicchi lunghi!) Eliminate se necessario un po’ di parte spugnosa bianca. Tagliate ciascuno spicchio in 3-4 pezzi più piccoli. Metteteli in acqua bollente salata e fatele cuocere per circa una decina di minuti dal bollore o finché non sono tenere.
Scolatele e sedetevi sul divano con una birra ghiacciata. Si fanno d'estate, una birra fredda in frigorifero c'è sempre. Vanno infatti lasciate una mezz'oretta o più con un peso sopra affinché venga eliminata tutta l’acqua.
Quando sono raffreddate, strizzarle ancora bene con le mani e mettetele nella ciotola dove farete l’impasto aggiungendo uovo, pane ammollato e strizzato, pangrattato, parmigiano, basilico, sale. Come se fossero delle polpettine di carne.
Fare delle polpettine (a me non piacciono troppo grandi!!) e al centro metteteci un pezzettino di provola affumicata.
Lasciate riposare un pochino, meglio se in frigorifero. Prima di cuocerle passatele nel pangrattato e friggetele in olio bollente finché non diventano dorate su tutti i lati.
Mi raccomando servitele belle calde. A ogni morso vedrete un filo filante di provola. Un ultimo suggerimento. Accompagnatele con della semplice, ma saporita salsa di pomodoro. Io uso la cosiddetta "salsa del nonno". Avremo modo di provarla insieme. Prometto. Stay tuned.



Giò