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lunedì 30 giugno 2014

Impasto per la pizza. Napoletana.

Ed eccoci di nuovo qui a mettere le mani in pasta e condividere con voi le gioie del forno a legna. Devo dire che solo lui merita la lode ( con la L maiuscola) e regala ai piatti, lievitati e non, quel tocco in più che li rende davvero incredibili. Anche se non siamo a Napoli, dove l'aria, il sole e l'acqua conferiscono alla pizza quel tocco verace che la rende unica e famosa in tutto il mondo.

Sempre nel week end lungo di piogge, straripamenti e alluvioni marchigiano, oltre al pane cafone, ci siamo imbattuti nella preparazione di pizze: rossa, bianca, da farcire. Bontà infinita, alla faccia della lotta al carboidrato!!! Vi confesso anche che sempre in questo week end uggioso, ma decisamente produttivo, ho avuto una grande rivelazione: il fornetto da campagna! Geniale, semplicemente geniale: una "campana" di alluminio posta su una gratella che va sul gas e fa effetto forno...con due ripiani, un oblò di ispezione la possibilità di far entrare o meno l'aria! Ma i contadini, quante ne sapevano???


Ingredienti:
1 kg di farina garofalo W350 o 0
circa 600ml di acqua tiepida
12g di lievito di birra o 5-6g se utilizzate il lievito di pasta madre secco
20g di sale
2 cucchiaini di zucchero

Disponete la farina a fontana su un tagliere o un piano di lavoro, meglio se di marmo. Fate il classico buco centrale e mettetevi i lievito sciolto in circa 200ml di acqua tiepida.Aggiungete lo zucchero e iniziate ad impastare. A parte sciogliete il sale in altrettanti 200ml di acqua e aggiungerlo all'impasto. Lavorare ed aggiungere man mano il resto dell'acqua tiepida. Se l'impasto vi sembra troppo morbido aggiungete un pochino di farina, viceversa aggiugnete un pochino di acqua se vi sembra "duro". lavorate l'impasto fino ad ottenere una consistenza morbida e finchè non sarà liscio e compatto. Quinni formate una palla, mettetela in un recipente infarinato e lasciatelo lievitare in un luogo fresco per almeno 24 ore. Un paiodi ore prima di utilizzarlo toglietelo dal frigorifero, e lasciatelo a temperatura ambiente. Stendete la pasta partendo sempre dal centro e con le dita, partendo dal centro e andando verso i bordi. giratelo spesso infarinando sempre il piano di lavoro. Lasciate i bordi un po' più alti così da creare il cosiddetto effetto "cornicione" come in pizzeria! Condite a piacere e cuocete nel forno, preferibilmente a legna (o nel fornetto di campagna come me!!) o nel forno tradizionale, ma mi raccomando con funzione statica e non ventilata come per tutti i lievitati!
Non sarà come essere in pizzeria di fronte al Vesuvio, ma vi mangerete una signora pizza!


Giò


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